Maria Pia Donato | Centre National de la Recherche Scientifique / French National Centre for Scientific Research (original) (raw)
Books by Maria Pia Donato
by Lettere d'artista / Lettres d'artiste - progetto di ricerca, Giovanna Capitelli, Maria Pia Donato, Carla Mazzarelli, Tiziano Casola, Ilenia Falbo, annalisa laganà, Arnold A Witte, Erminia Irace, Carolina Brook, Francesca Valli, and Teresa Montefusco
Volume conclusivo del progetto LettresArt dell'EFR, dedicato alla memoria di Serenella Rolfi. Ind... more Volume conclusivo del progetto LettresArt dell'EFR, dedicato alla memoria di Serenella Rolfi. Indice, premessa e bilancio del progetto di ricerca.
PUF, Paris , 2020
Je suis heurese d'annoncer la parution de la traduction française de mon livre, 'Les Archives du ... more Je suis heurese d'annoncer la parution de la traduction française de mon livre, 'Les Archives du Monde', chez PUF.
En 1809, avec un empire plus étendu que jamais, Napoléon s’empara des archives du Saint-Empire romain germanique dissous et de celles de la papauté. C’est alors que fut conçue l’idée de rassembler les fonds historiques les plus précieux provenant des territoires annexés et des pays satellites : une « vaste collection européenne de documents » comme on n’en avait jamais vu.
Des dizaines de fonctionnaires, d’hommes de lettres, de gendarmes, de simples ouvriers furent mobilisés pour la conquête des témoignages écrits de la civilisation occidentale, dans ce qui devint une guerre de la mémoire entre les États et les cités emportés par la vague française et un empire qui avait transformé l’universalisme armé de la Révolution en pure et simple domination. Au fil des années furent amassés dans le Palais des archives à Paris, l’hôtel de Soubise, des centaines de milliers de parchemins, liasses et registres en provenance de Rome, d’Espagne, des Flandres, de Vienne et de Turin. Cet ouvrage reconstruit les origines politiques et intellectuelles, l’organisation, les difficultés, les répercussions de ce projet de constitution des archives du monde, qui bouleversa le rapport de toute une époque au passé.
A Companion to the Early Modern Cardinal is the first comprehensive overview of its subject in En... more A Companion to the Early Modern Cardinal is the first comprehensive overview of its subject in English or any language. Cardinals are best known as the pope’s electors, but in the centuries from 1400 to 1800 they were so much more: pastors, inquisitors, diplomats, bureaucrats, statesmen, saints; entrepreneurs and investors; patrons of the arts, of music, literature, and science. Thirty-five essays explain their social background, positions and roles in Rome and beyond, and what they meant for wider society. This volume shows the impact which those men who took up the purple had in their respective fields and how their tenure of office shaped the entangled histories of Rome and the Catholic Church from a European and global perspective.
SilvanaEditoriale (biblioteca d’arte), 432 p., ISBN 9788836641468, 2019
Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna.... more Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna. In una prospettiva transnazionale, studiosi e gruppi di ricerca europei si sono interrogati sulle potenzialità delle corrispondenze di pittori, scultori e architetti che la storiografia sette-ottocentesca ha reso riconoscibili come fonte per la storia dell’arte. I saggi qui riuniti ne indagano le tipologie, i modelli storiografici e letterari, privilegiando una lettura volta all’analisi delle dinamiche e ai fenomeni di irraggiamento prodotti dai soggiorni di lunga e media durata degli artisti nella capitale pontificia. Da Bellori a Francesco Albani, da Algarotti a Bottari sino a Goethe, Winckelmann, Flaxman, Johann Martin Wagner e Giovanni Costa, i saggi intrecciano da cronologie e prospettive geografiche differenti le potenzialità di una fonte la cui autonomia era stata riconosciuta nel 1821 dal Catalogo ragionato dei libri d’arte di Leopoldo Cicognara. L’esperienza del paesaggio attraversato e la sociabilità, le pratiche di formazione dei giovani studenti dentro e fuori le accademie, così come gli scambi orizzontali artista-artista e la corrispondenza artista-committente : nelle indagini raccolte i percorsi delle missive da Roma o verso Roma disegnano la rete epistolare che tra Età dei Lumi e seconda Restaurazione fu determinante per la circolazione di modelli, opere e artisti ben oltre i confini dello Stato Pontificio.
ROLFI OZVALD, Serenella ; MAZZARELLI, Carla ; Il carteggio d’artista : fonti, questioni, ricerche tra XVII e XIX secolo, ed. SilvanaEditoriale (biblioteca d’arte), 432 p., ISBN 9788836641468
Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana III. La Vaticana nel Seicento (1590-1700): una biblioteca di biblioteche, 2014
All’inizio dell’Ottocento, Napoleone conquistava l’Europa. E mentre l’impero si estendeva fino al... more All’inizio dell’Ottocento, Napoleone conquistava l’Europa. E mentre l’impero si estendeva fino alla Vistola e al Danubio, prese forma il progetto di trasferire a Parigi gli archivi più importanti dei paesi annessi e degli Stati satelliti: un Archivio del Mondo, che sotto l’astro di Bonaparte avrebbe riunito le testimonianze scritte della civiltà. Parigi sarebbe diventata la capitale della Storia.
Una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta Europa. Decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. Con la Restaurazione i documenti ripresero (quasi tutti) la via del ritorno, a suggellare il nuovo ordine emerso dal Congresso di Vienna e la nascente Europa delle nazioni.
Questo libro racconta un’impresa titanica, forse la più folle tentata da Napoleone e da un impero in cerca di radici. Un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la Storia. E chi possiede la Storia, controlla la visione del futuro.
Una impresa che oggi, nel mondo digitale, può apparire come una curiosità da relegare a un remotissimo passato in cui si facevano le guerre per possedere atti e pergamene.
In realtà, non è così. I furti di documenti sono ancora una modalità delle dittature, del conflitto etnico e confessionale. Di più: possedere l’informazione, governare la narrazione storica è questione più che mai aperta.
by vincenzo lavenia, Marco Bellabarba, Luciano Pezzolo, massimo donattini, Marco Armiero, Roberta Biasillo, Maria Pia Donato, Massimo Rospocher, Lucio Biasiori, Hitomi Sato, and Antonio TRAMPUS
INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - PARTE PRIMA: LE QUESTIONI. - I. Il pensiero del passato e l’id... more INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - PARTE PRIMA: LE QUESTIONI. - I. Il pensiero del passato e l’idea di moderno. - II. Misurare il tempo. - III. Rivoluzioni ecologiche lunghe tre secoli. - IV. Cartografare lo spazio. - V. Reti globali e merci. - VI. Lavoro, schiavitù, migrazioni. - VII. Grande divergenza, capitalismo, industrializzazione. - VIII. Stati, imperi, colonie. - IX. Le città. - X. Violenza e guerra. - XI. Le stratificazioni sociali. - XII. Matrimonio, famiglia, sessualità. - XIII. Culti e religione: contatti, conflitti, trasformazioni. - XIV. Emozioni tra individuo e collettività. - XV. Organizzazione e sapere scientifico. - XVI. La comunicazione: stampa, scrittura, oralità, immagini e suoni. - PARTE SECONDA: I LUOGHI E LE GRANDI CESURE. - XVII. 1368. Dopo la «pax mongolica»: l’Asia dei Ming e di Timur. - XVIII. 1434-1512. La fondazione dell’«Estado da India» e l’inizio del colonialismo. - XIX. 1453-1526. Istanbul, la Persia e Agra: gli imperi islamici. - XX. 1492. Da Granada ai Caraibi: la Spagna unita tra «conversos» e vecchi cristiani. - XXI. 1517. Wittenberg, Ginevra, Londra e Roma: la crisi religiosa in Europa. - XXII. 1519-1555. Da Gand ad Augusta: Carlo V e il potere asburgico. - XXIII. 1520-1683. Da Rodi a Vienna: la sfida ottomana. - XXIV. 1521-1534. Tenochtitlán e Cuzco: come finirono gli «imperi» del Nuovo Mondo. - XXV. 1527. Il sacco di Roma e le guerre d’Italia. - XXVI. 1533-1613. La Russia e l’Eurasia: Ivan il Terribile e il «periodo dei torbidi». - XXVII. 1559-1648. Da Parigi a Vestfalia: i conflitti di religione. - XXVIII. 1602. La VOC: i Paesi Bassi e l’imbarazzo della ricchezza. - XXIX. 1603-1644. Una dinastia di «shogun» per il Giappone, i Qing in Cina. - XXX. 1609. Espellere i «moriscos». - XXXI. 1649. Una repubblica puritana e le origini della potenza britannica. - XXXII. 1660. Lo Stato sono io: la Francia e l’Europa del tardo Seicento. - XXXIII. 1682-1796. Baltico, Mar Nero, Siberia: la Russia dei Romanov in guerra. - XXXIV. 1700-1738. L’Europa multipolare. - XXXV. 1740-1763. Guerre europee e guerre globali. - XXXVI. 1776-1833. Le Rivoluzioni Atlantiche. - XXXVII. 1789. Parigi insorge: la Rivoluzione Francese. - XXXVIII. 1804-1815. Il nuovo ordine in Europa. - Carte. - Cronologia. - Indici.
