Maria Elisa Amadasi | Scuola Normale Superiore (original) (raw)
Drafts by Maria Elisa Amadasi
The conference explores the relationship between cities and their peri-urban and rural surroundin... more The conference explores the relationship between cities and their peri-urban and rural surroundings and wants to reflect on the methodological challenges involved in the understanding topographical patterns and material evidence in socio-historical terms as indicators of a lived experience.
The conference is linked to the ERC-ADG-funded project IN-ROME (101054143) that aims at answering many of the questions outlined above with regard to imperial Rome outside the Servian Walls and within a range of c.9 miles outside of them. Yet the conference seeks to address these questions by also studying other places and time periods.
Organizers:
Barbara E. Borg
Antonio Campus
Francesca D’Andrea
Consuelo Manetta
Umberto Soldovieri
L'incontro ha l'intento di presentare i primi risultati del progetto "Fistulae. Le marché du plom... more L'incontro ha l'intento di presentare i primi risultati del progetto "Fistulae. Le marché du plomb romain : ressources, organisation, acteurs", finanziato dall'ANR francese, di illustrare le conoscenze riguardanti il ruolo di Aquileia in rapporto al mercato del piombo e alle attività di trasformazione e lavorazione del metallo, e di istituire alcuni confronti con altre realtà contermini.
Cities in evolution diachronic tranformations of urban and rural settlements - Book of abstracts, 2021
MARIA ELISA AMADASI Infrastruttura e paesaggio, il caso dell'acquedotto Vergine
Books by Maria Elisa Amadasi
L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce,... more L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce, per l’incredibile stato di conservazione funzionale delle strutture antiche, un caso assolutamente eccezionale. Costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per rifornire il Trastevere e riattivato da papa Paolo V nel 1612, è alimentato dalle sorgenti del bacino del lago di Bracciano e, con un percorso di oltre 57 km, giunge a Roma sul Gianicolo, al celebre ‘Fontanone’, da dove ha origine la distribuzione urbana.
Per la sua straordinaria importanza, la Sovrintendenza Capitolina e ACEA SpA hanno concordato un programma di ricerca volto alla conoscenza dell’intero sistema idraulico. Questo volume presenta i risultati del ‘Progetto Pilota’, condotto fra il 2019 e il 2021 e finalizzato all’esplorazione sistematica, alla documentazione e allo studio di un tratto campione dell’acquedotto nella zona di Vicarello. E’ stata così realizzata una documentazione di dettaglio probabilmente senza precedenti, qui pubblicata integralmente, che mostra, assieme alla perfetta conservazione dei condotti e dei sistemi di captazione antichi, la rilevanza storico-archeologica e l’unicità dell’aqua Traiana, ‘infrastruttura’ antica tutt’ora miracolosamente funzionante.
Talks by Maria Elisa Amadasi
ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME, SALLE DE SEMINAIRE PIAZZA NAVONA, 62 Ore 17.
Tornano gli incontri del ciclo "CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo". 8 ... more Tornano gli incontri del ciclo "CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo". 8 conferenze tenute da esperti e studiosi che aprono il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico e sono rivolte a curiosi, studenti e specialisti di ogni età, a cura dei Servizi educativi del Museo.
Venerdì 22 Settembre alle ore 16 Maria Elisa Amadasi ci accompagna in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo.
Quando si parla di acquedotti romani, solitamente si pensa alle maestose arcuazioni che ancora oggi caratterizzano i dintorni di Roma, senza immaginare che esse rappresentano solo una piccolissima parte del sistema acquedottistico. Gli acquedotti romani correvano infatti per la maggior parte in sotterranea. In compagnia dell’archeologa Maria Elisa Amadasi viaggeremo nel tempo alla scoperta dell’Aqua Virgo: il più antico acquedotto ancora in funzione a Roma. Partendo dalla campagna romana percorreremo il canale ipogeo e raggiungeremo i sotterranei di Villa Giulia, dove tuttora corre un tratto di acquedotto. Recenti indagini archeo speleologiche, condotte in collaborazione con Sotterranei di Roma, stanno restituendo interessanti dati sull’articolato sistema di canali che sottopassa il Museo.
