Stefano Bertoldi | University of Siena / Università di Siena (original) (raw)
Papers by Stefano Bertoldi
Le Giornate di Studio "Archeologia artificiale" propongono di esplorare l'impatto crescente dell'... more Le Giornate di Studio "Archeologia artificiale" propongono di esplorare l'impatto crescente dell'intelligenza artificiale (AI) sulla ricerca archeologica. L'obiettivo è quello di realizzare un forum per discutere gli approcci e modelli teorici, nonché gli utilizzi pratici, i successi e gli insuccessi delle applicazioni AI in archeologia.
Alcune domande chiave che saranno affrontate durante le Giornate di Studio sono:
- Quali sono le applicazioni più promettenti dell'AI in archeologia?
- Quali sono le sfide etiche e legali associate all'utilizzo dell'AI in archeologia?
- Come possiamo garantire che l'AI sia utilizzata in modo responsabile e sostenibile in archeologia?
- L'archeologia artificiale può rappresentare l'alba di una nuova disciplina?
Gli autori sono invitati a inoltrare le loro proposte sotto forma di abstract (max 250 parole), indicando titolo, autore/i, affiliazione/i entro martedì 20 agosto a:
stefano.bertoldi@unisi.it
Azione promossa dall’Arena 2 “Nuove tecnologie nella Ricerca sul Patrimonio Culturale”, SOPaC “Sostenibilità e Occupabilità nel Patrimonio Culturale”, Progetto d'Eccellenza del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Siena
L’evento si propone di sviluppare uno spazio di presentazione e discussione delle ricerche inere... more L’evento si propone di sviluppare uno spazio di presentazione e discussione delle ricerche inerenti agli ultimi sviluppi di tecnologie applicate alla ricerca archeologica, riguardanti la documentazione dei dati, l’analisi, la loro rappresentazione - sia per la comunità scientifica sia per il grande pubblico – e la conseguente evoluzione metodologica relativa alle suddette applicazioni.
La tesi di Dottorato “Sistemi economici in cambiamento: insediamenti, strade, mercati e commerci ... more La tesi di Dottorato “Sistemi economici in cambiamento: insediamenti, strade, mercati e commerci nella Toscana tra eta imperiale e altomedioevo” si basa su un lavoro di schedatura che ha interessato tutti gli insediamenti in vita tra I secolo e X secolo d.C. nel territorio della Regione Toscana e di tutta la cultura materiale (con particolare riferimento alla ceramica) che poteva offrire indizi commerciali; ci riferiamo, ad esempio, alla sigillata africana, alle anfore, oppure alle ceramiche sottoposte ad analisi archeometriche e di cui conosciamo il luogo di estrazione delle materie prime. Le basi teoriche su cui prende spunto il lavoro di analisi sono quelle dei Sistemi, in cui ogni elemento (naturale o antropico) è legato a tutti gli altri da profonde connessioni ed è vincolato al Sistema stesso. Lo sviluppo economico di un determinato insediamento umano non può essere letto in modo puntuale, ma contestualizzandolo all'interno del paesaggio e delle vicende storiche del tempo ...
Talk delivered in Landscape Archaeology Conference 2020+1 “virtually together” in Madrid, Spain, ... more Talk delivered in Landscape Archaeology Conference 2020+1 “virtually together” in Madrid, Spain, 8-11 June 2021- Nuninger L., Verhagen P., Bertoncello F., Castrorao Barba A. 2016a, Estimating “land use heritage” to model changes in archaeological settlement patterns, LAC 2014 proceedings, pp. 1-12. doi:http://dx.doi.org/10.5463/lac.2014.60 - Nuninger L., Verhagen P., Bertoncello F., Castrorao Barba A. 2016b, Estimating the “memory of landscape” to predict changes in archaeological settlement patterns, in CAA 2015 proceedings, Oxford, pp. 623-636.The aim of this paper is to evaluate the influence of previous settlement occupations and land use exploitation on site location preference between during the post-Roman period (5th - 8th c. CE). In order to approach this topic in a quantitative and spatial perspective will be tested a methodology already developed for modelling the so-called "land use heritage maps" (Nuninger et al 2016a; 2016b). As case studies have been chosen two inland areas of the territory of Siena (Tuscany, Central Italy), both far from main cities. However, the two rural areas are characterized by diversified dynamics as regards Romanization and de-Romanization patterns. The Orcia Valley is an area where the presence of Roman settlement system (farms, villas and villages) was very impacting on the landscape, especially due to the land suitability for agriculture and the close relationship with rivers, streams and road network. During the Early Middle Ages, the Orcia Valley was crossed by the Francigena road and so it continued to have a high degree of connectivity. The second case study area, The Merse Valley, was characterized by a lower process of Romanization, due to its marginality from the main road system and the absence of suitable agricultural resources. The application of GIS-based spatial analysis to calculate "heritage maps" and its relationships with post-Roman settlement locations will provide new insights for evaluating different patterns of continuity, change and resilience in Late Antique and Early Medieval landscapes
Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, loca... more Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, localizzato nelle campagne senesi (Comune di Chiusdino) nelle sue fasi finali di frequentazione, quando sia i cistercensi, sia gli altri Ordini monastici avevano abbandonato la struttura, lasciandola a disposizione delle comunità contadine che già di fatto occupavano la zona da oltre un secolo. Le campagne di scavo del 2019 hanno permesso di individuare alcune strutture legate al lavoro dei contadini e allevatori (magazzini e stalle); l'indagine archeologica di tipo stratigrafico è stata suffragata dallo studio delle fonti scritte inerenti queste fasi di declino di San Galgano, da alcune fotografie di fine '800 e inizio '900 che mostrano alcuni edifici addossati al complesso medievale, dall'analisi del catasto leopoldino. La cultura metariale ha mostrano un orizzonte cronologico piuttosto ristretto, collocato tra la seconda metà del XVIII e il secolo successivo; per la datazione del contesto sono state utilizzate (e confrontate) alcune tecniche statistiche, ovvero la formula di South, le medie ponderate individuali e la simulazione di Montecarlo. Da un punto di vista qualitativo le restituzioni ceramiche mostrano una discreta vivacità commerciale, soprattutto se si considera la perifericità dell'area e lo scarso accesso alla ricchezza di questa comunità. L'analisi incrociata dei possibili luoghi di produzione e della viabilità in ambiente GIS ha permesso di sottolineare l'importanza della linea di penetrazione che collegava la valle dell'Arno con la città di Siena, città che rappresentava il luogo di mercato per la zona d'indagine chiusdinese.
