Rita Volpe | Sovrintendenza di Roma Capitale (original) (raw)
Books by Rita Volpe
The mid-Republican period from the fourth to the third centuries BC is one of the crucial periods... more The mid-Republican period from the fourth to the third centuries BC is one of the crucial periods in the history of Rome and Latium, but also one of the least well-known.
Following the initial, and somewhat isolated, synthesis in 1973, which culminated in the exhibition Roma medio repubblicana, two international conferences (Mid republican Rome. From the conquest of Veii to the battle of Zama and Besides “Roma medio repubblicana”. Latium between Galli and the battle of Zama) will now seek to address anew the themes of growth and transformation of the city of Rome and its territory, and to reconstruct the complex and interconnected latin landscape, from the beginning of the fourth to
the end of the third centuries BC; and will analyse the fundamental elements of the interrelationship between Rome and Latium.
ATTI DEL III CONVEGNO INTERNAZIONALE "LATERIZIO" (ROMA, 6-8 MARZO 2019), 2021
Dopo i primi due appuntamenti dedicati a Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterra... more Dopo i primi due appuntamenti dedicati a Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterraneo (Roma, novembre 2014), pubblicato nel 2015 e Alle origini del laterizio romano. Nascita e diffusione del mattone cotto nel Mediterraneo tra IV e I sec. a. C. (Padova, aprile 2016), pubblicato nel 2019, il terzo Convegno Internazionale sul Laterizio si concentra sull’ultima parte della lunga vita del laterizio romano.
Il consolidamento delle nostre conoscenze sulla nascita, la diffusione e la messa in opera di questo materiale di costruzione - che ha così tanto segnato la storia dell’architettura romana - ha portato naturalmente a chiedersi come e fino a quando è stato usato e soprattutto reimpiegato, riciclato e reinventato nel Mediterraneo occidentale.
A partire dall'eredità romana, infatti, innovative forme di impiego costruttivo del laterizio hanno creato i presupposti per nuove forme espressive nell'architettura.
L’incontro si è quindi focalizzato sui momenti successivi al primo utilizzo, con nuovi dati e riflessioni sull’organizzazione dei cantieri di spoliazione e la pianificazione della ridistribuzione del materiale; sulla riutilizzazione del laterizio antico, riciclato in nuovi usi e nuovi cantieri; sugli elementi di tradizione e innovazione presenti nelle nuove produzioni e tecniche edilizie.
Costruire nel mondo antico, 1, 2019
Il grande interesse suscitato dal convegno tenutosi a Roma nel novembre 2014 e dedicato all'uso d... more Il grande interesse suscitato dal convegno tenutosi a Roma nel novembre 2014 e dedicato all'uso del laterizio nei grandi cantieri di età imperiale (E. Bukowiecki, R. Volpe, U. Wulf-Rheidt, a cura di, Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterraneo, Atti del I workshop, Roma, 27-28 novembre 2014, Archeologia dell'architettura XX), ha stimolato l'idea dell'organizzazione di un secondo appuntamento dedicato al laterizio romano, per indagare più a fondo le sue origini e la sua prima diffusione in Italia e nel Mediterraneo antico. Si è così tenuto a Padova dal 26 al 28 aprile 2016 un Convegno internazionale promosso dall'Università degli Studi di Padova, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l'École française de Rome, anche con il generoso sostegno dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma, dell'Institut de Recherche sur l'Archi-tecture Antique (CNRS) e il determinante contributo organizzativo dell'Università di Ferrara. Il volume raccoglie più di cinquanta contributi presentati da ottanta studiosi europei, che illustrano i tempi e le dinamiche di nascita e diffusione del laterizio nelle diverse regioni del Mediterraneo antico (Mediterraneo orientale, Magna Grecia, Sicilia, Cisalpina e aree vicine, Italia centrale, Mediterraneo occidentale), tra la tarda età classica e la fine dell'età ellenistica. Si coglie un quadro di straordinaria vitalità, da cui emerge la storia produttiva e distributiva del particolare materiale da costruzione tra le aree orientali del mondo classico e l'Europa continentale, con cruciali passaggi intermedi nel Mediterraneo occidentale ellenizzato.
Questo volume è il primo risultato di un programma di studio e valorizzazione del complesso delle... more Questo volume è il primo risultato di un programma di studio e valorizzazione del complesso delle Mura Aureliane, promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalle tre Università romane Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre.
Sono on line gli Atti della prima giornata di studi sulle Mura Aureliane:
http://romatrepress.uniroma3.it/ojs/index.php/mura
Il workshop internazionale su "Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma ed il Mediterraneo" vuol... more Il workshop internazionale su "Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma ed il Mediterraneo" vuole promuovere un nuovo dibattito, su scala mediterranea e alla luce di nuovi studi e nuovi approcci metodologici, intorno al materiale da costruzione emblematico dell’architettura romana.
Il convegno, svoltosi a Roma il 27 e 28 novembre 2014, ha visto coinvolti gli specialisti della costruzione romana in laterizio in un ampio dibattito che si proponeva di capire in particolare se e come il laterizio ha servito il potere imperiale; se e come ha influenzato i processi di romanizzazione; come è stato prodotto e diffuso attraverso l’Impero; come ha condizionato l’organizzazione dei cantieri imperiali ed infine come ha partecipato all’innovazione e alla trasmissione del sapere tecnico romano.
Questo volume raccoglie i contributi proposti al workshop, rivisti e integrati sulla base delle discussioni. I primi venticinque contributi sono presentati per aree geografiche (Roma, penisola Italica, Mediterraneo occidentale e Mediterraneo orientale), mentre i cinque finali riprendono i temi e l’essenza delle discussioni
"Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande inter... more "Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per supportare e indirizzare con le dovute conoscenze la programmazione urbanistica e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma intende realizzare un grande parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dopo quattro anni di lavoro sul campo ed altri tre di riordino, analisi ed interpretazione dei dati raccolti, è stata programmata l'edizione di tre volumi relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata. Questo primo volume contiene una serie di contributi di carattere generale, riguardanti il progetto, le metodologie utilizzate e i dati già disponibili prima delle indagini su tutta la fascia dell'antica via Labicana, dal primo al VI miglio. Seguono i risultati ottenuti dai vari tipi di indagini effettuate: prospezioni, carotaggi, ricognizioni e scavi per trincee o per aree di scavo, con infine le analisi e le riflessioni relative alle fasi più antiche di occupazione del pianoro di Centocelle, mentre nei seguenti volumi verranno trattati i contesti relativi ai periodi successivi e i risultati delle indagini a Torre Spaccata.
