Eliana Carrara | Università degli Studi di Genova (original) (raw)

Papers by Eliana Carrara

Research paper thumbnail of Giorgio Vasari e Vincenzio Borghini, il sodalizio di una vita

Vasari. Il Teatro delle Virtù, a cura di C. Acidini, A. Baroni, 2024

Il saggio analizza il lungo rapporto di amicizia e di collaborazione fra Giorgio Vasari e don Vin... more Il saggio analizza il lungo rapporto di amicizia e di collaborazione fra Giorgio Vasari e don Vincenzio Borghini, a partire dalla fine degli anni Quaranta del Cinquecento, quando il benedettino si fece tramite nelle trattative in merito alla dote che il pittore stava conducendo con Francesco Bacci, padre di Niccolosa, la giovanissima fanciulla aretina, sposata nell'ottobre del 1549.

Research paper thumbnail of Giorgio Vasari

"Enciclopedia italiana", VII, 17, pp. 46-54, 2024

Giorgio Vasari è l'autore delle "Vite", primo esempio di moderna letteratura artistica. Citate, i... more Giorgio Vasari è l'autore delle "Vite", primo esempio di moderna letteratura artistica. Citate, imitate, tradotte, le "Vite" rappresentarono un modello storiografico per almeno due secoli, e rimangono tuttora una fonte imprenscindibile per la documentazione e le notizie fornite, nonché per l'attenta lettura delle opere

Research paper thumbnail of Carrara_Ferretti_Villa Giulia

Horti Hesperidum, 2023

As part of a broader research on the patronage of the Ciocchi del Monte family, this two-part pap... more As part of a broader research on the patronage of the Ciocchi del Monte family, this two-part paper aims to highlight Giorgio Vasari’s work inside the Villa, proudly claimed by the artist from Arezzo in several passages of his Lives. In this perspective, the Nymphaeum assumes particular importance in Vasari’s career as an architect and is configured as a junction point for compositional and stylistic research that would take shape in later years

Research paper thumbnail of Biografie d’artisti a Firenze fra XV e XVII secolo: modelli e precedenti per le "Vite de’ pittori antichi" di Carlo Roberto Dati

"Generi", 2023

Biographies of artists between the 15th and 16th centuries in Florence: Models and precedents for... more Biographies of artists between the 15th and 16th centuries in Florence: Models and precedents for the Vite de’ pittori antichi by Carlo Roberto Dati · The publication in 1667 of the Vite de’ pittori antichi by Carlo Roberto Dati constitutes the last stage in the long fortune enjoyed in Florence by Pliny the Elder’s Naturalis historia. The Latin treatise had been the object of particular interest in the Florence of Cosimo the Elder and his nephew Lorenzo the Magnifi cent, before entering the pages of Giorgio Vasari’s Lives in the 1568 edition thanks to Giovanni Battista Adriani’s Lettera, which summarised the history of the art of Antiquity.

Research paper thumbnail of Notazioni sugli abiti e i costumi nel Discorso sopra la Mascherata della "Geneologia degl’Iddei de’ Gentili" di Baccio Baldini

De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento, a cura di Damiano Acciarino, Conegliano (TV), Anteferma Edizioni, 2022

Il 21 febbraio 1566, in occasione delle festività del Carnevale e come omaggio a Francesco I e al... more Il 21 febbraio 1566, in occasione delle festività del Carnevale e come omaggio a Francesco I e alla sua giovane sposa Giovanna d’Austria,
percorse le vie di Firenze la "Mascherata della Genealogia degli Dei": articolata in 21 carri, la sfilata delle numerosissime figure allegoriche
(più di cinquecento) venne descritta nel Discorso sopra la Mascherata della "Geneologia degl’Iddei de’ Gentili", pubblicato da Giunti nello stesso anno e scritto da Baccio Baldini, il protomedico di Cosimo I, senza che il suo nome figurasse nel testo a stampa. Grazie all’esame del ricco corredo illustrativo, oggi in parte conservato, che accompagnava il denso progetto iconografico, è possibile individuare tutta una serie di annotazione che corrono lungo i margini delle carte. Tali note spettano, in molti casi, alla mano stessa dell’autore del testo, Baccio Baldini appunto, il quale non mancò di fornire precise indicazioni anche per la realizzazione delle vesti
e dei vari attributi che le comparse, presenti sui carri della sfilata, dovettero poi indossare.

Research paper thumbnail of Prefazione

Chiara Murru, "Tra Piero della Francesca e Caravaggio. Studio sul lessico di Roberto Longhi", 2022

A quarant’anni esatti dalla comparsa degli atti del convegno dedicato a L’arte di scrivere sull’a... more A quarant’anni esatti dalla comparsa degli atti del convegno dedicato a
L’arte di scrivere sull’arte. Roberto Longhi nella cultura del suo tempo,
vede ora la luce il denso volume di Chiara Murru, nato dalla sua tesi di
dottorato discussa all’Università per Stranieri di Siena, sotto la guida di
Giovanna Frosini.

Research paper thumbnail of Vasari e l'architettura

Vasari e l'architettura, 2022

A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie s... more A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasari architetto, questo
volume riaffronta il rapporto, complesso e affascinante, fra l’artista aretino e l’architettura.
Ne nasce un riesame più ampio che ha come obiettivo quello di analizzare la formazione vasariana e l’avvicinarsi alla pratica di cantiere, grazie pure al legame, ininterrotto, con l’esercizio della pittura, che
è anche mezzo per disegnare edifici e spazi urbani, poi rielaborati in costruzioni reali.
Né può mancare uno sguardo nuovo su Vasari scrittore di architettura che,
accostando pagine celebri delle "Vite" ad altre poco conosciute, ma non per questo meno importanti, permetta di contestualizzarne il contributo teorico ed evidenziarne i caratteri salienti.
Completano l’opera un’antologia critica di testi su Vasari e un saggio di Daniele Giorgi.

Research paper thumbnail of Prima e dopo Vasari. Celebrazioni, programmi e apparati effimeri nella Firenze dei Medici

Elemento caratterizzante della vita rinascimentale, la celebrazione delle feste tanto profane qua... more Elemento caratterizzante della vita rinascimentale, la celebrazione delle feste tanto profane quanto religiose (dai cortei carnascialeschi alle fastose cerimonie nuziali) costituì una costante significativa anche del regno di Cosimo I de’ Medici così come dei suoi figli, ed eredi, Francesco I e Ferdinando I.
Il volume, grazie ad una ricca mole di documenti poco conosciuti o del tutto inediti, getta nuova luce sulle modalità dell’organizzazione delle imponenti scenografie e degli apparati effimeri realizzati da famose botteghe artistiche fiorentine (da Bronzino a Vasari fino a Buontalenti) fra il 1547 e il 1589.

Research paper thumbnail of Mary Pittaluga. Verso una biografia intellettuale

Le donne storiche dell’arte tra tutela, ricerca e valorizzazione, 2022

The essay aims to offer a brief profile of Mary Pittaluga, who graduated in 1916 with Lionello Ve... more The essay aims to offer a brief profile of Mary Pittaluga, who graduated in 1916 with Lionello Venturi in Turin and then enrolled as a student of the Scuola di Specializzazione at Sapienza University in Rome, directed by Adolfo Venturi. Through some letters sent to Adolfo Venturi, the themes of the first researches started by the young scholar, who during the years has increasingly concentrated her research on contemporary art and modern artistic historiography, become evident.

Research paper thumbnail of La Toscana del marmo Giannotti

Alessandra Giannotti, 2022

Il saggio descrive, attraverso alcune esemplificazioni, l'impiego del marmo bianco a Bologna, con... more Il saggio descrive, attraverso alcune esemplificazioni, l'impiego del marmo bianco a Bologna, concentrandosi in particolare sul cantiere delle porti minori di San Petronio a Bologna.

Research paper thumbnail of «Io ti mostro in scoltura molte historie in marmi intagliate». Arti e tecniche nella Toscana medicea

La Toscana del marmo, a cura di Alessandra Giannotti, Caterina Toschi, Siena, Edizioni Università per Stranieri di Siena , 2022

L’intervento proposto prende in esame alcune delle discussioni scaturite dal confronto fra pittor... more L’intervento proposto prende in esame alcune delle discussioni scaturite dal confronto fra pittori e scultori nel corso del Cinquecento nonché le occorrenze della terminologia relativa ai materiali lapidei nel corpo dei vocabolari che cominciano ad apparire al principio del XVII secolo. Seguendo un excursus che ha principio dall’opera del Disegno di Doni (1549) sino all’Istoria delle pietre (1597) del monaco Agostino Del Riccio, si è cercato di portare alla luce l’interesse dei trattati cinquecenteschi verso la composizione e la lavorazione del materiale lapideo. Dalle Vite vasariane (1550) in cui l’autore si sofferma in particolar modo su alcuni materiali lapidei particolarmente usati ed apprezzati, fissandone e codificandone nomi e utilizzo, si prosegue con i trattati che ne hanno sentito fortemente l’influenza. Ne sono un esempio Il Riposo (1584) del letterato Raffaello Borghini, da cui emerge un maggiore interesse verso il collezionismo scultoreo e la già citata Istoria delle pietre, in cui c’è una ripresa degli approfondimenti vasariani circa la lavorazione e composizione dei materiali lapidei. Inoltre, mediante la lettura del Vocabolario toscano dell’arte e del Disegno (1681) di Filippo Baldinucci, si è voluto approfondire l’aspetto legato alle trasformazioni terminologiche circa l’utilizzo degli strumenti adoperati nella lavorazione del marmo.

