Fabiana Susini | Università degli Studi di Firenze (University of Florence) (original) (raw)
Papers by Fabiana Susini
PARTE II Le tipologie architettoniche dell'accoglienza in Toscana CAPITOLO 5: Osterie e stazioni ... more PARTE II Le tipologie architettoniche dell'accoglienza in Toscana CAPITOLO 5: Osterie e stazioni di posta……………………………………………………...164 5.1 Osterie e locande sulle strade del Granducato alla fine del XVI secolo……………...164 5.2 Il sistema delle stazioni di posta…………………………………………………….167 5.3 Antiche osterie e nuovi edifici per l'accoglienza sulle strade di Toscana tra XVII e XVIII secolo: le varianti locali………………………………………………………….169 5.4 La "peggiore sosta d'Italia": l'osteria e la posta di Radicofani……………………….181 5.5 La "rivoluzione stradale" del XVIII secolo e le strutture ricettive più all'avanguardia del territorio……………………………………………………………188 Tavole……………………………………...…………………………………………..205 CAPITOLO 6: Locande e alberghi……………………………………………………………..240 6.1 Architettura-albergo nelle città toscane tra XVI e XIX secolo……………………..240 6.2 Ospitalità a pagamento a Firenze tra XVI e XVII secolo. Ipotesi distributive e tipologiche………………………………………………………..244 6.3 Le fonti descrittive del XVIII secolo: la specializzazione dell'industria alberghiera fiorentina…………………………………………………………………...248 6.4 Da palazzi signorili ad alberghi: dimore esclusive per il soggiorno dei touristes………254 6.5 Locanda Porta Rossa e Grand hotel du Nord: i palazzi Bartolini a Firenze……………263 6.6 La "giovane" tradizione ospitale di Livorno: il nuovo hotel dell'Aquila Nera e il Palace Hotel………………………………………….266 6.7 Il soggiorno in albergo a Pisa tra XVI e XIX secolo …………………………...…...270 Tavole……………………………………...…………………………………………..275 CAPITOLO 7: Il soggiorno alle terme…………………………………………………………302 7.1 Il rilancio delle stazioni termali toscane tra XVIII e XIX secolo………………….....302 7.2 L'accoglienza alle terme: le palazzine di Ponente e di Levante ai Bagni di San Giuliano…………………………..313 7.3 La Vivanderia o Locanda Maggiore di Montecatini…………………………………….317 7.4 Ville, appartamenti e alberghi ai Bagni di Lucca…………………………………….320 Tavole……………………………………...…………………………………………..327 CAPITOLO 8: Le ville e gli appartamenti……………………………………………………...344 8.1 L'usanza degli appartamenti ammobiliati: una questione di 'clima'………………….344 8.2 Anglo-americani a Firenze: modi di vivere, abitare e trasformare la città………….....346 8.3 Le smanie, le avventure e il ritorno alla villeggiatura sulle colline di Montenero……………354 8.4 Il soggiorno sui Lungarni pisani…………………………………………………….358 Tavole……………………………………...…………………………………………...365 3 Per una miscellanea di studi approfonditi sul viaggio a Roma come meta di pellegrinaggio e come meta laica, cfr. Roma e la Campagna romana nel Gran Tour a cura di M. FORMICA, Laterza, Bari 2009. In particolare, per questo 'passaggio' di Roma da città di pellegrinaggio a città d'arte, si suggerisce il saggio di A. PASQUALINI,
Reuso. La cultura del restauro e della valorizzazione, 2014
La realizzazione e l'impiego dei rotoli di Exultet costituisce un fenomeno strettamente circo... more La realizzazione e l'impiego dei rotoli di Exultet costituisce un fenomeno strettamente circoscritto all'Italia meridionale ascrivibile ai secoli XI e XII. In questo contesto la presenza a Pisa di ben tre esemplari di questo manufatto rappresenta un caso del tutto singolare: il più antico di essi è di origine beneventano-cassinese, risale alla metà dell'XI secolo ed è giunto a Pisa con modalità ancora dubbie probabilmente agli inizi del secolo successivo. L'articolato ciclo cristologico dell'Exultet ha costituito un modello di riferimento significativo per la produzione di altri manufatti artistici nell'ambito territoriale pisano a partire dalla seconda metà del XII secolo: un collegamento diretto con le miniature iniziali del rotolo è infatti offerto dall'iconografia di diverse scene cristologiche scolpite nel pulpito di Guglielmo, Altri riferimenti iconografici simili sono riscontrabili in alcune scene della porta di Bonanno, realizzata intorno al 1180,...
