costantino paonessa | Università di Bologna (original) (raw)
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Papers by costantino paonessa
Afriche e Orienti, 2024
Se la storia del “radicalismo di sinistra” nei territori del Sud e dell’Est del Mediterraneo ha s... more Se la storia del “radicalismo di sinistra” nei territori del Sud e dell’Est del Mediterraneo ha suscitato un crescente interesse, l’aspetto legato alla partecipazione femminile è stato meno esplorato. Senza avere l’ambizione di colmare tale lacuna, questo contributo intende fornire dati e
documentazione concernente l’esperienza di militanza delle donne di nazionalità italiana nel
movimento della sinistra radicale in Egitto nel periodo compreso tra il 1870 e il 1930. La prima
parte, più descrittiva, segue un ordine cronologico che partendo dalla fondazione della sezione
dell’Internazionale ad Alessandria nel 1876 arriva fino agli anni ‘30 del XX secolo. Una seconda
parte, invece, propone alcune delle tematiche concernenti la “questione femminile”, la donna e
il suo ruolo nella società e nel movimento anarchico facendo uso della stampa anarchica italiana
pubblicata in Egitto. A causa della natura delle fonti a disposizione la narrazione si limita a una
descrizione episodica, un racconto frammentario di storie e riflessioni teoriche, cui ricerche future potranno dare maggiore coerenza e organicità.
RIVISTA DEGLI STUDI ORIENTALI, 2024
Carmilla online
Recensione del libro di Antonio Senta, Pane e Rivoluzione. L’Anarchia migrante (1870 – 1950), elè... more Recensione del libro di Antonio Senta, Pane e Rivoluzione. L’Anarchia migrante (1870 – 1950), elèuthera, Milano 2024, pp. 200, € 17,00
STUDI IN ONORE DI ANTONINO PELLITTERI, 2024
Zapruder , 2022
L'articolo propone una rilettura della storia coloniale italiana e invita a interrogarsi sul cont... more L'articolo propone una rilettura della storia coloniale italiana e invita a interrogarsi sul
contesto dell’epoca al fine di rendere visibili le relazioni di potere e
l’interconnessione delle forme di subordinazione poste in essere dal
colonialismo.
C@hiers du CRHiDI. Histoire, droit, institutions, société, 2022
Costantino Paonessa : Costantino Paonessa est docteur en islamologie et spécialiste de l'histoire... more Costantino Paonessa : Costantino Paonessa est docteur en islamologie et spécialiste de l'histoire contemporaine des pays arabes. Il a poursuivi le mandat de chargé de recherche FNRS entre 2018 et 2021. Actuellement il est membre scientifique du LaRHis et chargé de cours à l'UCLouvain et à l'Unich (Italie). En 2021 il a dirigé l'ouvrage collectif Italian Subalterns in Egypt between Emigration and Colonialism (1861-1937) Résumé : À la question classique de savoir si l'historien ou l'historienne peut avoir connaissance du passé « tel qu'il a vraiment eu lieu » s'ajoute le problème du rôle de l'histoire en tant que « tribunal du monde ». À travers le cas du procès d'un charpentier italien dans le cadre du système capitulaire égyptien au début du 20 e siècle, cet article vise à montrer comment le regard sur le passé est en constante évolution, stimulé par de nouvelles questions, approches et besoins, qui modifient la narration et en enrichissent la compréhension.
Emulations - Revue de sciences sociales, 2020
Chercheur•euses et historien•nes du Moyen-Orient ont consacré de nombreuses études à la période d... more Chercheur•euses et historien•nes du Moyen-Orient ont consacré de nombreuses études à la période de la nahda (renaissance, éveil) en Égypte. Néanmoins, la complexité des dynamiques et des enjeux-à la fois économiques, sociaux mais aussi culturels-ayant affecté le pays au moins jusqu'à la révolution de 1919 n'a pas encore fait l'objet d'une étude exhaustive. À travers le cas de certains célèbres oulémas/soufis et d'anarchistes italiens, notre recherche s'inscrit dans le sillage des travaux visant à démontrer comment en Égypte le processus rénovateur est en réalité plus complexe, plus articulé et moins linéaire qu'on ne le décrit habituellement. L'objectif de cet article est d'apporter un regard plus articulé sur un passé où parfois le mythe a supplanté la réalité.