Ecclesiastical Landscapes in Medieval Europe: An Archaeological Perspective, 2020
Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e... more Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e di sussistenza della Provincia di Siena, concentrando l’attenzione in particolare nel corso del I millennio dopo Cristo, ma che prosegue per alcuni aspetti anche al Basso Medioevo e all’Età Moderna. Lo studio è basato sui sistemi insediativi, dall’Età Romana all’Alto Medioevo, che hanno interessato il territorio provinciale, con particolare riferimento all’applicazione del cosiddetto Modello Toscano; sul ruolo delle arterie stradali terrestri e delle idrovie e sulla loro evoluzione nella suddetta cronologia; sui sistemi commerciali e produttivi della ceramica, adottando una analisi dei networks; sui modi, le pratiche e le tecniche agricole altomedievali nella val di Merse; sullo sfruttamento del suolo in alcuni contesti campione dall’entroterra alla costa; sul flusso di greggi e di uomini dagli appennini alle aree pianeggianti e climaticamente miti della provincia di Grosseto. L’approccio multi scalare basato su fonti diversificate è il collante del presente studio, che ha come obiettivo la costruzione di un modello di economie integrate su un territorio, come la Provincia di Siena, caratterizzato da dinamiche complesse ma dotato di un “alto tasso di Ricerca Archeologica”.
Archeologia e Calcolatori, 2015
This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After... more This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After making our (neo-)processualist approach clear, some key digital technologies (relational databases) and methodologies (conceptual modelling) are discussed as examples to assess the actual state of archaeological information systems and reflect upon possible future directions. This brings us also to define the limits of quantitative (and especially predictive) analyses. Variability of parameters and, above all, the extensive lack of reality tests are heavy hindering factors. Precisely defining the variables and attractors based on specific questions can help us to relativize complex systems, bending the analyses to our needs.
This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa ... more This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines of penetration from the coast to the inlands of the goods through the streets and river routes. In this context acquires particular importance the role of the river Ombrone, which is certainly a factor of economic development of the settlement of Santa Cristina in Caio. A further subject matter within the text is that of the reuse of the thermal implant, completely re-calibrated on the basis of weighted averages of individual finds.
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occu... more Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe
The excavation of a large furnace discharge and the study of the thin walled pottery of Santa Cri... more The excavation of a large furnace discharge and the study of the thin walled pottery of Santa Cristina in Caio has allowed to propose a typology of this kind of pottery and to identify some original forms, perhaps produced only in this settlement: likely, the production of this fine ware takes inspiration from glass products, especially during the 1st century AD. The statistical study on chronologies has allowed to identify two periods of increased activity of the furnace, which can be framed in the construction phase of the thermal implant and in a phase of restoration of the structure. The circumstance suggests that there may be a correlation between pottery production and architectural constructions. It is possible that there was a locatio-conductio contract between ceramists and the owner of production structures and raw materials. In this perspective, it is quite obvious to observe a superior income of the owner in the times of more intense production and, therefore, a bigger s...
Mitteilungen zur Christlichen Archäologie, 2021
Open Archaeology, 2021
The archaeological project on the hill of Poggio Imperiale began in 1992. From the beginning this... more The archaeological project on the hill of Poggio Imperiale began in 1992. From the beginning this project was characterized by intense experimentation with a range of IT applications. During 2014, the University of Siena began a new project focused on the valorisation of archaeological data with the creation of an Open-Air Museum of the Carolingian village, one of the archaeological phases of the settlement. Over the last several years, the use of three-dimensional (3D) data in archaeology has increased exponentially due to the application of photogrammetry to record every stratigraphic unit. This ever-increasing amount of data fostered the development of the C.A.P.I. project (Collina Accessibile di Poggio Imperiale – Accessibility of the Hill of Poggio Imperiale), which involved the construction of a 3D model of the archaeological area of Poggio Imperiale. The project modeled the three main life stages of the hill using 3D computer graphics. Virtual tours can be experienced through...