Il volume “Centocelle I” è su Google libri: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
Abstract: The campaign of archaeological investigations in the East territory of Rome, preliminary to the planning of an important urban project, named "Sistema Direzionale Orientale", has been focused to direct, for once in advance, the planning and the urban design, respecting the evidences of our past. The field investigations, carried out from the autumn of 1995 to 2000, involved a large group of scientists and specialists, and focused mainly on the southern sector of the S.D.O., the district of Centocelle, where, in the area in force to the military airport "F. Baracca ", the first airport in Italy, the Municipality of Rome is now determined to create a large urban park, within which a variety of discovered archaeological sites will have a weight and a value of decisive importance.
After four years of field work and many others of analysis and interpretation of collected data, the edition of three volumes about the territory of Centocelle and Torre Spaccata was planned.
This first volume includes preliminary contributions about the project, the methodologies and the archaeological data already known before our investigations related with the ancient Via Labicana from the first mile to the sixth.
Here there are also the results produced by various kinds of investigations: exploration, drilling, surveys, trenches and excavation areas. Finally there are analysis and issues about the earliest phases of human activity on the Centocelle plateau.
In a second volume published in 2007 (Centocelle II) the latest ancient contexts are considered. Finally, the third volume of the series, published in 2008 (Torre Spaccata), presents the results of archaeological investigations in a wide area located to the South-East of the Centocelle plateau.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC"
L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce,... more L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce, per l’incredibile stato di conservazione funzionale delle strutture antiche, un caso assolutamente eccezionale. Costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per rifornire il Trastevere e riattivato da papa Paolo V nel 1612, è alimentato dalle sorgenti del bacino del lago di Bracciano e, con un percorso di oltre 57 km, giunge a Roma sul Gianicolo, al celebre ‘Fontanone’, da dove ha origine la distribuzione urbana.
Per la sua straordinaria importanza, la Sovrintendenza Capitolina e ACEA SpA hanno concordato un programma di ricerca volto alla conoscenza dell’intero sistema idraulico. Questo volume presenta i risultati del ‘Progetto Pilota’, condotto fra il 2019 e il 2021 e finalizzato all’esplorazione sistematica, alla documentazione e allo studio di un tratto campione dell’acquedotto nella zona di Vicarello. E’ stata così realizzata una documentazione di dettaglio probabilmente senza precedenti, qui pubblicata integralmente, che mostra, assieme alla perfetta conservazione dei condotti e dei sistemi di captazione antichi, la rilevanza storico-archeologica e l’unicità dell’aqua Traiana, ‘infrastruttura’ antica tutt’ora miracolosamente funzionante.
"Il 16-17 febbraio 2005, su iniziativa dell’École française de Rome e in collaborazione con la So... more "Il 16-17 febbraio 2005, su iniziativa dell’École française de Rome e in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, la Sovraintendenza Comunale BB.CC. ed il Dipartimento di Scienze del Mondo Antico dell’Università della Tuscia, si è tenuto – presso la sede dell’École française
de Rome – il secondo incontro di un percorso di ricerca riguardante il territorio circostante l’antica Roma, dal titolo Suburbium II. Il Suburbio di Roma dalla fine dell’età monarchica alla nascita del sistema delle ville (V-II sec. a.C.).
Questo specifico convegno scientifico, come il precedente (tenutosi nel 2000), era volto a sollecitare un dibattito comune sui temi dell’occupazione e dello sfruttamento del suburbio, nel suo rapporto con la città."
La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall’esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall’autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove, nell’area già occupata dall’aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d’Italia, il
Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all’interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, questo primo volume presenta contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; nel secondo volume (Centocelle II), pubblicato nel 2007, sono stati analizzati i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età imperiale, mentre il terzo (Torre Spaccata), pubblicato nel 2008, presenta i risultati degli scavi svolti nell’area di Torre Spaccata tra il 1997 ed il 1998, ed inoltre alcuni approfondimenti effettuati nel corso del 2006.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, il primo, già pubblicato, ha presentato contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; in questo secondo volume si analizzano i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età imperiale, relativi soprattutto ai complessi delle tre grandi ville di cui si sono rinvenuti i resti sul pianoro. Nel contempo si presenta anche un aggiornamento della carta archeologica dell’intero pianoro, con i risultati delle ultime indagini eseguite durante la realizzazione del Parco.
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Con ingresso dal piazzale di Porta S. Lorenzo, all'inizio della via Tiburtina nuova, si accede ad... more Con ingresso dal piazzale di Porta S. Lorenzo, all'inizio della via Tiburtina nuova, si accede ad una fascia di terreno all'interno delle Mura Aureliane, che si estende in lunghezza per quasi un chilometro, fino al punto dove i binari della ferrovia si avvicinano maggiormente alle Mura, per poi attraversarle nel largo squarcio aperto in occasione della costruzione della ferrovia stessa.
Due successive campagne di indagini eseguite nel 1988 e nel 1990, hanno portato al rinvenimento di una serie di strutture pertinenti a varie fasi della vita dell'antico acquedotto Marcio; la fase più antica è quella originaria del 144 a.C., con piloni in opera quadrata di blocchi di tufo giallo, cui si appoggiavano le arcate costituite da blocchi di peperino. Dopo un consistente rialzamento del terreno in età augustea, in età flavia alcuni dei piloni vennero rinforzati includendoli in una muratura continua di laterizio. L’area di scavo si è estesa fino alla struttura della cisterna (la cui facciata è visibile su via di Porta Labicana, tradizionalmente identificata con un’insula) inglobata nelle Mura Aureliane.
Oltre ai risultati dello scavo, nel volume si presenta anche lo studio dei contesti ceramici.
Si esaminano inoltre le testimonianze dei vari rami dell’aqua Marcia all’interno delle Mura di Aureliano.