Non è stata trascurata, infine, neppure la peculiare metodologia di restauro delle sculture descritta sia da Raffaello Borghini che dal Vocabolario baldinucciano, con un formulario di pratiche artistiche che anticipa e si distacca da quelle tutte romane e più tarde di Orfeo Boselli e di Bartolomeo Cavaceppi.

Research paper thumbnail of ELIANA CARRARA, Un modello per il centro storico. La trattatistica di Leon Battista Alberti, il suo influsso e l’esempio della Firenze di Cosimo e di Vasari

Consulta online, 2022

The essay examines Alberti’s fundamental text, the “De re aedificatoria”, printed only in 1485, a... more The essay examines Alberti’s fundamental text, the “De re aedificatoria”, printed only in 1485, as the starting point for the birth of urban planning. After analyzing some case studies, in particular Ferrara and Pienza, but also Rome, the Author focuses her attention on the important translation of Alberti’s treatise, published by Cosimo Bartoli in 1550, and reflects on the role played by Cosimo I de’ Medici and Giorgio Vasari in redefining the urban layout of Florence in the second half of the XVIth Century.

1. Firenze nel Quattrocento: dall’istituzione del catasto nel 1427 alla politica di
espansione edilizia di Lorenzo il Magnifico. – 2. Leon Battista Alberti e il De re aedificatoria: «la città è come una grande casa, e la casa a sua volta una piccola città». – 3. Dalle rappresentazioni della ‘città ideale’ alla pianificazione urbanistica: i casi di Pienza e di Ferrara. – 4. Roma nel Cinquecento: dalla committenza di papa Leone X a Michelangelo architetto e urbanista durante il pontificato di Paolo III Farnese. – 5. Il volgarizzamento del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti nella Firenze di Cosimo I: i progetti del duca e gli interventi di Vasari

Research paper thumbnail of Una proposta di identificazione per il ritratto di ecclesiastico di Pier Francesco Foschi nel Musée Fesch di Ajaccio: Pierfrancesco Riccio, il maggiordomo del Duca Cosimo I de’ Medici

Finis coronat opus. Saggi in onore di Rosanna Cioffi, a cura di Giulio Brevetti, Almerinda di Benedetto, Riccardo Lattuada, Ornella Scognamiglio, Todi (Pg), D'Arte, 2021

Si propone di identificare nell'anonimo ecclesiastico effigiato nel dipinto di mano di Foschi, gi... more Si propone di identificare nell'anonimo ecclesiastico effigiato nel dipinto di mano di Foschi, già di proprietà del cardinale Fesch, il maggiordomo ducale Pierfrancesco Riccio, potente figura della corte di Cosimo I de' Medici

Research paper thumbnail of L’epistolario di Giorgio Vasari fino all’edizione torrentiniana delle ‘Vite’. La formazione della carriera di un grande artista e di uno scrittore raffinato

L’ÉCRITURE ÉPISTOLAIRE ENTRE RENAISSANCE ET ÂGE BAROQUE. Pratiques, enjeux, pistes de recherche, sous la direction de Carlo Alberto Girotto, Sarnico (Bg), Edizioni di Archilet, 2021

Eliana Carrara aborde l’énorme corpus de la correspondance liée à Vasari et s’interroge sur les d... more Eliana Carrara aborde l’énorme corpus de la correspondance liée à Vasari et s’interroge sur les documents les plus anciens, datant du moment où, entre les années Trente et Quarante du Cinquecento, l’artiste noue des liens précieux avec des personnalités de renom – à Rome avec Paolo Giovio et Annibal Caro, à Florence avec ses premiers mécènes florentins, ainsi que don Vincenzio Borghini – et renforce au fil des mois son réseau épistolaire grâce à des contacts qui dépassent les frontières régionales.
Outre une affirmation vigoureuse de la nécessité de ne plus scinder son activité d’artiste de celle de l’historien et du théoricien de l’art, de cette lecture se dégage la conscience de Vasari vis-à-vis de la communication per litteras, sans doute renforcée par la proximité avec l’Arétin.

Research paper thumbnail of Possiamo conservare tutto?

Finestre sull'Arte, 2021

L’articolo 9 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica «tutela il paesaggio e il p... more L’articolo 9 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica «tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»: prendersi cura dei beni culturali è dunque un dovere sancito dalla carta fondamentale dello Stato. Tuttavia, questo dovere si scontra con una realtà difficile: l’Italia ha un patrimonio vastissimo, spesso interessato da fenomeni di degrado più o meno accentuato, e molti beni si trovano in stato di completo abbandono.
E il problema è che i fondi da destinare al restauro del nostro patrimonio non sono illimitati.
Nel 2000, il filosofo Massimo Cacciari, aprendo i lavori della Conferenza di Cracovia sui principî della conservazione, affermava che «non si può conservare se non ciò che si ha a cuore, che si riconosce come parte integrante ed essenziale di un sistema complesso di valori [...]. E allora la conseguenza è inesorabile ed è quella che non si può conservare tutto perché è impossibile tutto ricordare».
L’Italia spende in attività culturali meno di molti paesi europei: secondo i dati elaborati dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica, nel 2018 l’Italia ha speso in attività culturali lo 0,3% del Pil, contro la media dello 0,4% dell’Unione Europea, e davanti, nella classifica, soltanto a Grecia, Irlanda, Cipro e Regno Unito. E il nostro patrimonio è costantemente minacciato: l’incuria, i fenomeni e le calamità naturali e il cambiamento climatico renderanno la tutela un’operazione sempre più difficile e dispendiosa. Come fare dunque?
Come conciliare le necessità di un patrimonio vasto come quello italiano con la poca sensibilità nei suoi confronti? Si potrebbe investire di più in tutela e restauro?
E nella situazione attuale, come scegliere gli interventi prioritari? In breve: è possibile conservare tutto? Questa è la spinosa e provocatoria domanda che abbiamo rivolto agli esperti che si alternano nel dibattito di questo numero di Finestre sull’Arte on Paper.

Research paper thumbnail of Notes for Reconsidering the Early Biographies of Leonardo

The Restoration of Leonardo da Vinci’s Adoration of the Magi. Rediscovering a Masterpiece, 2021

Research paper thumbnail of Copertina Valori Tattili 14/2019

Valori Tattili. Rivista di Storia delle Arti, 2019

Research paper thumbnail of La pala vasariana dell’Assunta nella Badia Fiorentina

The Network of Cassinese Arts in Renaissance Italy, 2021

Research paper thumbnail of Longhi e il "Giudizio sul Duecento": critica d’arte e spunti polemici negli anni Quaranta del Novecento

Predella, 48 , 2020

The article analyzes an essay by Roberto Longhi, focused on 13th-century painting and considered ... more The article analyzes an essay by Roberto Longhi, focused on 13th-century painting and considered to be particularly controversial. By comparing the scientific debate and the analysis of the strong contrasts among prominent members of the Italian academic community in the years following the second world war, the article clarifies some of the underlying reasons that stand behind Longhi’s essay.

Research paper thumbnail of Il Battistero di Firenze nella storiografia medicea tra Cosimo I e Francesco I

Romanesque Renaissance. Early medieval architecture as a source for new all’antica architecture in the 15th and 16th centuries, 2020

Borghini, Vasari e il Romanico fiorentino: il genius loci e l’Antico

Research paper thumbnail of Giorgio Vasari e Vincenzio Borghini, il sodalizio di una vita

Vasari. Il Teatro delle Virtù, a cura di C. Acidini, A. Baroni, 2024

Il saggio analizza il lungo rapporto di amicizia e di collaborazione fra Giorgio Vasari e don Vin... more Il saggio analizza il lungo rapporto di amicizia e di collaborazione fra Giorgio Vasari e don Vincenzio Borghini, a partire dalla fine degli anni Quaranta del Cinquecento, quando il benedettino si fece tramite nelle trattative in merito alla dote che il pittore stava conducendo con Francesco Bacci, padre di Niccolosa, la giovanissima fanciulla aretina, sposata nell'ottobre del 1549.

Research paper thumbnail of Giorgio Vasari

"Enciclopedia italiana", VII, 17, pp. 46-54, 2024

Giorgio Vasari è l'autore delle "Vite", primo esempio di moderna letteratura artistica. Citate, i... more Giorgio Vasari è l'autore delle "Vite", primo esempio di moderna letteratura artistica. Citate, imitate, tradotte, le "Vite" rappresentarono un modello storiografico per almeno due secoli, e rimangono tuttora una fonte imprenscindibile per la documentazione e le notizie fornite, nonché per l'attenta lettura delle opere

Research paper thumbnail of Carrara_Ferretti_Villa Giulia

Horti Hesperidum, 2023

As part of a broader research on the patronage of the Ciocchi del Monte family, this two-part pap... more As part of a broader research on the patronage of the Ciocchi del Monte family, this two-part paper aims to highlight Giorgio Vasari’s work inside the Villa, proudly claimed by the artist from Arezzo in several passages of his Lives. In this perspective, the Nymphaeum assumes particular importance in Vasari’s career as an architect and is configured as a junction point for compositional and stylistic research that would take shape in later years

Research paper thumbnail of Biografie d’artisti a Firenze fra XV e XVII secolo: modelli e precedenti per le "Vite de’ pittori antichi" di Carlo Roberto Dati

"Generi", 2023

Biographies of artists between the 15th and 16th centuries in Florence: Models and precedents for... more Biographies of artists between the 15th and 16th centuries in Florence: Models and precedents for the Vite de’ pittori antichi by Carlo Roberto Dati · The publication in 1667 of the Vite de’ pittori antichi by Carlo Roberto Dati constitutes the last stage in the long fortune enjoyed in Florence by Pliny the Elder’s Naturalis historia. The Latin treatise had been the object of particular interest in the Florence of Cosimo the Elder and his nephew Lorenzo the Magnifi cent, before entering the pages of Giorgio Vasari’s Lives in the 1568 edition thanks to Giovanni Battista Adriani’s Lettera, which summarised the history of the art of Antiquity.

