Denaro Provisino Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

La catalogazione dei denari provisini senatoriali è stata più volte presa in esame. Tuttavia, le successioni tipologiche sono state impostate su di una suddivisione a maglie eccessivamente larghe (addirittura per secoli), aggirando più... more

La catalogazione dei denari provisini senatoriali è stata più volte presa in esame. Tuttavia, le successioni tipologiche sono state impostate su di una suddivisione a maglie eccessivamente larghe (addirittura per secoli), aggirando più che risolvere il problema, che non consente una cronologia accurata delle seriazioni dei gruppi noti............

Su progetto dell’ASBUC Paganica-San Gregorio (L’Aquila) e supervisione della Soprintendenza ABAP L’Aquila e Cratere, nell’estate del 2016 è stata condotta un’indagine archeologica ai ruderi della chiesa (ante XII sec.) di Sant’Egidio a... more

Su progetto dell’ASBUC Paganica-San Gregorio (L’Aquila) e supervisione della Soprintendenza ABAP L’Aquila e Cratere,
nell’estate del 2016 è stata condotta un’indagine archeologica ai ruderi della chiesa (ante XII sec.) di Sant’Egidio a Campo
Imperatore (L’Aquila). Oltre a reperti di vario genere, riferibili alle attività umane dei pastori transumanti, che stanziavano
sull’altopiano nei periodi climatici più favorevoli, sono state rinvenute e schedate 80 monete (argento 4, mistura 42, rame 34)
di zecche italiane (area settentrionale, centrale, meridionale), coniate tra l’ultimo quarto del XII secolo e il 1739. Per lo studio
delle aree di circolazione monetaria, la cronologia di alcuni numerari e la storiografia del sito, con la prova del rifacimento
strutturale (XIV sec.), sono state indicative le emissioni medioevali delle zecche di Lucca, Roma (per il Senato comunale),
Aquila, Napoli e Brindisi, ma tra i materiali numismatici destano grande interesse, per una serie di motivi, anche i cavalli “ribattuti”
del Regno di Napoli.

Su progetto dell’ASBUC Paganica-San Gregorio (L’Aquila) e supervisione della Soprintendenza ABAP L’Aquila e Cratere, nell’estate del 2016 è stata condotta un’indagine archeologica ai ruderi della chiesa (ante XII sec.) di Sant’Egidio a... more

Su progetto dell’ASBUC Paganica-San Gregorio (L’Aquila) e supervisione della Soprintendenza ABAP L’Aquila e Cratere,
nell’estate del 2016 è stata condotta un’indagine archeologica ai ruderi della chiesa (ante XII sec.) di Sant’Egidio a Campo
Imperatore (L’Aquila). Oltre a reperti di vario genere, riferibili alle attività umane dei pastori transumanti, che stanziavano
sull’altopiano nei periodi climatici più favorevoli, sono state rinvenute e schedate 80 monete (argento 4, mistura 42, rame 34)
di zecche italiane (area settentrionale, centrale, meridionale), coniate tra l’ultimo quarto del XII secolo e il 1739. Per lo studio
delle aree di circolazione monetaria, la cronologia di alcuni numerari e la storiografia del sito, con la prova del rifacimento
strutturale (XIV sec.), sono state indicative le emissioni medioevali delle zecche di Lucca, Roma (per il Senato comunale),
Aquila, Napoli e Brindisi, ma tra i materiali numismatici destano grande interesse, per una serie di motivi, anche i cavalli “ribattuti”
del Regno di Napoli.

Aggiornamento in mascritto della versione editoriale. Il breve contributo che proponiamo in questa sede ha come obiettivo quello di approfondire un argomento numismatico poco noto: le serie dei denari provisini emessi da Carlo I d’Angiò... more

Aggiornamento in mascritto della versione editoriale.
Il breve contributo che proponiamo in questa sede ha come obiettivo quello di approfondire un argomento numismatico poco noto: le serie dei denari provisini emessi da Carlo I d’Angiò (1226-85), senatore di Roma. Generalmente, a causa delle specificità che tale genere di emissioni presentano, la catalogazione è difficoltosa e il rischio che si corre è quello che si vada così a incrementare il “limbo” che circonda i denari cosiddetti al pettine.

The article, in summary, aims to propose some considerations regarding the senatorial provisini mentioned in the monetary lists of the main medieval "texts" of merchandise and mathematics at the turn of the thirteenth and fourteenth... more

The article, in summary, aims to propose some considerations regarding the senatorial provisini mentioned in the monetary lists of the main medieval "texts" of merchandise and mathematics at the turn of the thirteenth and fourteenth centuries.
L'articolo, in sintesi, ha come obiettivo quello di proporre alcune considerazioni riguardo ai provisini senatoriali menzionati nelle liste monetarie dei principali "testi" medievali di mercatura e matematica a cavallo fra i secoli XIII e XIV.

Convenzionalmente chiamato “cinquina”, in realtà il nominale romano deve essere valutato come quattrino e in questi termini la moneta, prima notizia certa, è menzionata nel Libro di mercatantie Pseudo-Chiarini (c. 1380). L’appellativo di... more

Convenzionalmente chiamato “cinquina”, in realtà il nominale romano deve essere valutato come quattrino e in questi termini la moneta, prima notizia certa, è menzionata nel Libro di mercatantie Pseudo-Chiarini (c. 1380). L’appellativo di “cinquina” è segnalato in alcune fonti scritte relative al Patrimonio di San Pietro in Tuscia, area in cui, durante la seconda metà del XIV secolo, la moneta dominante è il denaro paparino, verosimilmente nei tipi emessi dalla zecca di Montefiascone come documentato dal Ripostiglio di Fontana antica. Le scritture notarili attestano che il quattrino senatoriale riveste un ruolo di riferimento nell’economia della Tuscia romana; è computato a moneta paparina e la proporzione fra questa e il denaro provisino del Senato è di cinque a quattro. All’interno del Corpus sono censiti come denari ma, come ormai ampiamente provato, classificazione e inquadramento cronologico sono inconsistenti e da rielaborare.