Finding the Limits of the Limes, 2019
Archeo - Attualità del Passato, 2022
Il progetto CAPI (Collina Accessibile di Poggio Imperiale) è la riprova di come la realtà virtual... more Il progetto CAPI (Collina Accessibile di Poggio Imperiale) è la riprova di come la realtà virtuale può farsi strumento di ricerca, didattica e divulgazione del patrimonio archeologico
"Archeologia e Calcolatori", 2022
Mitteilungen zur Christlichen Archäologie, 2021
Since 2018 the Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (Rome) is in charge of the excavation... more Since 2018 the Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (Rome) is in charge of the excavation of one of the churches of the Aksumite town of Adulis, in the Red Sea coastline, in present day Eritrea. The aim of this paper is to present the new archaeological data com- ing from the recent excavations in the so-called “Church of the British Museum”, discovered in 1868 by Captain goodFellow. New excavations run from 2018 onwards have led to highlight the biggest church known so far in Adulis, probably the ecclesia episcopalis. It stands as a 30 meters long building, which follows the typical Aksumite architectural layout. Also, the great quantity of decorated marbles coming from the church are of great interest, revealing important contacts with Yemen and Byzantium, mostly in the 6th cen- tury. The new archaeological data will be contextualized in the wider scenario of the rise and establishment of early Christianity in the Aksumite kingdom.
Le Giornate di Studio "Archeologia artificiale" propongono di esplorare l'impatto crescente dell'... more Le Giornate di Studio "Archeologia artificiale" propongono di esplorare l'impatto crescente dell'intelligenza artificiale (AI) sulla ricerca archeologica. L'obiettivo è quello di realizzare un forum per discutere gli approcci e modelli teorici, nonché gli utilizzi pratici, i successi e gli insuccessi delle applicazioni AI in archeologia.
Alcune domande chiave che saranno affrontate durante le Giornate di Studio sono:
- Quali sono le applicazioni più promettenti dell'AI in archeologia?
- Quali sono le sfide etiche e legali associate all'utilizzo dell'AI in archeologia?
- Come possiamo garantire che l'AI sia utilizzata in modo responsabile e sostenibile in archeologia?
- L'archeologia artificiale può rappresentare l'alba di una nuova disciplina?
Gli autori sono invitati a inoltrare le loro proposte sotto forma di abstract (max 250 parole), indicando titolo, autore/i, affiliazione/i entro martedì 20 agosto a:
stefano.bertoldi@unisi.it
Azione promossa dall’Arena 2 “Nuove tecnologie nella Ricerca sul Patrimonio Culturale”, SOPaC “Sostenibilità e Occupabilità nel Patrimonio Culturale”, Progetto d'Eccellenza del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Siena
L’evento si propone di sviluppare uno spazio di presentazione e discussione delle ricerche inere... more L’evento si propone di sviluppare uno spazio di presentazione e discussione delle ricerche inerenti agli ultimi sviluppi di tecnologie applicate alla ricerca archeologica, riguardanti la documentazione dei dati, l’analisi, la loro rappresentazione - sia per la comunità scientifica sia per il grande pubblico – e la conseguente evoluzione metodologica relativa alle suddette applicazioni.
La tesi di Dottorato “Sistemi economici in cambiamento: insediamenti, strade, mercati e commerci ... more La tesi di Dottorato “Sistemi economici in cambiamento: insediamenti, strade, mercati e commerci nella Toscana tra eta imperiale e altomedioevo” si basa su un lavoro di schedatura che ha interessato tutti gli insediamenti in vita tra I secolo e X secolo d.C. nel territorio della Regione Toscana e di tutta la cultura materiale (con particolare riferimento alla ceramica) che poteva offrire indizi commerciali; ci riferiamo, ad esempio, alla sigillata africana, alle anfore, oppure alle ceramiche sottoposte ad analisi archeometriche e di cui conosciamo il luogo di estrazione delle materie prime. Le basi teoriche su cui prende spunto il lavoro di analisi sono quelle dei Sistemi, in cui ogni elemento (naturale o antropico) è legato a tutti gli altri da profonde connessioni ed è vincolato al Sistema stesso. Lo sviluppo economico di un determinato insediamento umano non può essere letto in modo puntuale, ma contestualizzandolo all'interno del paesaggio e delle vicende storiche del tempo ...
