Città esattamente altrove (original) (raw)

Città dell'altrove

NIP Network in Progress, 2012

Il Landscape Urbanism (LU) interpretato in chiave metodologica è secondo molti quella disciplina che usando il paesaggio come modello per l’urbanistica ha saputo dare risposte simultaneamente generiche, sistemiche e dinamiche, senza perdere in specificità e in operatività. Considerando il tempo e non più la scala metrica la variabile che distingue i progetti, si può provare a dare alla sintesi tra architettura, urbanistica e paesaggio un nuovo significato. Le differenze scalari misurano il grado di virtualità di un progetto, ovvero il grado di definizione temporale, di specificità e di determinatezza che esso è in grado di attualizzare.

Altri, altrove, altrimenti

2020

Terminata la fase più intensa e drammatica del contagio da Coronavirus, l'osservazione di alcune sue conseguenze sugli spazi aperti urbani potrebbe essere utile per l'avanzamento del progetto, al di là della contingenza emergenziale. In particolare, si sollevano due questioni. La prima: dopo che l'assenza degli umani ha rivelato la presenza di altri esseri viventi, vegetali e animali, nello spazio urbano, potrebbe ora essere possibile e persino desiderabile stabilire con essi rinnovate condizioni di compresenza, alla luce delle più avvertite posizioni del pensiero contemporaneo sulla necessità del superamento del dualismo oppositivo tra natura e cultura, tra natura e città. La seconda questione ci interroga su dove e come saranno gli spazi attraenti, centrali e capaci di coesione sociale del futuro prossimo, ora che, esautorati dagli spazi pubblici tradizionali, abbiamo fatto esperienza della qualità silenziosa di molti ambiti di amnesia urbana, fuori dall'ortodossia...

False città

L'evoluzione delle dimensioni spaziali e temporali della città finisce per erodere progressivamente l'esperienza urbana nella città contemporanea, pur nell'apparenza "aumentata" di urbanità.

Nessun altrove

Dove sono finiti i Rohingya? Sono andati anche loro in vacanza? In quale oscurità sono (ri)precipitati? Neppure un anno fa ce li servivano a pranzo e a cena. Un moto di indignazione non glielo negavamo. Poveri, abbastanza neri, prolifici, musulmani, ma molto distanti. Era il loro unico pregio, oltre a quello di consentirci di parlar male di una ex immacolata esaltazione come Aung San Suu Kyi, caduta in disgrazia nei nostri teneri cuori che adesso le strappano di dosso le medaglie che generosamente le avevamo conferito. Nessun video afflitto inquadra più questa popolazione indefinibile se non per via delle sciagure incomprensibili che patisce e la sua maestosa impotenza. Se Aung San non fosse stato ucciso La Birmania dorata sarebbe diventata Un luogo di pace canta una tarana –canzone poetica rohingya raccolta dalla studiosa malese Kazi Fahmida Farzana nel suo bellissimo libro Memories of Burmese Rohingya Refugees. Contested Identity and Belonging, Palgrave Macmillan, 2017.

La boemia altrove

Caietele Echinox, 2017

The paper deals with some non-Czech literary reflections of Bohemia and its culture/cultures: in Central-European history the notion of Czech culture is not univocal and the perception of Czech Bohemia is not continual. The region, situated in the same centre of Europe, since medieval times has been the theatre of crossings and encounters, as well as the scene of conflicts and removals. Literature preserves and restores, recalls traces and restitutes values from oblivion, creating at the same time fictional characters and places, which can conceal the real ones or at least change their nature and shape. An elusive Bohemia, located somewhere else, thus mythical, is frequent in its German literary reflections.

L'altrove della traduzione.

Il passaggio da una lingua a un'altra è traslazione più che traduzione, trasporto più che introduzione. (A. Bensoussan) La traduzione può svolgere un ruolo d'innovazione, arricchendo la lingua del paese d'arrivo. (M. C. Batalha) Ciascuna traduttrice, ciascun traduttore assume nei confronti dei testi, autori, società e ideologie dominanti con e in cui lavora posizioni variabili, mobili e continuamente negoziabili. (M. Baker) Voglio intraprendere una pratica della traduzione speculativa, provvisoria e interventista. (T. Niranjana) La traduzione densa potrà spinger[ci] ad andare oltre e a intraprendere il più difficile compito di giungere a una forma di rispetto per l'altro. (K.A. Appiah) La scrittura come traduzione da un metatesto culturale, che non è un testo originale, quanto piuttosto un originale immaginario. (P. Bandia) Nell'era degli attacchi informatici, futuro teatro di guerra, futura zona traduttiva sarà il terreno elettronico. (E. Apter) L'importanza di divenire traduttori perpetui per porci a leggere un mondo plurilingue. (S. Mehrez) Traduco, dunque sono. (J. Lahiri)

LA PROSSIMA CITTÀ

Oggi metà degli abitanti del pianeta vive in città e si stima che nei prossimi 10 anni questa quota raggiungerà il 75% della popolazione mondiale; tale percentuale è già stata raggiunta in Europa, dove vi sono ben 468 città con almeno 100.000 abitanti. Le città occupano solo il 2% della superficie mondiale ma consumano i tre quarti delle risorse; allo stesso tempo le prime 25 città del pianeta producono metà della ricchezza dell'umanità. Le aree urbane europee consumano il 70% dell'energia dell'intera Europa, che genera il 75% delle emissioni di gas serra. Globalmente stiamo consumando in 282 giorni le risorse che il pianeta produce in 365. La soluzione di questi problemi richiede l'adozione di un "nuovo modello di città", di comunità locale, di fruizione della città e dei suoi servizi, che sappia coniugare innovazione, efficienza, sostenibilità, inclusione e sviluppo.