Giordana Amabili | Università degli Studi di Torino (original) (raw)

Papers by Giordana Amabili

Research paper thumbnail of Amabili Produzione laterizia

Research paper thumbnail of Un nuovo caso di instrumentum bollato da Augusta Praetoria: la fistula dagli scavi di piazza Roncas

Bollettino della soprintendenza per i beni e le attività culturali, 2019

Research paper thumbnail of Da Augusta Praetoria ad Aosta: aspetti della produzione e utilizzo del laterizio in una città alpina

Demolire Riciclare Reinventare. La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia dell'architettura, 2021

Lo studio del materiale fittile, impiegato per la costruzione degli edifici di Augusta Praetoria,... more Lo studio del materiale fittile, impiegato per la costruzione degli edifici di Augusta Praetoria, ha consentito l’identificazione dei tipi di laterizi e la descrizione delle gentes coinvolte nella produzione. L’esame delle strutture murarie di edifici e complessi pertinenti alle fasi post romane dimostra che il reimpiego del laterizio è pratica tutt’altro che
consueta: in un arco cronologico piuttosto lungo, inquadrato tra la metà del IV e l’XI secolo, non sono noti fenomeni di reimpiego sistematico, ma solo sporadiche e poco significative attestazioni. Proprio in questo lungo periodo di oblio si documentano tuttavia alcuni reperti bollati che l’analisi paleografica e alcuni confronti efficaci collocano tra il VI e l’VIII secolo.

Research paper thumbnail of Le Terme del Foro di Augusta Praetoria: un aggiornamento delle conoscenze

Bollettino della Soprintendenza della Regione Valle d'Aosta, 2019

Research paper thumbnail of Augusta Praetoria

Atti del Seminario Internazionale Le Terme pubbliche nell'Italia romana, 2019

Research paper thumbnail of Colonizzazione e sfruttamento delle risorse nelle Alpi occidentali

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., BERTOCCO G., CASTOLDI M., RIZZO L., Le Terme del Foro di Augusta Praetoria: materiali da un condotto di scarico, in AAAD LXXXVII, 2018, pp. 191-208

Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pub... more Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pubblicate su concessione del MiBACT -Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici -Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia -Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del MiBAC -Polo Museale del Friuli Venezia Giulia. L'autorizzazione alla pubblicazione delle altre immagini è stata concessa dagli aventi diritto. È vietata ogni l'ulteriore riproduzione e duplicazione con ogni mezzo senza l'autorizzazione degli aventi diritto.

Research paper thumbnail of A. ARMIROTTI, G. AMABILI. G. BERTOCCO, M. CASTOLDI, M. CORTELAZZO, Un contesto rituale tra i due templi dell'area sacra forense di Augusta Praetoria: nuovi dati e interpretazioni, in Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturati, 14/2017, Aosta 2018, pp. 38-49

Research paper thumbnail of A. ARMIROTTI, G. AMABILI. G. BERTOCCO, M. CASTOLDI, M. CORTELAZZO, Un contesto rituale tra i due templi dell'area sacra forense di Augusta Praetoria: nuovi dati e interpretazioni, in Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturati, 14/2017, Aosta 2018, pp. 38-49.

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., CASTOLDI M., RIZZO L., Le "Terme del Foro" di Augusta Praetoria: dallo scavo al sito, il ruolo della fotografia in Quaderni Friulani di Archeologia, XXVI (2016), Trieste 2017, pp. 113-121.

Research paper thumbnail of Bolli sulle tegole degli edifici romani del Piccolo e del Gran S.Bernardo, in D. Daudry (dir.), Actes du XIV Colloque sur les alpes dans l'Antiquité, Evolène/Valais, Suisse, 2-4 octobre 2015, Aoste 2016, pp.119-130

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., CASTOLDI M., RIZZO L., Risutati del progetto Valorizzare il sito delle Terme del Foro di Augusta Praetoria in Bollettino della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali Regione Autonoma Valle d'Aosta n.12 (2015), Aosta 2016, pp.30-35

Research paper thumbnail of Framarin_Amabili - Elementi per la copertura degli edifici in Alpe Graia e in Summo Poenino - Bollettino Soprintendenza Beni e Attività Culturali, n.11 - 2015 - pp.47-54

