Francesco Zimei | University of Trento (original) (raw)
Books by Francesco Zimei
A questo quadro così puntuale mancava tuttavia il ruolo tenuto da Penne nell’ambito della Provinc... more A questo quadro così puntuale mancava tuttavia il ruolo tenuto da Penne nell’ambito della Provincia francescana abruzzese, che proprio dalla capitale dei Vestini prese il nome. Un argomento fin dall’inizio voluto e perseguito da Lucio Marcotullio, che nella sua profonda religiosità coniugava un rigore etico quasi da antico stoico con la charitas cristiana, una visione non lontana dalla predicazione di san Francesco. Nacque così il progetto di questo quinto volume incentrato sull’architettura, le arti figurative e la musica fiorite nella Provincia Pinnensis durante il Medioevo, le cui ricerche e prime risultanze lo appassionarono fino ai suoi ultimi giorni di vita. Alla realizzazione del progetto hanno dato il loro qualificato contributo Francesco Aceto, Cristiana Pasqualetti e Francesco Zimei, ognuno col proprio sapere e nondimeno nella comune consapevolezza della simbiotica relazione esistente tra il contenitore architettonico e l’apparato figurativo, pensati e allestiti come un seducente palcoscenico delle variegate azioni performative nelle quali si concretizzavano quotidianamente la sensibilità religiosa e le credenze dell’uomo medievale. Francesco Aceto ha steso un primo bilancio critico delle varie e complesse problematiche territoriali e urbanistiche connesse con l’architettura minoritica, ridiscutendo consolidate gerarchie culturali sulla scorta di una più aderente esegesi della legislazione francescana. Cristiana Pasqualetti, attraverso l’ideale ricomposizione dei perduti contesti figurativi, restituiti con acume e acribia filologica inseguendo la traccia di ogni minima sopravvivenza materiale, ha puntato a portare allo scoperto, con gli aspetti formali, il retroterra ideologico-religioso delle strategie comunicative messe in campo dall’Ordine e dal patronato laico. Francesco Zimei, pescando a piene mani in archivi e biblioteche europei e d’oltreoceano, ma anche attingendo ai tesori d’informazione celati nelle arti figurative, ha delineato una storia densa d’inedite prospettive di un particolare genere poetico-musicale radicato negli strati profondi della cultura popolare, la lauda, resa qui tangibile dall’acclusa registrazione di un repertorio sinora inedito, che getta nuova luce sulle tradizioni del territorio.
Il Laudario di Cortona, luminosa testimonianza della spiritualità duecentesca, è un documento di ... more Il Laudario di Cortona, luminosa testimonianza della spiritualità duecentesca, è un documento di eccezionale importanza non solo per il fatto di essere il primo libro di laude a tramandare testi corredati dalle rispettive intonazioni, ma anche perché costituisce la più antica raccolta di melodie in lingua italiana giunta sino a noi. Malgrado siastato oggetto negli ultimi centotrent’anni di ripetuti studi tra cui varie edizioni della parte letteraria e ben undici di quella musicale, il manoscrittoè tuttavia ancora in attesa di un’analisi codicologica e paleografica che neriveli i meccanismi di redazione, nonché di un’indagine storico-culturale sul territorio che lo restituisca all’effettivo contesto di appartenenza. Di quil’esigenza di ripartire dal codice stesso e permettergli di svelare qualcosadella sua genesi, dell’ambiente in cui fu utilizzato, delle persone con cui entrò in contatto e, dulcis in fundo, delle reali modalità di esecuzione dei suoi contenuti, spesso completamente disattese sia in sede editoriale che interpretativa.
The Laudario di Cortona, a luminous witness to thirteenth-century devotion, is adocument of outstanding importance not only for being the first book of laudeto transmit both texts and corresponding tunes, but also because it is the oldest collection of melodies with Italian texts to have come down to us. Although the manuscript has been subject to several studies over the past 130 years, among which various editions of the poetry and as many as eleven of themusic, it still awaits a codicological and paleographical analysis able to reveal the mechanics of its preparation, as well as its historical and cultural background, so as to return it to its original context. Thus it is necessary to begin anew with the codex itself, so as to allow it to reveal something about its genesis, the environment in which it was used, the persons with whom it came into contact, and, last but not least, the precise way in which its content – often misunderstood both by editors and musicians – was performed.
Peer-reviewed Articles by Francesco Zimei
Journal of the Alamire Foundation, 16/1, 2024
The arrival of Margaret of Parma in Abruzzi in 1569 and her subsequent settlement in Aquila, wher... more The arrival of Margaret of Parma in Abruzzi in 1569 and her subsequent settlement in Aquila, where she became the permanent governor in 1572, breathed new life into a territory in decline, especially after having suffered harsh repression from the Spanish government in 1529. The local community’s expectations of regaining prestige thanks to such a distinguished presence resulted in a state of permanent euphoria, marked by ceremonial entrances and various entertainments where music always played a significant role. Analysis of the context led to the identification of new works, including two five-voice madrigals composed for ‘Madama’s’ arrivals in Aquila in 1569 and 1572 respectively, and also revealed interesting artistic and professional interactions between the court chapel and some musicians active in the area.
Studi di Memofonte, 2023
L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo G... more L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gaddi e poi passato a Giovanni da Milano. L’analisi e la contestualizzazione dei due ex-libris in relazione alle scarne evidenze documentarie e alle note biografiche di Vasari sul pittore lombardo non solo gettano nuova luce sulle sue relazioni con la famiglia Gaddi, ma permettono anche di proiettarne l’esistenza ben oltre l’anno 1369, ultima attestazione sinora conosciuta.