Maria Elisa Amadasi ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Archeologia Classica alla Sapienza, Università di Roma. Durante il percorso universitario presso il medesimo Ateneo, ha maturato grande interesse nello studio degli acquedotti romani. Dapprima si è occupata dello studio dell’Aqua Traiana e successivamente dell’Aqua Virgo, argomento della sua tesi di dottorato.
Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Per info e prenotazioni: mn-etru.didattica@cultura.gov.it
Roma Arché, Giornata di Studio "Natura & Cultura. Città sotterranee". Sabato 17 giugno a partire ... more Roma Arché, Giornata di Studio "Natura & Cultura. Città sotterranee".
Sabato 17 giugno a partire dalle ore 11 presso la Sala della Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
M.E. Amadasi (Sapienza, Università di Roma) e D. Candela (Sotterranei di Roma), Le indagini speleologiche sull'Acquedotto Vergine di Villa Giulia.
Sessione 1 "Paesaggi antropizzati: gestione del territorio, architettura e insediamenti". (15 feb... more Sessione 1 "Paesaggi antropizzati: gestione del territorio, architettura e insediamenti". (15 febbraio 2022)
"Aqua Virgo tra età antica e contemporanea. Testimonianze archeologiche, studi storico archivistici e considerazioni sulla tutela, sulla conservazione, sulla valorizzazione e la fruizione dell'infrastruttura"
Conferenza online "Digital Humanities and Landscape Archaeology" 19-20 novembre 2020. Evento orga... more Conferenza online "Digital Humanities and Landscape Archaeology"
19-20 novembre 2020. Evento organizzato da IAS (Incontri di Archeologia Sapienza).
IV Sessione Poster 20 novembre 2021.
Poster "Infrastruttura e paesaggio, il caso dell'acquedotto Vergine"
Second International Architecture Summer School in the Roman Forum, Rome, 18-27 June 2021 Often ... more Second International Architecture Summer School in the Roman Forum, Rome, 18-27 June 2021
Often architecture and archaeology are perceived as opposed disciplines, especially in recent years. Every time there is a modern architecture project within an archaeological site, an intense debate arises ending up very often in impeding that project to be built. This opposition is one of the keywords for this symposium which will introduce the works of the second international summer school in the Roman forum.
International students (some in presence and some online) guided by numerous tutors, will survey the Horrea Agrippiana and design a temporary socially distanced antiquarium therein for 10 days.
The other keyword we proposed is connection. It seems like archaeology, which is indeed a modern discipline is a daughter of architecture as it explores and excavates buildings that some architect designed and built centuries ago. On the other hand architecture is a daughter of archaeology (or to better say of antiquarian studies) as most of the important architects have developed their skills by “seeing with their own eyes and measuring with their own hands the fragments of many ancient buildings”. Raphael, Peruzzi and Palladio, just to name a few within ancient history, but also Schinkel, Le Corbusier and Louis Kahn more recently, developed their projects in strong connection with archaeology. So, who was born first, architecture or archaeology? Should we really consider these disciplines as one against the other? These are some of the research questions that we will try to answer to during the symposium.
Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni ... more Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali propone diversi appuntamenti per scoprire e approfondire la conoscenza di tanti monumenti presenti nella città e legati a questa protagonista indiscussa dall’antichità fino ai giorni nostri.
Conference Presentations by Maria Elisa Amadasi
Maria Elisa Amadasi: Aqua VIrgo: une approche multidisciplinaire pour l'étude des sources
Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. On one hand, the mainly underg... more Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. On one hand, the mainly underground route has assured the continuous activity of the aqueduct, preserving it from the test of time and destruction. On the other hand, the few traces visible on the surface made it difficult to acquire a precise awareness of the aqueduct and its route towards Rome, and hence to represent it in plan. To this day the general itinerary of Aqua Virgo is known, but a precise and detailed cartography is still absent.
In the past, the few inspections undertaken inside the underground channel aimed to investigate the general state of conservation and to ensure regular maintenance, while the most recent explorations, conducted between 2020 and 2022, aimed to obtain new data about the aqueduct. Modern technologies and more suitable safety measures have facilitated speleo-archaeological investigations in some parts of the underground channel in a way that has previously been deemed unfeasible.