In early modern society, a sudden death was perceived as a mala mors because it threatened the vi... more In early modern society, a sudden death was perceived as a mala mors because it threatened the victim’s salvation by hindering repentance and last confession. This book explores how a new scientific interpretation of death and a new attitude towards dying first came into being in the eighteenth century, breaking free from the Hippocratic tradition, which regarded death as the obvious limit of physician’s capacity, and leading the way to a belief in the 'conquest of death' by medicine which remains in force to this day.
Edited books by Maria Pia Donato
Terres, meubles, reliques, livres, archives, bijoux et robes, plantes, etc. Comment, sur autant d... more Terres, meubles, reliques, livres, archives, bijoux et robes, plantes, etc. Comment, sur autant d’objets, penser l’inventaire comme cette technologie de la maîtrise du monde par l’écrit? Comment saisir les contextes institutionnels et les circonstances (temps ordinaire du fonctionnement d’une administration ou contexte de crise politique) de la réalisation des inventaires ?
Dans une longue période allant du xiiie siècle au xixe siècle, et au sein de l’espace européen, l’ouvrage éclaire ainsi les objectifs de la production d’un inventaire, les opérations matérielles et intellectuelles sous-jacentes à sa mise en œuvre. Il explore par là même les logiques qui organisent l’accès aux données.
Maria Pia Donato (dir.), Mélanges de l’École française de Rome, no 132-2 | 2020, mai 2021. Cet n... more Maria Pia Donato (dir.), Mélanges de l’École française de Rome, no 132-2 | 2020, mai 2021.
Cet numéro rassemble les actes du colloque Lettere, corrispondenze, reti epistolari : a che punto siamo ? qui s’est tenu à Rome (EFR/KNIR) en novembre 2018.
Table des matières
Maria Pia Donato
Lettere, corrispondenze, reti epistolari
Tradizioni editoriali, temi di ricerca, questioni aperte
Paola Volpini
I dispacci degli ambasciatori in età moderna : edizioni di fonti e cantieri aperti
Elena Valeri
Lettere diplomatiche e lettere familiari : alle origini dell’epistolario di Baldassarre Castiglione
Annalisa Biagianti
Carteggi pubblici, epistolari privati
Le corrispondenze consolari come fonti per la storia della diplomazia tra XVIII e XIX secolo
Geneviève Haroche-Bouzinac
Une trentaine d’années de critique épistolaire 1987-2018
Un choix bibliographique
Corrado Viola
Edizioni a stampa di epistolari di letterati italiani
Tendenze e iniziative
Clizia Carminati
Le corrispondenze letterarie del Cinquecento e del Seicento : metodi e iniziative di studio
Con osservazioni sull’« Echo cortese » di Michelangelo Torcigliani
Harald Hendrix
Assenze e presenze di artisti nelle raccolte epistolari fra Cinque e Seicento
Serenella Rolfi Ožvald
Lettera d’artista
Tipologie e linguaggi tra Sette e Ottocento e l’invenzione della tradizione
Pierre Musitelli
De la correspondance au réseau : déchiffrer, éditer, reconstituer
Le cas des lettres de Pietro et Alessandro Verri
Pierre-Yves Beaurepaire
La lettre, la carte et le lien
Expériences de recherche et questions ouvertes
René Sigrist
Correspondances scientifiques du xviiie siècle
Un essai d’analyse statistique
AHRF, 2020
Les deux époques de la domination française à Rome-la République Romaine, proclamée le 15 février... more Les deux époques de la domination française à Rome-la République Romaine, proclamée le 15 février 1798 dans le cadre de la politique offensive du Directoire et dissoute en septembre 1799, puis après une année d'occupation militaire de la ville, l'annexion à l'Empire de 1809 à 1814-sont, depuis quelques années déjà, un objet historiographique à part entière. Cependant, la Rome révolutionnaire et impériale peine à trouver sa place dans un « grand récit » de l'époque révolutionnaire et impériale qui est en passe d'être profondément renouvelé par des approches transnationales de plus en plus attentives aux circuits globaux des circulations d'hommes et d'idées. Qui plus est, malgré la moisson d'études réalisées en la matière, l'historiographie peine à articuler en une vision cohérente les multiples déclinaisons de la réalité unique d'une ville qui était à la fois le centre de la catholicité, l'un des foyers du cosmopolitisme européen et la capitale d'un État territorial ébranlé par la Révolution. Comment reconnecter ces différentes dimensions et les enjeux spé-cifiques de chacune d'entre elles ? Quels furent les effets des changements politiques sur la société romaine dans ses nombreuses et différentes com-posantes ? Quelle recomposition ces deux périodes « françaises », bien que courtes et contrastées, produisirent, cristallisèrent ou accélérèrent-elles ? À l'inverse, quel fut le rôle et le poids de Rome dans les dynamiques politiques en France et à l'échelle européenne, voire globale ? Telles sont les questions que ce numéro thématique se propose de reprendre à nouveaux frais, dans une perspective privilégiant l'étude d'institutions et de groupes sociaux qui, de par leur nature, permettent précisément de thématiser le jeu d'échelle d'une Rome ville-monde, capitale politique, cité provinciale. Avant de présenter les différentes contributions qui composent ce numéro, il convient, sans prétendre à l'exhaustivité, d'esquisser un état ANNALES HISTORIQUES DE LA RÉVOLUTION FRANÇAISE-2020-N°3 [5-19]
I am pleased to announce the publication of this volume , which includes the articles originally ... more I am pleased to announce the publication of this volume , which includes the articles originally published in Volume XXIII, Nos. 1-2 (2018) of Brill's journal Early Science and Medicine with one additional chapter by Timothy D. Walker and an updated introduction.
themed issue of Journal of Early Modern History, 22/5, 2018. In the last decades, a vast body of ... more themed issue of Journal of Early Modern History, 22/5, 2018.
In the last decades, a vast body of literature has scrutinized the archive, regarding it as an instrument of power for the Western conquest of the world. More recently, a new, vibrant cultural history of archives has changed our understanding of archives as a fully-fledged historical object and why they matter for extending the geographical scope of history and achieving a more connected image of modernity. The articles assembled in this themed issue delve into the history of imperial archives and archival practices in the period 1500-1800, bringing together different lines of inquiry. Each contribution focuses on a major Western imperial formation at different epochs in their evolution, dealing both with current records and historical collections; each engages with archives as an institution, as assemblages of documents that circulated in and out of official depositories, as a site where colonial administrative knowledge was elaborated, and as a political project.
Milano, Franco Angeli, 2017
Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicat... more Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicata, indagando soprattutto i collega- menti che connettono le tre tematiche. Da studiosa laica ha af- frontato con sensibilità e intelligenza i temi della storia religiosa, incrociando una pluralità di approcci: da quello propriamente reli- gioso a quello politico-sociale, a quello ecclesiastico, a quello cul- turale, coniugando sempre l’attività di storica con quella di studio- sa aperta alle scienze sociali, di osservatrice del presente. In que- st'ottica, i contributi di amiche e amici che hanno collaborato al volume sono ripartiti in tre sezioni, relative alle questioni di gene- re, alla vita religiosa e alla santità. Gli interventi, pur spaziando su un arco cronologico molto vasto, rivelano un ineludibile intreccio, il cui perno è il protagonismo femminile.
by Lettere d'artista / Lettres d'artiste - progetto di ricerca, Giovanna Capitelli, Maria Pia Donato, Carla Mazzarelli, Tiziano Casola, Ilenia Falbo, annalisa laganà, Arnold A Witte, Erminia Irace, Carolina Brook, Francesca Valli, and Teresa Montefusco
Volume conclusivo del progetto LettresArt dell'EFR, dedicato alla memoria di Serenella Rolfi. Ind... more Volume conclusivo del progetto LettresArt dell'EFR, dedicato alla memoria di Serenella Rolfi. Indice, premessa e bilancio del progetto di ricerca.