Annuario dell'Accademia Etrusca di Cortona, XXXVII, 2021
Musica Docta, XII, 2022
odierna crisi delle cosiddette "scienze umane" che tanta parte sta avendo nel preoccupante svilim... more odierna crisi delle cosiddette "scienze umane" che tanta parte sta avendo nel preoccupante svilimento del pensiero critico si osserva una diffusa tendenza, veicolata anche dai social media, alla rimozione dei segni del passato, salvo poi usarlo-privato di ogni consistenza-come marchio infamante di negatività e arretratezza: "roba da medioevo", si sente spesso dire, con buona pace delle svariate conquiste di civiltà che un'epoca tutt'altro che buia-al punto da aver riqualificato il concetto stesso di transitorietà cronologica da cui prende il nome-ha guadagnato alla storia, dando un senso persino al nostro definirci "moderni". Frattanto, con un processo uguale e contrario a quello che sta innalzando il genere d'ascolto denominato 'musica medievale' a prodotto inclusivo e alla moda (catalizzando sotto quest'etichetta ogni sorta di contaminazione, anche sul piano organologico), da parecchi anni stiamo assistendo a una scoraggiante deriva della musicologia medievistica, sempre più orfana di rappresentanze e tutele; ciò fors'anche per un suo certo qual indugiare, in solido con le discipline consorelle, su orientamenti e metodi frutto di quella divisione delle competenze riuscita a frapporre un serio ostacolo alla comprensione di alcuni fenomeni e delle mentalità che li hanno determinati. Uno dei riflessi più marcati e contraddittori di questo modus procedendi è l'approccio a compartimenti stagni a un'arte come la musica, avvezza da sempre a nutrirsi per osmosi e non certo a finire incasellata, anche sul piano della fruizione, entro anguste e innaturali dicotomie come colto/popolare, orale/scritto, religioso/secolare; per non parlare del cosiddetto "divorzio tra musica e poesia", un teorema che nelle intenzioni di chi l'aveva formulato mirava solo a sancire una progressiva specializzazione dei ruoli preposti alla parola e al suono senza minimamente metterne in dubbio l'attrazione reciproca, 1 mentre ora è stato dogmatizzato nella sua fredda accezione semantica a costo di confinare le Questo contributo è stato presentato al XXVI Colloquio di musicologia del "Saggiatore musicale"
Informazione organistica, XLVIII, 2021
Per pubblicare in INFORMAZIONE ORGANISTICA E ORGANOLOGICA La comunità accademica internazionale è... more Per pubblicare in INFORMAZIONE ORGANISTICA E ORGANOLOGICA La comunità accademica internazionale è invitata a collaborare alla rivista inviando articoli inediti e non soggetti a valutazione presso altri editori, in lingua italiana, inglese, francese, tedesca e spagnola. I contributi vanno inviati al redattorecapo (p.p.donati1@gmail.com in formato .doc o .docx e .pdf con illustrazioni in alta risoluzione e diritti assolti). Gli estensori dei contributi sono invitati a consultare le Norme redazionali pubblicate nelle ultime pagine della rivista.
Cultura Neolatina, LXXXI, 2021
Il Saggiatore musicale, XXVI, 2019
Recercare, XXX, 2018
A list of musical incipits, penned in the inner side of a parchment bifolium covering one of the ... more A list of musical incipits, penned in the inner side of a parchment bifolium covering one of the theorical compilations gathered in Ms. 5-2-25 of the Biblioteca Capitular y Colombina of Seville, reveals that the former function of that folder, to be placed in the Veneto area around the seventh decade of the Trecento, was to contain unbound pieces possibly intended for copying. It is thirty-five works, mostly lost, among which three motets and a Grammar by Marchetto da Padova very useful to shed light on the early stages of his teaching career, a number of liturgical compositions attributed to authors so far unknown, and, above all, new evidence on the activity of three early Ars Nova masters, such as Jacopo da Bologna, Giovanni da Cascia and Piero, whose interaction at Verona in the service of the Scala court – so far documented only in the secular field – can be now appreciably extended also to the sacred motet.
Cultura Neolatina, LXXVIII, 2018
La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d'Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2... more La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d'Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2000, tutela la proprietà intellettuale e i diritti connessi al suo esercizio. Sono severamente vietate la riproduzione, la pubblicazione in rete, anche parziali e per uso didattico, con qualsiasi mezzo, del contenuto di quest'opera nella forma editoriale con la quale essa è pubblicata. Fotocopie, per uso personale del lettore, possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun articolo dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall'editore o dagli aventi diritto. Ogni violazione sarà punita ai sensi di legge.
Rivista Internazionale di Musica Sacra, XXXIX, 2018
Imago Musicae, XXIX, 2017
A modest Marian cycle depicted by Giovanni Domenico Muzi in the small chapel of Santa Maria della... more A modest Marian cycle depicted by Giovanni Domenico Muzi in the small chapel of Santa Maria della Misericordia at Gagliano Aterno (L’Aquila) and dating from the second decade of the seventeenth century, displays a surprising angelic concert related to the Assumption of the Virgin. Despite its rural location and the presumably limited number of beneficiaries, the scene illustrates the performance of two hitherto unknown motets for five voices, composed on cantus firmi derived from the antiphons Ave Maria, gratia plena, and Regina caeli laetare, respectively. Each angel is assigned a partbook-like sheet, perfectly readable and consistent with the instrument he is playing. The unusual features of this representation offer interesting clues as to the possible identity of both the composer (Alessandro Capece?) and the local patron (Don Clemente Perrucci, archpriest of San Martino?), as well as to the overall context in which the work was commissioned, including contemporary Abruzzese soni performances.
A questo quadro così puntuale mancava tuttavia il ruolo tenuto da Penne nell’ambito della Provinc... more A questo quadro così puntuale mancava tuttavia il ruolo tenuto da Penne nell’ambito della Provincia francescana abruzzese, che proprio dalla capitale dei Vestini prese il nome. Un argomento fin dall’inizio voluto e perseguito da Lucio Marcotullio, che nella sua profonda religiosità coniugava un rigore etico quasi da antico stoico con la charitas cristiana, una visione non lontana dalla predicazione di san Francesco. Nacque così il progetto di questo quinto volume incentrato sull’architettura, le arti figurative e la musica fiorite nella Provincia Pinnensis durante il Medioevo, le cui ricerche e prime risultanze lo appassionarono fino ai suoi ultimi giorni di vita. Alla realizzazione del progetto hanno dato il loro qualificato contributo Francesco Aceto, Cristiana Pasqualetti e Francesco Zimei, ognuno col proprio sapere e nondimeno nella comune consapevolezza della simbiotica relazione esistente tra il contenitore architettonico e l’apparato figurativo, pensati e allestiti come un seducente palcoscenico delle variegate azioni performative nelle quali si concretizzavano quotidianamente la sensibilità religiosa e le credenze dell’uomo medievale. Francesco Aceto ha steso un primo bilancio critico delle varie e complesse problematiche territoriali e urbanistiche connesse con l’architettura minoritica, ridiscutendo consolidate gerarchie culturali sulla scorta di una più aderente esegesi della legislazione francescana. Cristiana Pasqualetti, attraverso l’ideale ricomposizione dei perduti contesti figurativi, restituiti con acume e acribia filologica inseguendo la traccia di ogni minima sopravvivenza materiale, ha puntato a portare allo scoperto, con gli aspetti formali, il retroterra ideologico-religioso delle strategie comunicative messe in campo dall’Ordine e dal patronato laico. Francesco Zimei, pescando a piene mani in archivi e biblioteche europei e d’oltreoceano, ma anche attingendo ai tesori d’informazione celati nelle arti figurative, ha delineato una storia densa d’inedite prospettive di un particolare genere poetico-musicale radicato negli strati profondi della cultura popolare, la lauda, resa qui tangibile dall’acclusa registrazione di un repertorio sinora inedito, che getta nuova luce sulle tradizioni del territorio.