Direct inspections of the underground tunnel have allowed a better understanding of the architectonic features of the specus, also in relation to the geological context, the water intake system, the route towards the Capital, and the diachronic transformations of the aqueduct in connection with the geographical and socio-cultural context.
Detailed reliefs of parts of the underground aqueduct, along with the resort to non-invasive techniques and GIS analysis, made it possible to acquire a better topographical awareness of the aqueduct and update the cartography in use by ACEA Ato2, the water utility company of Rome.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Stefano De Nisi, Veronica Ferrari, maria luisa Marchi, Maria Elisa Amadasi, Antonio Campus, Federica Carbotti, Veronica Castignani, Lorenzo Ceruleo, Stefano Cespa, Cristina Corsi, Francesca D'Ambola, Marco Matta, David Mercuri, Giuseppina Renda, marcello guaitoli, and Giacomo Sigismondo
Il paesaggio antico è stato spesso analizzato attraverso le lenti della modernità con il tentativ... more Il paesaggio antico è stato spesso analizzato attraverso le lenti della modernità con il tentativo di attualizzare la tematica, da una parte individuando parallelismi tra il concetto moderno di ‘pianificazione’ e quello antico, dall’altra con la finalità di semplificare i fenomeni. Questo processo ha talvolta prodotto una ricostruzione lacunosa del paesaggio antico e degli elementi che lo componevano: le strade, la campagna, le città. Tuttavia, negli ultimi anni, soprattutto grazie all’introduzione di nuove metodologie, sono state rimesse in discussione alcune questioni pertinenti il concetto di ‘pianificazione antica’ introducendo nuove direzioni investigative o revisionando le interpretazioni del passato. Strumenti come i droni, la geofisica, la geomatica, hanno infatti permesso di condurre indagini su larga scala a costi più contenuti, talvolta agevolando la gestione di grandi quantità di dati e consentendo l’esecuzione di scavi stratigrafici mirati. Questo circolo virtuoso ha permesso di comprendere meglio la complessità del paesaggio antico, fatta non solo di città ma anche di insediamenti minori (vici, pagi), non solo di vie consolari, ma anche di direttrici secondarie e di una parcellizzazione agraria non tanto serrata quanto le ricostruzioni sulle centuriazioni del passato avevano fatto ipotizzare.
La quarta edizione di Landscape: una sintesi elementi diacronici mira ad approfondire queste tematiche, con l’auspicio di offrire una panoramica generale sullo stato attuale della ricerca.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Paolo Liverani, Maria Elisa Amadasi, Francesca Bindelli, Carlotta Borella, Alessandra Canale, Federica Carbotti, Margherita Casandra, Veronica Castignani, Francesca Francesconi, Valentina Limina, Sara Malavasi, Francesca D'Ambola, Michele Matteazzi, Giovanni Polizzi, Matteo Rivoli, Sofia Vagnuzzi, Letizia Aldrovandi, Jessica Tomasi, Giacomo Sigismondo, and Francesca D'Ambola
La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante ris... more La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante rispettando gli equilibri ecologici, è una delle sfide delle comunità contemporanee, non a caso è tra le linee guida di Horizon 2020. La terza edizione di Landscape vuole tentare di declinare questa tematica nell'antichità, cercando di comprendere il livello di consapevolezza ecologica delle società antiche ed evidenziando quali sono state le scelte politiche ed economiche attuate tenendo in considerazione la componente ambientale. Il convegno, organizzato in collaborazione con l'Università di Bologna e la Consulta di Topografia Antica, si terrà tra il 5 ed il 6 maggio 2022 a Bologna e Ravenna.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Paolo Liverani, Giuseppe Ceraudo, Maria Elisa Amadasi, Francesca Bindelli, Carlotta Borella, Alessandra Canale, Federica Carbotti, Margherita Casandra, Veronica Castignani, Davide Giubileo, Sara Malavasi, Michele Matteazzi, Giovanni Polizzi, Matteo Rivoli, Saverio Scerra, Sofia Vagnuzzi, and Francesca D'Ambola
La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante ris... more La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante rispettando gli equilibri ecologici, è una delle sfide delle comunità contemporanee, non a caso è tra le linee guida di Horizon 2020.