PUF, Paris , 2020
Je suis heurese d'annoncer la parution de la traduction française de mon livre, 'Les Archives du ... more Je suis heurese d'annoncer la parution de la traduction française de mon livre, 'Les Archives du Monde', chez PUF.
En 1809, avec un empire plus étendu que jamais, Napoléon s’empara des archives du Saint-Empire romain germanique dissous et de celles de la papauté. C’est alors que fut conçue l’idée de rassembler les fonds historiques les plus précieux provenant des territoires annexés et des pays satellites : une « vaste collection européenne de documents » comme on n’en avait jamais vu.
Des dizaines de fonctionnaires, d’hommes de lettres, de gendarmes, de simples ouvriers furent mobilisés pour la conquête des témoignages écrits de la civilisation occidentale, dans ce qui devint une guerre de la mémoire entre les États et les cités emportés par la vague française et un empire qui avait transformé l’universalisme armé de la Révolution en pure et simple domination. Au fil des années furent amassés dans le Palais des archives à Paris, l’hôtel de Soubise, des centaines de milliers de parchemins, liasses et registres en provenance de Rome, d’Espagne, des Flandres, de Vienne et de Turin. Cet ouvrage reconstruit les origines politiques et intellectuelles, l’organisation, les difficultés, les répercussions de ce projet de constitution des archives du monde, qui bouleversa le rapport de toute une époque au passé.
A Companion to the Early Modern Cardinal is the first comprehensive overview of its subject in En... more A Companion to the Early Modern Cardinal is the first comprehensive overview of its subject in English or any language. Cardinals are best known as the pope’s electors, but in the centuries from 1400 to 1800 they were so much more: pastors, inquisitors, diplomats, bureaucrats, statesmen, saints; entrepreneurs and investors; patrons of the arts, of music, literature, and science. Thirty-five essays explain their social background, positions and roles in Rome and beyond, and what they meant for wider society. This volume shows the impact which those men who took up the purple had in their respective fields and how their tenure of office shaped the entangled histories of Rome and the Catholic Church from a European and global perspective.
SilvanaEditoriale (biblioteca d’arte), 432 p., ISBN 9788836641468, 2019
Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna.... more Il carteggio d’artista raccoglie trentuno saggi dedicati alle lettere d’artista in epoca moderna. In una prospettiva transnazionale, studiosi e gruppi di ricerca europei si sono interrogati sulle potenzialità delle corrispondenze di pittori, scultori e architetti che la storiografia sette-ottocentesca ha reso riconoscibili come fonte per la storia dell’arte. I saggi qui riuniti ne indagano le tipologie, i modelli storiografici e letterari, privilegiando una lettura volta all’analisi delle dinamiche e ai fenomeni di irraggiamento prodotti dai soggiorni di lunga e media durata degli artisti nella capitale pontificia. Da Bellori a Francesco Albani, da Algarotti a Bottari sino a Goethe, Winckelmann, Flaxman, Johann Martin Wagner e Giovanni Costa, i saggi intrecciano da cronologie e prospettive geografiche differenti le potenzialità di una fonte la cui autonomia era stata riconosciuta nel 1821 dal Catalogo ragionato dei libri d’arte di Leopoldo Cicognara. L’esperienza del paesaggio attraversato e la sociabilità, le pratiche di formazione dei giovani studenti dentro e fuori le accademie, così come gli scambi orizzontali artista-artista e la corrispondenza artista-committente : nelle indagini raccolte i percorsi delle missive da Roma o verso Roma disegnano la rete epistolare che tra Età dei Lumi e seconda Restaurazione fu determinante per la circolazione di modelli, opere e artisti ben oltre i confini dello Stato Pontificio.
ROLFI OZVALD, Serenella ; MAZZARELLI, Carla ; Il carteggio d’artista : fonti, questioni, ricerche tra XVII e XIX secolo, ed. SilvanaEditoriale (biblioteca d’arte), 432 p., ISBN 9788836641468
Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana III. La Vaticana nel Seicento (1590-1700): una biblioteca di biblioteche, 2014
All’inizio dell’Ottocento, Napoleone conquistava l’Europa. E mentre l’impero si estendeva fino al... more All’inizio dell’Ottocento, Napoleone conquistava l’Europa. E mentre l’impero si estendeva fino alla Vistola e al Danubio, prese forma il progetto di trasferire a Parigi gli archivi più importanti dei paesi annessi e degli Stati satelliti: un Archivio del Mondo, che sotto l’astro di Bonaparte avrebbe riunito le testimonianze scritte della civiltà. Parigi sarebbe diventata la capitale della Storia.
Una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta Europa. Decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. Con la Restaurazione i documenti ripresero (quasi tutti) la via del ritorno, a suggellare il nuovo ordine emerso dal Congresso di Vienna e la nascente Europa delle nazioni.
Questo libro racconta un’impresa titanica, forse la più folle tentata da Napoleone e da un impero in cerca di radici. Un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la Storia. E chi possiede la Storia, controlla la visione del futuro.
Una impresa che oggi, nel mondo digitale, può apparire come una curiosità da relegare a un remotissimo passato in cui si facevano le guerre per possedere atti e pergamene.
In realtà, non è così. I furti di documenti sono ancora una modalità delle dittature, del conflitto etnico e confessionale. Di più: possedere l’informazione, governare la narrazione storica è questione più che mai aperta.
by vincenzo lavenia, Marco Bellabarba, Luciano Pezzolo, massimo donattini, Marco Armiero, Roberta Biasillo, Maria Pia Donato, Massimo Rospocher, Lucio Biasiori, Hitomi Sato, and Antonio TRAMPUS
INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - PARTE PRIMA: LE QUESTIONI. - I. Il pensiero del passato e l’id... more INDICE DEL VOLUME: Introduzione. - PARTE PRIMA: LE QUESTIONI. - I. Il pensiero del passato e l’idea di moderno. - II. Misurare il tempo. - III. Rivoluzioni ecologiche lunghe tre secoli. - IV. Cartografare lo spazio. - V. Reti globali e merci. - VI. Lavoro, schiavitù, migrazioni. - VII. Grande divergenza, capitalismo, industrializzazione. - VIII. Stati, imperi, colonie. - IX. Le città. - X. Violenza e guerra. - XI. Le stratificazioni sociali. - XII. Matrimonio, famiglia, sessualità. - XIII. Culti e religione: contatti, conflitti, trasformazioni. - XIV. Emozioni tra individuo e collettività. - XV. Organizzazione e sapere scientifico. - XVI. La comunicazione: stampa, scrittura, oralità, immagini e suoni. - PARTE SECONDA: I LUOGHI E LE GRANDI CESURE. - XVII. 1368. Dopo la «pax mongolica»: l’Asia dei Ming e di Timur. - XVIII. 1434-1512. La fondazione dell’«Estado da India» e l’inizio del colonialismo. - XIX. 1453-1526. Istanbul, la Persia e Agra: gli imperi islamici. - XX. 1492. Da Granada ai Caraibi: la Spagna unita tra «conversos» e vecchi cristiani. - XXI. 1517. Wittenberg, Ginevra, Londra e Roma: la crisi religiosa in Europa. - XXII. 1519-1555. Da Gand ad Augusta: Carlo V e il potere asburgico. - XXIII. 1520-1683. Da Rodi a Vienna: la sfida ottomana. - XXIV. 1521-1534. Tenochtitlán e Cuzco: come finirono gli «imperi» del Nuovo Mondo. - XXV. 1527. Il sacco di Roma e le guerre d’Italia. - XXVI. 1533-1613. La Russia e l’Eurasia: Ivan il Terribile e il «periodo dei torbidi». - XXVII. 1559-1648. Da Parigi a Vestfalia: i conflitti di religione. - XXVIII. 1602. La VOC: i Paesi Bassi e l’imbarazzo della ricchezza. - XXIX. 1603-1644. Una dinastia di «shogun» per il Giappone, i Qing in Cina. - XXX. 1609. Espellere i «moriscos». - XXXI. 1649. Una repubblica puritana e le origini della potenza britannica. - XXXII. 1660. Lo Stato sono io: la Francia e l’Europa del tardo Seicento. - XXXIII. 1682-1796. Baltico, Mar Nero, Siberia: la Russia dei Romanov in guerra. - XXXIV. 1700-1738. L’Europa multipolare. - XXXV. 1740-1763. Guerre europee e guerre globali. - XXXVI. 1776-1833. Le Rivoluzioni Atlantiche. - XXXVII. 1789. Parigi insorge: la Rivoluzione Francese. - XXXVIII. 1804-1815. Il nuovo ordine in Europa. - Carte. - Cronologia. - Indici.