Il Laudario di Cortona, luminosa testimonianza della spiritualità duecentesca, è un documento di ... more Il Laudario di Cortona, luminosa testimonianza della spiritualità duecentesca, è un documento di eccezionale importanza non solo per il fatto di essere il primo libro di laude a tramandare testi corredati dalle rispettive intonazioni, ma anche perché costituisce la più antica raccolta di melodie in lingua italiana giunta sino a noi. Malgrado siastato oggetto negli ultimi centotrent’anni di ripetuti studi tra cui varie edizioni della parte letteraria e ben undici di quella musicale, il manoscrittoè tuttavia ancora in attesa di un’analisi codicologica e paleografica che neriveli i meccanismi di redazione, nonché di un’indagine storico-culturale sul territorio che lo restituisca all’effettivo contesto di appartenenza. Di quil’esigenza di ripartire dal codice stesso e permettergli di svelare qualcosadella sua genesi, dell’ambiente in cui fu utilizzato, delle persone con cui entrò in contatto e, dulcis in fundo, delle reali modalità di esecuzione dei suoi contenuti, spesso completamente disattese sia in sede editoriale che interpretativa.
The Laudario di Cortona, a luminous witness to thirteenth-century devotion, is adocument of outstanding importance not only for being the first book of laudeto transmit both texts and corresponding tunes, but also because it is the oldest collection of melodies with Italian texts to have come down to us. Although the manuscript has been subject to several studies over the past 130 years, among which various editions of the poetry and as many as eleven of themusic, it still awaits a codicological and paleographical analysis able to reveal the mechanics of its preparation, as well as its historical and cultural background, so as to return it to its original context. Thus it is necessary to begin anew with the codex itself, so as to allow it to reveal something about its genesis, the environment in which it was used, the persons with whom it came into contact, and, last but not least, the precise way in which its content – often misunderstood both by editors and musicians – was performed.
Journal of the Alamire Foundation, 16/1, 2024
The arrival of Margaret of Parma in Abruzzi in 1569 and her subsequent settlement in Aquila, wher... more The arrival of Margaret of Parma in Abruzzi in 1569 and her subsequent settlement in Aquila, where she became the permanent governor in 1572, breathed new life into a territory in decline, especially after having suffered harsh repression from the Spanish government in 1529. The local community’s expectations of regaining prestige thanks to such a distinguished presence resulted in a state of permanent euphoria, marked by ceremonial entrances and various entertainments where music always played a significant role. Analysis of the context led to the identification of new works, including two five-voice madrigals composed for ‘Madama’s’ arrivals in Aquila in 1569 and 1572 respectively, and also revealed interesting artistic and professional interactions between the court chapel and some musicians active in the area.
Studi di Memofonte, 2023
L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo G... more L’articolo presenta un manoscritto devozionale del Trecento appartenuto alle figlie di Taddeo Gaddi e poi passato a Giovanni da Milano. L’analisi e la contestualizzazione dei due ex-libris in relazione alle scarne evidenze documentarie e alle note biografiche di Vasari sul pittore lombardo non solo gettano nuova luce sulle sue relazioni con la famiglia Gaddi, ma permettono anche di proiettarne l’esistenza ben oltre l’anno 1369, ultima attestazione sinora conosciuta.
Annuario dell'Accademia Etrusca di Cortona, XXXVII, 2021
Musica Docta, XII, 2022
odierna crisi delle cosiddette "scienze umane" che tanta parte sta avendo nel preoccupante svilim... more odierna crisi delle cosiddette "scienze umane" che tanta parte sta avendo nel preoccupante svilimento del pensiero critico si osserva una diffusa tendenza, veicolata anche dai social media, alla rimozione dei segni del passato, salvo poi usarlo-privato di ogni consistenza-come marchio infamante di negatività e arretratezza: "roba da medioevo", si sente spesso dire, con buona pace delle svariate conquiste di civiltà che un'epoca tutt'altro che buia-al punto da aver riqualificato il concetto stesso di transitorietà cronologica da cui prende il nome-ha guadagnato alla storia, dando un senso persino al nostro definirci "moderni". Frattanto, con un processo uguale e contrario a quello che sta innalzando il genere d'ascolto denominato 'musica medievale' a prodotto inclusivo e alla moda (catalizzando sotto quest'etichetta ogni sorta di contaminazione, anche sul piano organologico), da parecchi anni stiamo assistendo a una scoraggiante deriva della musicologia medievistica, sempre più orfana di rappresentanze e tutele; ciò fors'anche per un suo certo qual indugiare, in solido con le discipline consorelle, su orientamenti e metodi frutto di quella divisione delle competenze riuscita a frapporre un serio ostacolo alla comprensione di alcuni fenomeni e delle mentalità che li hanno determinati. Uno dei riflessi più marcati e contraddittori di questo modus procedendi è l'approccio a compartimenti stagni a un'arte come la musica, avvezza da sempre a nutrirsi per osmosi e non certo a finire incasellata, anche sul piano della fruizione, entro anguste e innaturali dicotomie come colto/popolare, orale/scritto, religioso/secolare; per non parlare del cosiddetto "divorzio tra musica e poesia", un teorema che nelle intenzioni di chi l'aveva formulato mirava solo a sancire una progressiva specializzazione dei ruoli preposti alla parola e al suono senza minimamente metterne in dubbio l'attrazione reciproca, 1 mentre ora è stato dogmatizzato nella sua fredda accezione semantica a costo di confinare le Questo contributo è stato presentato al XXVI Colloquio di musicologia del "Saggiatore musicale"
Informazione organistica, XLVIII, 2021
Per pubblicare in INFORMAZIONE ORGANISTICA E ORGANOLOGICA La comunità accademica internazionale è... more Per pubblicare in INFORMAZIONE ORGANISTICA E ORGANOLOGICA La comunità accademica internazionale è invitata a collaborare alla rivista inviando articoli inediti e non soggetti a valutazione presso altri editori, in lingua italiana, inglese, francese, tedesca e spagnola. I contributi vanno inviati al redattorecapo (p.p.donati1@gmail.com in formato .doc o .docx e .pdf con illustrazioni in alta risoluzione e diritti assolti). Gli estensori dei contributi sono invitati a consultare le Norme redazionali pubblicate nelle ultime pagine della rivista.
Cultura Neolatina, LXXXI, 2021
Il Saggiatore musicale, XXVI, 2019
Recercare, XXX, 2018
A list of musical incipits, penned in the inner side of a parchment bifolium covering one of the ... more A list of musical incipits, penned in the inner side of a parchment bifolium covering one of the theorical compilations gathered in Ms. 5-2-25 of the Biblioteca Capitular y Colombina of Seville, reveals that the former function of that folder, to be placed in the Veneto area around the seventh decade of the Trecento, was to contain unbound pieces possibly intended for copying. It is thirty-five works, mostly lost, among which three motets and a Grammar by Marchetto da Padova very useful to shed light on the early stages of his teaching career, a number of liturgical compositions attributed to authors so far unknown, and, above all, new evidence on the activity of three early Ars Nova masters, such as Jacopo da Bologna, Giovanni da Cascia and Piero, whose interaction at Verona in the service of the Scala court – so far documented only in the secular field – can be now appreciably extended also to the sacred motet.