La terza edizione di Landscape vuole tentare di declinare questa tematica nell'antichità, cercando di comprendere il livello di consapevolezza ecologica delle società antiche ed evidenziando quali sono state le scelte politiche ed economiche attuate tenendo in considerazione la componente ambientale.
Il convegno, organizzato in collaborazione con l'Università di Bologna e la Consulta di Topografia Antica, si terrà tra il 5 ed il 6 maggio 2022 a Bologna e Ravenna.
Papers by Maria Elisa Amadasi
The conference explores the relationship between cities and their peri-urban and rural surroundin... more The conference explores the relationship between cities and their peri-urban and rural surroundings and wants to reflect on the methodological challenges involved in the understanding topographical patterns and material evidence in socio-historical terms as indicators of a lived experience.
The conference is linked to the ERC-ADG-funded project IN-ROME (101054143) that aims at answering many of the questions outlined above with regard to imperial Rome outside the Servian Walls and within a range of c.9 miles outside of them. Yet the conference seeks to address these questions by also studying other places and time periods.
Organizers:
Barbara E. Borg
Antonio Campus
Francesca D’Andrea
Consuelo Manetta
Umberto Soldovieri
L'incontro ha l'intento di presentare i primi risultati del progetto "Fistulae. Le marché du plom... more L'incontro ha l'intento di presentare i primi risultati del progetto "Fistulae. Le marché du plomb romain : ressources, organisation, acteurs", finanziato dall'ANR francese, di illustrare le conoscenze riguardanti il ruolo di Aquileia in rapporto al mercato del piombo e alle attività di trasformazione e lavorazione del metallo, e di istituire alcuni confronti con altre realtà contermini.
Cities in evolution diachronic tranformations of urban and rural settlements - Book of abstracts, 2021
MARIA ELISA AMADASI Infrastruttura e paesaggio, il caso dell'acquedotto Vergine
L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce,... more L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce, per l’incredibile stato di conservazione funzionale delle strutture antiche, un caso assolutamente eccezionale. Costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per rifornire il Trastevere e riattivato da papa Paolo V nel 1612, è alimentato dalle sorgenti del bacino del lago di Bracciano e, con un percorso di oltre 57 km, giunge a Roma sul Gianicolo, al celebre ‘Fontanone’, da dove ha origine la distribuzione urbana.
Per la sua straordinaria importanza, la Sovrintendenza Capitolina e ACEA SpA hanno concordato un programma di ricerca volto alla conoscenza dell’intero sistema idraulico. Questo volume presenta i risultati del ‘Progetto Pilota’, condotto fra il 2019 e il 2021 e finalizzato all’esplorazione sistematica, alla documentazione e allo studio di un tratto campione dell’acquedotto nella zona di Vicarello. E’ stata così realizzata una documentazione di dettaglio probabilmente senza precedenti, qui pubblicata integralmente, che mostra, assieme alla perfetta conservazione dei condotti e dei sistemi di captazione antichi, la rilevanza storico-archeologica e l’unicità dell’aqua Traiana, ‘infrastruttura’ antica tutt’ora miracolosamente funzionante.
ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME, SALLE DE SEMINAIRE PIAZZA NAVONA, 62 Ore 17.
Tornano gli incontri del ciclo "CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo". 8 ... more Tornano gli incontri del ciclo "CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo". 8 conferenze tenute da esperti e studiosi che aprono il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico e sono rivolte a curiosi, studenti e specialisti di ogni età, a cura dei Servizi educativi del Museo.
Venerdì 22 Settembre alle ore 16 Maria Elisa Amadasi ci accompagna in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo.
Quando si parla di acquedotti romani, solitamente si pensa alle maestose arcuazioni che ancora oggi caratterizzano i dintorni di Roma, senza immaginare che esse rappresentano solo una piccolissima parte del sistema acquedottistico. Gli acquedotti romani correvano infatti per la maggior parte in sotterranea. In compagnia dell’archeologa Maria Elisa Amadasi viaggeremo nel tempo alla scoperta dell’Aqua Virgo: il più antico acquedotto ancora in funzione a Roma. Partendo dalla campagna romana percorreremo il canale ipogeo e raggiungeremo i sotterranei di Villa Giulia, dove tuttora corre un tratto di acquedotto. Recenti indagini archeo speleologiche, condotte in collaborazione con Sotterranei di Roma, stanno restituendo interessanti dati sull’articolato sistema di canali che sottopassa il Museo.