Since the mid-nineteenth century, the metropolis appeared as one of the most dramatic and contrad... more Since the mid-nineteenth century, the metropolis appeared as one of the most dramatic and contradictory manifestations of the modern age, characterized by cultural and functional problems which required radical reforms in the issues of traffic and transport, in the housing and the organization of domestic life. The futurist Umberto Boccioni interpreted the explosive growth of the city in paintings like "La città che sale" and Mario Sironi in new urban landscapes of the industrial suburbs. In 1926, the German director Fritz Lang filmed "Metropolis" with the expressionist scenography of Erich Kettelhut. The dynamism and the problem of the future of the city became protagonists of discussions of the European, American and Japanese neo avant-garde, until the early seventies. During 1968, Italian radical groups, such as Archizoom or Superstudio, articulated a critique of capitalist cities, putting into question the structure and meaning in the urban utopia of a consta...
Il riuso delle chiese nel contesto urbano pisano ha dunque riattivato luoghi in parte o completam... more Il riuso delle chiese nel contesto urbano pisano ha dunque riattivato luoghi in parte o completamente abbandonati che hanno assunto nuovi valori all’interno della citta; la ri-funzionalizzazione ha permesso un rinnovamento o una continuita di fruizione di spazi un tempo sacri ed oggi votati alle esigenze del quotidiano. Esempi tangibili in tal senso sono le chiese adibite a luoghi di istruzione (sedi universitarie o biblioteche) come S. Eufrasia, S. Anna, S. Caterina o quelle divenute teatri o sedi espositive (S. Andrea, S. Paolo all’Orto, S. Michele degli Scalzi, S. Bernardo). Alcune di esse hanno assunto nuove funzioni di servizio o commerciali come S. Luca (sede di studio legale), S. Felice e S. Regolo (filiale di banca), S. Maria della Neve (pub), S. Omobono (ristorante). Questo contributo intende descrivere i cambiamenti avvenuti nella percezione / fruizione delle architetture sacre nella realta urbanistica pisana: un valido esempio di come, alla funzione ufficiale associata al...
Almatourism: Journal of Tourism, Culture and Territorial Development, 2018
The aim of this article is to investigate the architecture of different types of accommodations i... more The aim of this article is to investigate the architecture of different types of accommodations in the Grand Duchy of Tuscany between the 17th and the early 19th centuries. Buildings used as paid accommodation facilities such as inns, hotels, and guest houses, had peculiar architectural features: they were utilitarian buildings that reflected the taste of their time and the customs and rituals related to travel. This work proposes an analysis of the architectural properties of those accommodation facilities, alongside their environmental and historical context and the transformations they have undergone in time. With this aim, we look at the development of particularly two types of accommodations that are representative for Tuscany. The coaching inns, public accommodation for travellers that often replaced earlier medieval inns, and the city hotels, usually opened inside ancient, privately-owned palaces where rooms were converted to accommodate visitors.
During the 18th century there was in Europe a sort of ‘internationalization’ of the forms of paid... more During the 18th century there was in Europe a sort of ‘internationalization’ of the forms of paid accommodation buildings in terms of features and services offered, following the exponential growth of the number of travelers, especially aristocrats, on the wave of the phenomenon of the Grand Tour. This article analyzes the hospitality forms in the Old Continent, demonstrating how they are closely linked to an evolution of the historical, economic and cultural nature of society that took place during the eighteenth century.