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Papers by Rita Volpe
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma 124, 2023, 2023
In occasione del Concorso Internazionale di Architettura per il restauro e la valorizzazione dell... more In occasione del Concorso Internazionale di Architettura per il restauro e la valorizzazione delle Sette Sale, sono stati eseguiti tre piccoli saggi, per acquisire più dati utili a meglio orientare meglio la progettazione della sistemazione futura. I saggi, eseguiti tra la fine di gennaio e gli inizi
di marzo 2022, sono stati posizionati all'esterno del monumento,
per cercare di comprendere l’effettiva estensione del monumento, l’eventuale soluzione di continuità tra i livelli diversi, il piano di calpestio originario dove doveva essere l’accesso di servizio al serbatoio
Publications de l'École Française de Rome, 1994
Volpe Rita. La raccolta dei bolli sulle anfore italiche trovate in Francia. In: Epigrafia della p... more Volpe Rita. La raccolta dei bolli sulle anfore italiche trovate in Francia. In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 219-225. (Publications de l'École française de Rome, 193
AA.VV. Centocelle. Racconti di un quartiere che resiste, Roma, DeriveApprodi,, 2023
Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeo... more Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeologica dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle e di quella contigua del Pratone di Torre Spaccata. Sono passati trent’anni, e cercheremo di ricostruire il processo di ricerca, scavi e valorizzazione, che si avviò allora e che ancora oggi costituisce la base di numerosi progetti e aspettative, con una chiacchierata tra chi quel processo lo ha avviato e portato avanti: Giovanni Caruso, Patrizia Gioia e Rita Volpe.
Terra, legno e materiali deperibili nell'architettura antica, a cura di CATERINA PREVIATO, JACOPO BONETTO , 2023
Even if the markers of the ancient building process are often invisible, they are still distingui... more Even if the markers of the ancient building process are often invisible, they are still distinguishable inside the southwestern gallery below the Baths of Trajan, on the Oppian Hill. This gallery was a foundation chamber, definitively closed at the end of the construction work. The presence inside it of a series of unusual little round holes testify of
scaffolding made with reeds, scarcely attested in the Roman world.
The existence in the gallery of the prior buildings, such as the crossing wall with the Great Mosaic, influenced the construction process: different solutions were therefore devised, such as special earth ramps, shaped to overcome the difference in height created by the previous structures. Due to the cost of the work, these were only partially cut – since the gallery would not have been frequented – and therefore emerged for several meters above the walking surface and the starting level of the walls of the gallery itself. The ramps were therefore inevitable and indispensable, mainly when the scaffolding used for the construction was dismantled, because even the most modest materials were considered precious and to be recovered.
LE MURA AURELIANE NELLA STORIA DI ROMA 2. Da Onorio a Niccolò V, Roma , 2023
Nella parte orientale del circuito delle Mura Aureliane, sono stati eseguiti interventi di pulizi... more Nella parte orientale del circuito delle Mura Aureliane, sono stati eseguiti interventi di pulizia e di scavo archeologico all’interno dell’edificio inserito nelle Mura tra la quinta e la sesta torre a sud di Porta Tiburtina. La facciata è visibile nel prospetto murario su via di Porta Labicana, ed è identificabile non come un'insula ma come una conserva d’acqua, realizzata fra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C. e in seguito inglobata nella costruzione delle Mura. Gli scavi hanno consentito di verificare alcune ipotesi già avanzate e soprattutto di rinvenire strati e strutture attribuibili al periodo medievale, posti su un rialzamento di tre metri dal piano di calpestio degli ambienti di età imperiale.
F. Cantini, F. Fabiani, M.L. Gualandi, C. Rizzitelli (a cura di), Le case di Pisa. Edilizia privata tra Età romana e Medioevo, (Atti del Convegno, Pisa 7-8 maggio 2019), Sesto Fiorentino 2020, pp. 169-173, 2020
Riflessioni a margine del convegno "Le case di Pisa"
The mid-Republican period from the fourth to the third centuries BC is one of the crucial periods... more The mid-Republican period from the fourth to the third centuries BC is one of the crucial periods in the history of Rome and Latium, but also one of the least well-known.
Following the initial, and somewhat isolated, synthesis in 1973, which culminated in the exhibition Roma medio repubblicana, two international conferences (Mid republican Rome. From the conquest of Veii to the battle of Zama and Besides “Roma medio repubblicana”. Latium between Galli and the battle of Zama) will now seek to address anew the themes of growth and transformation of the city of Rome and its territory, and to reconstruct the complex and interconnected latin landscape, from the beginning of the fourth to
the end of the third centuries BC; and will analyse the fundamental elements of the interrelationship between Rome and Latium.
ATTI DEL III CONVEGNO INTERNAZIONALE "LATERIZIO" (ROMA, 6-8 MARZO 2019), 2021
Dopo i primi due appuntamenti dedicati a Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterra... more Dopo i primi due appuntamenti dedicati a Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterraneo (Roma, novembre 2014), pubblicato nel 2015 e Alle origini del laterizio romano. Nascita e diffusione del mattone cotto nel Mediterraneo tra IV e I sec. a. C. (Padova, aprile 2016), pubblicato nel 2019, il terzo Convegno Internazionale sul Laterizio si concentra sull’ultima parte della lunga vita del laterizio romano.
Il consolidamento delle nostre conoscenze sulla nascita, la diffusione e la messa in opera di questo materiale di costruzione - che ha così tanto segnato la storia dell’architettura romana - ha portato naturalmente a chiedersi come e fino a quando è stato usato e soprattutto reimpiegato, riciclato e reinventato nel Mediterraneo occidentale.
A partire dall'eredità romana, infatti, innovative forme di impiego costruttivo del laterizio hanno creato i presupposti per nuove forme espressive nell'architettura.
L’incontro si è quindi focalizzato sui momenti successivi al primo utilizzo, con nuovi dati e riflessioni sull’organizzazione dei cantieri di spoliazione e la pianificazione della ridistribuzione del materiale; sulla riutilizzazione del laterizio antico, riciclato in nuovi usi e nuovi cantieri; sugli elementi di tradizione e innovazione presenti nelle nuove produzioni e tecniche edilizie.