Maria Elisa Amadasi ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Archeologia Classica alla Sapienza, Università di Roma. Durante il percorso universitario presso il medesimo Ateneo, ha maturato grande interesse nello studio degli acquedotti romani. Dapprima si è occupata dello studio dell’Aqua Traiana e successivamente dell’Aqua Virgo, argomento della sua tesi di dottorato.
Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Per info e prenotazioni: mn-etru.didattica@cultura.gov.it
Roma Arché, Giornata di Studio "Natura & Cultura. Città sotterranee". Sabato 17 giugno a partire ... more Roma Arché, Giornata di Studio "Natura & Cultura. Città sotterranee".
Sabato 17 giugno a partire dalle ore 11 presso la Sala della Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
M.E. Amadasi (Sapienza, Università di Roma) e D. Candela (Sotterranei di Roma), Le indagini speleologiche sull'Acquedotto Vergine di Villa Giulia.
Sessione 1 "Paesaggi antropizzati: gestione del territorio, architettura e insediamenti". (15 feb... more Sessione 1 "Paesaggi antropizzati: gestione del territorio, architettura e insediamenti". (15 febbraio 2022)
"Aqua Virgo tra età antica e contemporanea. Testimonianze archeologiche, studi storico archivistici e considerazioni sulla tutela, sulla conservazione, sulla valorizzazione e la fruizione dell'infrastruttura"
Conferenza online "Digital Humanities and Landscape Archaeology" 19-20 novembre 2020. Evento orga... more Conferenza online "Digital Humanities and Landscape Archaeology"
19-20 novembre 2020. Evento organizzato da IAS (Incontri di Archeologia Sapienza).
IV Sessione Poster 20 novembre 2021.
Poster "Infrastruttura e paesaggio, il caso dell'acquedotto Vergine"
Second International Architecture Summer School in the Roman Forum, Rome, 18-27 June 2021 Often ... more Second International Architecture Summer School in the Roman Forum, Rome, 18-27 June 2021
Often architecture and archaeology are perceived as opposed disciplines, especially in recent years. Every time there is a modern architecture project within an archaeological site, an intense debate arises ending up very often in impeding that project to be built. This opposition is one of the keywords for this symposium which will introduce the works of the second international summer school in the Roman forum.
International students (some in presence and some online) guided by numerous tutors, will survey the Horrea Agrippiana and design a temporary socially distanced antiquarium therein for 10 days.
The other keyword we proposed is connection. It seems like archaeology, which is indeed a modern discipline is a daughter of architecture as it explores and excavates buildings that some architect designed and built centuries ago. On the other hand architecture is a daughter of archaeology (or to better say of antiquarian studies) as most of the important architects have developed their skills by “seeing with their own eyes and measuring with their own hands the fragments of many ancient buildings”. Raphael, Peruzzi and Palladio, just to name a few within ancient history, but also Schinkel, Le Corbusier and Louis Kahn more recently, developed their projects in strong connection with archaeology. So, who was born first, architecture or archaeology? Should we really consider these disciplines as one against the other? These are some of the research questions that we will try to answer to during the symposium.
Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni ... more Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali propone diversi appuntamenti per scoprire e approfondire la conoscenza di tanti monumenti presenti nella città e legati a questa protagonista indiscussa dall’antichità fino ai giorni nostri.
Maria Elisa Amadasi: Aqua VIrgo: une approche multidisciplinaire pour l'étude des sources
Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. On one hand, the mainly underg... more Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. On one hand, the mainly underground route has assured the continuous activity of the aqueduct, preserving it from the test of time and destruction. On the other hand, the few traces visible on the surface made it difficult to acquire a precise awareness of the aqueduct and its route towards Rome, and hence to represent it in plan. To this day the general itinerary of Aqua Virgo is known, but a precise and detailed cartography is still absent.
In the past, the few inspections undertaken inside the underground channel aimed to investigate the general state of conservation and to ensure regular maintenance, while the most recent explorations, conducted between 2020 and 2022, aimed to obtain new data about the aqueduct. Modern technologies and more suitable safety measures have facilitated speleo-archaeological investigations in some parts of the underground channel in a way that has previously been deemed unfeasible.