L’inaugurazione della ricomposizione del pergamo di Giovanni Pisano all’interno della cattedrale ... more L’inaugurazione della ricomposizione del pergamo di Giovanni Pisano all’interno della cattedrale pisana, avvenuta al cospetto di Benito Mussolini il 25 maggio del 1926, fu occasione per una serie di celebrazioni che coinvolsero l’intera cittadinanza e che sollevarono una larga eco nella stampa locale e nazionale. L’evento della ricollocazione e, al contempo, di ‘musealizzazione’ del pergamo fu sostenuto fortemente dal partito fascista che riservava una grande attenzione nei riguardi dei simboli del passato: la riconsacrazione del monumento venne definita “solennita impareggiabile dell’arte e del fascismo”. L’opera fu caricata di facili significati propagandistici, del tutto estranei alla sua natura: “l’Italia riacquista col Pergamo di Giovanni Pisano uno dei suoi piu grandi capolavori. Ed e merito della nuova mentalita fascista la ricostruzione di questo monumento divino” ( La Tribuna , 13 maggio 1926). Questo contributo intende analizzare, attraverso la lettura dei periodici del te...
Although much desired over the past years, architectural archaeology methods have rarely been app... more Although much desired over the past years, architectural archaeology methods have rarely been applied to an entire urban context, especially given the long research time needed. The study of the buildings of Pisa is part of the MAPPA project and its aim is to provide the project with further data which may be used for defining archaeological potential. The study also seeks to propose a new experimental language for the application of a stratigraphic method to a very large area, such as an entire city. The methodological choices made are described in the study, together with the problems addressed during the research activities. Details are also provided on the work phases and the first conclusions on the current status of the works are given.
Architectural Histories
This article investigates the architecture of different types of accommodations in the Grand Duch... more This article investigates the architecture of different types of accommodations in the Grand Duchy of Tuscany between the 17th and early 19th centuries. Buildings used as paid accommodation facilities such as inns, hotels, and guest houses were utilitarian buildings that reflected the tastes of their time and the customs and rituals related to travel, and thus had particular architectural features. This work proposes an analysis of the architectural properties of those accommodation facilities as well as their environmental and historical contexts and the transformations they have undergone through time. With this in mind, I look at the development of two types of accommodations in particular that are representative of Tuscany: coaching inns, which often replaced earlier medieval inns and were the focal point of the Grand Duchy's accommodation system for travellers; and city hotels, rooms usually located inside ancient, privately owned palaces converted to accommodate visitors.
1 La traduzione Rus>Ita di testi pubblicistici ad argomento economico all'interno della didattica... more 1 La traduzione Rus>Ita di testi pubblicistici ad argomento economico all'interno della didattica della Lingua Russa come Straniera: proposta di Case study ALESSANDRA CARBONE 23 Commento critico alla traduzione di For a Girl Becoming di Joy Harjo SILVIA CLAMOR 39 I "giullari" della comunicazione: Francesco d'Assisi e Dario Fo FABIANA SUSINI 51 The regulation of linguistic quality in the official speech-to-text reports of the Finnish parliament EERO VOUTILAINEN 61 Subtitling for d/Deaf and Hard of Hearing Children: Past, Present and Future ANA TAMAYO 74 3D Movie Subtitling: Searching for the best viewing experience BELÉN AGULLÓ -PILAR ORERO 91 La sottotitolazione intralinguistica automatica: Valutare la qualità con IRA CARLO EUGENI Abstract It is not by coincidence that the "Concione di Bologna" designed by Dario Fo for the theathrical show 'Lu Santo Jullàre Francesco' (1999) has been chosen as cover of Come Journal, since it proposes a reflection about the role of communication and mediation of two great 'jesters' of Italian culture: St. Francis of Assisi and Dario Fo. This article focuses on the use of the language by these two personalities and their ways of communication, adopted by medieval jester techniques. St. Francis, through idioms and gestures, was able to communicate the idea of a God open to dialogue with the sinful man; Dario Fo enchanted for years, with his revolutionary communicative capacity, the public of all parts of the world.