Il lavoro di tesi specialistica, di cui questo articolo costituisce una breve presentazione, ha a... more Il lavoro di tesi specialistica, di cui questo articolo costituisce una breve presentazione, ha avuto come oggetto di studio due nuclei di reperti laterizi rinvenuti nel corso delle numerose indagini archeologiche effettuate a partire dalla fine del XIX secolo sulla sommità dei due colli: il Piccolo e il Gran San Bernardo ( ). Ambedue furono sede, in epoca romana, di complessi strutturali costituiti da edifici deputati all'accoglienza fisica e spirituale dei viaggiatori, mansiones e due piccoli sacelli, entrambi -si suppone -dedicati a Giove la cui figura ha assunto caratteri celtici a testimonianza di quel sincretismo religioso ben documentato nel mondo romano. 1 Intorno al Colle del Piccolo San Bernardo l'interesse scientifico è emerso per la prima volta in seguito alle indagini effettuate da alcuni viaggiatori inglesi nel 1837. L'anno seguente Carlo Promis, già attivo con i suoi scavi presso l'altro colle, documentò le strutture rinvenute e localizzate lungo il lato sud-occidentale della mansio affermando che il loro scopo originario era il ricovero dei viaggiatori. 2 Alcune notizie in merito vengono anche riferite da Jean-Antoine Gal che cita le ricerche condotte dall'abate Vaudey nel 1845. 3 Altri interventi di studio e restauro hanno successivamente caratterizzato le strutture pertinenti l'edificio orientale e quelle del fanum e sono documentati nella prima metà del XX secolo. Essi si possono dividere in due fasi: la prima, relativa agli anni 1912-1913, dedicata al rinforzo dei muri ricostruiti in parte a secco e in parte mediante l'utilizzo di un legante di natura cementizia ormai disgregato, e la seconda, avviata dall'allora sovrintendente Piero Barocelli, documentata a partire dal 1928 e protratta fino al 1940. 4 Dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso numerose sono state le operazioni condotte al colle per definire le planimetrie delle strutture e salvaguardare al meglio le importanti emergenze architettoniche. L'interesse si è rivolto non solo verso i resti di edifici, datati all'epoca romana, siti sul versante italiano (mansio orientale o edificio A, edificio C, vallum e fanum o edificio B) e su quello francese (mansio occidentale o edificio E) ma anche verso la struttura circolare, molto più antica, nota come cromlech. 5 Anche lo studio del sito Plan de Jupiter, sul Colle del Gran San Bernardo, ha avuto inizio nel corso del XVIII secolo quando i canonici dell'Hospice du Grand-Saint-Bernard, insieme a qualche umanista appassionato, interessati dai ritrovamenti di manufatti bronzei si sono cimentati in scavi e sterri eseguiti durante i mesi in cui il suolo non era coperto da coltri di neve. 6

Conferences by Giordana Amabili

Research paper thumbnail of Un GIS per mettere in luce le relazioni tra Augusta Praetoria (Aosta) e il suo territorio

Research paper thumbnail of Libro degli abstract. I sistemi di smaltimento delle acque.pdf

by Stefano Magnani, Martina Meyr, Elisabetta Gagetti, Mario Fiorentini, Caterina Previato, Marc Mayer-Olivé, Diana Dobreva, Alka Starac, Veronica Groppo, Silvia Cipriano, Giordana Amabili, Maurizio Castoldi, Gwenaël Bertocco, Lorenza Rizzo, Michele Matteazzi, Silvia Pellegrini, Ilaria Serchia, Eugenio Tamburrino, Rosanina Invernizzi, Alessandra Marchello, Eleonora Romanò, Luca Pintaudi, Marialetizia Buonfiglio, Patrizia Fortini, Monica Ceci, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, Carlotta Franceschelli, pier luigi dall'aglio, Luisa Pellegrini Masnata, Clelia Alfonsi, Federica Pantano, Giulia Doronzo, francesca romana stasolla, Ugo Fusco, dario rose, Diana Raiano, Dino Lombardo, Stefano De Togni, Stefania Ferrante, Erica Rowan, Daniele De Simone, Mario Grimaldi, Eleonora A Grillo, Rosa Torre, Giovanni Polizzi, Nadia Canu, Massimo Cultraro, Cesare Felici, Christof Flügel, and Fabiana Susini

Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Societ... more Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Società Friulana di Archeologia e il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine organizzano nei giorni 6 -8 aprile 2017 un incontro dedicato ai sistemi di smaltimento delle acque nel mondo antico. Punto di partenza sono i dati acquisiti nel corso delle indagini archeologiche nella città romana, a partire dagli scavi per le fognature moderne (1968)(1969)(1970)(1971)(1972), che hanno permesso di riconsiderare l'andamento e l'evoluzione del sistema fognario antico, nonché di acquisire informazioni su numerosi aspetti della vita quotidiana e delle attività che si svolgevano all'interno della città, in base all'esame dei materiali depositatisi nel corso del tempo all'interno delle condutture di smaltimento delle acque reflue.

Conference Presentations by Giordana Amabili

Research paper thumbnail of Bronzes from the Southern Building of Augusta Praetoria (Aosta, Italy): an update of materials and context

The city of Augusta Praetoria (Aosta) was founded by the emperor Augustus in 25 BC: the new colon... more The city of Augusta Praetoria (Aosta) was founded by the emperor Augustus in 25 BC: the new colonia plays an important role in controlling the territory, as a transit route through the Alpis Graia and Poenina passes (fig. 1), and for the supply of natural resources and raw materials. The complex known as the Southern Building, for public use but of uncertain function, is an integral part of the monumental reorganization of the northern sector of the colony of Augusta Praetoria. The reconstruction of the district between the Forum and the Porta Principalis Sinistra is dated to the mid-1st century AD and is built around a complex that has been identified as a stadium, based on planimetric comparisons and evidence of some substructural work for a presumed semicircular cavea. The Southern Building, erected on the Cardo maximus, is 13 m wide and 19.20 m long, the latter measure undermined by medieval demolitions work (fig. 2). Opus incertum characterizes the surviving perimeters walls and three quadrangular pillar bases along the central axis, at modular distances of 6 m. Structures and dimensions of the building were found to be compatible with a vaulted roof, along with the possible existence of an upper floor, with stubs of projecting masonary suggesting how the west side might have faced the Cardo with a porticus. A new section of secondary roadway, carved out behind the building, and the position of the complex, surrounded by roads on at least three sides, suggests a departure from the original and regular subdivision of the insulae, confirming a dating of the layout to after the foundation of the city. The discovery of two bronze artifacts (preserved in the Museo Archeologico Regionale, Aosta) significant both in workmanship and in the subjects represented, from demolition levels of some early phase arrangements of the Southern Building, may provide useful insights in identifying the role of this building.

Research paper thumbnail of I Liguri e Roma. Un popolo tra Archeologia e Storia

Books by Giordana Amabili

Research paper thumbnail of La produzione laterizia di Augusta Praetoria. Forme, tipi, bolli

La produzione laterizia di Augusta Praetoria. Forme, tipi, bolli, 2022

I frammenti di laterizi sono uno dei principali ritrovamenti negli scavi archeologici condotti su... more I frammenti di laterizi sono uno dei principali ritrovamenti negli scavi archeologici condotti su siti di epoca romana. Nonostante tale abbondanza, solo di recente sono diventati i protagonisti di studi sistematici ad essi dedicati.
Questo volume, revisione di una ricerca dottorale, considera la produzione laterizia di una colonia alpina fondata in età augustea, Augusta Praetoria, l’attuale Aosta, descrivendone i manufatti fittili rinvenuti e le tracce epigrafiche talvolta occorse su alcuni di essi. I dati acquisiti hanno permesso l’individuazione dei diversi laterizi impiegati nella costruzione dei tetti degli edifici e nei sistemi di riscaldamento di complessi termali e abitazioni e la definizione di un corpus di bolli riferibili a entità pubbliche e private, committenti e imprenditori di tali manifatture.
Le riflessioni scaturite consentono di gettare luce su quella parte della società dedita alle produzioni artigianali permettendo la conoscenza di nuove famiglie, ignote all’epigrafia funeraria, provenienti dal centro Italia e da alcune aree della Venetia a conferma del ruolo significativo che ebbe l’Aosta delle origini nelle dinamiche di consolidamento dell’influenza romana nell’estremo nord-ovest della penisola.