Direct inspections of the underground tunnel have allowed a better understanding of the architectonic features of the specus, also in relation to the geological context, the water intake system, the route towards the Capital, and the diachronic transformations of the aqueduct in connection with the geographical and socio-cultural context.
Detailed reliefs of parts of the underground aqueduct, along with the resort to non-invasive techniques and GIS analysis, made it possible to acquire a better topographical awareness of the aqueduct and update the cartography in use by ACEA Ato2, the water utility company of Rome.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Stefano De Nisi, Veronica Ferrari, maria luisa Marchi, Maria Elisa Amadasi, Antonio Campus, Federica Carbotti, Veronica Castignani, Lorenzo Ceruleo, Stefano Cespa, Cristina Corsi, Francesca D'Ambola, Marco Matta, David Mercuri, Giuseppina Renda, marcello guaitoli, and Giacomo Sigismondo
Il paesaggio antico è stato spesso analizzato attraverso le lenti della modernità con il tentativ... more Il paesaggio antico è stato spesso analizzato attraverso le lenti della modernità con il tentativo di attualizzare la tematica, da una parte individuando parallelismi tra il concetto moderno di ‘pianificazione’ e quello antico, dall’altra con la finalità di semplificare i fenomeni. Questo processo ha talvolta prodotto una ricostruzione lacunosa del paesaggio antico e degli elementi che lo componevano: le strade, la campagna, le città. Tuttavia, negli ultimi anni, soprattutto grazie all’introduzione di nuove metodologie, sono state rimesse in discussione alcune questioni pertinenti il concetto di ‘pianificazione antica’ introducendo nuove direzioni investigative o revisionando le interpretazioni del passato. Strumenti come i droni, la geofisica, la geomatica, hanno infatti permesso di condurre indagini su larga scala a costi più contenuti, talvolta agevolando la gestione di grandi quantità di dati e consentendo l’esecuzione di scavi stratigrafici mirati. Questo circolo virtuoso ha permesso di comprendere meglio la complessità del paesaggio antico, fatta non solo di città ma anche di insediamenti minori (vici, pagi), non solo di vie consolari, ma anche di direttrici secondarie e di una parcellizzazione agraria non tanto serrata quanto le ricostruzioni sulle centuriazioni del passato avevano fatto ipotizzare.
La quarta edizione di Landscape: una sintesi elementi diacronici mira ad approfondire queste tematiche, con l’auspicio di offrire una panoramica generale sullo stato attuale della ricerca.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Paolo Liverani, Maria Elisa Amadasi, Francesca Bindelli, Carlotta Borella, Alessandra Canale, Federica Carbotti, Margherita Casandra, Veronica Castignani, Francesca Francesconi, Valentina Limina, Sara Malavasi, Francesca D'Ambola, Michele Matteazzi, Giovanni Polizzi, Matteo Rivoli, Sofia Vagnuzzi, Letizia Aldrovandi, Jessica Tomasi, Giacomo Sigismondo, and Francesca D'Ambola
La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante ris... more La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante rispettando gli equilibri ecologici, è una delle sfide delle comunità contemporanee, non a caso è tra le linee guida di Horizon 2020. La terza edizione di Landscape vuole tentare di declinare questa tematica nell'antichità, cercando di comprendere il livello di consapevolezza ecologica delle società antiche ed evidenziando quali sono state le scelte politiche ed economiche attuate tenendo in considerazione la componente ambientale. Il convegno, organizzato in collaborazione con l'Università di Bologna e la Consulta di Topografia Antica, si terrà tra il 5 ed il 6 maggio 2022 a Bologna e Ravenna.
by LANDSCAPE UNA SINTESI DI ELEMENTI DIACRONICI, Davide Gangale Risoleo, Paolo Liverani, Giuseppe Ceraudo, Maria Elisa Amadasi, Francesca Bindelli, Carlotta Borella, Alessandra Canale, Federica Carbotti, Margherita Casandra, Veronica Castignani, Davide Giubileo, Sara Malavasi, Michele Matteazzi, Giovanni Polizzi, Matteo Rivoli, Saverio Scerra, Sofia Vagnuzzi, and Francesca D'Ambola
La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante ris... more La progettazione di un mondo eco-sostenibile, che sappia convivere con l'ambiente circostante rispettando gli equilibri ecologici, è una delle sfide delle comunità contemporanee, non a caso è tra le linee guida di Horizon 2020.