PARTE II Le tipologie architettoniche dell'accoglienza in Toscana CAPITOLO 5: Osterie e stazioni ... more PARTE II Le tipologie architettoniche dell'accoglienza in Toscana CAPITOLO 5: Osterie e stazioni di posta……………………………………………………...164 5.1 Osterie e locande sulle strade del Granducato alla fine del XVI secolo……………...164 5.2 Il sistema delle stazioni di posta…………………………………………………….167 5.3 Antiche osterie e nuovi edifici per l'accoglienza sulle strade di Toscana tra XVII e XVIII secolo: le varianti locali………………………………………………………….169 5.4 La "peggiore sosta d'Italia": l'osteria e la posta di Radicofani……………………….181 5.5 La "rivoluzione stradale" del XVIII secolo e le strutture ricettive più all'avanguardia del territorio……………………………………………………………188 Tavole……………………………………...…………………………………………..205 CAPITOLO 6: Locande e alberghi……………………………………………………………..240 6.1 Architettura-albergo nelle città toscane tra XVI e XIX secolo……………………..240 6.2 Ospitalità a pagamento a Firenze tra XVI e XVII secolo. Ipotesi distributive e tipologiche………………………………………………………..244 6.3 Le fonti descrittive del XVIII secolo: la specializzazione dell'industria alberghiera fiorentina…………………………………………………………………...248 6.4 Da palazzi signorili ad alberghi: dimore esclusive per il soggiorno dei touristes………254 6.5 Locanda Porta Rossa e Grand hotel du Nord: i palazzi Bartolini a Firenze……………263 6.6 La "giovane" tradizione ospitale di Livorno: il nuovo hotel dell'Aquila Nera e il Palace Hotel………………………………………….266 6.7 Il soggiorno in albergo a Pisa tra XVI e XIX secolo …………………………...…...270 Tavole……………………………………...…………………………………………..275 CAPITOLO 7: Il soggiorno alle terme…………………………………………………………302 7.1 Il rilancio delle stazioni termali toscane tra XVIII e XIX secolo………………….....302 7.2 L'accoglienza alle terme: le palazzine di Ponente e di Levante ai Bagni di San Giuliano…………………………..313 7.3 La Vivanderia o Locanda Maggiore di Montecatini…………………………………….317 7.4 Ville, appartamenti e alberghi ai Bagni di Lucca…………………………………….320 Tavole……………………………………...…………………………………………..327 CAPITOLO 8: Le ville e gli appartamenti……………………………………………………...344 8.1 L'usanza degli appartamenti ammobiliati: una questione di 'clima'………………….344 8.2 Anglo-americani a Firenze: modi di vivere, abitare e trasformare la città………….....346 8.3 Le smanie, le avventure e il ritorno alla villeggiatura sulle colline di Montenero……………354 8.4 Il soggiorno sui Lungarni pisani…………………………………………………….358 Tavole……………………………………...…………………………………………...365 3 Per una miscellanea di studi approfonditi sul viaggio a Roma come meta di pellegrinaggio e come meta laica, cfr. Roma e la Campagna romana nel Gran Tour a cura di M. FORMICA, Laterza, Bari 2009. In particolare, per questo 'passaggio' di Roma da città di pellegrinaggio a città d'arte, si suggerisce il saggio di A. PASQUALINI,
Reuso. La cultura del restauro e della valorizzazione, 2014
La realizzazione e l'impiego dei rotoli di Exultet costituisce un fenomeno strettamente circo... more La realizzazione e l'impiego dei rotoli di Exultet costituisce un fenomeno strettamente circoscritto all'Italia meridionale ascrivibile ai secoli XI e XII. In questo contesto la presenza a Pisa di ben tre esemplari di questo manufatto rappresenta un caso del tutto singolare: il più antico di essi è di origine beneventano-cassinese, risale alla metà dell'XI secolo ed è giunto a Pisa con modalità ancora dubbie probabilmente agli inizi del secolo successivo. L'articolato ciclo cristologico dell'Exultet ha costituito un modello di riferimento significativo per la produzione di altri manufatti artistici nell'ambito territoriale pisano a partire dalla seconda metà del XII secolo: un collegamento diretto con le miniature iniziali del rotolo è infatti offerto dall'iconografia di diverse scene cristologiche scolpite nel pulpito di Guglielmo, Altri riferimenti iconografici simili sono riscontrabili in alcune scene della porta di Bonanno, realizzata intorno al 1180,...