In early modern society, a sudden death was perceived as a mala mors because it threatened the vi... more In early modern society, a sudden death was perceived as a mala mors because it threatened the victim’s salvation by hindering repentance and last confession. This book explores how a new scientific interpretation of death and a new attitude towards dying first came into being in the eighteenth century, breaking free from the Hippocratic tradition, which regarded death as the obvious limit of physician’s capacity, and leading the way to a belief in the 'conquest of death' by medicine which remains in force to this day.
Terres, meubles, reliques, livres, archives, bijoux et robes, plantes, etc. Comment, sur autant d... more Terres, meubles, reliques, livres, archives, bijoux et robes, plantes, etc. Comment, sur autant d’objets, penser l’inventaire comme cette technologie de la maîtrise du monde par l’écrit? Comment saisir les contextes institutionnels et les circonstances (temps ordinaire du fonctionnement d’une administration ou contexte de crise politique) de la réalisation des inventaires ?
Dans une longue période allant du xiiie siècle au xixe siècle, et au sein de l’espace européen, l’ouvrage éclaire ainsi les objectifs de la production d’un inventaire, les opérations matérielles et intellectuelles sous-jacentes à sa mise en œuvre. Il explore par là même les logiques qui organisent l’accès aux données.
Maria Pia Donato (dir.), Mélanges de l’École française de Rome, no 132-2 | 2020, mai 2021. Cet n... more Maria Pia Donato (dir.), Mélanges de l’École française de Rome, no 132-2 | 2020, mai 2021.
Cet numéro rassemble les actes du colloque Lettere, corrispondenze, reti epistolari : a che punto siamo ? qui s’est tenu à Rome (EFR/KNIR) en novembre 2018.
Table des matières
Maria Pia Donato
Lettere, corrispondenze, reti epistolari
Tradizioni editoriali, temi di ricerca, questioni aperte
Paola Volpini
I dispacci degli ambasciatori in età moderna : edizioni di fonti e cantieri aperti
Elena Valeri
Lettere diplomatiche e lettere familiari : alle origini dell’epistolario di Baldassarre Castiglione
Annalisa Biagianti
Carteggi pubblici, epistolari privati
Le corrispondenze consolari come fonti per la storia della diplomazia tra XVIII e XIX secolo
Geneviève Haroche-Bouzinac
Une trentaine d’années de critique épistolaire 1987-2018
Un choix bibliographique
Corrado Viola
Edizioni a stampa di epistolari di letterati italiani
Tendenze e iniziative
Clizia Carminati
Le corrispondenze letterarie del Cinquecento e del Seicento : metodi e iniziative di studio
Con osservazioni sull’« Echo cortese » di Michelangelo Torcigliani
Harald Hendrix
Assenze e presenze di artisti nelle raccolte epistolari fra Cinque e Seicento
Serenella Rolfi Ožvald
Lettera d’artista
Tipologie e linguaggi tra Sette e Ottocento e l’invenzione della tradizione
Pierre Musitelli
De la correspondance au réseau : déchiffrer, éditer, reconstituer
Le cas des lettres de Pietro et Alessandro Verri
Pierre-Yves Beaurepaire
La lettre, la carte et le lien
Expériences de recherche et questions ouvertes
René Sigrist
Correspondances scientifiques du xviiie siècle
Un essai d’analyse statistique
AHRF, 2020
Les deux époques de la domination française à Rome-la République Romaine, proclamée le 15 février... more Les deux époques de la domination française à Rome-la République Romaine, proclamée le 15 février 1798 dans le cadre de la politique offensive du Directoire et dissoute en septembre 1799, puis après une année d'occupation militaire de la ville, l'annexion à l'Empire de 1809 à 1814-sont, depuis quelques années déjà, un objet historiographique à part entière. Cependant, la Rome révolutionnaire et impériale peine à trouver sa place dans un « grand récit » de l'époque révolutionnaire et impériale qui est en passe d'être profondément renouvelé par des approches transnationales de plus en plus attentives aux circuits globaux des circulations d'hommes et d'idées. Qui plus est, malgré la moisson d'études réalisées en la matière, l'historiographie peine à articuler en une vision cohérente les multiples déclinaisons de la réalité unique d'une ville qui était à la fois le centre de la catholicité, l'un des foyers du cosmopolitisme européen et la capitale d'un État territorial ébranlé par la Révolution. Comment reconnecter ces différentes dimensions et les enjeux spé-cifiques de chacune d'entre elles ? Quels furent les effets des changements politiques sur la société romaine dans ses nombreuses et différentes com-posantes ? Quelle recomposition ces deux périodes « françaises », bien que courtes et contrastées, produisirent, cristallisèrent ou accélérèrent-elles ? À l'inverse, quel fut le rôle et le poids de Rome dans les dynamiques politiques en France et à l'échelle européenne, voire globale ? Telles sont les questions que ce numéro thématique se propose de reprendre à nouveaux frais, dans une perspective privilégiant l'étude d'institutions et de groupes sociaux qui, de par leur nature, permettent précisément de thématiser le jeu d'échelle d'une Rome ville-monde, capitale politique, cité provinciale. Avant de présenter les différentes contributions qui composent ce numéro, il convient, sans prétendre à l'exhaustivité, d'esquisser un état ANNALES HISTORIQUES DE LA RÉVOLUTION FRANÇAISE-2020-N°3 [5-19]
I am pleased to announce the publication of this volume , which includes the articles originally ... more I am pleased to announce the publication of this volume , which includes the articles originally published in Volume XXIII, Nos. 1-2 (2018) of Brill's journal Early Science and Medicine with one additional chapter by Timothy D. Walker and an updated introduction.
themed issue of Journal of Early Modern History, 22/5, 2018. In the last decades, a vast body of ... more themed issue of Journal of Early Modern History, 22/5, 2018.
In the last decades, a vast body of literature has scrutinized the archive, regarding it as an instrument of power for the Western conquest of the world. More recently, a new, vibrant cultural history of archives has changed our understanding of archives as a fully-fledged historical object and why they matter for extending the geographical scope of history and achieving a more connected image of modernity. The articles assembled in this themed issue delve into the history of imperial archives and archival practices in the period 1500-1800, bringing together different lines of inquiry. Each contribution focuses on a major Western imperial formation at different epochs in their evolution, dealing both with current records and historical collections; each engages with archives as an institution, as assemblages of documents that circulated in and out of official depositories, as a site where colonial administrative knowledge was elaborated, and as a political project.
Milano, Franco Angeli, 2017
Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicat... more Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicata, indagando soprattutto i collega- menti che connettono le tre tematiche. Da studiosa laica ha af- frontato con sensibilità e intelligenza i temi della storia religiosa, incrociando una pluralità di approcci: da quello propriamente reli- gioso a quello politico-sociale, a quello ecclesiastico, a quello cul- turale, coniugando sempre l’attività di storica con quella di studio- sa aperta alle scienze sociali, di osservatrice del presente. In que- st'ottica, i contributi di amiche e amici che hanno collaborato al volume sono ripartiti in tre sezioni, relative alle questioni di gene- re, alla vita religiosa e alla santità. Gli interventi, pur spaziando su un arco cronologico molto vasto, rivelano un ineludibile intreccio, il cui perno è il protagonismo femminile.
by Maria Pia Donato, Elena Valeri, Olivier Poncet, Walter Panciera, Antonino De Francesco, Manuel Vaquero Piñeiro, Niccolò Guasti, Michela Catto, Edoardo Tortarolo, Giovanna Fiume, vincenzo lavenia, Giovanna Capitelli, Umberto Roberto, Andrea Guidi, Patrizia Delpiano, and Michele Camerota
a cura di Andrea Giardina con Amedeo Feniello, Maria Pia Donato, Emmanuel Betta, Roma-Bari, Laterza, 2017
I am pleased to announce the publication of Storia Mondiale dell’Italia, based on Patrick Boucher... more I am pleased to announce the publication of Storia Mondiale dell’Italia, based on Patrick Boucheron’s Histoire mondiale de la France, in which I have conceived and supervised the sections relating to early modern and modern Italy, 1471-1815*.