Cultura Neolatina, LXXVIII, 2018
La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d'Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2... more La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d'Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2000, tutela la proprietà intellettuale e i diritti connessi al suo esercizio. Sono severamente vietate la riproduzione, la pubblicazione in rete, anche parziali e per uso didattico, con qualsiasi mezzo, del contenuto di quest'opera nella forma editoriale con la quale essa è pubblicata. Fotocopie, per uso personale del lettore, possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun articolo dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall'editore o dagli aventi diritto. Ogni violazione sarà punita ai sensi di legge.
Rivista Internazionale di Musica Sacra, XXXIX, 2018
Imago Musicae, XXIX, 2017
A modest Marian cycle depicted by Giovanni Domenico Muzi in the small chapel of Santa Maria della... more A modest Marian cycle depicted by Giovanni Domenico Muzi in the small chapel of Santa Maria della Misericordia at Gagliano Aterno (L’Aquila) and dating from the second decade of the seventeenth century, displays a surprising angelic concert related to the Assumption of the Virgin. Despite its rural location and the presumably limited number of beneficiaries, the scene illustrates the performance of two hitherto unknown motets for five voices, composed on cantus firmi derived from the antiphons Ave Maria, gratia plena, and Regina caeli laetare, respectively. Each angel is assigned a partbook-like sheet, perfectly readable and consistent with the instrument he is playing. The unusual features of this representation offer interesting clues as to the possible identity of both the composer (Alessandro Capece?) and the local patron (Don Clemente Perrucci, archpriest of San Martino?), as well as to the overall context in which the work was commissioned, including contemporary Abruzzese soni performances.
Revista de Cancioneros Impresos y Manuscritos, 5, 2016
The presence of musical concordances in some poems of the cancionero Corsini 625 at the Bibliotec... more The presence of musical concordances in some poems of the cancionero Corsini 625 at the Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana —plausibly a ributed by José Luis Gotor to an anonymous Spanish guitarist in the service of the Prince of Venafro Michele Pere Damasceni— allows here not only an apprecia on of the originality of the instrumental accompaniment provided in the line spaces with alfabeto le ers, but also the oberva on of peculiari es of style that, compared with some documents, lead us to formulate a precise hypothesis about the iden ty of the compiler himself.
Musica Disciplina, 56, 2011
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, a... more JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.
Studi Musicali, n.s., 1, 2010
Studi musicali» pubblica articoli riguardanti tutti i campi della ricerca musicologica in italian... more Studi musicali» pubblica articoli riguardanti tutti i campi della ricerca musicologica in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Gli articoli proposti per una eventuale pubblicazione possono essere inviati in copia cartacea al seguente indirizzo: Agostino Ziino, Via Giovanni Antonelli, 21, 00197 Roma, e, in allegato a una e-mail, all'indirizzo studimusicali@santacecilia.it. La pubblicazione è subordinata al parere di due studiosi specializzati cui l'articolo sarà sottoposto in forma anonima. Una volta accettato, l'articolo dovrà essere redatto secondo le norme editoriali della rivista disponibili in italiano e in inglese al seguente indirizzo: http://studimusicali.santacecilia.it.
Studi Musicali, XXXVI, 2007
Bollettino del Centro Rossiniano di Studi, 40, 2000
Fortune del Medioevo. Studi di Medievalismo, a cura di Roberta Capelli, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2023
Italian Opera in the United States, 1800-1850: At the Origins of a Cultural Migration, 2023
Poésie et Musique au temps de Louis XII, dir. Adeline Desbois-Ientile et Alice Tacaille, Classiques Garnier, Paris, 2023
Poesía y música en la Roma barroca. El cancionero español Corsini 625, coord. Patrizia Botta
La poesia cantata nel "Cancionero musical 7-1-28 de la Colombina", vol. 1, a cura di Paolo Tanganelli, Como-Pavia, 2022
Provincia Pinnensis. Il Medioevo francescano in Abruzzo, 2022
Helicon Resonans. Studi in onore di Alberto Basso per il suo 90° compleanno, a cura di Cristina Santarelli, 2021
Le carte della memoria, a cura di Francesco Zimei, 2021
Un Ponte di Musica. Itinerari dell'Opera Italiana in America, a cura di Claudio Orazi, Varese, 2020
Kontrafakturen im Kontext, Hg. Agnese Pavanello, Basler Beiträge für historischen Musikpraxis, 40, 2020
Contrafactio means the utilization of a preexisting melody in connection with a new text. The ado... more Contrafactio means the utilization of a preexisting melody in connection with a new text. The adoption of this technique was functional to the dissemination of the Italian lauda repertoire at lay confraternities, whose members – generally illitterate – were more comfortable in conceiving their spiritual texts on models set to music already known by heart. Occasionally such collections preserve masterpieces of Italian poetry of the origins such as the works of the “eccentric” friar Iacopone da Todi, of which literary critique currently rejects any relationship with music. On the contrary, it will be demonstrated that some musical settings attached to Iacopone’s laude are not later additions, but had a precise role in the creative processes of his poetry.
Frate Elia, i laici e le associazioni laicali cortonesi, a cura di Paolo Bruschetti, Spoleto, 2020
Liturgical Books and Music Manuscripts with Polyphonic Settings of the Mass in Medieval Europe, ed. Oliver Huck and Andreas Janke (Musica Mensurabilis, 9), Hildesheim, 2020
in: Liturgical Books and Music Manuscripts with Polyphonic Settings of the Mass in Medieval Europe, ed. Oliver Huck and Andreas Janke (Musica Mensurabilis, 9), Hildesheim, 2020
Paolino Veneto. Storico, Narratore e Geografo, a cura di Roberta Morosini e Marcello Ciccuto, 2020
Paolino Veneto storico, narratore e geografo a cura di Roberta Morosini e Marcello Ciccuto VENETI... more Paolino Veneto storico, narratore e geografo a cura di Roberta Morosini e Marcello Ciccuto VENETIA / VENEZIA, 7 Quaderni adriatici di storia e archeologia lagunare coordinati da Lorenzo Braccesi con Maddalena Bassani, Marco Molin e Francesca Veronese © Copyright 2020 by «L'ERMA» di BRETSCHNEIDER Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione di testi ed illustrazioni senza il permesso scritto dell'Editore Sistemi di garanzia della qualità UNI EN ISO 9001:2015 Sistemi di gestione ambientale ISO 14001:2015 Paolino Veneto storico, narratore e geografo. -Roma : «L'ERMA» di BRETSCHNEIDER, 2020. -270 p. : ill. ; 24 cm. (Venetia / Venezia; 7)
Poesía, poética y cultura literaria, a cura di Andrea Zinato e Paola Bellomi, Como – Pavia, Ibis, 2018
Carla Bartolomucci, Terremoti e resilienza nell'architettura aquilana. Persistenze, trasformazioni e restauro del palazzo Carli Benedetti, Roma, Edizioni Quasar, 2018
Le fotografie nelle figg. 88-90, 93-95, 98-100 sono pubblicate su concessione del Ministero dei B... more Le fotografie nelle figg. 88-90, 93-95, 98-100 sono pubblicate su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo -Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell'Abruzzo (MIBACT-SABAP-ABR prot. 16056 del 17/11/2017). La foto di fig. 85 proviene dall'Archivio Centrale dello Stato, Roma (ACS, dich. di utilizzo n. 46/2018). La foto di fig. 86 è degli Archivi Alinari, Firenze. La foto di fig. 87 è della fototipia Alterocca, Terni.