«Acronia. Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali», 2021
L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di prospet... more L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di
prospettive diferenti che connettano luoghi e contesti attraversati da persone e gruppi, idee ed esperienze. Dalle biografe individuali, ai molteplici legami con la madrepatria fno alle rotte condivise
dall’esilio e dall’emigrazione dentro e fuori il Mediterraneo, lo studio si focalizza sull’anarchismo
interno alla comunità italiana in Egitto nel suo periodo di massimo vigore (1899-1906). Il caso
specifco è occasione per rifettere su come i modelli di integrazione, continuità e organizzazione a
cui diede vita il radicalismo globale dell’epoca non possano prescindere dalle specifcità dei contesti
di arrivo o passaggio in una regione, quella a Sud ed Est del Mediterraneo, sottoposta a diferenti
forme di colonialismo (europeo, ottomano e capitolare).
Annales islamologiques, 2020
Like the other territories under the Ottoman Empire, in the main Egyptian cities throughout the n... more Like the other territories under the Ottoman Empire, in the main Egyptian cities throughout the nineteenth century, intellectuals, groups and currents of thought inspired by secularism, free‑thinking, anticlericalism, materialistic scepticism and atheism were spreading. In this article, I will focus on the historical reconstruction of these movements and currents of thought within the Italian colony of Egypt before the First World War. This specific case will therefore allow us to observe, with a totally new perspective, some social, political and cultural issues that affected the Italian microcosm within the dynamics of a colonized territory.
«Can the Subaltern Speak» attraverso l’ambiente?, Diacronie. Studi di storia contemporanea, 2021
ABSTRACT: Less than ten years after the revolutions of 2010 - 2011, a second revolutionary wave i... more ABSTRACT: Less than ten years after the revolutions of 2010 - 2011, a second revolutionary wave is crossing the South and
East of the Mediterranean (Sudan, Algeria, Iraq and Lebanon). The starting point for the new popular protests seems to be
the permanent mobilizations that have taken place in recent years. However, also as a consequence of the global
mobilizations, the “environmental” aspect has generated renewed media and scholarly attention. While in most cases it is a
matter of asking the question of the interest of protest movements in the reasons of ecology and climate change, much more
serious approaches try to understand how much to what extent this factor has influenced – directly or not - the outbreak of
the revolutionary movement. In my paper, I will start from this latter aspect to address some theoretical and conceptual
questions concerning the relationship between history, subalternity, emancipation and ecology, through the case of
revolutionary movements in the so-called “Arab world”.
Consoli e consolati italiani dagli stati preunitari al fascismo (1802-1945), 2020
A partire dai primi decenni del XIX secolo un consistente numero di persone migranti di origine i... more A partire dai primi decenni del XIX secolo un consistente numero di persone migranti di origine italiana si recarono in Egitto sia per ragioni economiche, che per ragioni politiche. Dopo un'iniziale ondata di esiliati conseguente al fallimento dei vari moti rivoluzionari per l'indipendenza, una successiva ondata seguì il periodo post-unitario e giù di lì fino alla repressione della fine degli anni '90 e dell'era giolittiana, quindi al fascismo. In effetti, contra-riamente a quanto riportato da una buona parte della storiografia tradizionale sulla comunità italiana in Egitto, l'esperienza dell'e-silio non rimase limitata al solo Risorgimento o a quegli anni-per la verità ancora poco studiati-che vanno dalla guerra all'Etiopia (1935) alla fine della Seconda guerra mondiale 1. Il regime delle capitolazioni che fino al 1937 garantì ai cittadini d'Italia e di altri stati il privilegio dell'extraterritorialità giuridica, unito alla forte richiesta di manodopera operaia dovuta al processo di moder-nizzazione intrapreso a partire dai primi decenni del XIX secolo, spinse diverse generazioni di esuli di origine italiana (internazio-nalisti, poi anarchici e socialisti, comunisti e antifascisti) a recarsi in Egitto per sfuggire dalla repressione, continuare l'attività poli-tica o più semplicemente per lavorare e vivere. Proprio per questo, in maniera non differente da quanto accaduto in molti altri paesi del mondo, la rotta degli esuli verso l'Egitto e le coste a Sud e a Est del Mediterraneo seguì quella dell'emigrazione economica 2 .