In this volume intended for a wide lay readership, 180 historians explore the exceptionally rich variety of peoples and social and ethnic groups who migrated to and from the Peninsula since pre-historic times to the present, and delve into the global interconnections which shaped Italy politically and culturally and made Italians into a nation among nations.
*except 1472 and 1474
Rome-Paris: Ecole française de Rome,, 2013
Introducing the journal issue on “History teaching today”, the editor's article points at the per... more Introducing the journal issue on “History teaching today”, the editor's article points at the persisting inconsistencies and shortcomings of educational policies in Italy and elsewhere and calls for cooperation between government agencies and academics.
Annales Historiques De La Revolution Francaise, 2016
Annales Historiques De La Revolution Francaise, Sep 1, 2016
Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicat... more Donne potere religione: il titolo individua gli ambiti di ricerca a cui Sara Cabibbo si è dedicata, indagando soprattutto i collega- menti che connettono le tre tematiche. Da studiosa laica ha af- frontato con sensibilità e intelligenza i temi della storia religiosa, incrociando una pluralità di approcci: da quello propriamente reli- gioso a quello politico-sociale, a quello ecclesiastico, a quello cul- turale, coniugando sempre l’attività di storica con quella di studio- sa aperta alle scienze sociali, di osservatrice del presente. In que- st'ottica, i contributi di amiche e amici che hanno collaborato al volume sono ripartiti in tre sezioni, relative alle questioni di gene- re, alla vita religiosa e alla santità. Gli interventi, pur spaziando su un arco cronologico molto vasto, rivelano un ineludibile intreccio, il cui perno è il protagonismo femminile.
Naples, Rome, Florence
Attraverso lo studio del mecenatismo dei Corsini a Roma, Firenze e Palermo, vorremmo contribuire ... more Attraverso lo studio del mecenatismo dei Corsini a Roma, Firenze e Palermo, vorremmo contribuire ad una maggiore conoscenza della storia politica e culturale del primo Settecento italiano e alla riflessione intorno alle dinamiche dei ceti intellettuali. L’operazione non e priva di problemi. Al momento attuale il mecenatismo rappresenta uno degli strumenti interpretativi e uno dei filoni di ricerca piu fertili nel campo della storia letteraria, artistica e musicale. Tuttavia, i piu recenti ori...
Naples, Rome, Florence
Ce texte de synthese, qui fait echo aux deux autres textes consacres a Florence et Naples, propos... more Ce texte de synthese, qui fait echo aux deux autres textes consacres a Florence et Naples, propose a la fois une description de la ville en tant qu'espace de production des savoirs et une caracterisation de ses specificites. Il s'appuie sur un questionnaire commun a l'ensemble du projet (permettant ainsi d'ouvrir la comparaison avec les deux autres sites etudies) grâce auquel sont saisis et analyses deux points forts de la Rome moderne. On retiendra d'une part une accumulation exceptionnelle d'equipements et de ressources culturelles et intellectuelles liees au double statut de capitale d'un etat temporel et de centre spirituel de la catholicite, lui-meme generateur de structures politiques et sociales propres, qui conditionnement fortement les pratiques intellectuelles. On met d'autre part en lumiere les modalites de fonctionnement du polycentrisme culturel et ses consequences sur la production des savoirs tout au long de l'epoque moderne.
Pratiques d'archives à l'époque moderne Europe, mondes coloniaux Type de publication: Collectif D... more Pratiques d'archives à l'époque moderne Europe, mondes coloniaux Type de publication: Collectif Directrices d'ouvrage: Donato (Maria Pia), Saada (Anne) Résumé: Comment crée-ton , organise-ton , exploite-ton des archives à l'époque moderne ? Que fait-on dans les archives ? Ce volume suit le fil rouge des pratiques et explore l'utilisation des archives pour l'écriture de l'histoire, l'appropriation sociale du passé et la place des archives dans la gouvernance des empires.
(This is an open access article distributed under the terms of the CC BY 4.0 license.)
Rome et la science moderne
La fabrique des faits historiques Comment utiliser les archives à l'époque de Napoléon ? Type de ... more La fabrique des faits historiques Comment utiliser les archives à l'époque de Napoléon ? Type de publication: Article de collectif Collectif: Pratiques d'archives à l'époque moderne. Europe, mondes coloniaux Auteur: Donato (Maria Pia) Résumé: Les années 1809-1814 sont celles du transfert à Paris des archives du Saint Empire Romain Germanique et de celles du Vatican. L'article examine les outils élaborés pour manipuler et utiliser cette masse documentaire. En articulant l'organisation des archives à celle de l'histoire de l'écriture de l'histoire, il analyse la transformation des idéaux qui définirent la tâche des historiens et leurs pratiques des archives du XVIII au XIX siècle.
introduzione al numero monografico MEFRIM 2/2020
In the past decades, a steadily growing body of scholarship has dealt with letters, letter writi... more In the past decades, a steadily growing body of scholarship has dealt with letters, letter writing and correspondence networks in various disciplinary areas. This article offers an overview of the major trends in recent historiography, while introducing the contributions collected in this special issue. Various reasons account for the effervescence of present day research, and the article aims at highlighting the common threads and open questions, which have emerged across disciplinary boundaries.
Cet article interroge la figure figée, longtemps prolongée par l'historiographie, du théologien c... more Cet article interroge la figure figée, longtemps prolongée par l'historiographie, du théologien comme détenteur d'un savoir résiduel, en analysant discours identitaires et pratiques savantes des théologiens dans la Rome du XVII e siècle. Après avoir rappelé la relativement faible place de la théologie dans la fabrique des carrières romaines, mais aussi dans le système romain des sciences, il constate que l'essor de l'érudition ecclésiastique au XVII e siècle accompagne une valorisa-tion nouvelle des compétences historienne dans la curie mais aussi une forme de dilution de la théologie comme savoir. La torsion de la figure du théologien comme savant en direction de l'érudition rejoint un modèle supranational de l'homme de savoir. Les théologiens intériorisent les critères nouveaux, notamment littéraires, de la hiérarchisation des savoirs. Dans la Compagnie de Jésus aussi une forme de marginalisation de la théologie se fait jour mais selon des logiques spécifiques. Théologiens, académies, érudition, théologie positive, hiérarchie des savoirs, pratiques savantes
Theologians, scholars and scholarship: images and realities in late seventeenth-century Rome. This article explores the histori-ographically fixed figure of the theologian as the holder of residual knowledge, by analyzing the identity discourses and scholarly practices of theologians in seventeenth-century Rome. After recalling the relatively weak place of theology in the Roman careers, but also in the Roman system of sciences, it highlights the rise of ecclesiastical scholarship in the 17 th century, with a new appreciation of the skills of historians in the curia, but also a form of dilution of theology as knowledge. The twisting of the figure of the theologian as scholar in the direction of erudition joins a supranational model of the man of knowledge. Theologians accept the new criteria of the hierarchy of knowledge, especially literary criteria. In the Society of Jesus, too, a form of marginalization of theology is emerging, yet according to specific logics.
Dissection is the dismembering of an animal or human body chiefly for instructional purposes. Alt... more Dissection is the dismembering of an animal or human body chiefly for instructional purposes. Although the Latin word sectio referred more broadly to any manual operation of opening up of bodies in order both to demonstrate its structure and to search for the causes of death, in the early modern epoch, its derivative "dissection" progressively came to denote the procedures used for the teaching of anatomy and the means to investigate physiology. At the end of the eighteenth century, standard dictionaries and encyclopedias, like Ephraim Chambers' Cyclopaedia: or, An Universal Dictionary of Arts and Sciences (1738 edition), defined "dissection" as "the operation of cutting and dividing the parts of an animal body with a knife, scissors, etc., in order to see and consider each of them apart," while "autopsy" was mainly used in reference to the inspection of cadavers for legal or medical purposes.