Research paper thumbnail of Amabili Produzione laterizia

Research paper thumbnail of Un nuovo caso di instrumentum bollato da Augusta Praetoria: la fistula dagli scavi di piazza Roncas

Bollettino della soprintendenza per i beni e le attività culturali, 2019

Research paper thumbnail of Da Augusta Praetoria ad Aosta: aspetti della produzione e utilizzo del laterizio in una città alpina

Demolire Riciclare Reinventare. La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia dell'architettura, 2021

Lo studio del materiale fittile, impiegato per la costruzione degli edifici di Augusta Praetoria,... more Lo studio del materiale fittile, impiegato per la costruzione degli edifici di Augusta Praetoria, ha consentito l’identificazione dei tipi di laterizi e la descrizione delle gentes coinvolte nella produzione. L’esame delle strutture murarie di edifici e complessi pertinenti alle fasi post romane dimostra che il reimpiego del laterizio è pratica tutt’altro che
consueta: in un arco cronologico piuttosto lungo, inquadrato tra la metà del IV e l’XI secolo, non sono noti fenomeni di reimpiego sistematico, ma solo sporadiche e poco significative attestazioni. Proprio in questo lungo periodo di oblio si documentano tuttavia alcuni reperti bollati che l’analisi paleografica e alcuni confronti efficaci collocano tra il VI e l’VIII secolo.

Research paper thumbnail of Le Terme del Foro di Augusta Praetoria: un aggiornamento delle conoscenze

Bollettino della Soprintendenza della Regione Valle d'Aosta, 2019

Research paper thumbnail of Augusta Praetoria

Atti del Seminario Internazionale Le Terme pubbliche nell'Italia romana, 2019

Research paper thumbnail of Colonizzazione e sfruttamento delle risorse nelle Alpi occidentali

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., BERTOCCO G., CASTOLDI M., RIZZO L., Le Terme del Foro di Augusta Praetoria: materiali da un condotto di scarico, in AAAD LXXXVII, 2018, pp. 191-208

Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pub... more Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pubblicate su concessione del MiBACT -Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici -Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia -Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del MiBAC -Polo Museale del Friuli Venezia Giulia. L'autorizzazione alla pubblicazione delle altre immagini è stata concessa dagli aventi diritto. È vietata ogni l'ulteriore riproduzione e duplicazione con ogni mezzo senza l'autorizzazione degli aventi diritto.

Research paper thumbnail of A. ARMIROTTI, G. AMABILI. G. BERTOCCO, M. CASTOLDI, M. CORTELAZZO, Un contesto rituale tra i due templi dell'area sacra forense di Augusta Praetoria: nuovi dati e interpretazioni, in Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturati, 14/2017, Aosta 2018, pp. 38-49

Research paper thumbnail of A. ARMIROTTI, G. AMABILI. G. BERTOCCO, M. CASTOLDI, M. CORTELAZZO, Un contesto rituale tra i due templi dell'area sacra forense di Augusta Praetoria: nuovi dati e interpretazioni, in Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturati, 14/2017, Aosta 2018, pp. 38-49.

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., CASTOLDI M., RIZZO L., Le "Terme del Foro" di Augusta Praetoria: dallo scavo al sito, il ruolo della fotografia in Quaderni Friulani di Archeologia, XXVI (2016), Trieste 2017, pp. 113-121.

Research paper thumbnail of Bolli sulle tegole degli edifici romani del Piccolo e del Gran S.Bernardo, in D. Daudry (dir.), Actes du XIV Colloque sur les alpes dans l'Antiquité, Evolène/Valais, Suisse, 2-4 octobre 2015, Aoste 2016, pp.119-130

Research paper thumbnail of ARMIROTTI A., AMABILI G., CASTOLDI M., RIZZO L., Risutati del progetto Valorizzare il sito delle Terme del Foro di Augusta Praetoria in Bollettino della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali Regione Autonoma Valle d'Aosta n.12 (2015), Aosta 2016, pp.30-35