Research paper thumbnail of Notazioni sugli abiti e i costumi nel Discorso sopra la Mascherata della "Geneologia degl’Iddei de’ Gentili" di Baccio Baldini

De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento, a cura di Damiano Acciarino, Conegliano (TV), Anteferma Edizioni, 2022

Il 21 febbraio 1566, in occasione delle festività del Carnevale e come omaggio a Francesco I e al... more Il 21 febbraio 1566, in occasione delle festività del Carnevale e come omaggio a Francesco I e alla sua giovane sposa Giovanna d’Austria,
percorse le vie di Firenze la "Mascherata della Genealogia degli Dei": articolata in 21 carri, la sfilata delle numerosissime figure allegoriche
(più di cinquecento) venne descritta nel Discorso sopra la Mascherata della "Geneologia degl’Iddei de’ Gentili", pubblicato da Giunti nello stesso anno e scritto da Baccio Baldini, il protomedico di Cosimo I, senza che il suo nome figurasse nel testo a stampa. Grazie all’esame del ricco corredo illustrativo, oggi in parte conservato, che accompagnava il denso progetto iconografico, è possibile individuare tutta una serie di annotazione che corrono lungo i margini delle carte. Tali note spettano, in molti casi, alla mano stessa dell’autore del testo, Baccio Baldini appunto, il quale non mancò di fornire precise indicazioni anche per la realizzazione delle vesti
e dei vari attributi che le comparse, presenti sui carri della sfilata, dovettero poi indossare.

Research paper thumbnail of Prefazione

Chiara Murru, "Tra Piero della Francesca e Caravaggio. Studio sul lessico di Roberto Longhi", 2022

A quarant’anni esatti dalla comparsa degli atti del convegno dedicato a L’arte di scrivere sull’a... more A quarant’anni esatti dalla comparsa degli atti del convegno dedicato a
L’arte di scrivere sull’arte. Roberto Longhi nella cultura del suo tempo,
vede ora la luce il denso volume di Chiara Murru, nato dalla sua tesi di
dottorato discussa all’Università per Stranieri di Siena, sotto la guida di
Giovanna Frosini.

Research paper thumbnail of Vasari e l'architettura

Vasari e l'architettura, 2022

A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie s... more A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasari architetto, questo
volume riaffronta il rapporto, complesso e affascinante, fra l’artista aretino e l’architettura.
Ne nasce un riesame più ampio che ha come obiettivo quello di analizzare la formazione vasariana e l’avvicinarsi alla pratica di cantiere, grazie pure al legame, ininterrotto, con l’esercizio della pittura, che
è anche mezzo per disegnare edifici e spazi urbani, poi rielaborati in costruzioni reali.
Né può mancare uno sguardo nuovo su Vasari scrittore di architettura che,
accostando pagine celebri delle "Vite" ad altre poco conosciute, ma non per questo meno importanti, permetta di contestualizzarne il contributo teorico ed evidenziarne i caratteri salienti.
Completano l’opera un’antologia critica di testi su Vasari e un saggio di Daniele Giorgi.

Research paper thumbnail of Prima e dopo Vasari. Celebrazioni, programmi e apparati effimeri nella Firenze dei Medici

Elemento caratterizzante della vita rinascimentale, la celebrazione delle feste tanto profane qua... more Elemento caratterizzante della vita rinascimentale, la celebrazione delle feste tanto profane quanto religiose (dai cortei carnascialeschi alle fastose cerimonie nuziali) costituì una costante significativa anche del regno di Cosimo I de’ Medici così come dei suoi figli, ed eredi, Francesco I e Ferdinando I.
Il volume, grazie ad una ricca mole di documenti poco conosciuti o del tutto inediti, getta nuova luce sulle modalità dell’organizzazione delle imponenti scenografie e degli apparati effimeri realizzati da famose botteghe artistiche fiorentine (da Bronzino a Vasari fino a Buontalenti) fra il 1547 e il 1589.

Research paper thumbnail of Mary Pittaluga. Verso una biografia intellettuale

Le donne storiche dell’arte tra tutela, ricerca e valorizzazione, 2022

The essay aims to offer a brief profile of Mary Pittaluga, who graduated in 1916 with Lionello Ve... more The essay aims to offer a brief profile of Mary Pittaluga, who graduated in 1916 with Lionello Venturi in Turin and then enrolled as a student of the Scuola di Specializzazione at Sapienza University in Rome, directed by Adolfo Venturi. Through some letters sent to Adolfo Venturi, the themes of the first researches started by the young scholar, who during the years has increasingly concentrated her research on contemporary art and modern artistic historiography, become evident.

Research paper thumbnail of La Toscana del marmo Giannotti

Alessandra Giannotti, 2022

Il saggio descrive, attraverso alcune esemplificazioni, l'impiego del marmo bianco a Bologna, con... more Il saggio descrive, attraverso alcune esemplificazioni, l'impiego del marmo bianco a Bologna, concentrandosi in particolare sul cantiere delle porti minori di San Petronio a Bologna.

Research paper thumbnail of «Io ti mostro in scoltura molte historie in marmi intagliate». Arti e tecniche nella Toscana medicea

La Toscana del marmo, a cura di Alessandra Giannotti, Caterina Toschi, Siena, Edizioni Università per Stranieri di Siena , 2022

L’intervento proposto prende in esame alcune delle discussioni scaturite dal confronto fra pittor... more L’intervento proposto prende in esame alcune delle discussioni scaturite dal confronto fra pittori e scultori nel corso del Cinquecento nonché le occorrenze della terminologia relativa ai materiali lapidei nel corpo dei vocabolari che cominciano ad apparire al principio del XVII secolo. Seguendo un excursus che ha principio dall’opera del Disegno di Doni (1549) sino all’Istoria delle pietre (1597) del monaco Agostino Del Riccio, si è cercato di portare alla luce l’interesse dei trattati cinquecenteschi verso la composizione e la lavorazione del materiale lapideo. Dalle Vite vasariane (1550) in cui l’autore si sofferma in particolar modo su alcuni materiali lapidei particolarmente usati ed apprezzati, fissandone e codificandone nomi e utilizzo, si prosegue con i trattati che ne hanno sentito fortemente l’influenza. Ne sono un esempio Il Riposo (1584) del letterato Raffaello Borghini, da cui emerge un maggiore interesse verso il collezionismo scultoreo e la già citata Istoria delle pietre, in cui c’è una ripresa degli approfondimenti vasariani circa la lavorazione e composizione dei materiali lapidei. Inoltre, mediante la lettura del Vocabolario toscano dell’arte e del Disegno (1681) di Filippo Baldinucci, si è voluto approfondire l’aspetto legato alle trasformazioni terminologiche circa l’utilizzo degli strumenti adoperati nella lavorazione del marmo.

Non è stata trascurata, infine, neppure la peculiare metodologia di restauro delle sculture descritta sia da Raffaello Borghini che dal Vocabolario baldinucciano, con un formulario di pratiche artistiche che anticipa e si distacca da quelle tutte romane e più tarde di Orfeo Boselli e di Bartolomeo Cavaceppi.

Research paper thumbnail of ELIANA CARRARA, Un modello per il centro storico. La trattatistica di Leon Battista Alberti, il suo influsso e l’esempio della Firenze di Cosimo e di Vasari

Consulta online, 2022

The essay examines Alberti’s fundamental text, the “De re aedificatoria”, printed only in 1485, a... more The essay examines Alberti’s fundamental text, the “De re aedificatoria”, printed only in 1485, as the starting point for the birth of urban planning. After analyzing some case studies, in particular Ferrara and Pienza, but also Rome, the Author focuses her attention on the important translation of Alberti’s treatise, published by Cosimo Bartoli in 1550, and reflects on the role played by Cosimo I de’ Medici and Giorgio Vasari in redefining the urban layout of Florence in the second half of the XVIth Century.

1. Firenze nel Quattrocento: dall’istituzione del catasto nel 1427 alla politica di
espansione edilizia di Lorenzo il Magnifico. – 2. Leon Battista Alberti e il De re aedificatoria: «la città è come una grande casa, e la casa a sua volta una piccola città». – 3. Dalle rappresentazioni della ‘città ideale’ alla pianificazione urbanistica: i casi di Pienza e di Ferrara. – 4. Roma nel Cinquecento: dalla committenza di papa Leone X a Michelangelo architetto e urbanista durante il pontificato di Paolo III Farnese. – 5. Il volgarizzamento del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti nella Firenze di Cosimo I: i progetti del duca e gli interventi di Vasari

Research paper thumbnail of Una proposta di identificazione per il ritratto di ecclesiastico di Pier Francesco Foschi nel Musée Fesch di Ajaccio: Pierfrancesco Riccio, il maggiordomo del Duca Cosimo I de’ Medici

Finis coronat opus. Saggi in onore di Rosanna Cioffi, a cura di Giulio Brevetti, Almerinda di Benedetto, Riccardo Lattuada, Ornella Scognamiglio, Todi (Pg), D'Arte, 2021

Si propone di identificare nell'anonimo ecclesiastico effigiato nel dipinto di mano di Foschi, gi... more Si propone di identificare nell'anonimo ecclesiastico effigiato nel dipinto di mano di Foschi, già di proprietà del cardinale Fesch, il maggiordomo ducale Pierfrancesco Riccio, potente figura della corte di Cosimo I de' Medici

Research paper thumbnail of L’epistolario di Giorgio Vasari fino all’edizione torrentiniana delle ‘Vite’. La formazione della carriera di un grande artista e di uno scrittore raffinato

L’ÉCRITURE ÉPISTOLAIRE ENTRE RENAISSANCE ET ÂGE BAROQUE. Pratiques, enjeux, pistes de recherche, sous la direction de Carlo Alberto Girotto, Sarnico (Bg), Edizioni di Archilet, 2021

Eliana Carrara aborde l’énorme corpus de la correspondance liée à Vasari et s’interroge sur les d... more Eliana Carrara aborde l’énorme corpus de la correspondance liée à Vasari et s’interroge sur les documents les plus anciens, datant du moment où, entre les années Trente et Quarante du Cinquecento, l’artiste noue des liens précieux avec des personnalités de renom – à Rome avec Paolo Giovio et Annibal Caro, à Florence avec ses premiers mécènes florentins, ainsi que don Vincenzio Borghini – et renforce au fil des mois son réseau épistolaire grâce à des contacts qui dépassent les frontières régionales.
Outre une affirmation vigoureuse de la nécessité de ne plus scinder son activité d’artiste de celle de l’historien et du théoricien de l’art, de cette lecture se dégage la conscience de Vasari vis-à-vis de la communication per litteras, sans doute renforcée par la proximité avec l’Arétin.