ROMANIC REVIEW 109.1–4 JANUARY–NOVEMBER 2018 CENSURE ET STYLE Jean-Baptiste Amadieu and Thomas Hochmann, Guest Editors
Mefisto Vol. 2, 2, 2018, pp. 65-72
ANNALES HISTORIQUES DE LA RÉVOLUTION FRANÇAISE - 2019 - N° 2 , p. 121-146, 2019
Au cours des dernières décennies, l'histoire des sciences s'est caractérisée par un effort pour d... more Au cours des dernières décennies, l'histoire des sciences s'est caractérisée par un effort pour décentrer le regard de l'Europe et de l'Amérique du Nord, en adoptant une approche centrée sur les circulations et les échanges à l'échelle globale au lieu du vieux paradigme diffusionniste. Dans ce contexte, un rôle majeur, quoique à certains égards ambigu, a été joué par les travaux sur « science et empire », qui ont notamment analysé la production des savoirs en contexte impérial et colonial, leur circulation entre métropole et territoires, leur utilisation pour l'intelligence et la gouvernance globales, notamment depuis la deuxième moitié du XVIII e siècle. « Science et empire » est ainsi devenu un champ de recherche à part entière. Le forum que nous vous proposons réunit des spécialistes reconnus de l'histoire des sciences et des savoirs, particulièrement en France et dans ses colonies, aux XVIII e et XIX e siècles : Emma Spary (Cambridge), Patrice Bret (Centre Alexandre Koyré), Michael A. Osborne (Oregon State University) et François Regourd (Paris Nanterre). Son but est de faire le point sur les tendances historiographiques de ce domaine, les enjeux, les chantiers à ouvrir. La question est de savoir ce que le global turn peut apporter à l'histoire des savoirs à l'époque de la Révolution française, et, inversement, ce qu'une attention accrue aux dynamiques politiques peut apporter à l'histoire des sciences.
Journal of Early Modern History 22/5,, 2018
In the last decades, a vast body of literature has scrutinized the archive, regarding it as an in... more In the last decades, a vast body of literature has scrutinized the archive, regarding it as an instrument of power for the Western conquest of the world. More recently, a new, vibrant cultural history of archives has changed our understanding of archives as a fully-fledged historical object and why they matter for extending the geographical scope of history and achieving a more connected image of modernity. The articles assembled in this themed issue delve into the history of imperial archives and archival practices in the period 1500-1800, bringing together different lines of inquiry. Each contribution focuses on a major Western imperial formation at different epochs in their evolution, dealing both with current records and historical collections; each engages with archives as an institution, as assemblages of documents that circulated in and out of official depositories, as a site where colonial administrative knowledge was elaborated, and as a political project.
« Annales historiques de la Révolution française », 2016
This is the English version of the introduction to the special issue of Annales historiques de la... more This is the English version of the introduction to the special issue of Annales historiques de la Révolution française 2016/3 (No 385) 'Voyages et mutations des savoirs. Entre dynamiques scientifiques et transformations politiques. Fin XVIIIe - début XIXe siècle'
Programme du séminaire ENS Paris, Septembre-Décembre 2024
Second semestre ENS Paris
Roma, 14 dicembre 2023, Sapienza Università di Roma
Convegno, 17 gennaio 2020 Sapienza Università di Roma, Lettere, Sala Odeion
July 25, 2019, Utrecht, Boothstraat 7, Zalen van Zeven - Church hall, h; 9-11,45
In the past decades, historians of medicine and historians of the body have produced a considerab... more In the past decades, historians of medicine and historians of the body have produced a considerable amount of research on the circulation and transformation of medical knowledge and practices across different social groups, while historians of science and technology have shed light on the role of artisans in the making of science, both intellectually and practically. Numerous scholars have also pointed at the importance of embodied processes of knowledge making. Still, relatively little attention has hitherto been devoted to a finely grained study of the historical realities of ordinary bodies in the early modern world – the way in which bodies were conceived, fashioned, shaped by work, studied, cured, soothed, embellished, conditioned after death, represented and depicted in their actual, peculiar social determination. Whose bodies and for what purposes? Numerous aspects of these processes, and the practitioners taking part in them, remain largely unexplored or poorly contextualised. By focusing on objects, texts and techniques, this panel delves into the material history of the construction of the body as an object of knowledge and action. Probing the heuristic virtues of an approach centred on individual bodies, papers seek to shed light on the ways in which material circumstances and intellectual technologies shaped the production of knowledge, while exploring how specific, historical bodies informed, or interfered with, this process.
Siena, 29 maggio, presentazione de 'L'archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia', c... more Siena, 29 maggio, presentazione de 'L'archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia', con Tomaso Montanari, Federico Valacchi, Stefano Moscadelli
Pisa, 3-4 giugno, convegno 'Archivi e moderntà'
Maria Pia Donato, CNRS, Paris Serena Ferente, KCL Giorgio Riello, Warwick Joseph Viscomi, Birkbec... more Maria Pia Donato, CNRS, Paris
Serena Ferente, KCL
Giorgio Riello, Warwick
Joseph Viscomi, Birkbeck
Chair: Trevor Dean (Roehampton)
The discussion will verge on the recent Storia Mondiale dell’Italia, edited by Andrea Giardina, Emmanuel Betta, Maria Pia Donato, Amedeo Feniello and published by Laterza in 2017. The book, inspired by Patrick Boucheron’s Histoire mondiale de la France, gathers contributions by 180 historians. They explore the exceptionally rich variety of peoples and social and ethnic groups who migrated to and from the Peninsula since pre-historic times to the present, and delve into the global interconnections which shaped Italy politically and culturally. The book is intended for a broad readership and raises important questions of how to make national history in a transnational framework.
Venue
The Court Room, First Floor, South block, Senate House, Malet Street, London WC1E 7HU
presentazione del libro di Pierre Musitelli, Roma, 7 novembre 2018, h. 17
É c o l e n o r ma l e s u p é r i e u r e , 4 5 r u e d ' Ul m, 7 5 0 0 5 P a r i s Or g a n i s... more É c o l e n o r ma l e s u p é r i e u r e , 4 5 r u e d ' Ul m, 7 5 0 0 5 P a r i s Or g a n i s a t i o n : V i n c e n t J o l i v e t ( C NRS -E NS , A OROC ) e t Ma r i a P i a Do n a t o ( C NRS -E NS , I HMC ) 1 5 d é c e mb r e 2 0 1 6 9 h 1 5 -1 2 h , s a l l e Du s s a n e 1 4 h -1 7 h , s a l l e d e s A c t e s T o mb e é t r u s q u e , c u l t e c h r é t i e n L e c a s s i n g u l i e r d e Gr o t t e S c a l i n a ( V i t e r b e ) J o u r n é e d ' é t u d e s
Seminario organizzato da Marina Caffiero e Andrea Del Col La Sapienza Università di Roma, 10-11 n... more Seminario organizzato da Marina Caffiero e Andrea Del Col
La Sapienza Università di Roma, 10-11 novembre 2016
Aula Organi Collegiali, in Rettorato
L’objectif de ce séminaire est d’offrir aux étudiants un complément de formation sur l’histoire s... more L’objectif de ce séminaire est d’offrir aux étudiants un complément de formation sur l’histoire sociale et politique et les dynamiques intellectuelles de la fin des 18e et 19e siècles en privilégiant une approche transnationale et impériale. Les séances seront spécialement consacrées à des présentations d’ouvrages par les étudiants et des discussions autour de travaux et chantiers de recherches. Ce séminaire a pour ambition d’offrir un accès aux problématiques actuelles, de donner des outils d’analyse et de critique et de favoriser le dialogue avec diverses manières d’écrire l’histoire et d’autres champs des sciences sociales.
Le mardi de 17 à 19 (selon calendrier, cf programme) Université Paris 1 salle D 640 sauf exceptions ponctuelles.