Tradiciones, modelos, intersecciones. Calas en la poesía castellana de los siglos xv-xvii, coordinado por Isabella Tomassetti, San Millán de la Cogolla, Cilengua , 2018
Musicians' Migratory Patterns: The Adriatic Coasts, edited by Franco Sciannameo, New York, Routledge, 2018
Musicians’ Migratory Patterns: The Adriatic Coasts contains essays dedicated to the movement of m... more Musicians’ Migratory Patterns: The Adriatic Coasts contains essays dedicated to the movement of musicians along and across the coasts of the Adriatic Sea. In the course of this book, the musicians become narrators of their own stories seen through the lenses of wanderlust, opportunity, exile, and refuge. Essayists in this collection are scholars hailing from Croatia, Italy, and Greece. They are internationally known for their passionate advocacy of musicians’ migratory rights and faithfulness to the lesson imparted by the history of immigration in the broadest of terms.
Da Ludovico d'Angiò a san Ludovico di Tolosa. I testi e le immagini. Atti del Convegno internazionale di studio per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017), a cura di Teresa D'Urso, Alessandra Perriccioli Saggese e Daniele Solvi, Spoleto, Centro Studi sull'Alto Medioevo, 2017
Libreria Musicale Italiana, 2023
Il giovane Corelli. Nuovi documenti e contesti è nato intorno a una serie d’importanti scoperte d... more Il giovane Corelli. Nuovi documenti e contesti è nato intorno a una serie d’importanti scoperte documentarie relative al periodo giovanile – assai poco esplorato – di Arcangelo Corelli, prima cioè che lui e la sua musica dagli anni dell’apprendistato bolognese ‘spiccassero il volo’ alla volta di Roma. I ritrovamenti, dovuti in buona parte agli stessi curatori, sono avvenuti negli ultimi cinque anni e costituiscono i primi, significativi frutti di una nuova stagione di ricerche condotte espressamente intorno alla figura del grande compositore romagnolo, da un lato mettendo a fuoco le risultanze del mercato antiquario, dall’altro attraverso una mirata esplorazione archivistica del territorio emiliano-romagnolo. Tra i pezzi più rappresentativi un inedito ritratto di scuola guerciniana del maestro appena diciottenne, forse fresco di aggregazione all’Accademia Filarmonica di Bologna, e quattro lettere – tra cui due inedite – in parte acquisite come il dipinto stesso dalla generosità di un collezionista milanese originario di Fusignano con il supporto entusiasta della popolazione. Allo studio meticoloso e interdisciplinare dei documenti fanno eco illuminanti corollari e il supporto di una veste grafica impreziosita di circa centoventi immagini a colori.
Durante l'ottobre 1943, nella ritrovata quiete della masseria Cugno di Volpe, la tenuta di famigl... more Durante l'ottobre 1943, nella ritrovata quiete della masseria Cugno di Volpe, la tenuta di famiglia sulla Murgia andriese -nei pressi di Castel del Monte -dove si era ritirato a studiare, Vincenzo De Bartholomaeis, ! ormai in pensione da sei anni, terminava la revisione di Le origini della poesia drammatica italiana, secondo Angelo Monteverdi «l'opera sua maggiore, quella che ci dà la più chiara testimonianza del suo ingegno e della sua dottrina», " nella quale aveva riversato e compendiato trent'anni di ricerche a tutto tondo sul teatro medievale riuscendo a gettare, su un fenomeno -ben oltre l'aspetto letterario -centrale della nostra cultura, una luce del tutto nuova e ancor oggi insuperata.
Dizionario Biografico degli Italiani, 2020
Dizionario Biografico degli Italiani, 2020
Quest’anno, per la prima volta dalla sua istituzione, l’European Research Council Advanced Grant... more Quest’anno, per la prima volta dalla sua istituzione, l’European Research Council Advanced Grant ha premiato un progetto italiano di ricerca musicologica con Principal Investigator appartenente all’area disciplinare L-Art/07: esso s’intitola The Italian Lauda: Disseminating Poetry and Concepts Through Melody (acronimo LAUDARE) e nell’arco di un quinquennio promuoverà, con approccio innovativo sia nel metodo che negli strumenti d’indagine, l’esplorazione sistematica del repertorio laudistico italiano dalle origini ai decenni iniziali del Cinquecento. In questa sede s’intende da un lato illustrare caratteri e peculiarità di un’iniziativa che porterà nuova linfa allo studio della musica medievale e premoderna tout court malgrado la scarsa rappresentanza di cui goda ormai nelle nostre università, dall’altro condividere con la comunità musicologica le linee-guida dell’avvenuta esperienza progettuale onde stimolare maggior interesse verso risorse europee che gioverebbero non poco alle sorti della musicologia italiana.
A session on the Musical Patronage of Margaret of Austria at the MedRen 2022, with Marco Mangani,... more A session on the Musical Patronage of Margaret of Austria at the MedRen 2022, with Marco Mangani, Francesco Zimei, Jessie Ann Owens
Per facilitare la partecipazione di giovani studiosi interessati agli studi storico-religiosi e m... more Per facilitare la partecipazione di giovani studiosi interessati agli studi storico-religiosi e medioevali, con particolare riferimento all'argomento specifico dell'Incontro, e meritevoli perciò di incoraggiamento, vengono messe a concorso n. 5 borse di studio. Coloro i quali saranno dichiarati vincitori del concorso da apposita Commissione potranno usufruire dell'ospitalità (comprensiva di vitto e alloggio) in strutture alberghiere convenzionate con il Centro studi.
L’edizione multispettrale del palinsesto codice San Lorenzo 2211, recentemente pubblicata da John... more L’edizione multispettrale del palinsesto codice San Lorenzo 2211, recentemente pubblicata da John Nádas e Andreas Janke, oltre a rendere finalmente leggibili i contenuti dell’ultima antologia dell’ars nova fiorentina ci induce a riconsiderare la cronologia di uno stile la cui sopravvivenza nella tradizione manoscritta del Quattrocento era sinora considerata, più che altro, il frutto di una cultura retrospettiva. Dinanzi a un monumento come il Codice Squarcialupi la preziosità intrinseca dell’oggetto rendeva d’altronde impossibile determinare quale fosse l’incidenza del repertorio ‘vivo’ riversatovi al momento della compilazione e quale la sua effettiva durata nel tempo. In questo caso, invece, non solo la redazione arriva a coprire il terzo decennio del secolo, ma il contesto materiale della raccolta e gli orientamenti dei più recenti autori ivi rappresentati denotano prospettive di durata confermate, sul canale dell’oralità, dalla ricorrenza delle intonazioni arsnovistiche nei “cantasi come” di uso devozionale.