Research paper thumbnail of Possiamo conservare tutto?

Finestre sull'Arte, 2021

L’articolo 9 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica «tutela il paesaggio e il p... more L’articolo 9 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica «tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»: prendersi cura dei beni culturali è dunque un dovere sancito dalla carta fondamentale dello Stato. Tuttavia, questo dovere si scontra con una realtà difficile: l’Italia ha un patrimonio vastissimo, spesso interessato da fenomeni di degrado più o meno accentuato, e molti beni si trovano in stato di completo abbandono.
E il problema è che i fondi da destinare al restauro del nostro patrimonio non sono illimitati.
Nel 2000, il filosofo Massimo Cacciari, aprendo i lavori della Conferenza di Cracovia sui principî della conservazione, affermava che «non si può conservare se non ciò che si ha a cuore, che si riconosce come parte integrante ed essenziale di un sistema complesso di valori [...]. E allora la conseguenza è inesorabile ed è quella che non si può conservare tutto perché è impossibile tutto ricordare».
L’Italia spende in attività culturali meno di molti paesi europei: secondo i dati elaborati dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica, nel 2018 l’Italia ha speso in attività culturali lo 0,3% del Pil, contro la media dello 0,4% dell’Unione Europea, e davanti, nella classifica, soltanto a Grecia, Irlanda, Cipro e Regno Unito. E il nostro patrimonio è costantemente minacciato: l’incuria, i fenomeni e le calamità naturali e il cambiamento climatico renderanno la tutela un’operazione sempre più difficile e dispendiosa. Come fare dunque?
Come conciliare le necessità di un patrimonio vasto come quello italiano con la poca sensibilità nei suoi confronti? Si potrebbe investire di più in tutela e restauro?
E nella situazione attuale, come scegliere gli interventi prioritari? In breve: è possibile conservare tutto? Questa è la spinosa e provocatoria domanda che abbiamo rivolto agli esperti che si alternano nel dibattito di questo numero di Finestre sull’Arte on Paper.

Research paper thumbnail of Notes for Reconsidering the Early Biographies of Leonardo

The Restoration of Leonardo da Vinci’s Adoration of the Magi. Rediscovering a Masterpiece, 2021

Research paper thumbnail of Copertina Valori Tattili 14/2019

Valori Tattili. Rivista di Storia delle Arti, 2019

Research paper thumbnail of La pala vasariana dell’Assunta nella Badia Fiorentina

The Network of Cassinese Arts in Renaissance Italy, 2021

Research paper thumbnail of Longhi e il "Giudizio sul Duecento": critica d’arte e spunti polemici negli anni Quaranta del Novecento

Predella, 48 , 2020

The article analyzes an essay by Roberto Longhi, focused on 13th-century painting and considered ... more The article analyzes an essay by Roberto Longhi, focused on 13th-century painting and considered to be particularly controversial. By comparing the scientific debate and the analysis of the strong contrasts among prominent members of the Italian academic community in the years following the second world war, the article clarifies some of the underlying reasons that stand behind Longhi’s essay.

Research paper thumbnail of Il Battistero di Firenze nella storiografia medicea tra Cosimo I e Francesco I

Romanesque Renaissance. Early medieval architecture as a source for new all’antica architecture in the 15th and 16th centuries, 2020

Borghini, Vasari e il Romanico fiorentino: il genius loci e l’Antico

Research paper thumbnail of Musei e digitale

I musei e il digitale: alcune buone pratiche nell'area genovese Tavola rotonda con la partecipazi... more I musei e il digitale: alcune buone pratiche nell'area genovese
Tavola rotonda con la partecipazione delle Dottoresse
Paola Martini ed Elisa Moretti (Museo Diocesano)
Giorgia Barzetti e Nicla Buonasorte (Museo MEI)
Martedì 28 maggio, h. 11.00-13.00
via Balbi 2, auletta IV piano (ex biblioteca)

Research paper thumbnail of Il pensiero divergente e il pensiero convergente. Polemiche e dibattiti fra scienza e arte nel mondo dei beni culturali

Lezione della Professoressa Cecilia Frosinini per il Corso di "Fonti e pratiche di laboratorio pe... more Lezione della Professoressa Cecilia Frosinini per il Corso di "Fonti e pratiche di laboratorio per la diagnostica" (Prof.ssa Eliana Carrara) alla Scuola di Specializzazione dell'Università di Genova

Research paper thumbnail of Lezione della Prof.ssa Alessandra Baroni

Research paper thumbnail of Lezione della Prof.ssa Mouren

Research paper thumbnail of Carrara Lezione DH I

La lezione si terrà nell'auletta ex sala di lettura della biblioteca di Romanistica, al IV piano ... more La lezione si terrà nell'auletta ex sala di lettura della biblioteca di Romanistica, al IV piano di via Balbi 2

Research paper thumbnail of Gudula Metze e Silvia Massa, Tra Connoisseurship e Swarm Intelligence. Catalogare disegni italiani del Cinquecento al Kupferstich-Kabinett di Dresda

Research paper thumbnail of Forme, funzioni e linguaggi per lo storytelling digitale del patrimonio culturale

Lezione della Prof.ssa Bonacini nell'ambito del corso sulle “Fonti storico artistiche per la mult... more Lezione della Prof.ssa Bonacini nell'ambito del corso sulle “Fonti storico artistiche per la multimedialità”, organizzato dal Dottorato in Digital Humanities dell'Università di Genova

Research paper thumbnail of "Nuove tecnologie, parole, immagini" lezione del Prof. Emanuele Pellegrini

Nell'ambito del corso "Fonti storico artistiche per la multimedialità" si parlerà dell'uso del di... more Nell'ambito del corso "Fonti storico artistiche per la multimedialità" si parlerà dell'uso del digitale nella storia dell'arte, anche per la realizzazione di riviste scientifiche online

Research paper thumbnail of Le banche dati della Crusca e i futuri progetti digitali

Lezione della Prof.ssa Maraschio, della Dottoressa Benucci e del Prof. Biffi

Research paper thumbnail of Nicolette Mandarano, Musei e media digitali: gli strumenti per una corretta comunicazione

Research paper thumbnail of Sonia Maffei, Esperienze e metodologie per la costruzione di banche dati testuali per la storia dell'arte

Research paper thumbnail of Fonti e pratiche di laboratorio per la conservazione e il restauro virtuale

Fonti e pratiche di laboratorio per la conservazione e il restauro virtuale. Le facciate di... more Fonti e pratiche di laboratorio per la conservazione e il restauro virtuale.

Le facciate dipinte di Palazzo Doria Invrea e Palazzo Spinola Farruggia del carrubeus major tra Cinque-Seicento.

Verso la loro restituzione in una nuova lettura delle architetture monumentali della città di Genova.

L’intervento che qui si propone, a due voci, si articolerà in due parti, distinte ma strettamente correlate l’una all’altra.

Nella prima sezione, esposta da Eliana Carrara, ci si soffermerà su quelle che sono le più moderne metodologie del restauro virtuale nel campo dei Beni Culturali, con particolare attenzione al recupero e alla conservazione in digitale delle facciate dipinte, che decoravano pure i più importanti palazzi di Genova. Come attestano sia fonti testuali che visive, gli edifici nobiliari genovesi erano caratterizzati anche all’esterno da imponenti campagne decorative giunte a noi in alcuni – pochi – casi fortunati che costituiscono una campionatura minimale di quella che era una pratica diffusa presso le famiglie eminenti della città.

L’acquisizione in digitale di tali immagini (sia i lacerti degli affreschi che le testimonianze di questi e altri cicli decorativi ancora conservati in passato) e il loro studio non solo rientra fra le best practices per la digitalizzazione dei beni culturali al fine di una capillare catalogazione e migliore conoscenza del patrimonio cittadino ma costituisce pure un’onda lunga di quella lontana e pionieristica campagna di restauro che sfociò, ormai più di quarant’anni fa, nel lontano 1982, in un convegno promosso da Farida Simonetti e Giovanna Rotondi Terminiello, i cui atti, apparsi nel 1984, hanno rappresentato una pietra miliare nella storia della conservazione delle memorie cittadine, non solo genovesi.

Sarà, dunque, proprio su alcuni esempi di facciate dipinte di palazzi di Genova che si incentrerà la seconda parte dell’intervento, tenuto da Federica Burlando e focalizzato sugli affreschi restanti della facciata principale di Palazzo Antonio Doria Invrea, in via del Campo 9, e di Palazzo Gio. Batta e Nicolò Spinola Farruggia, in San Luca 14.