Talk delivered in Landscape Archaeology Conference 2020+1 “virtually together” in Madrid, Spain, ... more Talk delivered in Landscape Archaeology Conference 2020+1 “virtually together” in Madrid, Spain, 8-11 June 2021- Nuninger L., Verhagen P., Bertoncello F., Castrorao Barba A. 2016a, Estimating “land use heritage” to model changes in archaeological settlement patterns, LAC 2014 proceedings, pp. 1-12. doi:http://dx.doi.org/10.5463/lac.2014.60 - Nuninger L., Verhagen P., Bertoncello F., Castrorao Barba A. 2016b, Estimating the “memory of landscape” to predict changes in archaeological settlement patterns, in CAA 2015 proceedings, Oxford, pp. 623-636.The aim of this paper is to evaluate the influence of previous settlement occupations and land use exploitation on site location preference between during the post-Roman period (5th - 8th c. CE). In order to approach this topic in a quantitative and spatial perspective will be tested a methodology already developed for modelling the so-called "land use heritage maps" (Nuninger et al 2016a; 2016b). As case studies have been chosen two inland areas of the territory of Siena (Tuscany, Central Italy), both far from main cities. However, the two rural areas are characterized by diversified dynamics as regards Romanization and de-Romanization patterns. The Orcia Valley is an area where the presence of Roman settlement system (farms, villas and villages) was very impacting on the landscape, especially due to the land suitability for agriculture and the close relationship with rivers, streams and road network. During the Early Middle Ages, the Orcia Valley was crossed by the Francigena road and so it continued to have a high degree of connectivity. The second case study area, The Merse Valley, was characterized by a lower process of Romanization, due to its marginality from the main road system and the absence of suitable agricultural resources. The application of GIS-based spatial analysis to calculate "heritage maps" and its relationships with post-Roman settlement locations will provide new insights for evaluating different patterns of continuity, change and resilience in Late Antique and Early Medieval landscapes
Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, loca... more Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, localizzato nelle campagne senesi (Comune di Chiusdino) nelle sue fasi finali di frequentazione, quando sia i cistercensi, sia gli altri Ordini monastici avevano abbandonato la struttura, lasciandola a disposizione delle comunità contadine che già di fatto occupavano la zona da oltre un secolo. Le campagne di scavo del 2019 hanno permesso di individuare alcune strutture legate al lavoro dei contadini e allevatori (magazzini e stalle); l'indagine archeologica di tipo stratigrafico è stata suffragata dallo studio delle fonti scritte inerenti queste fasi di declino di San Galgano, da alcune fotografie di fine '800 e inizio '900 che mostrano alcuni edifici addossati al complesso medievale, dall'analisi del catasto leopoldino. La cultura metariale ha mostrano un orizzonte cronologico piuttosto ristretto, collocato tra la seconda metà del XVIII e il secolo successivo; per la datazione del contesto sono state utilizzate (e confrontate) alcune tecniche statistiche, ovvero la formula di South, le medie ponderate individuali e la simulazione di Montecarlo. Da un punto di vista qualitativo le restituzioni ceramiche mostrano una discreta vivacità commerciale, soprattutto se si considera la perifericità dell'area e lo scarso accesso alla ricchezza di questa comunità. L'analisi incrociata dei possibili luoghi di produzione e della viabilità in ambiente GIS ha permesso di sottolineare l'importanza della linea di penetrazione che collegava la valle dell'Arno con la città di Siena, città che rappresentava il luogo di mercato per la zona d'indagine chiusdinese.
Ecclesiastical Landscapes in Medieval Europe: An Archaeological Perspective, 2020
Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e... more Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e di sussistenza della Provincia di Siena, concentrando l’attenzione in particolare nel corso del I millennio dopo Cristo, ma che prosegue per alcuni aspetti anche al Basso Medioevo e all’Età Moderna. Lo studio è basato sui sistemi insediativi, dall’Età Romana all’Alto Medioevo, che hanno interessato il territorio provinciale, con particolare riferimento all’applicazione del cosiddetto Modello Toscano; sul ruolo delle arterie stradali terrestri e delle idrovie e sulla loro evoluzione nella suddetta cronologia; sui sistemi commerciali e produttivi della ceramica, adottando una analisi dei networks; sui modi, le pratiche e le tecniche agricole altomedievali nella val di Merse; sullo sfruttamento del suolo in alcuni contesti campione dall’entroterra alla costa; sul flusso di greggi e di uomini dagli appennini alle aree pianeggianti e climaticamente miti della provincia di Grosseto. L’approccio multi scalare basato su fonti diversificate è il collante del presente studio, che ha come obiettivo la costruzione di un modello di economie integrate su un territorio, come la Provincia di Siena, caratterizzato da dinamiche complesse ma dotato di un “alto tasso di Ricerca Archeologica”.
Archeologia e Calcolatori, 2015
This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After... more This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After making our (neo-)processualist approach clear, some key digital technologies (relational databases) and methodologies (conceptual modelling) are discussed as examples to assess the actual state of archaeological information systems and reflect upon possible future directions. This brings us also to define the limits of quantitative (and especially predictive) analyses. Variability of parameters and, above all, the extensive lack of reality tests are heavy hindering factors. Precisely defining the variables and attractors based on specific questions can help us to relativize complex systems, bending the analyses to our needs.
This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa ... more This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines of penetration from the coast to the inlands of the goods through the streets and river routes. In this context acquires particular importance the role of the river Ombrone, which is certainly a factor of economic development of the settlement of Santa Cristina in Caio. A further subject matter within the text is that of the reuse of the thermal implant, completely re-calibrated on the basis of weighted averages of individual finds.