From a purely musical point of view, contrafactio means the utilization of a preexisting melody i... more From a purely musical point of view, contrafactio means the utilization of a preexisting melody in conjunction with a new or different text. Since the 13th century, the adoption of this technique has been functional to the dissemination of the Italian lauda repertoire at lay confraternities, whose members – generally illitterate – were more comfortable in singing spiritual texts by adapting them to music already known by heart. Occasionally their collections preserve masterpieces of Italian poetry of the origins such as the ‘eccentric’ works of the Franciscan Iacopone da Todi, an author of which literary critique currently rejects any relationship with music. Despite these premises, it will be demonstrated that some musical settings attached to Iacopone’s laude are not additional elements, but had a precise role in the creative processes of his poetry.
L’intervento tenta di sistematizzare la produzione musicale liturgica e devota superstite in onor... more L’intervento tenta di sistematizzare la produzione musicale liturgica e devota superstite in onore di san Ludovico, precisandone contesti e cronologia sullo sfondo di una cultura sonora napoletana fortemente penalizzata dalla perdita quasi integrale dei libri e documenti relativi all'età angioina. Si metterà a fuoco, in particolare, il ruolo svolto in prima persona da Roberto d’Angiò – celebrato ai suoi tempi come un eccellente compositore – nelle celebrazioni in onore di suo fratello e i suoi rapporti, a Napoli e ad Avignone, con i principali musicisti attivi nelle due corti.
La ricerca di un soundscape adatto a scandire – e opportunamente contestualizzare –l’esperienza p... more La ricerca di un soundscape adatto a scandire – e opportunamente contestualizzare –l’esperienza politica e culturale di Paolino Veneto non può prescindere dalle vicende storico-musicali di tre delle città in cui egli si trovò a vivere e operare: Padova, dove alla fine del Duecento stava già fiorendo un’insigne tradizione polifonica; Napoli, sede di una corte in cui lo stesso sovrano Roberto d’Angiò era un apprezzato musicista; Avignone, divisa tra i sontuosi cerimoniali della cappella pontificia e i significativi temperamenti imposti dalla Docta sanctorum Patrum di Giovanni XXII.
vi invita alla presentazione del recentemente riscoperto ritratto di Arcangelo Corelli:
A recent investigation gave me the opportunity to shed light on the ‘strange’ presence, in the la... more A recent investigation gave me the opportunity to shed light on the ‘strange’ presence, in the last folios of the secular MS Pn. it. 568 (Pit), of an Ordinarium missae by different composers of the Florentine ars nova and its special context. Consequently, this has made possible to clarify the stages that led to the source’s completion, as well as the name and role of its compiler.
A lecture on the life and works of Antonio di Berardo da Teramo, nicknamed Zacara
Progetto musicologico e prolusione di Francesco Zimei L e composizioni in programma sono tratte d... more Progetto musicologico e prolusione di Francesco Zimei L e composizioni in programma sono tratte dalla raccolta Delle Mascherate musicali non manco artificiose, che dilettevoli, sopra varij amorosi avenimenti a tre, quattro e cinque voci di Serafino Candido da Montereale, stampata a Venezia presso Girolamo Scotto nel giugno 1571 e conservata in unicum senza la parte del basso-fortunatamente rinvenuta in altre fonti manoscritte-presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna. Opera di taglio prettamente antologico dedicata a un gentiluomo di Augsburg-il «molto Magnifico et Honorando Signor Ridolfo Tradel», possibile mandatario dei Függer nel commercio locale dello zafferano-, essa si articola in una serie di efficaci variazioni sul tema del corteggiamento, della bellezza femminile e dell'amore in genere, nove delle quali direttamente riconducibili all'indirizzo comico-rappresentativo suggerito dal titolo.
Enigma Fortuna. Zacara da Teramo Complete Works. La Fonte Musica, Michele Pasotti, 2021
Antonio di Berardo di Andrea, nicknamed Zàcara, was probably born between 1360 and 1364 in Teramo... more Antonio di Berardo di Andrea, nicknamed Zàcara, was probably born between 1360 and 1364 in Teramo, a town in the central Italian Abruzzi region. Until about 1950, Zàcara represented a shadowy figure of the musical past reported by some local historians. After this date, a growing interest in the early Renaissance music, as well as the discovery and edition of important sources of the Italian ars nova, increased scholarly curiosity around this figure, especially his relationship to a handful of similar names belonging to different traditions and sources. The resolution of these names into a single identity occurred after the rediscovery of the old obituary of the Cathedral of Teramo, the Necrologium Aprutinum: 'Zaccarias Teramnensis' is described as an exceptionally successful composer and an elegant scribe, small in stature-the reason for his sobriquet-with only ten digits overall between his hands and feet. Most of these deformities are precisely referred to by the portrait illuminated in the Squarcialupi Codex. The first mention of the composer is found in a contract of 5 January 1390 with the friars of the Roman Ospedale di Santo Spirito in Saxia, where 'magistro Antonio Berardi Andree de Teramo, alias dicto vulgariter Zacchara', was required to teach music to the residents of the hospital and to make an illuminated antiphoner for the enormous fee of one-hundred gold florins. In the contract Zaccara is called an 'optimo perito et famoso camtore, scriptore et miniatore', that is, an excellent and expert singer, scribe and illuminator. It seems odd that a person with such severe physical disabilities, particularly of his hands, decided to work also as a bookpainter, a job in which the use of digits is unavoidable. Yet, this clue allows us to speculate on his origins and training. Teramo in the fourteenth century was renowned for illumination more than it was for its musical traditions. This fact suggests that Antonio was born into a family of illuminators. We may also speculate that he moved to Rome, possibly along with his relatives, to become a member of one of the many manuscript workshops formed in the wake of the return of the papal court to the city in 1377. Only in such an intellectually stimulating environment, peopled by artists, idioms, and experiences from all over Europe, could have Antonio found a fertile ground to cultivate his skills. In July 1391, Zàcara was hired by Pope Boniface IX as a scriptor litterarum apostolicarum. The letter of appointment reveals that he was already active as a lay singer in the papal chapel. This position led him to perfect a brilliant compositional technique and possibly to influence the style of some foreign musicians
Ed. disc. Micrologus CDM 0027.14.2, 2014
Trattenimenti musicali nella novellistica toscana del Trecento
CD LAWO Classics LWC1026, 2011
SourceS: lucca 184, 58r (peruGia 3065, 1r); faenZa 117, 82r-82v; BoloGna q15, 71v-73r (Gloria fio... more SourceS: lucca 184, 58r (peruGia 3065, 1r); faenZa 117, 82r-82v; BoloGna q15, 71v-73r (Gloria fior GenTil) 09. rosetta che non canBi mai colore (06:32) SourceS: lucca 184, 55v-56; faenZa 117, 82v-83v 10. spinato intorno al cor (05:58) Source: lucca 184, 96v-97 spinato intorno al cor
CD Glossa GCD 921204, 2008
CD Micrologus CDM00023/08, 2008
CD Multimedia San Paolo, MCD 131, 2002
I brani contenuti in questo disco, selezionati in base a un'approfondita indagine storica, costit... more I brani contenuti in questo disco, selezionati in base a un'approfondita indagine storica, costituiscono alcune tra le più antiche testimonianze poetico-musicali della spiritualità francescana. L'uso del canto come espressione immediata e vibrante della vita contemplativa sembra essere maturato in seno alle tradizioni dell'Ordine sull'esempio stesso del Fondatore, il quale -è il suo primo biografo Tommaso da Celano a raccontarlo -«quando la dolcissima melodia dello spirito gli ferveva nel petto si manifestava all'esterno con parole francesi e la vena dell'ispirazione divina, che il suo orecchio percepiva furtivamente, traboccava in giubilo alla maniera giullaresca. Talora -come ho visto con i miei occhi -raccoglieva un legno da terra e, mentre lo teneva sul braccio sinistro, con la destra vi passava sopra un archetto tenuto ricurvo da un filo, accompagnandosi con movimenti adatti come se fosse una viella e cantava in francese le lodi del Signore» (Vita Seconda, XC).