Since the mid-nineteenth century, the metropolis appeared as one of the most dramatic and contrad... more Since the mid-nineteenth century, the metropolis appeared as one of the most dramatic and contradictory manifestations of the modern age, characterized by cultural and functional problems which required radical reforms in the issues of traffic and transport, in the housing and the organization of domestic life. The futurist Umberto Boccioni interpreted the explosive growth of the city in paintings like "La città che sale" and Mario Sironi in new urban landscapes of the industrial suburbs. In 1926, the German director Fritz Lang filmed "Metropolis" with the expressionist scenography of Erich Kettelhut. The dynamism and the problem of the future of the city became protagonists of discussions of the European, American and Japanese neo avant-garde, until the early seventies. During 1968, Italian radical groups, such as Archizoom or Superstudio, articulated a critique of capitalist cities, putting into question the structure and meaning in the urban utopia of a consta...
Il riuso delle chiese nel contesto urbano pisano ha dunque riattivato luoghi in parte o completam... more Il riuso delle chiese nel contesto urbano pisano ha dunque riattivato luoghi in parte o completamente abbandonati che hanno assunto nuovi valori all’interno della citta; la ri-funzionalizzazione ha permesso un rinnovamento o una continuita di fruizione di spazi un tempo sacri ed oggi votati alle esigenze del quotidiano. Esempi tangibili in tal senso sono le chiese adibite a luoghi di istruzione (sedi universitarie o biblioteche) come S. Eufrasia, S. Anna, S. Caterina o quelle divenute teatri o sedi espositive (S. Andrea, S. Paolo all’Orto, S. Michele degli Scalzi, S. Bernardo). Alcune di esse hanno assunto nuove funzioni di servizio o commerciali come S. Luca (sede di studio legale), S. Felice e S. Regolo (filiale di banca), S. Maria della Neve (pub), S. Omobono (ristorante). Questo contributo intende descrivere i cambiamenti avvenuti nella percezione / fruizione delle architetture sacre nella realta urbanistica pisana: un valido esempio di come, alla funzione ufficiale associata al...
Almatourism: Journal of Tourism, Culture and Territorial Development, 2018
The aim of this article is to investigate the architecture of different types of accommodations i... more The aim of this article is to investigate the architecture of different types of accommodations in the Grand Duchy of Tuscany between the 17th and the early 19th centuries. Buildings used as paid accommodation facilities such as inns, hotels, and guest houses, had peculiar architectural features: they were utilitarian buildings that reflected the taste of their time and the customs and rituals related to travel. This work proposes an analysis of the architectural properties of those accommodation facilities, alongside their environmental and historical context and the transformations they have undergone in time. With this aim, we look at the development of particularly two types of accommodations that are representative for Tuscany. The coaching inns, public accommodation for travellers that often replaced earlier medieval inns, and the city hotels, usually opened inside ancient, privately-owned palaces where rooms were converted to accommodate visitors.
During the 18th century there was in Europe a sort of ‘internationalization’ of the forms of paid... more During the 18th century there was in Europe a sort of ‘internationalization’ of the forms of paid accommodation buildings in terms of features and services offered, following the exponential growth of the number of travelers, especially aristocrats, on the wave of the phenomenon of the Grand Tour. This article analyzes the hospitality forms in the Old Continent, demonstrating how they are closely linked to an evolution of the historical, economic and cultural nature of society that took place during the eighteenth century.