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occu... more Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe
The excavation of a large furnace discharge and the study of the thin walled pottery of Santa Cri... more The excavation of a large furnace discharge and the study of the thin walled pottery of Santa Cristina in Caio has allowed to propose a typology of this kind of pottery and to identify some original forms, perhaps produced only in this settlement: likely, the production of this fine ware takes inspiration from glass products, especially during the 1st century AD. The statistical study on chronologies has allowed to identify two periods of increased activity of the furnace, which can be framed in the construction phase of the thermal implant and in a phase of restoration of the structure. The circumstance suggests that there may be a correlation between pottery production and architectural constructions. It is possible that there was a locatio-conductio contract between ceramists and the owner of production structures and raw materials. In this perspective, it is quite obvious to observe a superior income of the owner in the times of more intense production and, therefore, a bigger s...
Mitteilungen zur Christlichen Archäologie, 2021
Open Archaeology, 2021
The archaeological project on the hill of Poggio Imperiale began in 1992. From the beginning this... more The archaeological project on the hill of Poggio Imperiale began in 1992. From the beginning this project was characterized by intense experimentation with a range of IT applications. During 2014, the University of Siena began a new project focused on the valorisation of archaeological data with the creation of an Open-Air Museum of the Carolingian village, one of the archaeological phases of the settlement. Over the last several years, the use of three-dimensional (3D) data in archaeology has increased exponentially due to the application of photogrammetry to record every stratigraphic unit. This ever-increasing amount of data fostered the development of the C.A.P.I. project (Collina Accessibile di Poggio Imperiale – Accessibility of the Hill of Poggio Imperiale), which involved the construction of a 3D model of the archaeological area of Poggio Imperiale. The project modeled the three main life stages of the hill using 3D computer graphics. Virtual tours can be experienced through...
Finding the Limits of the Limes, 2019
Archeo - Attualità del Passato, 2022
Il progetto CAPI (Collina Accessibile di Poggio Imperiale) è la riprova di come la realtà virtual... more Il progetto CAPI (Collina Accessibile di Poggio Imperiale) è la riprova di come la realtà virtuale può farsi strumento di ricerca, didattica e divulgazione del patrimonio archeologico
"Archeologia e Calcolatori", 2022
Mitteilungen zur Christlichen Archäologie, 2021
Since 2018 the Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (Rome) is in charge of the excavation... more Since 2018 the Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (Rome) is in charge of the excavation of one of the churches of the Aksumite town of Adulis, in the Red Sea coastline, in present day Eritrea. The aim of this paper is to present the new archaeological data com- ing from the recent excavations in the so-called “Church of the British Museum”, discovered in 1868 by Captain goodFellow. New excavations run from 2018 onwards have led to highlight the biggest church known so far in Adulis, probably the ecclesia episcopalis. It stands as a 30 meters long building, which follows the typical Aksumite architectural layout. Also, the great quantity of decorated marbles coming from the church are of great interest, revealing important contacts with Yemen and Byzantium, mostly in the 6th cen- tury. The new archaeological data will be contextualized in the wider scenario of the rise and establishment of early Christianity in the Aksumite kingdom.
Statio amoena: sostare e vivere lungo le strade romane tra antichità e alto medioevo, Verona, 4-5... more Statio amoena: sostare e vivere lungo le strade romane tra antichità e alto medioevo, Verona, 4-5 dicembre 2014
In the Roman landscapes the particular sites defined as secondary settlements, (known also as vic... more In the Roman landscapes the particular sites defined as secondary settlements, (known also as vici/villages, minor centers, agglomération secondaire, stationes/mansiones) have played an 'intermediary' role between the cities and the other rural structures (villae/farms), linked to the medium-and long-distance economic and commercial trajectories. This type of settlements was strictly connected to the maritime, fluvial and terrestrial routes as central points of arrival, consumption and redistribution of goods. The Mediterranean connectivity of the secondary settlements has been analysed in the case study of the upper Ombrone valley (Tuscany – Italy). The imported pottery (amphorae, ARS, ingobbiata di rosso) found in the vicus/mansio of Santa Cristina in Caio, the villa of Befa and the town of Siena (Saena Iulia) represents an indicator of the different stages and degrees of integration of these sites in the Late Roman trade. The qualitative analysis of imported pottery in the 'Ombrone system' held diagnostic 'macroeconomic' perspectives, revealing the nodal position of the secondary settlements in the exchange network between long-distance trajectories and the inland. The comparison of these data with the import trends showed in others secondary settlements excavated in Italy is a good starting point in the modelling of the economic meaning of the secondary settlements in the Roman world-economy.