THE BONONCINIS: FROM MODENA TO EUROPE (1666-1747) International Symposium Modena, 2-4 December... more THE BONONCINIS: FROM MODENA TO EUROPE
(1666-1747)
International Symposium
Modena, 2-4 December 2016
The Festival Musicale Estense “Grandezze & Meraviglie” and the Gruppo Arcomelo 2013 are organizing an international symposium on the Bononcini family during the first weekend of December 2016. The conference will focus on the period that begins with the artistic début of Giovanni Maria (Primi frutti del Giardino musicale op. 1, 1666)— launching the golden age of the Modena violin school—through the European success of the Musico Prattico (1673), paralleling that of the ducal court after the marriage (also in 1673) of Maria Beatrice d’Este and the Duke of York James Stuart, and the second generation of Bononcini musicians (Giovanni and Antonio Maria), who were instrumentalists and opera composers of great international renown.
Objectives of the conference are both to explore the life, works, and influence (in a European perspective) the Bononcinis had on Emilian instrumental and vocal music, and to shed light on the circulation of music and musicians from Emilia, and on issues of performance practice. Although preference will be given to papers dealing with these three major topics, the scientific committee also invites proposals concerning other aspects of Emilian music, including the relationship between musical patronage and production, reciprocal influences between instrumental and vocal music, instrument making, etc.
The scientific committee, created three years ago for the organization of the Congresso Arcomelo 2013 (Enrico Gatti, Marc Vanscheeuwijck, Guido Olivieri, Agnese Pavanello, and Francesco Zimei) invites paper proposals through submission of an abstract. Paper presentations will be rigorously limited to 25 minutes in order to allow some time for discussion.
The (anonymous) abstract should include the title of the paper and a text of maximum 250 words, and indicate the topic and/or thesis, the state of research, the principal sources used, and a statement on the relevance and originality of the contribution. In a separate file, please indicate the paper title, first and last name of the author, e-mail address, and provide a short half-page CV.
The abstract and additional files should be sent as an attachment to arcomelo2013@gmail.com by March 31st, 2016.
The organization will host all presenters for the entire duration of the conference.
We expect a peer-reviewed publication of the proceedings. Upon their arrival in Modena presenters will be asked to provide a Word file including the complete text of their paper in the format that will be communicated in detail when the scientific committee has completed the selection of papers. After the conference presenters will have 60 days for corrections and modifications before we begin the editorial work of the proceedings.
SCIENTIFIC COMMITTEE
Enrico Gatti (Royal Conservatoire, Den Haag, NL - Conservatorio "G. B. Martini", Bologna)
Guido Olivieri (The University of Texas, Austin, USA)
Agnese Pavanello (Schola Cantorum Basiliensis, Basel, CH)
Marc Vanscheeuwijck (University of Oregon, Eugene, USA)
Francesco Zimei (Istituto Abruzzese di Storia Musicale)
Between the end of the 17th and the first decades of the 18th century Naples was again fully in c... more Between the end of the 17th and the first decades of the 18th century Naples was again fully in charge as the capital city of the Kingdom. An impressive phenomenon of internal emigration characterizes the period, and in terms of musical life, Naples became a magnet for the uninterrupted flow of citizens from all parts of the Kingdom who were moving to the capital to begin their education in one of the four prestigious music conservatories, or to seek employment and opportunities for social improvement in the various flourishing civic institutions. During that period a spectacular blooming of Neapolitan instrumental music occurred, which often received a strong impulse through the activity of such musical personalities from the Abruzzo region as Pietro Marchitelli, Michele Mascitti, the Sabatinos, and many other musicians and composers originating from every corner of the Kingdom. It was also thanks to these great musical personalities that Neapolitan instrumental music received such an important European distribution during the first quarter of the 18th century, in many cases even well before a similar diffusion happened with the vocal repertoire. The Symposium is organized by Istituto Abruzzese di Storia Musicale, Comune di Villa Santa Maria, and Gruppo Arcomelo as a Program Committee (Enrico Gatti, Guido Olivieri, Agnese Pavanello, Marc Vanscheuwijck, and Francesco Zimei).
by Daniele Solvi, Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, Marco Guida, Maria Alessandra Bilotta, Felice Accrocca, Aleksander Horowski, Sophie Delmas, Francesco Aceto, Vinni Lucherini, Filippo Sedda, and Francesco Zimei
Presentazione degli Atti del Convegno internazionale per il VII centenario della canonizzazione (... more Presentazione degli Atti del Convegno internazionale per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017)
Napoli, S. Chiara, 12 dicembre 2017, ore 14.45
Venerdì 14 ottobre, alle ore 18, presso la chiesa di S. Francesco, il Gruppo vocale LAURENCE K. J... more Venerdì 14 ottobre, alle ore 18, presso la chiesa di S. Francesco, il Gruppo vocale LAURENCE K. J. FEININGER di Trento terrà un Concerto di laude tratte dal Laudario di Cortona (ms. 91) e di altre composizioni sacre dei secoli XIII-XIV (programma completo in allegato)
Sabato 15 ottobre, invece, alle ore 10,30 presso il Salone mediceo di Palazzo Casali, presenteremo il Facsimile e studio critico del Laudario a cura di Marco Gozzi e Francesco Zimei (Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2015).