L’inaugurazione della ricomposizione del pergamo di Giovanni Pisano all’interno della cattedrale ... more L’inaugurazione della ricomposizione del pergamo di Giovanni Pisano all’interno della cattedrale pisana, avvenuta al cospetto di Benito Mussolini il 25 maggio del 1926, fu occasione per una serie di celebrazioni che coinvolsero l’intera cittadinanza e che sollevarono una larga eco nella stampa locale e nazionale. L’evento della ricollocazione e, al contempo, di ‘musealizzazione’ del pergamo fu sostenuto fortemente dal partito fascista che riservava una grande attenzione nei riguardi dei simboli del passato: la riconsacrazione del monumento venne definita “solennita impareggiabile dell’arte e del fascismo”. L’opera fu caricata di facili significati propagandistici, del tutto estranei alla sua natura: “l’Italia riacquista col Pergamo di Giovanni Pisano uno dei suoi piu grandi capolavori. Ed e merito della nuova mentalita fascista la ricostruzione di questo monumento divino” ( La Tribuna , 13 maggio 1926). Questo contributo intende analizzare, attraverso la lettura dei periodici del te...
Although much desired over the past years, architectural archaeology methods have rarely been app... more Although much desired over the past years, architectural archaeology methods have rarely been applied to an entire urban context, especially given the long research time needed. The study of the buildings of Pisa is part of the MAPPA project and its aim is to provide the project with further data which may be used for defining archaeological potential. The study also seeks to propose a new experimental language for the application of a stratigraphic method to a very large area, such as an entire city. The methodological choices made are described in the study, together with the problems addressed during the research activities. Details are also provided on the work phases and the first conclusions on the current status of the works are given.
Architectural Histories
This article investigates the architecture of different types of accommodations in the Grand Duch... more This article investigates the architecture of different types of accommodations in the Grand Duchy of Tuscany between the 17th and early 19th centuries. Buildings used as paid accommodation facilities such as inns, hotels, and guest houses were utilitarian buildings that reflected the tastes of their time and the customs and rituals related to travel, and thus had particular architectural features. This work proposes an analysis of the architectural properties of those accommodation facilities as well as their environmental and historical contexts and the transformations they have undergone through time. With this in mind, I look at the development of two types of accommodations in particular that are representative of Tuscany: coaching inns, which often replaced earlier medieval inns and were the focal point of the Grand Duchy's accommodation system for travellers; and city hotels, rooms usually located inside ancient, privately owned palaces converted to accommodate visitors.
1 La traduzione Rus>Ita di testi pubblicistici ad argomento economico all'interno della didattica... more 1 La traduzione Rus>Ita di testi pubblicistici ad argomento economico all'interno della didattica della Lingua Russa come Straniera: proposta di Case study ALESSANDRA CARBONE 23 Commento critico alla traduzione di For a Girl Becoming di Joy Harjo SILVIA CLAMOR 39 I "giullari" della comunicazione: Francesco d'Assisi e Dario Fo FABIANA SUSINI 51 The regulation of linguistic quality in the official speech-to-text reports of the Finnish parliament EERO VOUTILAINEN 61 Subtitling for d/Deaf and Hard of Hearing Children: Past, Present and Future ANA TAMAYO 74 3D Movie Subtitling: Searching for the best viewing experience BELÉN AGULLÓ -PILAR ORERO 91 La sottotitolazione intralinguistica automatica: Valutare la qualità con IRA CARLO EUGENI Abstract It is not by coincidence that the "Concione di Bologna" designed by Dario Fo for the theathrical show 'Lu Santo Jullàre Francesco' (1999) has been chosen as cover of Come Journal, since it proposes a reflection about the role of communication and mediation of two great 'jesters' of Italian culture: St. Francis of Assisi and Dario Fo. This article focuses on the use of the language by these two personalities and their ways of communication, adopted by medieval jester techniques. St. Francis, through idioms and gestures, was able to communicate the idea of a God open to dialogue with the sinful man; Dario Fo enchanted for years, with his revolutionary communicative capacity, the public of all parts of the world.