Grazie alla ricostruzione storico-documentaria sappiamo che le due magioni erano sorte nell’area nota come carrubeus major o vico dritto, cioè l’asse viario alle spalle della Ripa Maris, poi smembrato in via del Campo, piazza Fossatello, via San Luca, via Banchi e San Pietro della Porta, sino a piazza Invrea nei pressi della Cattedrale di San Lorenzo; tale infrastruttura costituiva l’arteria commerciale della città vecchia ed era situata parallelamente all’asse costiero.

Purtroppo il grave stato di degrado della facciata dipinta di Palazzo Gio. Batta e Nicolò Spinola Farruggia non ne permette oggi la reale comprensione iconografica; tuttavia, col restauro virtuale è possibile ricostruirne alcuni frammenti, tramite l’ausilio di fonti documentali specifiche.

Nel caso di Palazzo Antonio Doria Invrea, invece, le operazioni di restauro digitale hanno consentito di integrare opportunamente alcune decorazioni esterne.

Nel caso di palazzo Spinola Farruggia, se la decorazione al piano terreno è totalmente perduta, al primo piano si stagliano alcune scene e figure tra le finestre, un tempo timpanate, secondo i più comuni effetti a trompe-l’oeil. Cornici greche scandivano orizzontalmente- assieme agli interassi- la facciata dipinta, dividendola in tre piani. All’altezza del secondo piano nobile la decorazione, quasi del tutto perduta, era a sua volta articolata in due registri con scene figurate nella parte inferiore. Al terzo piano, al di sotto della cimasa con protome faunesca, campeggiano ancora le scene di Gio. Andrea Ansaldo, raffiguranti «alcuni avvenimenti succeduti nell’incendio di Troja», secondo il biografo Carlo Giuseppe Ratti.

Sempre nel sestiere della Maddalena, all’interno della consorteria Invrea, si colloca Palazzo Antonio Doria Invrea, anch’esso fondato su antiche schiere medievali; il proprietario, Antonio Invrea, ambasciatore del re di Francia, si distinse come membro di prestigio nell’industria serica. L’architettura presenta successivi ampliamenti tramite l’inglobamento di lotti contigui, motivo per cui pure la decorazione pittorica esterna risulta essere iniziata a partire dalla metà del XVI secolo per proseguire nel corso del secolo successivo. Nella decorazione pittorica murale è ben leggibile la consueta successione di dettami manieristi: il bugnato al piano terreno, al di sopra due piani scanditi orizzontalmente da interassi e cornici marcapiano; infine è ancora visibile una frammentaria scritta in latino che divide il primo dal secondo piano nobile. Le finestre del primo piano sono affiancate da lesene scanalate, e coronate sull’architrave e sul parapetto da festoni terminanti in raffinate volute. Anche all’altezza del secondo piano nobile le finestre culminano in timpani centinati, e sono ornate da dettagli ricercati e motivi architettonici; figure monocrome campeggiano tra l’una e l’altra finestra scandendo elegantemente la facciata stessa.

Il migliore stato di conservazione della struttura è pure dovuto a successivi ammodernamenti e permette di avviare una possibile interpretazione iconografica. Col restauro virtuale si è arricchita la partitura decorativa ed architettonica, rendendo meglio definite alcune figure, anche a confronto con gli apparati decorativi di Palazzo di Stefano Squarciafico, in piazza Invrea 5, ad opera di Ottavio Semino.

La restituzione di affreschi e dipinti risulta ancora un tema assai dibattuto per via della complessità dell’opera d’arte, in termini cromatici, di struttura ed infine di dimensione. Tuttavia, nell’ambito delle metodologie al servizio dei beni culturali, la tecnologia digitale fornisce un efficace strumento di indagine, da affiancare alle più tradizionali e consolidate tecniche di ricerche storico-artistiche.

Research paper thumbnail of Lezione della Prof.ssa Anna Maria Marras (UniTO), "Tecnologie, esperienze e accessibilità digitale negli istituti GLAM"

Research paper thumbnail of Lezione della  Dott.ssa Giulia Lotti (Archivio Laureati Briganti), "Con un click.  La navigazione on line tra i documenti dell'Archivio Laureati Briganti". L'incontro vedrà la partecipazione di Luisa Laureati Briganti

Research paper thumbnail of Lezione della Dr. Almut Goldhahn, Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max Planck Institut, "Unboxing Photographs. L'archivio fotografico come laboratorio e luogo di ricerca"

Research paper thumbnail of Presentazione del volume di Elisabetta Giffi "Federico Zuccari e la professione del pittore"

Research paper thumbnail of Presentazione Sorrentino, 26 maggio 2023, h. 17.00 (Pisa, S.Paolo all'Orto)

Research paper thumbnail of Presentazione del volume "Cosimo I e Arezzo" a cura di N. Baldini

Il volume presenta gli atti del convegno "Cosimo I de’ Medici e Arezzo. Politica Economia Arte", ... more Il volume presenta gli atti del convegno "Cosimo I de’ Medici e Arezzo. Politica Economia Arte", che è stato l’occasione per affrontare la storia della città nei decenni centrali del Cinquecento: sono state ripercorse le scelte politiche operate dal duca (che, come ricordano i documenti, durante il 1540 fu in visita ad Arezzo con la moglie Eleonora), approfondite le dinamiche interne al suo ceto dirigente e analizzate le vicende nel campo dell’arte, attraverso le opere che ancora oggi ben connotano Arezzo nell’età di Cosimo I.

Research paper thumbnail of Presentazione volume Raffaella Fontanarossa

10 FEB 2023 Raffaella Fontanarossa Biblioteca della Società Economica di Chiavari, Via Ravaschie... more 10 FEB 2023
Raffaella Fontanarossa
Biblioteca della Società Economica di Chiavari, Via Ravaschieri, Chiavari, GE, Italia h 17

Chiavari - L'autrice presenta il suo ultimo libro Collezionisti e musei alle ore 17 presso la Biblioteca della Società Economica - Sala Ghio Schiffini. In dialogo con Carlo A. Bonadies e Eliana Carrara. Introduce Enrico Rovegno.

Research paper thumbnail of Vasari’s Drawings from Florence to Stockholm. With some Observations about the “Libro de’ disegni” and its fate.

The talk will focus on a pair of drawings by Vasari that document the important decorative work i... more The talk will focus on a pair of drawings by Vasari that document the important decorative work in Palazzo Vecchio, both in the Rooms completed during the first phase of the frescoes (in the second half of the 1550s) and for the Salone dei Cinquecento, frescoed from 1563-1573. The documented presence in the Crozat collection of the two folios now in the collections of the National Museum in Stockholm will then offer the cue to reflect not only on the massive dispersion of Vasari's graphic testimonies, but also on the "Book of Drawings", which he set up throughout his life to collect the drawings of the most famous artists treated in his "Lives".

Research paper thumbnail of Le donne storiche dell'arte tra tutela, ricerca e valorizzazione

Il presente numero raccoglie gli atti di questi convegni, partecipati, discussi e animati come so... more Il presente numero raccoglie gli atti di questi convegni, partecipati, discussi e animati come solo il ritorno alla normalità degli incontri in presenza, dopo la lunga stagione telematica imposta dalla pandemia, poteva comportare.
Sono emerse straordinarie figure di donne, coltissime, caparbie e volitive, che spesso hanno sacrificato al lavoro la vita privata; dure per necessità di imporsi in un mondo di uomini, ma capaci di stringere sincere e commoventi amicizie tra loro; coraggiose da non arrendersi davanti alle difficoltà in territori non sempre facili da gestire; aperte al dialogo e alla voglia di comunicare, educare e trasformare il loro impegno in una missione di carattere civile e politico, nel senso più autentico del termine.

Research paper thumbnail of Vasari e l’architettura

A distanza di un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasa... more A distanza di un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasari architetto, questo volume riaffronta il rapporto, complesso e affascinante, fra l’artista aretino e l’architettura.
Ne nasce un riesame più ampio che ha come obiettivo quello di analizzare la formazione vasariana e l’avvicinarsi alla pratica di cantiere, grazie pure al legame, ininterrotto, con l’esercizio della pittura, che è anche mezzo per disegnare edifici e spazi urbani, poi rielaborati in costruzioni reali.
Né può mancare uno sguardo nuovo su Vasari scrittore di architettura che, accostando pagine celebri delle Vite ad altre poco conosciute, ma non per questo meno importanti, permetta di contestualizzarne il contributo teorico ed evidenziarne i caratteri salienti.
Completano l’opera un’antologia critica di testi su Vasari e un saggio di Daniele Giorgi.

