3 o CONVEGNO INTERNAZIONALE STUDI MEDITERRANEI (original) (raw)
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V CICLO DI STUDI MEDIEVALI, Firenze 3-4 Giugno 2019
NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino, Azzurra Rinaldi, Valerio Cappozzo, Giacomo Brotto, Massimo Siani, Michela Giuntoli, Stefano Bernardinello, Antonio Tagliente, Carlo Pùlisci, Irma Kaplūnaitė, Michele Lacerenza, Italia Caradonna, Andrea D'Apruzzo, Antonella Ventura, Alessandro Melega, Mario Loffredo, Valerio Luca Floris, Giulia Calabrò, Arancia Boffa, Davide Esposito, Aurelia Maruggi, Stefano De Togni, Lorenzo Fragai, Matteo Saracini, Mario Gaglione, Carlo Maria Poggi, Sara Ragni, Elena R . Trunfio, Roberto Del Monte, Rytis Jonaitis, Andrea-Bianka Znorovszky, Rita Mei, Eleonora Casarotti, Sarah Procopio, Catarina M Tibúrcio, Federica Fiorini, Mattia Sanna Montanelli, Joao Nisa, Enrico Pomo, Massimiliano David, Chiara Ribolla, Lester Lonardo, Marianna Cuomo, Giacomo Ponticelli, Chiara Baldestein, Annalisa Colecchia, Luca Salvatelli, Elena Catalano, Filippo Ribani, Nicoletta Usai, Giulia Lovison, Francesco Mameli, Beatrice Brancazi, Paola Novara, Abel de Lorenzo Rodríguez
LA GRANDE MADRE MEDITAZIONI MEDITERRANEE
I. Le pagine che seguono sono all'insegna di un'evasione e di un ritorno 1. Di un allontanamento, innanzi tutto, dal Nord, regno dell'attivismo sfrenato e di una greve malinconia, alla volta del Mediterraneo, illuminato dalla «serenità dionisiaca» 2 e accogliente come una «seconda Grande Madre» 3. Fin dalle prime battute, Jünger inscrive, così, il suo ritorno in Sardegna entro una dimensione mitica, numinosa e archetipica che getta luce su un altro episodio emblematico: la visita all'antica città di Biblo, sede, come sappiamo grazie a Frazer, del culto di Adonis e di Ishtar, «la grande dea madre, incarnazione delle energie riproduttive della natura» 4. Come ha osservato Alfonso di Nola, la ricostruzione dello studioso scozzese si basava su una visione evoluzionistica del corso della storia, culminante nel progresso scientifico, latore di indiscutibili vantaggi sotto il profilo intellettuale, morale e materiale. Tuttavia, il quadro tracciato da Frazer non è privo di ombre. Lungi dal formulare una filosofia della storia vicina alla teoria comtiana dei tre stadi, che implicava il passaggio dal predominio della religione a 1 In un'intervista rilasciata nel 1969 Jünger riconobbe che «la fuga ha giocato un certo ruolo nella mia vita» (E.
VII GIORNATA SICILIANA DI STUDI ISPANICI DEL MEDITERRANEO
Obiettivi del congresso internazionale: Si tratta, come si è fatto sempre di un congresso internazionale, che attraverso l’adozione di una prospettiva aperta e interdisciplinare ispirata al dialogo, si propone di riunire docenti e ricercatori provenienti da diversi campi d’indagine, e da paesi differenti, al fine di diffondere e approfondire lo studio della figura della madre nell’ambito delle diverse prospettive culturali. L’eredità delle madri merita di essere celebrata e valutata per poter assegnare alla donna il posto che le corrisponde di diritto nella società di tutti i tempi; durante le giornate di studio saranno studiati anche i casi in cui la nozione di “materno” da uno sguardo tradizionale e di genere, è giunto, con l’evoluzione storica della figura femminile, al capovolgimento di se stesso fino a determinare il rigetto del ruolo classico e la rappresentazione di madri de-generi. L’obiettivo principale della Convention è quello di ricostruire la figura materna, in ambito accademico e scientifico, nella storia di tutte le società (non solo ispanica) all’interno delle quali è possibile avvertire analogie e differenze. Il confronto delle diverse prospettive mirerà a inserire la declinazione del materno in un contesto eterogeneo e diversificato in cui la riflessione sulla donna passa attraverso modelli autobiografici, storici, psicodinamici fino ad arrivare alla trasformazione indotta negli ultimi decenni dalla formazione dei Women’s gender studies che hanno modificato, per certi versi, il ruolo tradizionale di “madre”. Particolare attenzione, infine, sarà dedicata alla crisi del ruolo simbolico della madre nella cultura della “ipermodernità” e ai suoi tragici legami con il fenomeno del femminicidio come risposta e forma suprema e invisibile di dominio dell’uomo sulla donna. Aree tematiche: La figura materna in ambito politico. La figura materna come mediazioni nei conflitti sociali. La figura materna e la religione. La figura materna come memoria di un territorio. La figura materna e l’arte. La configurazione materna nel cinema. La presenza della figura materna nella musica. Maternità e lavoro. Il ruolo della madre nella produzione letteraria. La madre nella storia.