Costruire nel mondo antico, 1, 2019
Il grande interesse suscitato dal convegno tenutosi a Roma nel novembre 2014 e dedicato all'uso d... more Il grande interesse suscitato dal convegno tenutosi a Roma nel novembre 2014 e dedicato all'uso del laterizio nei grandi cantieri di età imperiale (E. Bukowiecki, R. Volpe, U. Wulf-Rheidt, a cura di, Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterraneo, Atti del I workshop, Roma, 27-28 novembre 2014, Archeologia dell'architettura XX), ha stimolato l'idea dell'organizzazione di un secondo appuntamento dedicato al laterizio romano, per indagare più a fondo le sue origini e la sua prima diffusione in Italia e nel Mediterraneo antico. Si è così tenuto a Padova dal 26 al 28 aprile 2016 un Convegno internazionale promosso dall'Università degli Studi di Padova, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l'École française de Rome, anche con il generoso sostegno dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma, dell'Institut de Recherche sur l'Archi-tecture Antique (CNRS) e il determinante contributo organizzativo dell'Università di Ferrara. Il volume raccoglie più di cinquanta contributi presentati da ottanta studiosi europei, che illustrano i tempi e le dinamiche di nascita e diffusione del laterizio nelle diverse regioni del Mediterraneo antico (Mediterraneo orientale, Magna Grecia, Sicilia, Cisalpina e aree vicine, Italia centrale, Mediterraneo occidentale), tra la tarda età classica e la fine dell'età ellenistica. Si coglie un quadro di straordinaria vitalità, da cui emerge la storia produttiva e distributiva del particolare materiale da costruzione tra le aree orientali del mondo classico e l'Europa continentale, con cruciali passaggi intermedi nel Mediterraneo occidentale ellenizzato.
Questo volume è il primo risultato di un programma di studio e valorizzazione del complesso delle... more Questo volume è il primo risultato di un programma di studio e valorizzazione del complesso delle Mura Aureliane, promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalle tre Università romane Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre.
Sono on line gli Atti della prima giornata di studi sulle Mura Aureliane:
http://romatrepress.uniroma3.it/ojs/index.php/mura
Il workshop internazionale su "Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma ed il Mediterraneo" vuol... more Il workshop internazionale su "Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma ed il Mediterraneo" vuole promuovere un nuovo dibattito, su scala mediterranea e alla luce di nuovi studi e nuovi approcci metodologici, intorno al materiale da costruzione emblematico dell’architettura romana.
Il convegno, svoltosi a Roma il 27 e 28 novembre 2014, ha visto coinvolti gli specialisti della costruzione romana in laterizio in un ampio dibattito che si proponeva di capire in particolare se e come il laterizio ha servito il potere imperiale; se e come ha influenzato i processi di romanizzazione; come è stato prodotto e diffuso attraverso l’Impero; come ha condizionato l’organizzazione dei cantieri imperiali ed infine come ha partecipato all’innovazione e alla trasmissione del sapere tecnico romano.
Questo volume raccoglie i contributi proposti al workshop, rivisti e integrati sulla base delle discussioni. I primi venticinque contributi sono presentati per aree geografiche (Roma, penisola Italica, Mediterraneo occidentale e Mediterraneo orientale), mentre i cinque finali riprendono i temi e l’essenza delle discussioni
"Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande inter... more "Riassunto:La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per supportare e indirizzare con le dovute conoscenze la programmazione urbanistica e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma intende realizzare un grande parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dopo quattro anni di lavoro sul campo ed altri tre di riordino, analisi ed interpretazione dei dati raccolti, è stata programmata l'edizione di tre volumi relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata. Questo primo volume contiene una serie di contributi di carattere generale, riguardanti il progetto, le metodologie utilizzate e i dati già disponibili prima delle indagini su tutta la fascia dell'antica via Labicana, dal primo al VI miglio. Seguono i risultati ottenuti dai vari tipi di indagini effettuate: prospezioni, carotaggi, ricognizioni e scavi per trincee o per aree di scavo, con infine le analisi e le riflessioni relative alle fasi più antiche di occupazione del pianoro di Centocelle, mentre nei seguenti volumi verranno trattati i contesti relativi ai periodi successivi e i risultati delle indagini a Torre Spaccata.
Il volume “Centocelle I” è su Google libri: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
Abstract: The campaign of archaeological investigations in the East territory of Rome, preliminary to the planning of an important urban project, named "Sistema Direzionale Orientale", has been focused to direct, for once in advance, the planning and the urban design, respecting the evidences of our past. The field investigations, carried out from the autumn of 1995 to 2000, involved a large group of scientists and specialists, and focused mainly on the southern sector of the S.D.O., the district of Centocelle, where, in the area in force to the military airport "F. Baracca ", the first airport in Italy, the Municipality of Rome is now determined to create a large urban park, within which a variety of discovered archaeological sites will have a weight and a value of decisive importance.
After four years of field work and many others of analysis and interpretation of collected data, the edition of three volumes about the territory of Centocelle and Torre Spaccata was planned.
This first volume includes preliminary contributions about the project, the methodologies and the archaeological data already known before our investigations related with the ancient Via Labicana from the first mile to the sixth.
Here there are also the results produced by various kinds of investigations: exploration, drilling, surveys, trenches and excavation areas. Finally there are analysis and issues about the earliest phases of human activity on the Centocelle plateau.
In a second volume published in 2007 (Centocelle II) the latest ancient contexts are considered. Finally, the third volume of the series, published in 2008 (Torre Spaccata), presents the results of archaeological investigations in a wide area located to the South-East of the Centocelle plateau.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC"
L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce,... more L’acquedotto Traiano-Paolo, di proprietà di Roma Capitale e in gestione ad ACEA SpA, costituisce, per l’incredibile stato di conservazione funzionale delle strutture antiche, un caso assolutamente eccezionale. Costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per rifornire il Trastevere e riattivato da papa Paolo V nel 1612, è alimentato dalle sorgenti del bacino del lago di Bracciano e, con un percorso di oltre 57 km, giunge a Roma sul Gianicolo, al celebre ‘Fontanone’, da dove ha origine la distribuzione urbana.
Per la sua straordinaria importanza, la Sovrintendenza Capitolina e ACEA SpA hanno concordato un programma di ricerca volto alla conoscenza dell’intero sistema idraulico. Questo volume presenta i risultati del ‘Progetto Pilota’, condotto fra il 2019 e il 2021 e finalizzato all’esplorazione sistematica, alla documentazione e allo studio di un tratto campione dell’acquedotto nella zona di Vicarello. E’ stata così realizzata una documentazione di dettaglio probabilmente senza precedenti, qui pubblicata integralmente, che mostra, assieme alla perfetta conservazione dei condotti e dei sistemi di captazione antichi, la rilevanza storico-archeologica e l’unicità dell’aqua Traiana, ‘infrastruttura’ antica tutt’ora miracolosamente funzionante.