La terza edizione di Landscape vuole tentare di declinare questa tematica nell'antichità, cercando di comprendere il livello di consapevolezza ecologica delle società antiche ed evidenziando quali sono state le scelte politiche ed economiche attuate tenendo in considerazione la componente ambientale.
Il convegno, organizzato in collaborazione con l'Università di Bologna e la Consulta di Topografia Antica, si terrà tra il 5 ed il 6 maggio 2022 a Bologna e Ravenna.
ARCHEOLOGI& Storia, Antropologia, Museologia, Arte. Periodico Scientifico di informazione culturale, 2023
Il contributo è stato presentato in occasione della dodicesima edizione di Romarché: Natura & Cul... more Il contributo è stato presentato in occasione della dodicesima edizione di Romarché: Natura & Cultura. Le città sotterranee. (Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Sala della Fortuna, 17 giugno 2023).
Buildings, 2024
Despite the archaeological importance of Aqua Virgo, a Roman aqueduct built in 19 BC and still fu... more Despite the archaeological importance of Aqua Virgo, a Roman aqueduct built in 19 BC and still functioning nowadays, there is a lack of information about the mortars coming from the inner duct. This work aims to investigate the mortars from Aqua Virgo and Aqueduct Y, an unidentified aqueduct running under the first one in the La Rinascente area (between Via del Nazareno and Via dei Due Macelli, Rome, IT) through Optical Microscopy (OM), X-ray Powder Diffraction (XRPD) and Scanning Electron Microscopy with Energy Dispersive Spectroscopy (SEM-EDS). The aim is to understand which materials guarantee such longevity and differentiate between different intervention phases. Local natural materials with pozzolanic behaviour—in particular, Pozzolane Rosse—and ceramic fragments are widely employed, mixed or not, for the realisation of the hydraulic mortars under investigation, independently of the intervention phase. Of particular interest is the discovery of an amorphous binder composed of Si, Al, Ca, K and Mg in some samples characterised by the absence of calcite.
Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. It has characterized not only ... more Aqua Virgo is the oldest Roman aqueduct still functioning in Rome. It has characterized not only the countryside to the east of the capital, but also the city centre, and even now it supplies water to some of the symbolic fountains of Rome.
When discussing the ancient Roman aqueducts, what usually springs to mind is the image of the monumental archways that spanned entire valleys, a widespread theme in the 19th century art and literature. Different is the case of Aqua Virgo which, running mostly underground, has left very few archaeological remains on the surface. Nevertheless, even if the visual impact of the Virgo was inevitably much lower than that of the aqueducts with monumental arches, it has represented a significant element of the landscape and affected the urban planning and land exploitation through the centuries.
The continuous activity of Aqua Virgo has been assured by its mainly underground route, which preserved it from the test of time and destruction. But to keep it active, regular operations of cleaning, restorations and even rebuilding were a necessity. During the 16th century the popes, which sought to have a plan of modernization of Rome and its infrastructure, showed interest in Aqua Virgo and the restoration of its whole conduit. From that moment, reports of damages, and related maintenance and restoration works have been regularly recorded.
Starting from the study of ancient sources, archival documents and cartographies, this research aims to investigate the mutual relationship between the aqueduct and the landscape.
Geology and orography of the crossed areas have influenced Aqua Virgo and its route towards Rome. Depending on the nature of the soil, different techniques and materials have been employed, as well as different planning strategies have been taken to avoid inaccessible terrain and densely inhabited areas. Field walking surveys along with direct analysis of the monument features would offer new data. This new information would provide the foundation for a better comprehension of the diachronic transformations of Aqua Virgo in its geographical, social and cultural context.
By comparing the structure and its surroundings with the cited archival works, it would be possible to identify the sections of the aqueduct which are completely rebuilt or no longer visible, either because of destruction or urban expansion. At the same time, it would give the possibility of distinguishing the newer sections and possible modifications from the ancient ones.