Antichità Altoadriatiche LXXXVII, 2018
Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pub... more Le immagini di proprietà dello Stato italiano provenienti dal territorio regionale sono state pubblicate su concessione del MiBACT -Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici -Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia -Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del MiBAC -Polo Museale del Friuli Venezia Giulia. L'autorizzazione alla pubblicazione delle altre immagini è stata concessa dagli aventi diritto. È vietata ogni l'ulteriore riproduzione e duplicazione con ogni mezzo senza l'autorizzazione degli aventi diritto.
Gli edifici destinati all'accoglienza diffusi sulle strade italiane durante i secoli del Grand To... more Gli edifici destinati all'accoglienza diffusi sulle strade italiane durante i secoli del Grand Tour (XVII-XVIII) e sviluppatisi nel corso dei successivi (XIX-XX), siano essi di natura pubblica (stazioni di posta, dogane, presidi ferroviari o case cantoniere) oppure privata (locande, alberghi, osterie), presentano caratteristiche architettoniche peculiari: si tratta di fabbricati utilitaristici che rispondono al gusto del tempo e alle consuetudini del viaggio stesso. Obiettivo primario della sessione sarà quello di analizzare le caratteristiche architettoniche peculiari di questi edifici, il rapporto con il contesto paesaggistico e cronologico nei quali sono sorti e le trasformazioni dei quali sono stati protagonisti, attraverso i mutamenti delle modalità del viaggio stesso, nonché gli usi attuali. Questa sessione è aperta ad un confronto per lo studio delle architetture ricettive stradali di respiro internazionale ed è dedicata -ma non limitata -a storici dell'arte, dell'architettura e agli studiosi di discipline affini.
GeoArcheoGypsum2019 Geologia e Archeologia del Gesso Dal lapis specularis alla scagliola, 2019
Volterra’s alabaster: geological features, anthropic uses and places of extraction. The main extr... more Volterra’s alabaster: geological features, anthropic uses and places of extraction. The main extraction areas of Volterra’s alabaster are located in central-northern Tuscany, between the current provinces of Pisa and Livorno. Several varieties of alabaster are reported: ‘Agata bionda’, ‘Bardiglio’, ‘Cenerino’, ‘Gabbro ‘and, above all, the’ Scaglione ‘, the quality with the highest purity and transparency among them. Aspects such as abundance in the territory, extraction methods, ease of processing and, of course, aesthetic factors have made such a material a valid mean for various artisanal and artistic productions since ancient times. Our study intends to analyze the specific geological characteristics of Volterra’s alabaster, identifying the extractive areas with their corresponding typological varieties and the different anthropic uses.
GeoArcheoGypsum2019 Geologia e Archeologia del Gesso Dal lapis specularis alla scagliola, 2019
It was the Etruscan community of Volterra who discovered and used the local alabaster as a craft ... more It was the Etruscan community of Volterra who discovered and used the local alabaster as a craft and artistic material,: it was used, starting from the IV century, both for the execution of decorated funeral urns for valuable everyday objects. In Roman times and during the late ancient and medieval periods, the use of alabaster for artisanal production was considerably reduced. A "renaissance" of the use of the alabaster came about in the second half of the sixteenth century, when some Volterra artists chose it to make artifacts of sacred art. Starting from the second half of the seventeenth century the alabaster processing was arranged for a wider commercial diffusion: the foundation of the Officina Inghirami in 1791 marked a decisive turning point in the evolution of the alabaster craft: Marcello Inghirami Fei was convinced that the working of Volterra stone could have developed only through an international production company, attentive in its models to contemporary stylistic trends and supported by a solid commercial organization. In line with this project, many 'alabaster travelers' contributed to the export of Volterran productions throughout the world during the nineteenth century. Our proposal intends to illustrate, in a diachronic perspective, the factors and motivations behind the spread and knowledge of the alabaster in the Italian and extra European territory.