"Il 16-17 febbraio 2005, su iniziativa dell’École française de Rome e in collaborazione con la So... more "Il 16-17 febbraio 2005, su iniziativa dell’École française de Rome e in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, la Sovraintendenza Comunale BB.CC. ed il Dipartimento di Scienze del Mondo Antico dell’Università della Tuscia, si è tenuto – presso la sede dell’École française
de Rome – il secondo incontro di un percorso di ricerca riguardante il territorio circostante l’antica Roma, dal titolo Suburbium II. Il Suburbio di Roma dalla fine dell’età monarchica alla nascita del sistema delle ville (V-II sec. a.C.).
Questo specifico convegno scientifico, come il precedente (tenutosi nel 2000), era volto a sollecitare un dibattito comune sui temi dell’occupazione e dello sfruttamento del suburbio, nel suo rapporto con la città."
La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall’esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall’autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove, nell’area già occupata dall’aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d’Italia, il
Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all’interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, questo primo volume presenta contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; nel secondo volume (Centocelle II), pubblicato nel 2007, sono stati analizzati i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età imperiale, mentre il terzo (Torre Spaccata), pubblicato nel 2008, presenta i risultati degli scavi svolti nell’area di Torre Spaccata tra il 1997 ed il 1998, ed inoltre alcuni approfondimenti effettuati nel corso del 2006.
The volume “Centocelle I” is available on Google Books: http://books.google.it/books/about/Centocelle.html?hl=it&id=Mp25xJbN89wC
La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urban... more La campagna di indagini archeologiche, preliminare alla progettazione del grande intervento urbanistico del Sistema Direzionale Orientale nel settore Est della capitale, è scaturita dall'esigenza di orientare, per una volta preventivamente, la programmazione e quindi la progettazione urbanistica, coniugandola senza grossi traumi con le presenze del nostro passato. Il finanziamento concesso dalla Legge di Roma Capitale ha infatti consentito di applicare tutte le metodologie più opportune per indirizzare la programmazione urbanistica con le dovute conoscenze e allo stesso tempo ricostruire le problematiche storico-archeologiche del territorio.
Le indagini svolte sul campo dall'autunno del 1995 al 2000 hanno coinvolto un nutrito gruppo di studiosi e specialisti, e si sono concentrate soprattutto sul comparto più meridionale dello S.D.O., quello di Centocelle, dove nell'area già occupata dall'aeroporto militare “F. Baracca”, il primo aeroporto d'Italia, il Comune di Roma ha già realizzato parte di un grande Parco, all'interno del quale i vari complessi archeologici individuati avranno un peso ed una valenza di fondamentale importanza.
Dei tre volumi programmati per l’edizione dei dati relativi al territorio di Centocelle e di Torre Spaccata, il primo, già pubblicato, ha presentato contributi di carattere generale e i dati sulle fasi più antiche del pianoro di Centocelle; in questo secondo volume si analizzano i risultati degli scavi e delle ricerche riguardanti l’età imperiale, relativi soprattutto ai complessi delle tre grandi ville di cui si sono rinvenuti i resti sul pianoro. Nel contempo si presenta anche un aggiornamento della carta archeologica dell’intero pianoro, con i risultati delle ultime indagini eseguite durante la realizzazione del Parco.
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Con ingresso dal piazzale di Porta S. Lorenzo, all'inizio della via Tiburtina nuova, si accede ad... more Con ingresso dal piazzale di Porta S. Lorenzo, all'inizio della via Tiburtina nuova, si accede ad una fascia di terreno all'interno delle Mura Aureliane, che si estende in lunghezza per quasi un chilometro, fino al punto dove i binari della ferrovia si avvicinano maggiormente alle Mura, per poi attraversarle nel largo squarcio aperto in occasione della costruzione della ferrovia stessa.
Due successive campagne di indagini eseguite nel 1988 e nel 1990, hanno portato al rinvenimento di una serie di strutture pertinenti a varie fasi della vita dell'antico acquedotto Marcio; la fase più antica è quella originaria del 144 a.C., con piloni in opera quadrata di blocchi di tufo giallo, cui si appoggiavano le arcate costituite da blocchi di peperino. Dopo un consistente rialzamento del terreno in età augustea, in età flavia alcuni dei piloni vennero rinforzati includendoli in una muratura continua di laterizio. L’area di scavo si è estesa fino alla struttura della cisterna (la cui facciata è visibile su via di Porta Labicana, tradizionalmente identificata con un’insula) inglobata nelle Mura Aureliane.
Oltre ai risultati dello scavo, nel volume si presenta anche lo studio dei contesti ceramici.
Si esaminano inoltre le testimonianze dei vari rami dell’aqua Marcia all’interno delle Mura di Aureliano.
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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma 124, 2023, 2023
In occasione del Concorso Internazionale di Architettura per il restauro e la valorizzazione dell... more In occasione del Concorso Internazionale di Architettura per il restauro e la valorizzazione delle Sette Sale, sono stati eseguiti tre piccoli saggi, per acquisire più dati utili a meglio orientare meglio la progettazione della sistemazione futura. I saggi, eseguiti tra la fine di gennaio e gli inizi
di marzo 2022, sono stati posizionati all'esterno del monumento,
per cercare di comprendere l’effettiva estensione del monumento, l’eventuale soluzione di continuità tra i livelli diversi, il piano di calpestio originario dove doveva essere l’accesso di servizio al serbatoio
Publications de l'École Française de Rome, 1994
Volpe Rita. La raccolta dei bolli sulle anfore italiche trovate in Francia. In: Epigrafia della p... more Volpe Rita. La raccolta dei bolli sulle anfore italiche trovate in Francia. In: Epigrafia della produzione e della distribuzione. Actes de la VIIe Rencontre franco-italienne sur l'épigraphie du monde romain (Rome, 5-6 juin 1992) Rome : École Française de Rome, 1994. pp. 219-225. (Publications de l'École française de Rome, 193
AA.VV. Centocelle. Racconti di un quartiere che resiste, Roma, DeriveApprodi,, 2023
Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeo... more Negli anni Novanta del secolo scorso non c’era ancora piena consapevolezza dell’importanza archeologica dell’area dell’ex aeroporto di Centocelle e di quella contigua del Pratone di Torre Spaccata. Sono passati trent’anni, e cercheremo di ricostruire il processo di ricerca, scavi e valorizzazione, che si avviò allora e che ancora oggi costituisce la base di numerosi progetti e aspettative, con una chiacchierata tra chi quel processo lo ha avviato e portato avanti: Giovanni Caruso, Patrizia Gioia e Rita Volpe.