We are pleased to announce the programme of the conference on Imperial Archives to be held in Par... more We are pleased to announce the programme of the conference on Imperial Archives to be held in Paris, May 23-24. The conference (which is part of an on-going research programme 'Pratiques savantes des archives' funded by Labex Transfers at the ENS Paris in collaboration with ARCHives ERC project and Marie Houllemare and Institut Universitaire de France) seeks to explore the history of the archives of early modern empires up to the early 19th century. Contributors will address issues of organisation, nature of holdings, staff and uses of documents in a variety of contexts, questioning the peculiarities of archival management with regard to composite political entities ruling over distant territories and cultures.
Seminario di studio. Istituto Storico per l'Età moderna e contemporanea, Roma, 3 Marzo 2016.
I libri di Left, 2020
Agli inizi degli anni Novanta le università italiane sono state attraversate da uno straordinario... more Agli inizi degli anni Novanta le università italiane sono state attraversate da uno straordinario movimento degli studenti. Per primi si opposero alle privatizzazioni, lottando per un sistema di istruzione democratico di qualità ed egualitario. Quei semi ancora oggi germogliano tra i giovani, e fra i partecipanti ai Fridays for future.
Lasisem.it luglio 2018
In questi mesi è in discussione la revisione delle classi di laurea e dei settori scientificodisc... more In questi mesi è in discussione la revisione delle classi di laurea e dei settori scientificodisciplinari al fine, indicato dal Miur, di aggiornare l' "impianto della classificazione dei saperi che, nel rispetto delle specificità nazionali delle attività di ricerca e di didattica, lo renda meno rigido, più aderente agli attuali sviluppi culturali, nonché più funzionale e coerente con gli indirizzi europei". Un parere presentato dal CUN il 7 maggio 2018 è stato, com'è noto, criticato nelle finalità e nel merito da alcune società scientifiche.
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per comprendere e migliorare l'esperienza di n... more Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per comprendere e migliorare l'esperienza di navigazione dell'utente e arricchire i contenuti del sito, nonché cookie di profilazione per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Per saperne di più o per informazioni su come modificare le impostazioni relative ai cookie o bloccarne l'utilizzo o negare il consenso ad alcuni o a tutti i cookie clicca qui. Proseguendo con la navigazione, cioè accedendo a un qualunque elemento sottostante del sito, oppure selezionando il tasto "OK" acconsenti all'uso dei cookie OK Cerca la rivista ultimo fascicolo indice storico per abbonarsi librerie l'editore
Mulino -P. Iva: 00311580377 -Consultate la licenza d'uso -Cookies -Google Analytics Per le opere ... more Mulino -P. Iva: 00311580377 -Consultate la licenza d'uso -Cookies -Google Analytics Per le opere presenti in questo sito si sono assolti gli obblighi dalla normativa sul diritto d'autore e sui diritti connessi.
Indirizzare il 5x1000 alle scuole, come ha proposto il premier, può essere una buona idea solo a ... more Indirizzare il 5x1000 alle scuole, come ha proposto il premier, può essere una buona idea solo a patto che il finanziamento contribuisca al finanziamenti di tutte le scuole Nella kermesse del 22 febbraio La scuola che cambia, cambia l'Italia, com'era prevedibile dato lo stile di comunicazione al quale ci ha abituato il presidente del consiglio, il governo ha nuovamente solo annunciato le grandi linee, le parole d'ordine, della riforma della scuola. Per ora, questa si va sempre più profilando come un intervento sull'immissione in ruolo dei precari la retribuzione dei docenti e poco altro. Aspettiamo quindi di poter leggere il decreto. E prepariamoci poi a seguire attivamente l'iter dalla legge delega che il governo ha intenzione di far approvare. Di entrare nel merito, come chiede il presidente del consiglio, su reclutamento, formazione iniziale e aggiornamento in servizio dei docenti, e magari anche -poco se ne parla-su curricoli e contenuti didattici.
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Le but de ce projet est de proposer un retour critique sur l’histoire de l’historiographie en pre... more Le but de ce projet est de proposer un retour critique sur l’histoire de l’historiographie en prenant comme angle d’observation les pratiques savantes des archives (archives désigne ici l’ensemble des documents manuscrits et imprimés rassemblés dans des dépôts d’archives constitués comme tels). S’inscrivant dans la lignée des tendances actuelles des sciences sociales qui mettent en avant les conditions d’élaboration des savoirs, ce projet vise à interroger dans une perspective transnationale l’histoire des archives et l’histoire de l’historiographie dans leurs relations réciproques, ainsi que dans leurs rapports avec les sciences de la Nature, de l’Homme et de l’État.
Depuis quelques années, on assiste sur la scène internationale à l’apparition d’une nouvelle histoire culturelle des archives. Mais si l’histoire des sciences aujourd’hui se préoccupe de comprendre comment les technologies modèlent la connaissance, y compris les «technologies de papier » (paper technologies) — de la liste administrative aux livres de lieux communs, de la fiche de police au dossier médical, jusque précisément aux archives, quelle que soit leur nature -, cette problématique semble encore éloignée de l’histoire, de même que des sciences humaines en général. De fait, les travaux sur l’historiographie et les historiographes de l’époque moderne (jusqu’au XIXe siècle) n’abordent que rarement, ou seulement de manière indirecte, la question de la matérialité du travail érudit. Même en dépassant la fausse dichotomie entre érudition et philosophie, la pratique des spécialistes de l’histoire de l’historiographie témoigne de leur proximité avec l’histoire intellectuelle dans la mesure où ils privilégient des historiens qui construisaient eux-mêmes leur discours à partir de textes conservés dans des bibliothèques plutôt que de sources consignées dans des archives. De la même façon, rares sont les études qui s’interrogent sur les relations entre l’usage des archives et le développement des sciences humaines. Si depuis les années 1980 l’accent est mis sur les significations politiques et symboliques des archives, la question des pratiques savantes que celles-ci génèrent, tant dans leur gestion que dans les modalités d’utilisation des documents, reste un domaine largement inexploré. Le but de ce projet est donc de mettre à l’épreuve l’hypothèse selon laquelle un changement de perspective consistant à mettre en avant les pratiques savantes d’archives serait susceptible de renouveler les approches traditionnelles de l’histoire de l’historiographie et, partant, des sciences humaines : plutôt que de pointer les particularismes, il se propose de mettre en lumière les caractéristiques communes aux historiographies nationales ainsi que les liens entre les différents domaines de connaissance.
Le premier volet de l’enquête se concentrera sur l’histoire et l’historiographie. Un atelier de recherche d’une journée et demie réunissant des chercheurs issus de diverses
disciplines (histoire, archivistique, histoire de l’art, histoire du livre, etc.) sera organisé en mars 2015. Il portera sur les archives comme sources de construction de l’histoire et lieux d’élaboration du discours historique entre les XVIIe et XIXe siècles. Cet atelier aura d’abord pour mission d’explorer les usages des archives pour l’écriture de l’histoire et, inversement, l’utilisation de l’histoire — souvent implicite — pour l’organisation des archives. Il examinera ensuite la question des modalités de transferts de savoir et de savoir-faire entre « histoire générale » et histoire de l’art, de l’église et histoire locale, en interrogeant les effets de la mobilité des hommes (voyages dans différents fonds d’archives), les déplacements des fonds d'archives et la circulation de systèmes de classification entre des domaines contigus (bibliographie, catalogage muséale). Il ouvrira enfin la voie à un repérage des arguments employés tant pour justifier la création d’archives que pour mettre en oeuvre des choix de conservation.
Il convegno si propone di riconsiderare il processo di definizione dell'identità nazionale tra Ot... more Il convegno si propone di riconsiderare il processo di definizione dell'identità nazionale tra Otto e Novecento utilizzando come prisma la patrimonializzazione delle lettere degli artisti. In Italia, tale processo maturò prevalentemente in ambito municipale, ma s'inserì sempre all'interno di fitti scambi politico-culturali transnazionali. Gli interventi metteranno a fuoco le reti nazionali e internazionali di studio e collezionismo delle lettere d'artista, il ruolo degli studiosi e conoscitori di provincia nella definizione di un pantheon artistico nazionale e le iniziative di celebrazione e conservazione che lo sottesero e ne dipesero.