Per l'occasione saranno messi in mostra il manoscritto originale del Laudario (ms. 91) e altri codici provenienti dal convento di S. Francesco a Cortona
Presentazione del volume di Carla Bartolomucci: "Terremoti e resilienza nell’architettura aquilan... more Presentazione del volume di Carla Bartolomucci:
"Terremoti e resilienza nell’architettura aquilana. Persistenze, trasformazioni e restauro del palazzo Carli Benedetti"
(Edizioni Quasar, Roma 2018)
Interventi di:
Donatella Fiorani, Sapienza Università di Roma
Simonetta Ciranna, Università degli Studi dell’Aquila
Antonio Di Stefano, SABAP-AQ
Concerto: "Gli strumenti dello studiolo e la musica segreta di palazzo Carli Benedetti"
con Goffredo Degli Esposti, Filippo Calandra, Giordano Ceccotti, Giacomo Silvestri
Introduzione di Francesco Zimei
L’Aquila, sabato 26 maggio 2018, ore 18,00
Cortile di palazzo Carli Benedetti - Via Accursio 17
Progetto musicologico e direzione artistica FRANCESCO ZIMEI 4 Canti di una brigata fiorentina Tra... more Progetto musicologico e direzione artistica FRANCESCO ZIMEI 4 Canti di una brigata fiorentina Trattenimenti musicali nella novellistica toscana del Trecento Or su, gentili spirti ad amar pronti ballata di Francesco degli Organi
Atti del Convegno internazionale di studio per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017)... more Atti del Convegno internazionale di studio per il VII centenario della canonizzazione (1317-2017), 3-5 novembre 2016
Confraternitas. Volume 30, nos. 1–2, 2019
A special double issue of Confraternitas dedicated to the phenomenon of late medieval confraterna... more A special double issue of Confraternitas dedicated to the phenomenon of late medieval confraternal laudari.
This special issue would not have been possible without the generous help and support of Professor Konrad Eisenbichler, who welcomed this collection into the journal.
Full issue here: https://jps.library.utoronto.ca/index.php/confrat/issue/view/2259
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Nov 30, 2022
Rivista Italiana Di Musicologia, Jan 30, 2014
Four fragments of the great musical laudario illuminated by Pacino di Bonaguida and his assistant... more Four fragments of the great musical laudario illuminated by Pacino di Bonaguida and his assistants in the early years of the XIV century have been discovered due to research carried out in several public and private art collections. The works of this distinguished painter, who worked in Florence between 1303 and 1330 and who is considered the leader of the so-called school of miniaturists, turned out to be the only possible common denominator of the collection, which was unfortunately broken up during the 19th century and sold, piece by piece, because of its intrinsic value. The recognition of this material made possible by an exhibition held at the Metropolitan Museum of Art in New York at the end of 1994 and the beginning of 1995, following attributions by art historians. The first fragment from the Heinz Kisters collection, on the verso – from which the part set to music has been cut away – is a the scene of the Adoration of the Magi. The recto offers the text of the chorus and three verses of the pseudo-Iacoponic lauda Tutor dicendo. The second fragment, preserved in the Fitzwilliam Museum of Cambridge (Marlay Cutting It. 83), also consists of a large central miniature of rectangular shape cut out of its original setting. The miniature (verso) shows the Martyrdom of Saints Peter and Paul. It is possible on the recto to read, at least in part, the text of the lauda Sancto Iovanni Baptista exempro della gente, also to be found in BR 18, BR 19, Fior and Ars. The third fragment, previously part of the Lehman Collection of New York, contains on the recto the last two lines, set to music, of the first verse of the Sancto Bernardo amoroso lauda together with three more verses hitherto unknown. The beautifully miniatured verso contains the text and the music of the four lines of the refrain of the Appostolo beato lauda, whose music –in D – is written a tone higher than the BR 18 version, which has until now been considered unique. The fourth and last of the miniatured fragments in question, preserved in the Free Library of Philadelphia (J.F. Lewis Collection, M. 25:8), bears on its recto – which is still glued to a protective piece of cardboard and can only be read by means of an ultraviolet photograph – the explicit of the Appostolo beato lauda examined above. Of its verso only the picture has been spared, a miniature which has until now been identified by art historians as representing Saint John at Patmo. Following the discovery of these sources – which greatly enriches our knowledge of this important pacinian laudario – an attempt has been made for the first time to reconstruct the order in which these fragments appeared in the codex.
Confraternitas
The confraternity of San Tommaso d’Aquino, founded in the church of the Dominicans in L’Aquila at... more The confraternity of San Tommaso d’Aquino, founded in the church of the Dominicans in L’Aquila at the beginning of the fourteenth century thanks to the patronage of the wealthy merchant family Gaglioffi and to a number of important relationships, immediately became one of the most prestigious sodalities in the city. After a long ecclesiastical suspension in the middle of the century, the confraternity resumed its activities and returned to play a leading role in the city, especially in the musical sphere, giving rise up until the third quarter of fifteenth century to a wide production of laude and sacred dramas. Most of these have been preserved — without, however, their respective settings — in ms. Vitt. Em. 349 of the Biblioteca Nazionale Centrale of Rome. This article explores the structure and content of this laudario in order to shed light on some of its most important music features.
Riflessi musicali nella novellistica toscana del Trecento (statistiche e osservazioni), 2005
Liturgical books and music manuscripts with polyphonic settings of the mass in medieval Europe, 2020
Liturgical books and music manuscripts with polyphonic settings of the mass in medieval Europe, 2020
Paolino Veneto e la musica : modelli, contesti, coincidenze, 2020
Sulle tracce di Zacara a Firenze, 2014
Orte der Imagination – Räume des Affekts, 2016
Revista de Cancioneros Impresos y Manuscritos, 2016
La presenza di concordanze musicali in alcune poesie del cancionero Corsini 625 della Biblioteca ... more La presenza di concordanze musicali in alcune poesie del cancionero Corsini 625 della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Licei e Corsiniana, già plausibilmente riferito da José Luis Gotor a un anonimo chitarrista spagnolo al servizio del principe di Venafro Michele Damasceni Peretti, ha permesso in questa sede non solo di apprezzare l’originalità dell’accompagnamento strumentale fornito in cifre nell’interlinea dei versi, ma anche di cogliere certe peculiarità di stile che, con il conforto di alcuni documenti, inducono a formulare una precisa ipotesi sull’identità stessa del compilatore.
Four fragments of the great musical laudario illuminated by Pacino di Bonaguida and his assistant... more Four fragments of the great musical laudario illuminated by Pacino di Bonaguida and his assistants in the early years of the XIV century have been discovered due to research carried out in several public and private art collections. The works of this distinguished painter, who worked in Florence between 1303 and 1330 and who is considered the leader of the so-called school of miniaturists, turned out to be the only possible common denominator of the collection, which was unfortunately broken up during the 19th century and sold, piece by piece, because of its intrinsic value. The recognition of this material made possible by an exhibition held at the Metropolitan Museum of Art in New York at the end of 1994 and the beginning of 1995, following attributions by art historians. The first fragment from the Heinz Kisters collection, on the verso – from which the part set to music has been cut away – is a the scene of the Adoration of the Magi. The recto offers the text of the chorus and t...
Medieval and Renaissance Music Conference, Granada, 6-9 Jult 2024