(Caminneci V., Parello M. C., Rizzo M. S. (eds) 2017, LRCW6: 6th International Conference on Late Roman Coarse Wares, Cooking Wares and Amphorae in the Mediterranean: Archaeology and Archaeometry: land and sea: pottery routes, Agrigento: 24-28 maggio 2017, Regione Siciliana, isbn 978-88-6164-456-4, p. 57)
Roman Archaeology Conference (RAC 2018) Session 5c «The Mediterranean Countryside in Late Antiqu... more Roman Archaeology Conference (RAC 2018)
Session 5c «The Mediterranean Countryside in Late Antiquity (AD 300-600)»
University of Edinburgh, School of History, Classics and Archaeology
12-14 April, 2018
In Roman landscapes particular sites defined as secondary settlements, (known also as vici/villag... more In Roman landscapes particular sites defined as secondary settlements, (known also as vici/villages, minor centers, agglomération secondaire, stationes/mansiones) have played an 'intermediary' role between the cities and the other rural structures (villae/farms), linked to the medium- and long-distance economic and commercial trajectories. The aim of this paper is to apply a multi-scalar approach to modelling the long-term spatial relations and the connectivity with the Mediterranean exchange network of the Roman secondary settlements. On a macro-scale we have analyzed a sample of 219 edited sites to understand the diachronic trends and the spatial dynamics of attraction / proximity to the significant elements of the landscape as towns, roads, rivers and coastline. The Ombrone Valley (Tuscany – Italy) represented a micro-scale case study of a complex systems in which the imported pottery (amphorae, ARS, ingobbiata di rosso) found in the vicus/mansio of Santa Cristina in Caio, the Roman villa of La Befa and the town of Siena (Saena Iulia) held diagnostic ‘macro-economic’ perspectives. The results showed how the secondary settlements played a nodal position in the Roman landscape in terms of resilience (long period of occupation until the Early Middle Ages), spatial organization with a close relationship to natural and anthropic infrastructures and trade functions linked to the Mediterranean routes.
Santa Cristina in Caio. La lunga durata di un insediamento pubblico viario tra età romana e medioevo, 2022
Il libro raccoglie i risultati delle campagne di scavo 2009-2015 a Santa Cristina in Caio (Buonco... more Il libro raccoglie i risultati delle campagne di scavo 2009-2015 a Santa Cristina in Caio (Buonconvento, Siena) e contestualizza il sito nel più ampio fenomeno delle mansiones, dei vici romani e dei riusi tra tarda antichità ed alto medioevo. In generale sono affrontati i temi riguardanti le trasformazioni delle campagne toscane durante la fine dei paesaggi antichi e l’eredità delle terre pubbliche nella lunga durata tra l’impero romano e quello carolingio. Santa Cristina in Caio infatti viene probabilmente fondato nel corso del I secolo come luogo di sosta lungo la Via Cassia che univa Chiusi con Siena; l'impianto termale, tra fine IV e inizi V secolo, viene completamente spoliato e l'area viene occupata da capanne fino agli inizi dell'VIII secolo. Agli inizi del IX secolo viene citata per la prima volta la chiesa di Santa Cristina e Ludovico il Pio conferma le sue pertinenze all'abbazia di Sant'Antimo.
The Past as a Digital Playground Archaeology, Virtual Reality and Video Games, 2022
The Past as Digital Playground: Archaeology, Virtual Reality, and Video Games collects the contri... more The Past as Digital Playground: Archaeology, Virtual Reality, and Video Games collects the contributions to a two-day conference which illustrate a digital project developed at the Archaeological and Technological Park of Poggibonsi (Siena, Tuscany), where Virtual Reality and an educational video game are being used to enhance the archaeological content deriving from the excavation of the medieval site. In recent decades, digital technologies have pervaded every aspect of the production of archaeological knowledge, from data collection to analysis and interpretation, to interaction with the public. The increasing convenience of 3D and interactive technologies has led to a proliferation of digital tools (VR, AR, mobile applications) used to communicate the past in a more engaging way, offering the public an experience that takes place largely outside of the traditional channels. Alongside the experience at Poggibonsi, the book also gathers important contributions originating from other Italian and international case studies in the fields of digital technologies applied to archaeological heritage.
Carta archeologica della provincia di Siena - Volume XI - Finalità, metodi, strumenti, 2012
Il sesto capitolo entra nel merito dell'intero ciclo di gestione dei dati del progetto, illustran... more Il sesto capitolo entra nel merito dell'intero ciclo di gestione dei dati del progetto, illustrando le varie fasi e le rispettive problematiche nella gestione ed elaborazione delle informazioni.
Nello specifico: metodi e criteri per la registrazione dei dati (differenziati sulla base delle fonti e degli ambiti di rinvenimento e trattati anche nella prospettiva delle modalità di georeferenziazione), per la loro interrogazione e organizzazione (creazione di tematismi), elaborazione (varie tipologie di analisi dei dati) e restituzione (da quella cartacea al web-GIS).
Il capitolo termina con la presentazione (a cura di Stefano Bertoldi) delle piattaforme web-GIS dell'Area di Archeologia Medievale dell'Università di Siena.
Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e... more Il presente libro racconta, attraverso diversi approcci, l’evoluzione delle economie di mercato e di sussistenza della Provincia di Siena, concentrando l’attenzione in particolare nel corso del I millennio dopo Cristo, ma che prosegue per alcuni aspetti anche al Basso Medioevo e all’Età Moderna. Lo studio è basato sui sistemi insediativi, dall’Età Romana all’Alto Medioevo, che hanno interessato il territorio provinciale, con particolare riferimento all’applicazione del cosiddetto Modello Toscano; sul ruolo delle arterie stradali terrestri e delle idrovie e sulla loro evoluzione nella suddetta cronologia; sui sistemi commerciali e produttivi della ceramica, adottando una analisi dei networks; sui modi, le pratiche e le tecniche agricole altomedievali nella val di Merse; sullo sfruttamento del suolo in alcuni contesti campione dall’entroterra alla costa; sul flusso di greggi e di uomini dagli appennini alle aree pianeggianti e climaticamente miti della provincia di Grosseto. L’approccio multi scalare basato su fonti diversificate è il collante del presente studio, che ha come obiettivo la costruzione di un modello di economie integrate su un territorio, come la Provincia di Siena, caratterizzato da dinamiche complesse ma dotato di un “alto tasso di Ricerca Archeologica”.
by EDIPUGLIA srl, enrico zanini, Stefano Bertoldi, Gloria Bolzoni, Simona D'Arcangelo, Vasco La Salvia, Milena Mimmo, Marco Moderato, Federica Grossi, Daniela Liberatore, and Simonetta Stopponi
L’introduzione di botteghe stabili nella città antica costituì una formidabile innovazione, non s... more L’introduzione di botteghe stabili nella città antica costituì una formidabile innovazione, non solo nell’economia ma anche nella struttura sociale e nei comportamenti. La città assunse l’aspetto che ci è noto ancora dai sopravvissuti quartieri medievali, fittamente occupati dalle botteghe. Gli studi sui luoghi e sulle rappresentazioni del commercio nella città antica sono stati piuttosto episodici e parziali, nonostante l’importanza economica e sociale del fenomeno, sia sotto il profilo urbanistico che tipologico ed evolutivo, sia per quanto attiene le relazioni tra il dato archeologico e gli aspetti giuridico-amministrativi. Questo volume si propone di contribuire al superamento di queste carenze conoscitive, analizzando i comportamenti sociali che ruotano attorno alle attività commerciali al dettaglio, letti attraverso la loro rappresentazione figurata, la loro materializzazione in strutture edilizie, le tracce del loro uso. L’ambito geografico della ricerca per gli aspetti urbanistici, distributivi ed edilizi concerne specificamente alcuni siti-campione dell’Italia centrale adriatica, di quella tirrenica e delle province centroeuropee e balcaniche, mentre l’ambito cronologico preso in esame va dal II secolo a.C. al II secolo d.C., con alcuni approfondimenti specifici sull’epoca tardoantica e altomedievale. Il volume si compone di una prima parte dedicata agli spazi della produzione, del commercio e dell’abitazione nella città antica, una seconda consacrata alle rappresentazioni della compravendita nell’Italia romana, ed infine una terza incentrata sugli spazi del commercio e della produzione negli insediamenti minori in Italia e nelle province transalpine.
L’uscita del volume segue la prematura scomparsa di Sara Santoro, che con straordinaria energia si è dedicata a questo lavoro nel quale si apprezzano i molteplici interessi che hanno caratterizzato la sua attività di studiosa brillante e rigorosa.
Guida alla storia del territorio di Buonconvento tra età romana e medievale alla luce di sei anni... more Guida alla storia del territorio di Buonconvento tra età romana e medievale alla luce di sei anni di indagini storiche ed archeologiche incentrate sull'area di Santa Cristina.