Terra, legno e materiali deperibili nell'architettura antica, a cura di CATERINA PREVIATO, JACOPO BONETTO , 2023
Even if the markers of the ancient building process are often invisible, they are still distingui... more Even if the markers of the ancient building process are often invisible, they are still distinguishable inside the southwestern gallery below the Baths of Trajan, on the Oppian Hill. This gallery was a foundation chamber, definitively closed at the end of the construction work. The presence inside it of a series of unusual little round holes testify of
scaffolding made with reeds, scarcely attested in the Roman world.
The existence in the gallery of the prior buildings, such as the crossing wall with the Great Mosaic, influenced the construction process: different solutions were therefore devised, such as special earth ramps, shaped to overcome the difference in height created by the previous structures. Due to the cost of the work, these were only partially cut – since the gallery would not have been frequented – and therefore emerged for several meters above the walking surface and the starting level of the walls of the gallery itself. The ramps were therefore inevitable and indispensable, mainly when the scaffolding used for the construction was dismantled, because even the most modest materials were considered precious and to be recovered.
LE MURA AURELIANE NELLA STORIA DI ROMA 2. Da Onorio a Niccolò V, Roma , 2023
Nella parte orientale del circuito delle Mura Aureliane, sono stati eseguiti interventi di pulizi... more Nella parte orientale del circuito delle Mura Aureliane, sono stati eseguiti interventi di pulizia e di scavo archeologico all’interno dell’edificio inserito nelle Mura tra la quinta e la sesta torre a sud di Porta Tiburtina. La facciata è visibile nel prospetto murario su via di Porta Labicana, ed è identificabile non come un'insula ma come una conserva d’acqua, realizzata fra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C. e in seguito inglobata nella costruzione delle Mura. Gli scavi hanno consentito di verificare alcune ipotesi già avanzate e soprattutto di rinvenire strati e strutture attribuibili al periodo medievale, posti su un rialzamento di tre metri dal piano di calpestio degli ambienti di età imperiale.
F. Cantini, F. Fabiani, M.L. Gualandi, C. Rizzitelli (a cura di), Le case di Pisa. Edilizia privata tra Età romana e Medioevo, (Atti del Convegno, Pisa 7-8 maggio 2019), Sesto Fiorentino 2020, pp. 169-173, 2020
Riflessioni a margine del convegno "Le case di Pisa"
Patrimonium Appiae, a cura di F. R. Paolillo M. Pontisso, S. Roascio, 2022
Analisi per fasi cronologiche delle modalità insediative e residenziali di questa parte del subu... more Analisi per fasi cronologiche delle modalità insediative e residenziali di questa parte del suburbio di Roma tra via Appia e via Latina..
Roma. Nascita di una capitale 1870-1915, pp. 161-173, 2021
Dal momento in cui Roma era diventata Capitale del nuovo Regno d’Italia, l’inevitabile crescita u... more Dal momento in cui Roma era diventata Capitale del nuovo Regno d’Italia, l’inevitabile crescita urbanistica, dovuta alle esigenze del nuovo ruolo, investiva tutta la città, fino ad allora attraversata da poche trasformazioni.
Nel 1872 Il Comune di Roma aveva istituito la Commissione Archeologica Municipale allo scopo di «vigilare e prendere cura di tutto ciò che in fatto d’antichità e di monumenti può e deve riguardare l’Amministrazione municipale di Roma, e particolarmente in questo momento nel quale importanti movimenti di terra si eseguiscono per ogni dove in tutto lo spazio occupato dalla Roma antica».
Gli sterri compiuti in vista dell’urbanizzazione portarono alla scoperta di una innumerevole quantità di strutture e oggetti di ogni epoca, ma si concentrarono quasi esclusivamente sulla documentazione e ricostruzione della topografia antica. La monumentale Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani, Segretario della Commissione Archeologica Municipale, pubblicata tra il 1893 e il 1901, utilizza molta della documentazione della Commissione e testimonia la storia della frenetica attività di urbanizzazione, edificazione, scavi e ricerche nei primi due decenni di una città diventata capitale d’Italia.
Roma medio repubblicana, dalla conquista di Veio alla vittoria di Zama, Roma 2020, pp. 235-253.
Most of the remains of the ancient city walls of Rome, known as the Servian Walls, can be attribu... more Most of the remains of the ancient city walls of Rome, known as the Servian Walls, can be attributed to the reconstruction carried out at the beginning of the 4th century BC with large square blocks of “yellow tufa of Grotta Oscura” (today technically defined as “yellow tufa of the Via Tiberina” or TGVT), whose quarries were located in the territory of influence of the Etruscan city of Veio, conquered in 396 B.C.
Almost ninety years after the masterly publication of Säflund, we try to take stock of the state of research today. We will therefore examine here the problems linked above all to the reasons that led to the decision to build a new city wall, the choice of material and route, and finally its specific characteristics, even if it is not possible to propose definitive solutions to the proposed questions.
Roma mediorepubblicana. Dalla conquista di Veio alla battaglia di Zama. , 2020
On the occasion of the restoration works that allowed the reopening to the public of the archaeol... more On the occasion of the restoration works that allowed the reopening to the public of the archaeological area of the Tomb of the Scipios on the Via Appia, a new study of the preserved remains was carried out. The close observation of the traces present on the bank of tuff in which the tomb is excavated has made it possible to distinguish at least three
phases of reconstruction of the facade. In addition to the proposed reconstruction of the 2nd century B.C. phase, already published, traces of at least two previous arrangements have been identified. One perhaps dates back to the original construction, and the next between the end of the III century B.C. and the beginning of the II century B.C., the period of greatest glory for the Scipionic family.
As for other parts of the Roman suburbs, the Tomb of the Scipios was probably built on the family’s landed property, certainly with a landmark building (villa?) and in close connection also with a “family” temple, to the Tempestates, built by the son of Scipio Barbatus. The “monument” of the Scipios would have been a powerful admonition of the importance of the family for anyone who exited the Porta Capena and saw on their way along the Via Appia.
Exemplum et Spolia. La reutilización arquitectónica en la transformación del paisaje urbano de las ciudades históricas, 2020
In 109 AD an impressive thermal complex was built by the Emperor Trajan on the Oppian hill. It as... more In 109 AD an impressive thermal complex was built by the Emperor Trajan on the Oppian hill. It as planned for the inhabitants of the eastern part of the city, in the populous neighborhoods of the Esquiline and Suburra.