Roma, 13 dicembre 2019, h. 17 Ecole française de Rome p.za Navona 62 Roma
Torino, Fondazione Einaudi, venerdì 2 febbraio 2018, ore 17
Storia mondiale, storie nazionali Il libro Histoire mondiale de la France, opera colletiva diret... more Storia mondiale, storie nazionali
Il libro Histoire mondiale de la France, opera colletiva diretta dallo storico Patrick Boucheron , rappresenta una nuova prospettiva della storia nazionale francese che ha suscitato delle reazioni appassionate e s'e venduto a più di 100 000 copie. Storia mondiale dell'Italia, opera che uscirà il 16 novembre per Laterza, utilizza lo stesso metodo: riuscire a comprendere gli avvenimenti della storia italiana non come isolati ma come facenti parte di un mondo in evoluzione. Non si tratta di proporre un semplice racconto della storia nazionale, quanto piuttosto di riprenderlo per ricollocarlo, riorientarlo all'interno di una prospettiva globale.
Con Maria-Pia Donato, Mélanie Traversier, Patrick Boucheron, Andrea Giardina e Fabrice Jesné
In italiano e francese con traduzione simultanea
attenzione, prenotazione necessaria sul sito
Loin d'être une parenthèse dans l'histoire des savoirs, la Révolution française et l'Empire appa... more Loin d'être une parenthèse dans l'histoire des savoirs, la Révolution française et l'Empire apparaissent au contraire comme un étonnant moment de collecte, de classement et de diffusion des connaissances. Pour savoir, beaucoup partent : pour voyager de par le monde et découvrir des terres et des peuples inconnus ; pour observer les pratiques d'agriculture et d'élevage de l'étranger... Au temps d'une Europe sous autorité napoléonienne, les savoirs techniques se diffusent aussi; partir aide alors à construire un nouvel espace.
Colloque international « Censure et style » Organisé par Jean-Baptiste Amadieu et Cristina Marin... more Colloque international « Censure et style »
Organisé par Jean-Baptiste Amadieu et Cristina Marinho
République des Savoirs – Labex TransferS
7-9 juin 2017, Paris Ve (École Normale Supérieure, Collège de France, Sorbonne)
7 juin, 9h30
(École Normale Supérieure, 45 rue d’Ulm – salle des actes)
Sous la présidence de Laurence Macé
Introduction au colloque par Jean-Baptiste Amadieu et Cristina Marinho
Thomas Hochmann (Université de Reims), « Droit et style »
Cristina Marinho (Universidade do Porto), « La Princesse de Clèves de Madame de Lafayette. Critique littéraire, censure anthropologique »
Armando Nascimento Rosa (École Supérieure de Théâtre et de Cinéma de Lisbonne), « "Fado de la Censure" : exemple rare de poésie d’intervention politique pour être chantée, dans l’œuvre de Fernando Pessoa »
7 juin, 14h
(École Normale Supérieure, 45 rue d’Ulm – salle des actes)
Sous la présidence de Cristina Marinho
Ângela de Almeida (Université d’Açores), « Censure et style au Portugal (1926-1974) : censeurs et écrivains »
Fátima Cristina Vilar (Universidade do Porto), « La Censure de O Encoberto de Natália Correia avant et après la révolution d’avril »
Elizângela Gonçalves Pinheiro (Universidade do Porto), « Éthique et esthétique des autos luso-brésiliens »
Isabelle de Vendeuvre (ENS Ulm – République des Savoirs), « Censure et style dans l’œuvre de João Guimarães Rosa »
8 juin, 9h30
(Collège de France, 11 place Marcelin Berthelot – salle 5)
Sous la présidence de Jean-Yves Mollier
Robert Darnton (Harvard) : « Les censeurs au travail : un survol d’histoire comparée »
Jean-Charles Darmon (Université de Versailles-Saint-Quentin – CRRLPM), « Usages de l’équivoque et jeux avec la censure : ressources de l’ironie au temps du libertinage érudit »
Laurence Macé (Université de Rouen), « Y-a-t-il un style des Lumières aux yeux de la censure ? »
8 juin, 14h
(Sorbonne, 1 rue Victor-Cousin – amphithéâtre Milne-Edwards)
Sous la présidence d’Isabelle de Vendeuvre
Guia Boni (Università degli Studi di Napoli "l’Orientale"), « Dinis Machado : Le policier au temps de la dictature »
Maria da Graça Gomes de Pina (Università degli Studi di Napoli "l’Orientale"), « Il était une fois une fable qui ne fut pas censurée »
Tamara Kamatovic (University of Chicago), « Metternich’s Censors at Work: Practicing Censorship and Defining Popular Style in the Early Nineteenth Century »
Anne Urbain (Londres), « La lyre et les ciseaux : censure morale et "évaluation" littéraire au XXe siècle (France) »
9 juin, 9h30
(Sorbonne, 1 rue Victor-Cousin – amphithéâtre Milne-Edwards)
Sous la présidence d’Éric Bordas
Carole Talon-Hugon (Université de Nice), « Malebranche et "la contagion des imaginations fortes" »
Maria Pia Donato (IHMC, ENS), « La doctrine a-t-elle un style? Remarques sur la censure romaine »
Elisabeth Richter (Université de Muenster), « "... quelle così dette grazie di stile": the implications of style on the verdicts of Roman book censorship on English literature in the 19th century »
9 juin, 14h
(Sorbonne, 1 rue Victor-Cousin – amphithéâtre Milne-Edwards)
Sous la présidence de Carole Talon-Hugon
Éric Bordas (École Normale Supérieure de Lyon), « De Balzac à Houellebecq (en passant par quelques autres), le "complexe du style" comme autocensure »
Elisabeth Ladenson (Columbia University), « Flaubert et Nabokov »
Anna Arzoumanov (Université Paris-Sorbonne), « Le style comme "bouclier juridique" ? L’argument du style dans quelques procès de fictions contemporains »
Jean-Baptiste Amadieu (CNRS – République des Savoirs), « La figure de style comme contournement de l’autocensure »
Pour des raisons de sécurité, les auditeurs qui souhaitent écouter les interventions en Sorbonne des 8 et 9 juin doivent s’inscrire auprès de Mme Cécile Alrivie : cecile.alrivie[at]ens.fr.
In the early modern period, the demarcation and the self-affirmation of Christian denominations d... more In the early modern period, the demarcation and the self-affirmation of Christian denominations did not only tangle with confrontation between various competing confessions, but also with pluralization within them. In this field of tension, Christian churches did not only claim a binding authority over doctrinal and canonical matters, but also over emerging scientific disciplines. This conference will delve into the practices that produced knowledge, in between modes of confrontation, baroque strategies of verbal equivocation or dissimulation, and adaptation, with the help of examples from the natural sciences, theology, the humanities, and law. It raises the question of how beliefs and findings could be verified to the extent, that they became regarded as full-blown truths. Interdisciplinary and international conference organised by Andreea Badea (Deutsches Historisches Institut in Rom), Bruno Boute (Goethe-Universität Frankfurt am Main), Marco Cavarzere (Goethe-Universität Frankfurt am Main) and Steven Vanden Broecke (Universiteit Gent).
Il volume – frutto del convegno tenutosi a Pisa nel 2019 nell’alveo del progetto di eccellenza “I... more Il volume – frutto del convegno tenutosi a Pisa nel 2019 nell’alveo del progetto di eccellenza “I tempi delle strutture. Accelerazioni e resilienze: tempi e concetti della modernizzazione” – affronta il nesso tra la genesi degli archivi e il concetto di modernità. Nel solco del cosiddetto archival turn e in un’ottica non eurocentrica e non Statocentrica, i vari contributi adottano una prospettiva attenta alle pratiche di archiviazione, ovvero all’archivio non inteso semplicemente come pubblica istituzione o come deposito di fonti del passato, ma come luogo e oggetto sorto dall’insieme delle pratiche di produzione, sistemazione e gestione dei “manufatti della scrittura”. Articolati in tre parti (Libri recenti, Archivi del mondo, Nuove frontiere), i saggi, spaziando dall’Età moderna a quella contemporanea, dall’Europa napoleonica all’America spagnola e all’Africa portoghese, ripercorrono l’organizzazione degli archivi ecclesiastici e ricostruiscono le vicende che hanno inciso sulla storia degli archivi ottomani, sulle fonti orali dei movimenti studenteschi italiani del 1968 e sulla documentazione digitale legata alla recente esperienza delle “primavere arabe”.
Roma neoclassica tra Settecento e Ottocento: dai papi a Napoleone