by Eugenio Tamburrino, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, dario rose, Gervasio Illiano, Davide Gangale Risoleo, Ugo Fusco, Daniele De Simone, Alka Starac, Paolo Bonini, Gatti Sandra, Mark Locicero, Sven Kühn, Dylan K Rogers, Diego Peirano, Saskia Kerschbaum, Santiago Sánchez de la Parra Pérez, Raffaella Iovine, Giovanni Polizzi, Eleonora Romanò, Fabiana Susini, Marina Marcelli, and Francesco Maria Cifarelli
Libro degli abstract del convegno di studi "L'acqua e la città in età romana - Water and the Roma... more Libro degli abstract del convegno di studi "L'acqua e la città in età romana - Water and the Roman cities and settlements" - Feltre (BL - Italia), 3/4 Novembre 2017.
by Stefano Magnani, Martina Meyr, Elisabetta Gagetti, Mario Fiorentini, Caterina Previato, Marc Mayer-Olivé, Diana Dobreva, Alka Starac, Veronica Groppo, Silvia Cipriano, Giordana Amabili, Maurizio Castoldi, Gwenaël Bertocco, Lorenza Rizzo, Michele Matteazzi, Silvia Pellegrini, Ilaria Serchia, Eugenio Tamburrino, Rosanina Invernizzi, Alessandra Marchello, Eleonora Romanò, Luca Pintaudi, Marialetizia Buonfiglio, Patrizia Fortini, Monica Ceci, Massimo Brando, Valentina Pica, Francesco Marco Paolo Carrera, Carlotta Franceschelli, pier luigi dall'aglio, Luisa Pellegrini Masnata, Clelia Alfonsi, Federica Pantano, Giulia Doronzo, francesca romana stasolla, Ugo Fusco, dario rose, Diana Raiano, Dino Lombardo, Stefano De Togni, Stefania Ferrante, Erica Rowan, Daniele De Simone, Mario Grimaldi, Eleonora A Grillo, Rosa Torre, Giovanni Polizzi, Nadia Canu, Massimo Cultraro, Cesare Felici, Christof Flügel, and Fabiana Susini
Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Societ... more Proseguendo la tradizione dei convegni tematici periodicamente organizzati ad Aquileia, la Società Friulana di Archeologia e il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine organizzano nei giorni 6 -8 aprile 2017 un incontro dedicato ai sistemi di smaltimento delle acque nel mondo antico. Punto di partenza sono i dati acquisiti nel corso delle indagini archeologiche nella città romana, a partire dagli scavi per le fognature moderne (1968)(1969)(1970)(1971)(1972), che hanno permesso di riconsiderare l'andamento e l'evoluzione del sistema fognario antico, nonché di acquisire informazioni su numerosi aspetti della vita quotidiana e delle attività che si svolgevano all'interno della città, in base all'esame dei materiali depositatisi nel corso del tempo all'interno delle condutture di smaltimento delle acque reflue.
The imposition of Christianity on Western civilizations influenced the approach of research into ... more The imposition of Christianity on Western civilizations influenced the approach of research into the themes of sexuality for centuries. In Roman society sexuality, in its various forms, was perceived as a natural thing: the pleasures of the flesh are not repressed and the many forms of sexual intercourse are not despised. In the late Republican and in the Imperial Ages, sexual pleasure, even outside the marriage, was considered a legitimate and personal choice: many and cheap were the places of 'unofficial' love (called specifically lupanares) and innumerable were women available for a fee (called meretrices, or more volgarly lupae). The linguistic expressions associated with this kind of sexuality (for example, prostare ‘standing in front of the brothel’, prostituere ‘to show’) are "technical terms" that are also attested in subsequent centuries in reference to that hedonistic reality. The advent of Christianity, from late antiquity to the whole Middle Age, has limited the use of this linguistic forms and prohibited behaviors associated with prostitution, considered sinful and immoral, and therefore subject to public sanctions. In spite of this, the sexing industry continued to spread, occupying closed spaces, hidden to the common judgment. This paper focus on the theme of the circulation of linguistic elements related to sexual practices, their free manifestation and their related structures in a diachronic sense.