Uno storico solleva la questione dell'orientalismo, cioè di una nemmeno tanto larvata forma di ra... more Uno storico solleva la questione dell'orientalismo, cioè di una nemmeno tanto larvata forma di razzismo e di disprezzo delle popolazioni indigene all'inizio dello scorso secolo in Egitto, da parte di esuli anarchici italiani. Segue il parere dello storico Giorgio Sacchetti, che segnala tra l'altro uno studio di una ricercatrice spagnola. Una pagina di storia che val la pena esaminare, ben considerando la cultura dell'epoca. E la nostra sensibilità oggi.
In questo articolo proporrò una ricostruzione della storia della comunità anarchica italiana d'Eg... more In questo articolo proporrò una ricostruzione della storia della comunità anarchica italiana d'Egitto dalle sue origini, intorno al 1860, fino al primo dopoguerra 1 . Il testo si occuperà sia degli aspetti prettamente militanti e politici, sia di quelli ideologici e culturali. In un secondo momento passerò in rassegna la variegata produzione scritta degli anarchici italiani in Egitto, al fine di esaminare come essi si siano rapportati al colonialismo e piú in generale alla questione etnica. Si vedrà come il loro discorso non fosse esente dall'esprimere pregiudizi orientalisti e razzisti nei confronti della popolazione autoctona.
Cultura International Journal of Philosophy of Culture and Axiology, 2008
Costantino Paonessa En Égypte, environ 12 à 15 millions de musulmans appartiendraient à des confr... more Costantino Paonessa En Égypte, environ 12 à 15 millions de musulmans appartiendraient à des confréries soufies 1 , réparties en 68 confréries officielles placées sous la direction du Conseil supérieur des confréries soufies (Al-Majlis al-A'lâ li-l-Turûq al-Sûfiyya). Il faut y ajouter les confréries non reconnues, affiliées ou non à des groupes légaux, et dont le nombre est difficile à estimer.
1 Le texte qui suit est la version remaniée (et non finale) d'un exposé que j'ai proposé lors d'u... more 1 Le texte qui suit est la version remaniée (et non finale) d'un exposé que j'ai proposé lors d'un débat organisé à l'Université «La Sapienza» dans le cadre du parcours doctorale de la faculté des Études Orientales. Les arguments traités feront partie d'un autre article bien plus structuré et approfondit. 2 Pour la silsila voir: M. Amin al-Kurdi, Kitab al-mawahib al-sirmindiyya fi manaqib an-naqshbandiyya, Dar al-kutub al-'ilmiyya, Beirut, 2004. 3 Ibidem, pp. 181-182. 4 M. Amin al-Kurdi, "Tanwir al-qulub fi mu'amala 'allam al-ghuyub", al-Maktaba al-Tawfiqiyya, Le Caire, s.d., p. 5-47. P Rivista degli Studi Orientali 2011_Impaginato 31/08/12 10:13 Pagina 449
Afriche e Orienti, 2024
Se la storia del “radicalismo di sinistra” nei territori del Sud e dell’Est del Mediterraneo ha s... more Se la storia del “radicalismo di sinistra” nei territori del Sud e dell’Est del Mediterraneo ha suscitato un crescente interesse, l’aspetto legato alla partecipazione femminile è stato meno esplorato. Senza avere l’ambizione di colmare tale lacuna, questo contributo intende fornire dati e
documentazione concernente l’esperienza di militanza delle donne di nazionalità italiana nel
movimento della sinistra radicale in Egitto nel periodo compreso tra il 1870 e il 1930. La prima
parte, più descrittiva, segue un ordine cronologico che partendo dalla fondazione della sezione
dell’Internazionale ad Alessandria nel 1876 arriva fino agli anni ‘30 del XX secolo. Una seconda
parte, invece, propone alcune delle tematiche concernenti la “questione femminile”, la donna e
il suo ruolo nella società e nel movimento anarchico facendo uso della stampa anarchica italiana
pubblicata in Egitto. A causa della natura delle fonti a disposizione la narrazione si limita a una
descrizione episodica, un racconto frammentario di storie e riflessioni teoriche, cui ricerche future potranno dare maggiore coerenza e organicità.