In order to build it, the Emperor used the financial resources coming from the wars against the Dacians and the genius of the architect Apollodorus of Damascus. The new building extended over 60,000 square meters, definitively changing the urban planning of a very large portion of the city, and definitely transforming its appearance and functions.
The buildings discovered in the area of the southwestern gallery of the
Trajan’s Baths – beneath them - date back to the Flavian phase of intense construction activity, with important artistic testimonies, such as the fresco of the “Painted City”. The excavations carried out in
this area made possible to recognize the building methodology of the new baths above the previous district, with demolitions, stripping of the valuable elements (marble, mosaic tiles) and recycling of more easily reusable materials (travertine, bricks etc.).The walls of the previous buildings were always exploited as foundation elements for the new complex; the weight and the impact of the high elevations were appropriately distributed upon them, before they were definitively obliterated by thick layers of earth.
in: "Quantitative studies and production cost of Roman public construction, 2020
Much of what has been preserved of the ancient walls of Rome known as Servian Walls can be attrib... more Much of what has been preserved of the ancient walls of Rome known as Servian Walls can be attributed to the reconstruction carried out in the early fourth century B.C. with big square blocks of “yellow tuff of Grotta Oscura” (today technically called “yellow tuff of the via Tiberina” or TGVT). These quarries were in the territory of influence of the Etruscan city of Veii, which was conquered in 396 BC. We analyse the modality and construction process of the Republican City Walls.
UNA LEZIONE DI ARCHEOLOGIA GLOBALE Studi in onore di Daniele Manacorda , 2019
Inside the Tomb of the Scipios, along the Appian Way, a short text is engraved on the rock, near ... more Inside the Tomb of the Scipios, along the Appian Way, a short text is engraved on the rock, near the sarcophagus of Scipio Barbatus.
The three lines graffito mentions the famous legal phrase “Cuique suum”. Most likely, the phrase was engraved after the discovery of
the tomb, which occurred in 1780, but before the edition of the Corpus Insriptionum Latinarum, where is a mention of it.
Vigna Codini e dintorni. Archeologia e storia del paesaggio urbano della Via Appia a Roma (Roma 10 giugno 2015), Bari 2017, pp. 9-17.
The aim of this paper is to imagine the mid-Republican landscape along the Appian Way, beginning ... more The aim of this paper is to imagine the mid-Republican landscape along the Appian Way, beginning from a well known literary passage of Cicero, mentioning a series of famous tombs. The only one of them which is preserved is the tomb of the Scipios, that a recent study demonstrated connected to a suburban villa of the same family. Therefore also the other graves should most likely be associated to suburban fundi. Any of these land properties and graves could be related to distinguished and victorious generals who, in the mid-third century BC, achieved the triumph during the First Punic War. It therefore suggests the creation - maybe at first unplanned, but then intentional - of an almost "triumphal" landscape between the Porta Capena and the Temple of Mars.
Memoirs of the American Academy in Rome, 2016
New discoveries in the gallery of the Baths of Trajan on the Oppian hill
Much of what has been preserved of the ancient walls of Rome (known as Servian Walls) can be attr... more Much of what has been preserved of the ancient walls of Rome (known as Servian Walls) can be attributed to the reconstruction carried out in the early fourth century BC. The square blocks that constitute them, in fact , are of “yellow tuff of Grotta Oscura” (today technically called “yellow tuff of the via Tiberina” or TGVT, a tufa volcanic district pertaining to the Monti Sabatini, north of Rome), whose quarries were in the territory of influence of the Etruscan city of Veii, conquered in 396 BC. The aim of this study is to determine the reasons for the choice of this material, by calculating how much work and how much manpower can be served to extract such a quantity of blocks and put them in place; moreover, in what way and by what means it must have been organized the transfer of the blocks along the Tiber, and then within the city up to the various construction sites. Keeping this in mind, the signs engraved on the blocks before their setting up should perhaps be interpreted as distinguishing marks of a particular sector of quarrying, maybe accounting for the attribution of each fluvial load to a certain site. It is therefore proposed the hypothesis that the cultivation of these quarries was already active, although to a lesser extent, before the construction of the Walls, and that the choice of the material is then due to the existence of quarries already organized, able to provide huge amount of material, which could quickly come to Rome via the river.
Il laterizio nei cantieri imperiali. Roma ed il Mediterraneo, Atti del I workshop “Laterizio”, Archeologia dell’Architettura XX, 2015, pp. 231-237.
Alla luce dei vari contributi presentati nel workshop Laterizio I, si esaminano i motivi che hann... more Alla luce dei vari contributi presentati nel workshop Laterizio I, si esaminano i motivi che hanno portato alla scelta e alla diffusione del laterizio come materiale da costruzione.
Si valutano poi il sistema di trasporto dal luogo di produzione al cantiere, solitamente via fiume, e la necessità o meno di contenitori o imballi speciali per arrivare ai luoghi di immagazzinamento, che potevano anche essere intermedi.
All’arrivo in cantiere il materiale subiva ulteriori lavorazioni prima di essere messo in opera, ed aveva necessità di luoghi di stoccaggio sul posto. L’approvvigionamento dei laterizi necessari per i grandi cantieri XXL doveva essere continuo ma ben scansionato nel tempo; anche il lavoro della manodopera doveva essere pianificato in maniera coordinata, con diverse professionalità ed un’attenta organizzazione logistica
R. Dubbini (a cura di), I confini di Roma, Atti del Convegno Internazionale, (Ferrara 31 maggio- 2 giugno 2018), Pisa 2019, pp. 121-129.
The aim of this paper is a focus on the boundary role played over time by the city walls of Rome.... more The aim of this paper is a focus on the boundary role played over time by the city walls of Rome. The Republican walls ( the so called Servian Walls) are in fact a tangible, physical perimeter that separates the city from its nearest suburbs. This limit seems to get lost during the Imperial Age, when the limit of the city appears to consist only of its outermost houses.
The Aurelian walls, at the end of the third century AD, become instead a new, imposing city limit, not only with a defensive role, but also economic, which will last until the end of the nineteenth century and symbolizes the city itself of Rome.
Giornate di studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, 28-29 giugno 2024
Presentazione degli Atti del III Convegno Internazionale "Laterizio" Roma, Università Roma Tre, D... more Presentazione degli Atti del III Convegno Internazionale "Laterizio"
Roma, Università Roma Tre, Dipartimento di Studi Umanistici, Aula del Consiglio, 9 maggio ore 16
Presentazione del volume presso Palazzo Massimo il 2 dicembre ore 17. Interventi di Clementina Pa... more Presentazione del volume presso Palazzo Massimo il 2 dicembre ore 17.