Research paper thumbnail of L’écriture épistolaire entre Renaissance et Âge baroque. Pratiques, enjeux, pistes de recherche, sous la direction de Carlo Alberto Girotto, Sarnico, Edizioni di Archilet, 2021

Ce volume propose un état des lieux des recherches en cours sur l’écriture épistolaire d’Ancien R... more Ce volume propose un état des lieux des recherches en cours sur l’écriture épistolaire d’Ancien Régime dans le contexte franco-italien. Il est issu d’un colloque international organisé avec le soutien du CIRRI - Centre Interuniversitaire de Recherche sur la Renaissance Italienne (Université Sorbonne Nouvelle), en partenariat avec la Bibliothèque Mazarine de Paris. Les axes de recherche permettent de dessiner de nouvelles perspectives dans l’étude des corpus épistolaires: le rapport entre les dimensions publique et privée de la correspondance (Guicciardini, Ruscelli), le lien avéré entre la communication épistolaire et les réseaux artistiques et littéraires (Vasari, Marino, Mancini), la circulation des missives originales et des recueils imprimés italiens. Un espace important est accordé à quelques projets numériques consacrés à l’écriture épistolaire, notamment aux projets Archilet et EpistolART. Ce volume se termine avec le catalogue d’une exposition organisée à la Bibliothèque Mazarine, dédiée aux « livres de lettres » publiés entre XVe et XVIIe siècles et présentant entre autres de nombreux exemplaires issus de la collection du cardinal Mazarin et de celle de Jeannine Basso. La publication est entièrement accessible en open access au lien http://www.archilet.it/Pubblicazione.aspx?IdPubblicazione=15 ~ Questo volume propone un gruppo di saggi sulla scrittura epistolare d’Ancien Régime, svolti in un’ottica franco-italiana. Esso è il risultato di un convegno internazionale organizzato dal CIRRI - Centre Interuniversitaire de Recherche sur la Renaissance Italienne (Université Sorbonne Nouvelle), in collaborazione con la Bibliothèque Mazarine di Parigi. Gli argomenti affrontati permettono di disegnare nuove prospettiva di ricerca: il rapporto tra la dimensione pubblica e quella privata degli scambi epistolari (Guicciardini, Ruscelli), lo stretto legame tra lo scambio per lettera e i circuiti artistici e letterari (Vasari, Marino, Mancini), la circolazione dei documenti autografi e il ruolo delle raccolte a stampa. Uno spazio importante è stato riservato ad alcuni progetti digitali dedicati ai corpora epistolari, tra i quali Archilet e EpistolART. Chiude il volume il catalogo di una mostra bibliografica tenutasi alla Bibliothèque Mazarine, consacrata ai «libri di lettere» tra Quattro e Seicento: vi si presentano tra l’altro numerosi esemplari provenienti dalla collezione del cardinale Mazarino e da quella di Jeannine Basso. Il volume è liberamente accessibile al link http://www.archilet.it/Pubblicazione.aspx?IdPubblicazione=15.

Research paper thumbnail of Gli affreschi di Donato Decumbertino nel castello di Gambatesa, 1550. Sulle tracce di un enigmatico pittore transumante tra centro e periferia

Gli affreschi di Donato Decumbertino nel Castello di Gambatesa, 1550. Sulle tracce di un enigmatico pittore transumante fra centro e periferia, 2020

Atti del convegno «Gli affreschi del Castello di Gambatesa», Università degli Studi del Molise, C... more Atti del convegno «Gli affreschi del Castello di Gambatesa», Università degli Studi del Molise, Campobasso, 19-20 aprile 2018

Research paper thumbnail of Le guide di città tra il XV e il XVIII secolo: arte, letteratura, topografia

Le guide di città tra il XV e il XVIII secolo: arte, letteratura, topografia, 2020

Quale idea di città volevano trasmettere i letterati o gli eruditi e i cartografi impegnati a des... more Quale idea di città volevano trasmettere i letterati o gli eruditi e i cartografi impegnati a descrivere per parole o per immagini realtà urbane che tra il XVI e il XVIII secolo erano in grande trasformazione? A quale pubblico si rivolgevano e con quale finalità? Queste alcune delle domande alle quali ha cercato di dare una risposta il convegno pavese Le guide di città fra il XVI e il XVIII secolo: arte, letteratura, topografia, di cui si pubblicano gli atti. I testi raccolti abbracciano una grande estensione temporale e geografica: Milano e altre città della Lombardia, e poi Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Pozzuoli, offrendo uno spaccato di quel genere letterario sui generis non ancora adeguatamente considerato – la periegetica – che è costituito dalle antiche guide delle città, prima dei cambiamenti radicali portati dal Grand Tour.

Research paper thumbnail of LUISA MORTARI E LA TUTELA IN MOLISE

Luisa Mortari e la tutela in Molise, 2019

Il volume raccoglie gli atti delle giornate di studio dedicate a Luisa Mortari nel maggio del 201... more Il volume raccoglie gli atti delle giornate di studio dedicate a Luisa Mortari nel maggio del 2018 presso l’Università degli studi del Molise e vuol essere un tributo alla memoria della studiosa che diresse la Soprintendenza di Campobasso per un periodo breve (dal luglio 1973 all’aprile 1974) ma di fondamentale importanza nella nuova Regione amministrativa appena nata.
I saggi, dando conto dell’attività di tutela e della rilevanza dei suoi studi per la storiografia ‘locale’, forniscono anche rilevanti elementi di novità per una comprensione più approfondita e dettagliata di una figura di storica dell’arte che si conferma importante, fra l’altro, per la conoscenza del territorio e per l’attenzione prestata alle cosiddette arti minori, in un arco temporale che va dal Medioevo fino al Settecento inoltrato.

Sommario:

Eliana Carrara, Alessio Monciatti, Presentazione
Eliana Carrara, La formazione della studiosa
Mimma Pasculli Ferrara, Luisa Mortari all’Università di Bari tra Roma e il Molise. Testimonianze e ricordi
Benedetta Montevecchi, Luisa Mortari e le ‘arti minori’
Gerhard Wiedmann, Bernardo Strozzi: Genova – Venezia
Eliana Billi, Luisa Mortari in Sabina: l’esperienza del funzionario sul territorio
Adriano La Regina, Luisa Mortari soprintendente: la difesa del patrimonio artistico del Molise
Dora Catalano, Indagine territoriale, restauro, conoscenza: il ‘modello Mortari’ per il patrimonio artistico del Molise
Alessio Monciatti, Luisa Mortari per la storia dell’arte in Molise
Fabrizio Lemme, Luisa Mortari sovrintendente del Molise e le sue scoperte nel campo della pittura barocca
Valentino Pace, Luisa Mortari nel ricordo di chi la conobbe da giovane studioso
Indici analitici (a cura di Roberta Venditto)

Research paper thumbnail of La Crusca e i testi. Lessicografia, tecniche editoriali e collezionismo librario intorno al «Vocabolario» del 1612

In co-edizione con l'Accademia della Crusca. Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro ... more In co-edizione con l'Accademia della Crusca.

Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro d’équipe, la prima e monumentale edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.

Indice
Tanto per cominciare, sulla Crusca e i suoi testi. (Gino Belloni)
Bibliografia
Parte prima – Prima del Vocabolario
I. Collezioni fiorentine di manoscritti fra Borghini e la Crusca. (Riccardo Drusi)
II. Il lavoro paziente dell’Accademia degli Alterati. (Anna Siekiera)
III. Sugli Avvertimenti del Salviati. (Francesca Cialdini)
IV. Verso il Vocabolario. Il Quaderno riccardiano e altri spogli lessicografici tra Vincenzio Borghini e Lionardo Salviati. (Giulia Stanchina, Giulio Vaccaro)
V. Gli accademici compilatori del primo Vocabolario. Novità e questioni ancora aperte. (Elisabetta Benucci)
VI. Bastiano De Rossi, revisore e correttore del Vocabolario. (Nicoletta Maraschio)
Parte seconda – Dentro la Crusca
VII. I numeri della prima Crusca. Qualche rilievo quantitativo sui citati. (Fabio Romanini)
VIII. «Ci è bisognato servirci di molti volgarizzamenti e traslatamenti d’opere altrui». I testi di traduzione. (Elena Artale, Elisa Guadagnini)
IX. Dante: la Commedia. (Domenico De Martino)
X. Dante: le altre opere. (Elisabetta Tonello)
XI. Petrarca. (Aurelio Malandrino)
XII. Dalla filologia al Vocabolario. Appunti sul volgarizzamento dei Ruralia commoda di Pietro Crescenzi. (Giuseppe Chiecchi)
XIII. Astri, pianeti e paralleli: il lessico dell’astronomia e della fisica. (Rita Librandi)
XIV. Sul lessico dell’arte. (Eliana Carrara)
XV. Ariosto. (Tina Matarrese)
XVI. Tra fiorentino aureo e fiorentino cinquecentesco. Per uno studio della lingua dei lessicografi. (Marco Biffi)
A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi). (Paolo Trovato)
Indice dei manoscritti, documenti d’archivio e postillati
Indice dei nomi e delle opere

Research paper thumbnail of I Ricordi di Vincenzio Borghini. Edizione critica a cura di Eliana Carrara e Maria Fubini Leuzzi. Con un saggio di Eliana Carrara e una scheda codicologica di Veronica Vestri.

Research paper thumbnail of Giovanni de' Bardi e il 'Ristretto delle bellezze della città di Firenze'

Donatella Pegazzano, Recensione a Giovanni de' Bardi, "Ristretto delle bellezze della città di Firenze, 2014

Tramandato da soli tre esemplari manoscritti, il Ristretto delle bellezze della città di Firenze ... more Tramandato da soli tre esemplari manoscritti, il Ristretto delle bellezze della città di Firenze venne redatto nei primi mesi del 1592 dal conte Giovanni de' Bardi come estrema forma di captatio benevolentiae nei confronti di Cristina di Lorena, giovane moglie del Granduca Ferdinando I, prima di essere costretto a trasferirsi a Roma al servizio di papa Clemente VIII Aldobrandini. Bardi, singolare igura di intellettuale, uomo politico, condottiero e scrittore, fondatore e solido inanziatore di quel cenacolo artistico che oggi noi conosciamo proprio con il nome di Camerata dei Bardi, nonché esponente di spicco dell'accademia letteraria degli Alterati, era infatti legato a Francesco de' Medici, il duca scomparso nel 1587, per il quale aveva scritto perdute composizioni per musica (L'amico ido), a testimonianza di una consuetudine di studi e di una frequentazione più che decennale che lo avevano reso sgradito agli occhi del nuovo sovrano di Firenze. L'agile testo di Bardi, che mostra di ben conoscere la trattatistica architettonica sul tema della città (da Alberti a Pietro Cataneo), rappresenta un interessante sguardo d'insieme sulla Firenze di tardo Cinquecento nel passaggio fra il regno di Francesco I a quello di Ferdinando I -attento com'è allo svolgersi della vita cittadina e al complesso rituale della corte -e nello stesso tempo non manca di illustrare il panorama artistico iorentino, prestando particolare attenzione alle dimore gentilizie e alle residenze medicee.