RIVISTA DEGLI STUDI ORIENTALI, 2024
Carmilla online
Recensione del libro di Antonio Senta, Pane e Rivoluzione. L’Anarchia migrante (1870 – 1950), elè... more Recensione del libro di Antonio Senta, Pane e Rivoluzione. L’Anarchia migrante (1870 – 1950), elèuthera, Milano 2024, pp. 200, € 17,00
STUDI IN ONORE DI ANTONINO PELLITTERI, 2024
Zapruder , 2022
L'articolo propone una rilettura della storia coloniale italiana e invita a interrogarsi sul cont... more L'articolo propone una rilettura della storia coloniale italiana e invita a interrogarsi sul
contesto dell’epoca al fine di rendere visibili le relazioni di potere e
l’interconnessione delle forme di subordinazione poste in essere dal
colonialismo.
C@hiers du CRHiDI. Histoire, droit, institutions, société, 2022
Costantino Paonessa : Costantino Paonessa est docteur en islamologie et spécialiste de l'histoire... more Costantino Paonessa : Costantino Paonessa est docteur en islamologie et spécialiste de l'histoire contemporaine des pays arabes. Il a poursuivi le mandat de chargé de recherche FNRS entre 2018 et 2021. Actuellement il est membre scientifique du LaRHis et chargé de cours à l'UCLouvain et à l'Unich (Italie). En 2021 il a dirigé l'ouvrage collectif Italian Subalterns in Egypt between Emigration and Colonialism (1861-1937) Résumé : À la question classique de savoir si l'historien ou l'historienne peut avoir connaissance du passé « tel qu'il a vraiment eu lieu » s'ajoute le problème du rôle de l'histoire en tant que « tribunal du monde ». À travers le cas du procès d'un charpentier italien dans le cadre du système capitulaire égyptien au début du 20 e siècle, cet article vise à montrer comment le regard sur le passé est en constante évolution, stimulé par de nouvelles questions, approches et besoins, qui modifient la narration et en enrichissent la compréhension.
Emulations - Revue de sciences sociales, 2020
Chercheur•euses et historien•nes du Moyen-Orient ont consacré de nombreuses études à la période d... more Chercheur•euses et historien•nes du Moyen-Orient ont consacré de nombreuses études à la période de la nahda (renaissance, éveil) en Égypte. Néanmoins, la complexité des dynamiques et des enjeux-à la fois économiques, sociaux mais aussi culturels-ayant affecté le pays au moins jusqu'à la révolution de 1919 n'a pas encore fait l'objet d'une étude exhaustive. À travers le cas de certains célèbres oulémas/soufis et d'anarchistes italiens, notre recherche s'inscrit dans le sillage des travaux visant à démontrer comment en Égypte le processus rénovateur est en réalité plus complexe, plus articulé et moins linéaire qu'on ne le décrit habituellement. L'objectif de cet article est d'apporter un regard plus articulé sur un passé où parfois le mythe a supplanté la réalité.
«Acronia. Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali», 2021
L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di prospet... more L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di
prospettive diferenti che connettano luoghi e contesti attraversati da persone e gruppi, idee ed esperienze. Dalle biografe individuali, ai molteplici legami con la madrepatria fno alle rotte condivise
dall’esilio e dall’emigrazione dentro e fuori il Mediterraneo, lo studio si focalizza sull’anarchismo
interno alla comunità italiana in Egitto nel suo periodo di massimo vigore (1899-1906). Il caso
specifco è occasione per rifettere su come i modelli di integrazione, continuità e organizzazione a
cui diede vita il radicalismo globale dell’epoca non possano prescindere dalle specifcità dei contesti
di arrivo o passaggio in una regione, quella a Sud ed Est del Mediterraneo, sottoposta a diferenti
forme di colonialismo (europeo, ottomano e capitolare).
Annales islamologiques, 2020
Like the other territories under the Ottoman Empire, in the main Egyptian cities throughout the n... more Like the other territories under the Ottoman Empire, in the main Egyptian cities throughout the nineteenth century, intellectuals, groups and currents of thought inspired by secularism, free‑thinking, anticlericalism, materialistic scepticism and atheism were spreading. In this article, I will focus on the historical reconstruction of these movements and currents of thought within the Italian colony of Egypt before the First World War. This specific case will therefore allow us to observe, with a totally new perspective, some social, political and cultural issues that affected the Italian microcosm within the dynamics of a colonized territory.