Interventi di Clementina Panella, Stéphane Verger e Marco Maiuro
Famoso già nell'antichità, citato da Livio e Cicerone, il Sepolcro degli Scipioni è stato perduto... more Famoso già nell'antichità, citato da Livio e Cicerone, il Sepolcro degli Scipioni è stato perduto e ritrovato nel tempo. Grazie alla fama della famiglia degli Scipioni, l'attenzione si è sempre rivolta soprattutto alle iscrizioni sepolcrali, vere e proprie pagine della storia di Roma repubblicana. A seguito degli ultimi lavori di restauro, si presentano nuove analisi e studi sull'architettura e la storia del monumento e del contesto circostante
Una giornata di studi per illustrare le nuove conoscenze maturate negli ultimi anni sul complesso... more Una giornata di studi per illustrare le nuove conoscenze maturate negli ultimi anni sul complesso termale progettato da Apollodoro di Damasco (dagli impianti tecnici alla ricostruzione architettonica), ma anche per far conoscere le ultime straordinarie scoperte effettuate all'interno della galleria di sostruzione dell'angolo sudoccidentale: sotto le Terme di Traiano, e prima di esse, un quartiere con affreschi e mosaici parietali di qualità e dimensioni incredibili.
Saranno presentati anche altri studi già effettuati o in corso sia sulle Terme che su altri monumenti del Colle Oppio
Nell'ambito del ciclo "Archeologia in Vallicelliana" si presenta un riesame delle mura di Roma re... more Nell'ambito del ciclo "Archeologia in Vallicelliana" si presenta un riesame delle mura di Roma repubblicana
Il convegno internazionale costituisce il secondo appuntamento dedicato allo studio dei laterizi ... more Il convegno internazionale costituisce il secondo appuntamento dedicato allo studio dei laterizi nell’Italia e nel Mediterraneo antichi. Questo evento intende porre al centro del dibattito i tempi, i luoghi e le dinamiche produttive che portarono all’introduzione del mattone cotto nel mondo antico. L’attenzione è rivolta all’età ellenistica e medio-repubblicana romana (IV-I sec. a.C), quando in molte regioni l’uso del materiale fittile per le coperture e dei mattoni crudi venne affiancato dall’impiego dell’argilla cotta per le strutture murarie. Il fenomeno viene indagato all’interno dei complessi processi storici di contatto tra le componenti greche, etrusco-italiche, romane e indigene, tra ellenizzazione dell’Occidente e romanizzazione dell’Italia.
In coincidenza con l'anniversario del ritrovamento, Rita Volpe e Antonella Parisi raccontano la s... more In coincidenza con l'anniversario del ritrovamento, Rita Volpe e Antonella Parisi raccontano la storia del ritrovamento del Loocoonte e del luogo dove fu veramente scoperto
30-31 ottobre 2019. Convegno "Reconstruire /Restaurer Rome"
DEMOLIRE RICICLARE REINVENTARE La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia dell'a... more DEMOLIRE RICICLARE REINVENTARE
La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia
dell'architettura
III Convegno internazionale "Laterizio"
Roma 6-7 marzo 2019
Nell'ambito del secondo convegno dedicato alle Mura di Roma si presenta la scoperta di una pavime... more Nell'ambito del secondo convegno dedicato alle Mura di Roma si presenta la scoperta di una pavimentazione di età medievale presso Porta Tiburtina
The mid-republican period from the fourth to the third century BC is one of the crucial periods i... more The mid-republican period from the fourth to the third century BC is one of the crucial periods in the history of Rome and the Latium, but also one of the least well-known. Following the initial, and somewhat isolated, synthesis in 1973, which culminated in the exhibition Roma medio repubblicana, two international conferences will now seek to address anew the themes of growth and transformation of the city of Rome and its territory, and to reconstruct the complex and interconnected Latin landscape, from the beginning of the fourth to the end of the third centuries BC; and will analyze the fundamental elements of the interrelationship between Rome and Latium
Convegno internazionale. Roma, 5-6-7 aprile 2017
- Roma medio repubblicana: dalla conquista di Veio alla battaglia di Zama / Mid republican Rome: ... more - Roma medio repubblicana: dalla conquista di Veio alla battaglia di Zama / Mid republican Rome: from the conquest of Veii to the battle of Zama (5-6-7 aprile 2017)
- Oltre “Roma medio repubblicana”. Il Lazio tra i Galli e la battaglia di Zama / Besides “Roma medio repubblicana”. Latium between Galli and the battle of Zama (7-8-9 giugno 2017). ----
The mid-republican period from the fourth to the third century BC is one of the crucial periods in the history of Rome and the Latium, but also one of the least well-known. Following the initial, and somewhat isolated, synthesis in 1973, which culminated in the exhibition Roma medio repubblicana, two international conferences will now seek to address anew the themes of growth and transformation of the city of Rome and its territory, and to reconstruct the complex and interconnected Latin landscape, from the beginning of the fourth to the end of the third centuries BC; and will analyze the fundamental elements of the interrelationship between Rome and Latium
Ferrara 31 maggio - 2 giugno 2018
Video di introduzione ad un viaggio nella storia e lungo la via Appia, raccontata da chi l’ha p... more Video di introduzione ad un viaggio nella storia e lungo la via Appia, raccontata da chi l’ha progettata e costruita agli inizi del IV secolo a.C., il censore Appio Claudio Cieco.
La sua voce ci accompagna nei luoghi più significativi, dal Sepolcro degli Scipioni alle Mura, al Quo vadis e infine alla villa di Massenzio, in un susseguirsi di immagini attuali, foto storiche, rilievi e ricostruzioni, in un coinvolgente dialogo che stimola la curiosità a vedere dal vivo i siti di cui si parla.
Il gigantesco serbatoio delle Sette Sale immagazzinava oltre sei milioni di litri d'acqua, necess... more Il gigantesco serbatoio delle Sette Sale immagazzinava oltre sei milioni di litri d'acqua, necessaria al funzionamento delle imponenti Terme di Traiano sul Colle Oppio.
Video realizzato in occasione della mostra su TRAIANO
Christopher Courault - Carlos Márquez Eds, 2020