Research paper thumbnail of Framarin_Amabili - Elementi per la copertura degli edifici in Alpe Graia e in Summo Poenino - Bollettino Soprintendenza Beni e Attività Culturali, n.11 - 2015 - pp.47-54

Il lavoro di tesi specialistica, di cui questo articolo costituisce una breve presentazione, ha a... more Il lavoro di tesi specialistica, di cui questo articolo costituisce una breve presentazione, ha avuto come oggetto di studio due nuclei di reperti laterizi rinvenuti nel corso delle numerose indagini archeologiche effettuate a partire dalla fine del XIX secolo sulla sommità dei due colli: il Piccolo e il Gran San Bernardo ( ). Ambedue furono sede, in epoca romana, di complessi strutturali costituiti da edifici deputati all'accoglienza fisica e spirituale dei viaggiatori, mansiones e due piccoli sacelli, entrambi -si suppone -dedicati a Giove la cui figura ha assunto caratteri celtici a testimonianza di quel sincretismo religioso ben documentato nel mondo romano. 1 Intorno al Colle del Piccolo San Bernardo l'interesse scientifico è emerso per la prima volta in seguito alle indagini effettuate da alcuni viaggiatori inglesi nel 1837. L'anno seguente Carlo Promis, già attivo con i suoi scavi presso l'altro colle, documentò le strutture rinvenute e localizzate lungo il lato sud-occidentale della mansio affermando che il loro scopo originario era il ricovero dei viaggiatori. 2 Alcune notizie in merito vengono anche riferite da Jean-Antoine Gal che cita le ricerche condotte dall'abate Vaudey nel 1845. 3 Altri interventi di studio e restauro hanno successivamente caratterizzato le strutture pertinenti l'edificio orientale e quelle del fanum e sono documentati nella prima metà del XX secolo. Essi si possono dividere in due fasi: la prima, relativa agli anni 1912-1913, dedicata al rinforzo dei muri ricostruiti in parte a secco e in parte mediante l'utilizzo di un legante di natura cementizia ormai disgregato, e la seconda, avviata dall'allora sovrintendente Piero Barocelli, documentata a partire dal 1928 e protratta fino al 1940. 4 Dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso numerose sono state le operazioni condotte al colle per definire le planimetrie delle strutture e salvaguardare al meglio le importanti emergenze architettoniche. L'interesse si è rivolto non solo verso i resti di edifici, datati all'epoca romana, siti sul versante italiano (mansio orientale o edificio A, edificio C, vallum e fanum o edificio B) e su quello francese (mansio occidentale o edificio E) ma anche verso la struttura circolare, molto più antica, nota come cromlech. 5 Anche lo studio del sito Plan de Jupiter, sul Colle del Gran San Bernardo, ha avuto inizio nel corso del XVIII secolo quando i canonici dell'Hospice du Grand-Saint-Bernard, insieme a qualche umanista appassionato, interessati dai ritrovamenti di manufatti bronzei si sono cimentati in scavi e sterri eseguiti durante i mesi in cui il suolo non era coperto da coltri di neve. 6

Research paper thumbnail of Un GIS per mettere in luce le relazioni tra Augusta Praetoria (Aosta) e il suo territorio

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by Stefano Magnani, Martina Meyr, Elisabetta Gagetti, Mario Fiorentini, Caterina Previato, Marc Mayer-Olivé, Diana Dobreva, Alka Starac, Veronica Groppo, Silvia Cipriano, Giordana Amabili, Maurizio Castoldi, Gwenaël Bertocco, Lorenza Rizzo, Michele Matteazzi, Silvia Pellegrini, Ilaria Serchia, Eugenio Tamburrino, Rosanina Invernizzi, Alessandra Marchello, Eleonora Romanò, Luca Pintaudi, Marialetizia Buonfiglio, Patrizia Fortini, Monica Ceci, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, Carlotta Franceschelli, pier luigi dall'aglio, Luisa Pellegrini Masnata, Clelia Alfonsi, Federica Pantano, Giulia Doronzo, francesca romana stasolla, Ugo Fusco, dario rose, Diana Raiano, Dino Lombardo, Stefano De Togni, Stefania Ferrante, Erica Rowan, Daniele De Simone, Mario Grimaldi, Eleonora A Grillo, Rosa Torre, Giovanni Polizzi, Nadia Canu, Massimo Cultraro, Cesare Felici, Christof Flügel, and Fabiana Susini

Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Societ... more Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Società Friulana di Archeologia e il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine organizzano nei giorni 6 -8 aprile 2017 un incontro dedicato ai sistemi di smaltimento delle acque nel mondo antico. Punto di partenza sono i dati acquisiti nel corso delle indagini archeologiche nella città romana, a partire dagli scavi per le fognature moderne (1968)(1969)(1970)(1971)(1972), che hanno permesso di riconsiderare l'andamento e l'evoluzione del sistema fognario antico, nonché di acquisire informazioni su numerosi aspetti della vita quotidiana e delle attività che si svolgevano all'interno della città, in base all'esame dei materiali depositatisi nel corso del tempo all'interno delle condutture di smaltimento delle acque reflue.

Research paper thumbnail of Bronzes from the Southern Building of Augusta Praetoria (Aosta, Italy): an update of materials and context

The city of Augusta Praetoria (Aosta) was founded by the emperor Augustus in 25 BC: the new colon... more The city of Augusta Praetoria (Aosta) was founded by the emperor Augustus in 25 BC: the new colonia plays an important role in controlling the territory, as a transit route through the Alpis Graia and Poenina passes (fig. 1), and for the supply of natural resources and raw materials. The complex known as the Southern Building, for public use but of uncertain function, is an integral part of the monumental reorganization of the northern sector of the colony of Augusta Praetoria. The reconstruction of the district between the Forum and the Porta Principalis Sinistra is dated to the mid-1st century AD and is built around a complex that has been identified as a stadium, based on planimetric comparisons and evidence of some substructural work for a presumed semicircular cavea. The Southern Building, erected on the Cardo maximus, is 13 m wide and 19.20 m long, the latter measure undermined by medieval demolitions work (fig. 2). Opus incertum characterizes the surviving perimeters walls and three quadrangular pillar bases along the central axis, at modular distances of 6 m. Structures and dimensions of the building were found to be compatible with a vaulted roof, along with the possible existence of an upper floor, with stubs of projecting masonary suggesting how the west side might have faced the Cardo with a porticus. A new section of secondary roadway, carved out behind the building, and the position of the complex, surrounded by roads on at least three sides, suggests a departure from the original and regular subdivision of the insulae, confirming a dating of the layout to after the foundation of the city. The discovery of two bronze artifacts (preserved in the Museo Archeologico Regionale, Aosta) significant both in workmanship and in the subjects represented, from demolition levels of some early phase arrangements of the Southern Building, may provide useful insights in identifying the role of this building.

Research paper thumbnail of I Liguri e Roma. Un popolo tra Archeologia e Storia

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La produzione laterizia di Augusta Praetoria. Forme, tipi, bolli, 2022

I frammenti di laterizi sono uno dei principali ritrovamenti negli scavi archeologici condotti su... more I frammenti di laterizi sono uno dei principali ritrovamenti negli scavi archeologici condotti su siti di epoca romana. Nonostante tale abbondanza, solo di recente sono diventati i protagonisti di studi sistematici ad essi dedicati.
Questo volume, revisione di una ricerca dottorale, considera la produzione laterizia di una colonia alpina fondata in età augustea, Augusta Praetoria, l’attuale Aosta, descrivendone i manufatti fittili rinvenuti e le tracce epigrafiche talvolta occorse su alcuni di essi. I dati acquisiti hanno permesso l’individuazione dei diversi laterizi impiegati nella costruzione dei tetti degli edifici e nei sistemi di riscaldamento di complessi termali e abitazioni e la definizione di un corpus di bolli riferibili a entità pubbliche e private, committenti e imprenditori di tali manifatture.
Le riflessioni scaturite consentono di gettare luce su quella parte della società dedita alle produzioni artigianali permettendo la conoscenza di nuove famiglie, ignote all’epigrafia funeraria, provenienti dal centro Italia e da alcune aree della Venetia a conferma del ruolo significativo che ebbe l’Aosta delle origini nelle dinamiche di consolidamento dell’influenza romana nell’estremo nord-ovest della penisola.