Research paper thumbnail of Il carteggio di Vincenzio Borghini. 1: 1541-1552 / lettere in lingua italiana a cura di Daniela Francalanci e Franca Pellegrini; lettere in lingua latina a cura di Eliana Carrara, Firenze: S.P.E.S., 2001

Research paper thumbnail of La memoria in tasca. Sui taccuini e il loro uso tra Medioevo ed Età Moderna

"Finxit", 2023

Il saggio nasce come recensione al volume di Emanuele Pellegrini, "La memoria in tasca", Roma 202... more Il saggio nasce come recensione al volume di Emanuele Pellegrini, "La memoria in tasca", Roma 2021, e si amplia come riflessione sull'uso scrittorio nell'epoca digitale attuale.

Partendo da alcune riflessioni di Roberto Longhi, e servendosi del volume di Emanuele Pellegrini come punto di riferimento, l’autrice trae alcune conclusioni sul rapporto sempre più precario nel mondo contemporaneo con i mezzi scrittori tradizionali, sostituiti quasi completamente da strumentazioni digitali anche nella produzione artistica.
Starting from some of Roberto Longhi’s reflections, and using Emanuele Pellegrini’s book as a point of reference, the author draws some conclusions on the increasingly precarious relationship in the contemporary world with traditional writing media, which have been almost completely replaced by digital tools even in artistic production.

Research paper thumbnail of Le postille di padre Sebastiano Resta ai due esemplari delle «Vite» di Giorgio Vasari nella Biblioteca Apostolica Vaticana; Le Postille di Padre Resta alle «Vite» di Baglione

Prospettiva, 2017

The review illustrates two recent volumes of studies in which the annotations made by Padre Sebas... more The review illustrates two recent volumes of studies in which the annotations made by Padre Sebastiano Resta on two copies of Vasari’s Lives and on another of the Lives by Giovanni Baglione have been published and suitably commented on.

Research paper thumbnail of Scrivere d’arte nel Cinquecento. Recensione di Émilie Passignat (a cura di), Il Cinquecento. Le fonti per la storia dell’arte, Roma, Carocci editore, 2017, pp. 512, € 38; ISBN 9788843088072

Predella (Predella journal of visual arts - ISSN 1827-8655), 2017

This book offers a new and original point of view on the main themes discussed in ... more This book offers a new and original point of view on the main themes discussed in Six-teenth-century art historiography. Ranging from antiquarian to collecting, from the debate over the primacy of the arts to the reflection on techniques, it highlights the emerging artist on the cultural scene of the time.

Research paper thumbnail of Recensione a Floriana Conte, Tra Napoli e Milano. Viaggi di artisti nell’Italia del Seicento. Vol. 1: Da Tanzio da Varallo a Massimo Stanzione, Firenze, Edifir, 2012. Tra Napoli e Milano Viaggi di artisti nell’Italia del Seicento II. Salvator Rosa, Firenze, Edifir, 2014.

Research paper thumbnail of Eliana Carrara, Agnolo Bronzino: the Muse of Florence, review of "Agnolo Bronzino: The Muse of Florence", edited by Liana De Girolami Cheney, Washington, New Academia Publishing, 2014

The volume, dedicated to the memory of Professor Craig Hugh Smyth, aims to shed a new light on th... more The volume, dedicated to the memory of Professor Craig Hugh Smyth, aims to shed a new light on the figure
of Agnolo Bronzino, an important artist at the court of Cosimo I de’ Medici, and his wealthy patrons.

Research paper thumbnail of Recensione a Paolo Simoncelli, Antimedicei nelle “Vite” vasariane. Vol. I  Rome, Edizioni Nuova Cultura, 2016, 166 pages, 15 €

Research paper thumbnail of  De-tutela, idee e pareri sui beni culturali e la loro difesa nell’Italia del Verybello. Recensione a De-tutela. Idee a confronto per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico, a cura di Lorenzo Carletti e Cristiano Giometti, 172 pp. ill., Pisa, Edizioni ETS, 2014, euro 15.

Predella: http://www.predella.it/images/35/Predella\_35\_Miscellanea\_07\_147-160\_XIX\_Carrara-.pdf

How is cultural heritage regarded in Italy? Is it considered an asset or a burden for the Italian... more How is cultural heritage regarded in Italy? Is it considered an asset or a burden for the Italian state, charged by the debts of the public service? This book, coedited by Lorenzo Carletti and Cristiano Giometti, tries to answer these and other questions, by gathering the opinions of distinguished scholars, qualified professionals
in artistic fields, officials of government department responsible for monuments and other treasures, local politicians, in order to start a wide-ranging and well informed discussion. The book analyzes the crucial points of a difficult matter as the protection and tutelage of the Italian artistic and cultural heritage.

Research paper thumbnail of "Scrivere d'arte da Vasari a Bellori"

Research paper thumbnail of SETTORE CONCORSUALE 10/B1 STORIA DELL'ARTE CANDIDATO: CARRARA ELIANA -FASCIA: I

Research paper thumbnail of Attestazione Eliana Carrara Iconographica

Partecipazione della dott.ssa Eliana Carrara al comitato scientifico della rivista Iconographica

Research paper thumbnail of De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento

Questo volume rientra nell’alveo del progetto De re vestiaria. Antiquity and Fashion during the R... more Questo volume rientra nell’alveo del progetto De re vestiaria. Antiquity and Fashion during the Renaissance, finanziato da Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies per l’anno accademico 2022-2023, e scaturisce dalla pluralità
di voci e di opinioni presentate in un convegno tenuto a Venezia tra il 24 e il 25 maggio 2021, dal titolo De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento. L’iniziativa è stata patrocinata e sostenuta da una molteplicità di enti e individui che ne hanno garantito la felice riuscita, dal punto di vista scientifico e logistico, e che verranno menzionati qui di seguito per gli specifici apporti.

Research paper thumbnail of Itinerari rubensiani programma

Giornate di Studio Itinerari rubensiani: la centralità dell’immagine del sacro 19-20 gennaio 2023... more Giornate di Studio
Itinerari rubensiani:
la centralità dell’immagine del sacro
19-20 gennaio 2023
Università di Genova
Scuola di Scienze Umanistiche
Aula Magna
Via Balbi 2

Research paper thumbnail of Il lessico della pittura in Accademia - Roma 15 novembre 2021

Federico Zuccari: scritti programmatici intorno e per l'Accademia Federico Zuccari: écrits progra... more Federico Zuccari: scritti programmatici intorno e per l'Accademia Federico Zuccari: écrits programmatiques par et pour l'Académie Ciclo di seminari organizzato nel quadro del finanziamento "Impulsion" dell'Ecole française de Rome, in collaborazione con il CIRRI

Research paper thumbnail of Inaugurazione mostra PIETRO ARETINO _ INVITO  26 novembre

Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento, 2019

Un centinaio tra dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa... more Un centinaio tra dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa, ricostruiscono il mondo di un grande intellettuale del Cinquecento, Pietro Aretino

Il ritratto di Pietro Aretino alla Galleria Palatina è uno dei capolavori di Tiziano, noto per le effigi di Papi e Imperatori, nientemeno. Pietro Aretino visse, e alimentò con i suoi scritti, un momento fondamentale per la storia e per l’arte italiana: quello che vide l’affermazione di Michelangelo e Raffaello a Roma e la diffusione in tutta Europa della cultura maturata nei primi tre decenni del Cinquecento nello sfarzo della corte di Giulio II, Leone X e Clemente VII. Aretino visse, in una parola, nel pieno della “Maniera Moderna”, secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle sue Vite degli artisti, pubblicate nel 1550 e nel 1568. La mostra è scandita in cinque sezioni che illustrano i principali momenti della vicenda di Pietro, e l’avvicendarsi di scenari che vanno dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all’approdo alla corte pontificia Roma, fino al trasferimento nel nord Italia, a Mantova prima e infine a Venezia.

La mostra è curata da Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Paolo Procaccioli.

Research paper thumbnail of Journées d'étude internationales  « Léonard et les mots de la peinture en Europe : sources et réception », 4 et 5 avril 2019, Maison de l’Italie et l’Académie des Inscriptions et Belles Lettre

Cette rencontre franco-italienne, s’inscrivant dans le cadre des célébrations pour le cinquième c... more Cette rencontre franco-italienne, s’inscrivant dans le cadre des célébrations pour le cinquième centenaire de la mort de Léonard de Vinci (www.leonardocinquecento.it), sera suivie par une autre manifestation, les 27-29 novembre 2019 à l’Université de Turin.

Les Colloques en quelques mots :

La recherche actuelle sur les sources de l’œuvre de Léonard de Vinci, l’analyse de son style littéraire et la fortune de ses écrits confère un intérêt grandissant à son vocabulaire technique (mécanique, optique et anatomique). Dans cette perspective, l’étude fine du lexique de la peinture ouvre des pistes innovantes sur les outils de travail de Léonard dans son atelier où se rencontrent et fusionnent écriture, technique, expériences et création figurative. Le glossaire pictural constitue ainsi le fil rouge reliant les sources écrites de Léonard (la « bibliothèque » perdue de l’écrivain), à ses propres réflexions et à leur mise en œuvre ; il est aussi un fil conducteur permettant d’éclairer et la réception et la fortune des écrits de l’artiste dans les traités d’art successifs. La période considérée s’étendra du XIVe siècle au début du XVIIe siècle selon une approche interdisciplinaire associant historiens (de la littérature, de la langue et des arts) et spécialistes de la conservation de l’œuvre figurative de l’artiste ; les documents seront abordés dans leurs contextes culturel, social et artistique de production.