"Collina Accessibile di Poggio Imperiale” (CAPI) è un progetto presentato dal Comune di Poggibons... more "Collina Accessibile di Poggio Imperiale” (CAPI) è un progetto presentato dal Comune di Poggibonsi, con la direzione scientifica dell' Università degli Studi di Siena (Prof. Valenti Marco), cofinanziato dall’Università stessa, dalla Regione Toscana attraverso il Fondo Sociale Europeo 2014-2020, dalla Fondazione Monte Dei Paschi Di Siena , da Archeòtipo S.R.L. e da Entertainment Game Apps, Ltd., che mira alla valorizzazione digitale e virtuale del complesso monumentale, archeologico e museale di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI)
Programma:
19 aprile
9:20-9:40 - Stefano Bertoldi e Samanta Mariotti (Università di Siena) - Saluti e introduzione
9:40-10:00 - Sofia Pescarin (CNR-ISPC) - Esperienze videoludiche per la promozione del turismo culturale: il caso di A Night In The Forum
10:00-10:20 - Juan Hiriart (University of Salford) - Surviving the Middle Ages: games as historical challenges
10:20-10:40 - Samanta Mariotti (Università di Siena) - Un videogioco per il Parco archeologico di Poggibonsi. Verso nuove forme di valorizzazione e fruizione: potenzialità, sfide e prospettive
10:40-10:50 - Pausa
10:50-11:10 - Barbara Birley (Vindolanda Trust), Claire Stocks (Newcastle University) - The Missing Dead: Reliving the Past through Digital Games at Vindolanda
11:10-11:30 - Aris Politopoulos (Leiden University, VALUE Foundation) Corine Gerritsen (VALUE Foundation) - Imperial Pixels: Heritage outreach projects from Minecraft to YouTube
11:30-12:00 - Discussione
20 aprile
9:20-9:40 - Augusto Palombini (CNR-ITABC) - Archeologia, interazione, gioco: come il digitale ha mutato la disciplina
9:40-10:00 - Francesco Gabellone (CNR-IBAM), Maria Chiffi (Techné S.a.s.) - Virtual Neapolis. Un’esperienza di visita immersiva per le vie di Napoli
10:00-10:20 - Marcella Vannozzi (Cooperativa Archeologia), Michael Bertola (be-different srls) - Il museo delle Navi Antiche di Pisa, a second life in VR
10:20-10:30 - Pausa
10:30-10:50 Stefano Bertoldi (Università di Siena) - Virtual tour di Poggio Bonizio: teoria, tecnologia e applicazioni
10:50-11:10 - Emanuel Demetrescu (CNR-ISPC) - Trasformare siti archeologici in asset per esperienze interattive realtime: metodi e prospettive
11:10-11:40 - Discussione
11:40-11:45 - Pausa
11:45-12:45 Tavola rotonda - Archeodromo di Poggibonsi: un futuro “materiale” e “virtuale” - Marco Valenti (Università di Siena), Nicola Berti (Vicesindaco Comune di Poggibonsi), Federico Salzotti (Archeòtipo S.r.l.), Maurizio Amoroso (Entertainment Game Apps)
Il corso si propone di fornire le linee guida per lo studio dell’Instrumentum Domesticum e della ... more Il corso si propone di fornire le linee guida per lo studio dell’Instrumentum Domesticum e della cultura materiale dei secoli tardo antichi ed alto medievali, con lezioni frontali in aula ed esercitazioni pratiche a cura dei massimi specialisti del settore.
LEZIONI
Il corso, in lingua italiana, avrà inizio lunedì 6 marzo 2023 e terminerà venerdì 10 marzo 2023.
ATTESTATO
Al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione per il numero delle ore effettivamente frequentate: nel caso di frequentazione di tutto il corso e di passaggio dell’esame, l’attestato sarà equivalente ad un totale di 6 crediti universitari. Per ulteriori informazioni sullo svolgimento del corso ci si può rivolgere al dott. Gabriele Castiglia nella sede dell’Istituto, previo appuntamento, o via e- mail all’indirizzo piac.instrumentum@gmail.com.
ISCRIZIONI
Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento dei 40 posti disponibili. Il corso è riservato agli studenti ordinari e dottorandi del P.I.A.C. e ad esterni, per i quali è richiesta la laurea o l’iscrizione a corsi di laurea in materie archeologiche o umanistiche. È possibile concordare l’iscrizione a singole lezioni del corso, con rilascio di relativo attestato. L’iscrizione deve avvenire entro il 3 marzo, con relativo pagamento della quota e si effettua presso la Segreteria dell’istituto (segreteria@piac.it) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.
QUOTA D'ISCRIZIONE
Dottorandi P.I.A.C.................................................................................€ 50 Partecipanti esterni............................................................................€ 150 Singola lezione/giornata...................................................................€ 40
Il corso si propone di fornire le linee guida per lo studio dell’Instrumentum Domesticum e della ... more Il corso si propone di fornire le linee guida per lo studio dell’Instrumentum Domesticum e della cultura materiale dei secoli tardo antichi ed alto medievali, con lezioni frontali in aula ed esercitazioni pratiche a cura dei massimi specialisti del settore.
Lezioni • Il corso, in lingua italiana, avrà inizio lunedì 7 marzo e terminerà venerdì 11 marzo. Venerdì 11 marzo, nel pomeriggio, sarà previsto un esame per verificare quanto appreso in aula.
Attestato • Al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione per il numero delle ore effettivamente frequentate: nel caso di frequentazione di tutto il corso e di passaggio dell’esame, l’attestato sarà equivalente ad un totale di 6 crediti universitari. Per ulteriori informazioni sullo svolgimento del corso ci si può rivolgere al dott. Gabriele Castiglia nella sede dell’Istituto, previo appuntamento, o via e- mail all’indirizzo piac.instrumentum@gmail.com.
Iscrizioni • Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento dei 40 posti disponibili. Il corso è riservato agli studenti ordinari e dottorandi del P.I.A.C. e ad esterni, per i quali è richiesta la laurea o l’iscrizione a corsi di laurea in materie archeologiche o umanistiche. È possibile concordare l’iscrizione a singole lezioni del corso, con rilascio di relativo attestato. L’iscrizione deve avvenire entro il 7 febbraio, con relativo pagamento della quota e si effettua presso la Segreteria dell’istituto (segreteria@piac.it) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.
Quota d’iscrizione
Dottorandi P.I.A.C................................................................€ 50
Partecipanti esterni.............................................................€ 150
Singola lezione/giornata.....................................................€ 40