«Can the Subaltern Speak» attraverso l’ambiente?, Diacronie. Studi di storia contemporanea, 2021
ABSTRACT: Less than ten years after the revolutions of 2010 - 2011, a second revolutionary wave i... more ABSTRACT: Less than ten years after the revolutions of 2010 - 2011, a second revolutionary wave is crossing the South and
East of the Mediterranean (Sudan, Algeria, Iraq and Lebanon). The starting point for the new popular protests seems to be
the permanent mobilizations that have taken place in recent years. However, also as a consequence of the global
mobilizations, the “environmental” aspect has generated renewed media and scholarly attention. While in most cases it is a
matter of asking the question of the interest of protest movements in the reasons of ecology and climate change, much more
serious approaches try to understand how much to what extent this factor has influenced – directly or not - the outbreak of
the revolutionary movement. In my paper, I will start from this latter aspect to address some theoretical and conceptual
questions concerning the relationship between history, subalternity, emancipation and ecology, through the case of
revolutionary movements in the so-called “Arab world”.
Consoli e consolati italiani dagli stati preunitari al fascismo (1802-1945), 2020
A partire dai primi decenni del XIX secolo un consistente numero di persone migranti di origine i... more A partire dai primi decenni del XIX secolo un consistente numero di persone migranti di origine italiana si recarono in Egitto sia per ragioni economiche, che per ragioni politiche. Dopo un'iniziale ondata di esiliati conseguente al fallimento dei vari moti rivoluzionari per l'indipendenza, una successiva ondata seguì il periodo post-unitario e giù di lì fino alla repressione della fine degli anni '90 e dell'era giolittiana, quindi al fascismo. In effetti, contra-riamente a quanto riportato da una buona parte della storiografia tradizionale sulla comunità italiana in Egitto, l'esperienza dell'e-silio non rimase limitata al solo Risorgimento o a quegli anni-per la verità ancora poco studiati-che vanno dalla guerra all'Etiopia (1935) alla fine della Seconda guerra mondiale 1. Il regime delle capitolazioni che fino al 1937 garantì ai cittadini d'Italia e di altri stati il privilegio dell'extraterritorialità giuridica, unito alla forte richiesta di manodopera operaia dovuta al processo di moder-nizzazione intrapreso a partire dai primi decenni del XIX secolo, spinse diverse generazioni di esuli di origine italiana (internazio-nalisti, poi anarchici e socialisti, comunisti e antifascisti) a recarsi in Egitto per sfuggire dalla repressione, continuare l'attività poli-tica o più semplicemente per lavorare e vivere. Proprio per questo, in maniera non differente da quanto accaduto in molti altri paesi del mondo, la rotta degli esuli verso l'Egitto e le coste a Sud e a Est del Mediterraneo seguì quella dell'emigrazione economica 2 .
Uno storico solleva la questione dell'orientalismo, cioè di una nemmeno tanto larvata forma di ra... more Uno storico solleva la questione dell'orientalismo, cioè di una nemmeno tanto larvata forma di razzismo e di disprezzo delle popolazioni indigene all'inizio dello scorso secolo in Egitto, da parte di esuli anarchici italiani. Segue il parere dello storico Giorgio Sacchetti, che segnala tra l'altro uno studio di una ricercatrice spagnola. Una pagina di storia che val la pena esaminare, ben considerando la cultura dell'epoca. E la nostra sensibilità oggi.
In questo articolo proporrò una ricostruzione della storia della comunità anarchica italiana d'Eg... more In questo articolo proporrò una ricostruzione della storia della comunità anarchica italiana d'Egitto dalle sue origini, intorno al 1860, fino al primo dopoguerra 1 . Il testo si occuperà sia degli aspetti prettamente militanti e politici, sia di quelli ideologici e culturali. In un secondo momento passerò in rassegna la variegata produzione scritta degli anarchici italiani in Egitto, al fine di esaminare come essi si siano rapportati al colonialismo e piú in generale alla questione etnica. Si vedrà come il loro discorso non fosse esente dall'esprimere pregiudizi orientalisti e razzisti nei confronti della popolazione autoctona.