SCRITTURE MEDITERRANEE ATTI DEL SEMINARIO A CURA DI
Il volume è stato realizzato con Fondi MURST ex 40% Proprietà letteraria originaria dell'Università degli Studi di Milano In copertina: particolare del coperchio di un'olletta ad anse perforate proveniente da una tomba ignota di Tarquinia, conservata al Museo Nazionale Tarquiniense Nel frontespizio: in alto, il vaso iscritto dalla tomba 482 della necropoli di Osteria dell'Osa (da AA.VV., La necropoli laziale di Osteria dell'Osa, a cura di A.M. Bietti Sestieri, Roma 1992, fig. 3a.270); in basso, particolare dell'apografo dell'iscrizione sul coperchio dell'olletta riprodotto in copertina (da G.
VIII 2006 CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO SPOLETO
Non si può non rimanere colpiti dal fatto che Giovanni da Capestrano, nello stesso codice in cui figuravano i suoi de novissimis, opere di argomento apocalittico destinate alla predicazione, richiese di far copiare anche due scritti di carattere astrologico opera di Giovanni Paolo da Fondi. Se da un lato l'astrologia veniva stigmatizzata dal francescano, che non considerava lecito per i cristiani fare affidamento sul corso degli astri e sulle superstizioni, dall'altro l'influenza gioachimita e il profetismo che percorse ancora tutto il XV secolo sembrano invece lasciare presumere un comune interesse tra il frate abruzzese e l'astrologo maestro a Bologna. Il problema è stato posto una prima volta già in occasione del V Convegno storico 1 Nell'ambito delle Settimane di Studi organizzate dal Centro Studi San Giovanni da Capestrano, sotto la guida del prof. Marco Bartoli e dalla prof. ssa Edith Pasztor, si decise di iniziare il lavoro di trascrizione e studio a partire dai codici IV e V della biblioteca del capestranense, di contenuto analogo. Constatando come fra le opere di cui il frate abruzzese aveva richiesto copia, assieme ai suoi De novissimis, figuravano anche due opere dal titolo emblematico: Questio de duratione mundi e Tractatus astrologicus, opera di tal Giovanni Paolo da Fondi, si ritenne opportuno approfondire l'argomento, al punto da volerne fare una edizione critica. Colgo l'occasione per ringraziare la dott. sa Francesca J. Mapelli e il prof. Prospero T. Stella per i preziosi aiuti e gli amichevoli consigli.
MEDITERRANEO, L'INVASIONE DEGLI ALIENI
Treccani.it Atlante, 2023
Dove sono gli alieni? Viene spontaneo guardare verso il cielo e le stelle. Invece è il caso di tenere d’occhio il Mediterraneo. Perché quelli cui ci riferiamo sono strani ma non extraterrestri. Semmai li scoviamo nel luogo “sbagliato”: non dovrebbero essere nel Mare nostrum, bensì in acque tropicali: dalla lepre di mare (o Aplysia dactylomela), mollusco erbivoro svolazzante sott’acqua, al Melibe viridis, un lumacone carnivoro con una testa gelatinosa che setaccia il fondale, degno di un film fanta-horror; dal “bruttissimo” e, soprattutto, velenosissimo pesce pietra (Synanceia verrucosa) al pesce chirurgo (Acanthurus monroviae), con la coda tagliente come un bisturi.