Archeologia urbana a Catania. Problematiche e prospettive per lo sviluppo sostenibile della città (original) (raw)

Catania. Archeologia e città. Il progetto OPENCiTy Banca Dati, GIS e WebGIS

Daniele Malfitana, Antonino Mazzaglia, Maria Luisa Scrofani, Graziana Oliveri, Giovanni Fragalà, Antonino Cannata, Annarita Di Mauro, Valerio Noti, samuele barone, G. Meli, Claudia Pantellaro, Giuseppe Cacciaguerra

OPENCiTy è un progetto di ricerca multidisciplinare avviato dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr sulla città di Catania. Il suo obiettivo è la creazione di uno strumento capace di accrescere, attraverso la libera condivisione dei dati, frutto della secolare attività di ricerca storico-topografica condotta in area urbana, la conoscenza collettiva, favorendo la pianificazione e la tutela territoriale. Il presente volume, primo di una serie monografica destinata ad approfondire ogni singolo aspetto della storia e della cultura di Catania, divulgandone i risultati raggiunti, è dedicato all’inquadramento del tema nell’ambito delle ricerche di archeologia urbana, al ruolo della ricerca fatta “nella città e per la città” per giungere all’analisi delle caratteristiche e delle scelte metodologiche operate nella creazione della banca dati, della piattaforma GIS e del WebGIS, i tre elementi a cui è demandato il compito di archiviare, gestire, analizzare e rendere liberamente accessibili, su base geospaziale, i dati relativi alla complessa stratificazione urbana della città di Catania.

Alcune riflessioni di Archeologia Urbana e Pubblica a Siracusa

Siracusa Antica a cura di Fabrizio Nicoletti (Regione Siciliana, 2022), 2022

Questo contributo non è solo una riflessione sullo stato della ricerca archeologica a Siracusa, ma pone l’accento anche sul potenziale archeologico della città, purtroppo non adeguatamente valorizzato e molto spesso trascurato, eppure di fondamentale importanza nella storia della ricerca e nella ricostruzione della topografia antica e medievale. In secondo luogo si vuole dare attenzione ad una branca della scienza archeologica che negli ultimi anni ha fatto progredire la ricerca in Italia e in Europa, l’Archeologia Pubblica, affinché l’intera comunità sia parte attiva nel processo di ricerca e successivamente di divulgazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. SUMMARY - SOME REFLECTIONS ON URBAN ARCHAEOLOGY AND PUBLIC ARCHAEOLOGY IN SYRACUSE - This paper is not only a discussion on the state of archaeological research in Syracuse, but it also emphasises the archaeological potential of the city which, unfortunately, is not enhanced and very often neglected, although it is essential in the history of the research and in the reconstruction of the ancient and medieval topography. The second aim of the paper is to give attention to a branch of archaeological science, public archaeology, that has advanced the research in Italy and Europe in the last years, for the community to be an active part both in the research process and in the disclosure and enhancement process of archeological heritage.

Gian Pietro Brogiolo, Alexandra Chavarria Arnau, Archeologia e sostenibilità nell’era post (?) COVID-19, European Journal of Post-Classical Archaeologies, 10, 2020, pp. 7-20.

PCA, 2020

In this paper we reflect on four important issues for the relationship between archaeology and society in the post-COVID-19 era: resources, social commitment, our digital pres- ence in communities, and normative legal frameworks. We propose a shared program, having long advocated a participatory archaeology which analyses past and more sustain- able civilizations, and reflects on the lack of sustainability in today’s world.

L’archeologia, futuro della città contemporanea. Un’esperienza didattica

IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI Per una nozione rinnovata di Patrimonio, 2019

Le città sono l’esito del susseguirsi di trame e orditure che, nel tempo, si sovrappongono mettendo sovente in evidenza contraddizioni, lacune e discontinuità del palinsesto urbano. Il conflitto di autonomie di logica, di contesto d’uso e forma, di passati e presenti differenti, manifestano il bisogno di trovare una risoluzione capace di innescare una nuova vitalità e una nuova riconoscibilità di senso e struttura della città. La reinterpretazione contemporanea delle tracce archeologiche trova nel progetto di architettura il luogo in cui interrogarsi criticamente su ciò che tali preesistenze hanno ancora oggi in potenza: ovvero le capacità di riemergere, nel contemporaneo, come inediti elementi primari. Ele- menti, cioè, in grado di risolvere le discontinuità e le smagliature tra le figure autonome del tessuto urbano, innescando nuove tensioni nella costruzione della città.