Cultura International Journal of Philosophy of Culture and Axiology, 2008
Costantino Paonessa En Égypte, environ 12 à 15 millions de musulmans appartiendraient à des confr... more Costantino Paonessa En Égypte, environ 12 à 15 millions de musulmans appartiendraient à des confréries soufies 1 , réparties en 68 confréries officielles placées sous la direction du Conseil supérieur des confréries soufies (Al-Majlis al-A'lâ li-l-Turûq al-Sûfiyya). Il faut y ajouter les confréries non reconnues, affiliées ou non à des groupes légaux, et dont le nombre est difficile à estimer.
1 Le texte qui suit est la version remaniée (et non finale) d'un exposé que j'ai proposé lors d'u... more 1 Le texte qui suit est la version remaniée (et non finale) d'un exposé que j'ai proposé lors d'un débat organisé à l'Université «La Sapienza» dans le cadre du parcours doctorale de la faculté des Études Orientales. Les arguments traités feront partie d'un autre article bien plus structuré et approfondit. 2 Pour la silsila voir: M. Amin al-Kurdi, Kitab al-mawahib al-sirmindiyya fi manaqib an-naqshbandiyya, Dar al-kutub al-'ilmiyya, Beirut, 2004. 3 Ibidem, pp. 181-182. 4 M. Amin al-Kurdi, "Tanwir al-qulub fi mu'amala 'allam al-ghuyub", al-Maktaba al-Tawfiqiyya, Le Caire, s.d., p. 5-47. P Rivista degli Studi Orientali 2011_Impaginato 31/08/12 10:13 Pagina 449
Diaspora, 2023
Pendant la période comprise entre l’Unification de l’Italie (1861) et les années précédant la Pre... more Pendant la période comprise entre l’Unification de l’Italie (1861) et les années précédant la Première Guerre mondiale, des individus et des groupes italiens en Égypte, appartenant à différents courants laïques (patriotes du Risorgimento, francs‑maçons, socialistes, anarchistes) s’engagèrent dans des formes et des pratiques du bien alternatives à celles promues par les organismes et institutions de bienfaisance confessionnels. Il s’agit d’une histoire plurielle et hétérogène à laquelle ont participé – souvent de manière concurrente – différentes composantes de la colonie italienne d’Égypte. Dans cet article, l’associationisme laïque représente un point d’observation privilégié pour la reconstruction des articulations sociales et politiques internes à la colonie italienne et également des relations entre celle-ci et la métropole, dans un pays soumis à plusieurs formes de domination coloniale et régi par les Capitulations.
«Acronia. Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali», 2021
L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di prospet... more L’analisi transnazionale dell’anarchismo in quanto fenomeno globale implica l’utilizzo di
prospettive diferenti che connettano luoghi e contesti attraversati da persone e gruppi, idee ed esperienze. Dalle biografe individuali, ai molteplici legami con la madrepatria fno alle rotte condivise
dall’esilio e dall’emigrazione dentro e fuori il Mediterraneo, lo studio si focalizza sull’anarchismo
interno alla comunità italiana in Egitto nel suo periodo di massimo vigore (1899-1906). Il caso
specifco è occasione per rifettere su come i modelli di integrazione, continuità e organizzazione a
cui diede vita il radicalismo globale dell’epoca non possano prescindere dalle specifcità dei contesti
di arrivo o passaggio in una regione, quella a Sud ed Est del Mediterraneo, sottoposta a diferenti
forme di colonialismo (europeo, ottomano e capitolare)
Anarchisme et sciences sociales. Actes du colloque de Lille - mars 2018, 2021
Social Compass, 2019
Cet article aborde le rôle de certains ordres soufis et de quelques-uns de leurs cheikhs faisant ... more Cet article aborde le rôle de certains ordres soufis et de quelques-uns de leurs cheikhs faisant partie du Conseil supérieur des confréries soufies égyptiennes, dans le projet de « renouvellement du discours religieux » (tajdīd khitab al-dīnī) lancé par le président al-Sissi en 2015. Il pose en particulier la question de savoir dans quelle mesure des oulémas soufis contemporains se réapproprient des concepts appartenant à la tradition mystique islamique, tel celui du tajdīd (renouvellement), pour l'adapter aux besoins de l'agenda politique du pays. Enfin, à partir du cas de la confrérie al-'Azamiya, cet article vise à questionner le rôle joué par l'identité soufie en tant que facteur de mobilisation politique. Abstract This article discusses the role of some Sufi orders and some of their sheikhs who are members of the Higher Council of Egyptian Sufi Brotherhoods in the project to Pour toute correspondance:
Anarchism first appeared in the Southern Mediterranean countries at the end of the nineteenth cen... more Anarchism first appeared in the Southern Mediterranean countries at the end of the nineteenth century with the immigration of European workers and political exiles. Despite the important role anarchists played in introducing radical and revolutionary political thought in Egypt, only historians Anthony Gorman and Ilham Khuri-Makdisi have paid attention to these narratives. The main goal of this article is twofold: on one hand, to analyse the reasons for the paucity of studies related to anarchism in Egypt, and, on the other hand, to delve into the history of anarchism in Egypt before and after the First World War to contribute to the writing of the history of postcolonial Egypt. This article explores two different anarchist experiences in Egypt. The first one is related to the Italian political exiles in Egypt who developed a strong anarchist movement in the country through the construction of trade unions, educational institutions and study groups. The second experience emerged in the interwar period due to the rise of Fascism and the disillusionment with parliamentary politics through the artistic and revolutionary project of al-Fann wa al-Hurriyya (Art and Liberty Group). Our goal is to demonstrate that before the arrival of Gammal Abdel Nasser, anarchism was a potent political culture and philosophy and an existing way of doing politics in the country. Tracing this hidden history is crucial to understanding the developments of non-party politics in the history of modern Egypt.
La diffusion de l'internationalisme, de l'anti-autoritarisme et de l'anarchisme dans tout le bass... more La diffusion de l'internationalisme, de l'anti-autoritarisme et de l'anarchisme dans tout le bassin méditerranéen, à partir de la deuxième moitié du XIXe siècle, est essentiellement due à la grande mobilité humaine qui caractérise l'époque.
La diffusion de l’internationalisme, de l’antiautoritarisme et de l’anarchisme dans tout le bassi... more La diffusion de l’internationalisme, de l’antiautoritarisme et de l’anarchisme dans tout le bassin méditerranéen, à partir de la seconde moitié du XIXe siècle, est principalement due à la grande mobilité humaine qui caractérise cette période, mais aussi aux conditions sociopolitiques spécifiques à cette région. D’Alger à Istanbul, d’Alexandrie à Tanger, le long des routes commerciales et migratoires séculaires de la Méditerranée, des dizaines de migrants, d’exilés et de révolutionnaires d’Europe et d’ailleurs trouvent un terrain fertile pour diffuser les théories et les pratiques du radicalisme démocratique, anticlérical et socialiste. Cet ouvrage permet de suivre certaines de ces trajectoires et expériences militantes dans divers pays du sud et de l’est de la Méditerranée. Les parcours variés ici reconstruits et la diversité des lieux considérés invitent à réfléchir à la fois sur les relations entre les personnes, les pratiques et les théories « allogènes », et, dans un contexte marqué par l’expansionnisme européen et le colonialisme, sur les réalités locales.
La trasmissione della tradizione nell’“epoca della modernità” lo shaykh muhammad amin al–kurdi e la naqshbandiyya in egitto a cavallo tra xix e xx secolo, 2020
La trasmissione della tradizione nell’“epoca della modernità”. Cosa può fornire alla comprension... more La trasmissione della tradizione nell’“epoca della modernità”.
Cosa può fornire alla comprensione dell’Egitto di fine Ottocento lo studio della vita e delle opere dello shaykh Muhammad Amin al–Kurdi
(m. 1914)? Erudita e sufi kurdo, ignorato dalla storiografia che lo considerava un “‘âlim tradizionale” nell’epoca della nahda, riuscì a impiantare attraverso un’intensa opera di proselitismo un ramo autonomo della tarîqa Naqshbandiyya contraddistinto per l’essere una mescolanza di azhariti e classi subalterne. La sua abbondante e variegata produzione letteraria prende in considerazione le più importanti questioni dottrinali e
politiche dell’epoca (taqlîd e ijtihâd, critica alle scuole giuridiche, donna
e velo, santità e pratiche sufi) trattate con uno sguardo antitetico rispetto
a quello delle correnti riformiste e moderniste.