Research paper thumbnail of Emozioni e luoghi urbani. Immagini, scritture e rappresentazioni (secc. XV-XXI)

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un1vers~té -Lumiere -Lvon 2 ISERL ',.,,, k~t•t • o c flll~ll M 41.0. ll'-f\1 ._.,, ~h•1 t• N .,l\... more un1vers~té -Lumiere -Lvon 2 ISERL ',.,,, k~t•t • o c flll~ll M 41.0. ll'-f\1 ._.,, ~h•1 t• N .,l\.,,l 111111.t... ·I

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Presentazione volume Ricordi Borghini, 2019

Research paper thumbnail of CONCORDI LUMINE MAIOR Doppi talenti nella letteratura italiana

Convegno Scuola Normale Superiore, Pisa 29-30 novembre 2018

Research paper thumbnail of Le guide di città fra il XVI e il XVIII secolo: arte, letteratura e topografia. Pavia, 5-6 dicembre 2018

Research paper thumbnail of "Pietro pictore arretino". Una parola complice per l'arte del Rinascimento

Research paper thumbnail of LA STORIA DELL'ARCHITETTURA FRA CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE. ESPERIENZE DI RICERCA A CONFRONTO

Research paper thumbnail of STORIA DELL'ARCHITETTURA E DELLA CITTÀ

Research paper thumbnail of Luisa Mortari e la tutela in Molise. Giornate di studio 24-25 maggio 2018

Research paper thumbnail of Luisa Mortari e la tutela in Molise. Giornate di studio, Campobasso, 24-25 maggio 2018

Research paper thumbnail of Presentazione del volume “I Ricordi di Vincenzio Borghini” (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018), 11 maggio 2018

Venerdì 11 Maggio 2018, ore 16.30, presso la Scuola Normale Superiore (Sala del Ballatoio, Palazz... more Venerdì 11 Maggio 2018, ore 16.30, presso la Scuola Normale Superiore (Sala del Ballatoio, Palazzo della Carovana, Piazza dei Cavalieri 7, Pisa), si terrà la presentazione del volume “I Ricordi di Vincenzio Borghini” (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018). Ne discuteranno Marcello Ciccuto, Marco Collareta e Adriano Prosperi. Interverranno le curatrici Eliana Carrara, Maria Fubini Leuzzi e Veronica Vestri.

Research paper thumbnail of Presentazione del volume "I Ricordi di Vincenzio Borghini", a cura di Eliana Carrara e Maria Fubini Leuzzi. Con una scheda codicologica di Veronica Vestri.

Ne discutono Concetta Bianca e Massimo Zaggia; coordina: Michele Rabà; 19 aprile alle ore 17 all’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea, Via Michelangelo Caetani, 32, Roma

Research paper thumbnail of Congreso Internacional "Antoine Perrenot de Granvelle (1517-1586) A european Statesman in an Age of Conflicts", Firenze, 25-26 gennaio de 2018

Research paper thumbnail of Antoine Perrenot de Granvelle (1517-1586) A European Statesman in An Age of Conflicts

Research paper thumbnail of La trattatistica d’arte nell’Italia del Cinquecento - Generi, pratiche, modelli, Convegno internazionale Universität Zürich, 19-20 maggio 2022 uzh 19 20 maggio

Il lessico leonardesco della pittura , 2022

Il dinamico processo di codificazione del linguaggio artistico di metà Cinquecento ha un impatto ... more Il dinamico processo di codificazione del linguaggio artistico di metà Cinquecento ha un impatto profondo sulla ricezione del Libro di pittura di Leonardo da Vinci, un testo che contribuisce a sua volta ad alimentare il dibattito sullo statuto della pittura, forte del prestigio che continua a circondare l’artista nei luoghi in cui visse.
Il Libro venne composto da Francesco Melzi in un arco di tempo che va dagli ultimi anni di vita del maestro ai decenni successivi, fino al 1570, l’anno della scomparsa dell’allievo. Benché il testo rimanga a lungo manoscritto (andrà in stampa solo a metà Seicento e in diverso contesto culturale), comincia a circolare in forma d’epitome nella Firenze Granducale. In seguito alla fondazione dell’Accademia del Disegno nel 1563, i più antichi testimoni prodotti in questo ambiente, rispondono alla necessità di forgiare un manuale teorico e pratico di riferimento per gli artisti. In quest’ottica, lo scritto vinciano verrà talora associato agli studi di altri autori, in particolare agli elementi di architettura e prospettiva di Brunelleschi e Vignola o alla teoria della pittura di Zuccari. Sarà fruttuoso ripercorrere il contenuto tràdito dagli apografi della versione ridotta, attraverso alcuni termini chiave che persistono nel lessico tramandato da una versione all’altra.

Research paper thumbnail of Copertina + indice Valori Tattili 10/1.pdf

Valori Tattili, 2017

Valori Tattili 10/11 - 2017/2018

Research paper thumbnail of Presentazione libro "La costruzione degli Uffizi. Nascita di una Galleria"

Presentazione del libro: La costruzione degli Uffizi. Nascita di una Galleria di Claudia Conforti... more Presentazione del libro:
La costruzione degli Uffizi. Nascita di una Galleria
di Claudia Conforti e Francesca Funis (2017)
Lunedì 5 Febbraio 2017 - ore 18,00
Auditorium Giorgio Vasari
Gallerie degli Uffizi
Intervengono:
Prof.ssa Emanuela Ferretti (Università degli Studi Firenze)
Prof.ssa Eliana Carrara (Università degli Studi del Molise)
Presenti le Autrici

Research paper thumbnail of Le parole dell’architettura nelle “Vite” di Vasari

Il mio intervento vuol porre l’attenzione sulla lettura vasariana degli ordini architettonici fra... more Il mio intervento vuol porre l’attenzione sulla lettura vasariana degli ordini architettonici fra la prima (1550) e la seconda (1568) edizione delle Vite, facendo perno in particolare sull’Introduzzione alle tre arti del disegno cioè architettura, pittura e scoltura, e prima dell’architettura, le cosiddette Teoriche, in cui il biografo aretino riuscì a redigere una sintesi perspicua e dettagliata della problematica architettonica degli ordini in anni cruciali, a valle delle esperienze di traduzione del lessico vitruviano, variamente tentate, nonché delle sperimentazioni serliane, e a ridosso dell’esegesi statutaria di Andrea Palladio.

Research paper thumbnail of « Per bellezza, per studio e per piacere ». Alcune riflessioni sul ruolo della committenza nella cultura rinascimentale e sugli approcci metodologici attuali

Première session-9 décembre après-midi / Salle colloque 1-bâtiment multimédia Accueil des partici... more Première session-9 décembre après-midi / Salle colloque 1-bâtiment multimédia Accueil des participants-14h00-M. Raffaele Ruggiero, directeur du CAER

Research paper thumbnail of «Figurata sotto la forma d’una grandissima e bellissima femmina». Allegorie vasariane fra sacro e profano

Research paper thumbnail of Giorgio Vasari a Pisa tra lavoro di cantiere e riscrittura delle "Vite"

Research paper thumbnail of Vasari e le celebrazioni medicee del 1565

Grazie alla perizia come paleografa di Veronica Vestri, ho potuto ritrovare le fonti archivistich... more Grazie alla perizia come paleografa di Veronica Vestri, ho potuto ritrovare le fonti archivistiche relative alle grandi celebrazioni medicee, e in particolare i sontuosi apparati festivi allestiti per le nozze di Francesco I de' Medici e Giovanna d’Austria nel dicembre 1565.
Dalla documentazione esaminata, nota o del tutto inedita, emerge con chiarezza che l’autentico deus ex machina dei festeggiamenti (che si protrassero fino all’inizio della Quaresima successiva) fu Giorgio Vasari, che ebbe il compito di supervisionare e coordinare il lavoro degli altri artisti chiamati a collaborare al progetto di celebrazione della stirpe medicea, reso palese nel lungo percorso cittadino, arricchito da architetture effimere, cui spettò il compito di accogliere, a Porta al Prato, l’ingresso della giovane sposa, e di scortarla fino al Palazzo della Signoria.
Accanto a Vasari ebbe un ruolo di primo piano don Vincenzio Borghini, amico fidato del pittore aretino fin dagli anni Quaranta del Cinquecento, e dal 1563 luogotenente dell’Accademia del Disegno.
Particolarmente prezioso, tra la documentazione inedita ritrovata, è il diario dei Soprassindaci, i funzionari di corte incaricati di sovrintendere agli eventi dal punto di vista economico (Soprassindaci, Sindaci e Ufficio delle Revisioni e Sindacati, 9, 88), che fornisce un resoconto minuzioso delle spese sostenute per le decorazioni festive.
L’intervento mira a presentare alcune delle risultanze emerse da tale lavoro di indagine, che ha permesso di individuare l’apporto di artisti noti e meno noti, di artigiani e di umili lavoratori, agli imponenti festeggiamenti che accompagnarono l’affermazione della dinastia medicea sullo scenario europeo grazie alle nozze con la discendente di una delle famiglie nobili più antiche e prestigiose, quella degli Asburgo.

Research paper thumbnail of Le descrizioni di Italia e Fiandre nei resoconti di viaggio nel XVI secolo

Giornata Internazionale di Studi sulle relazioni artistiche tra Fiandre e Italia nel Cinquecento ... more Giornata Internazionale di Studi sulle relazioni artistiche tra Fiandre e Italia nel Cinquecento
An international study day presenting new research on artistic relations between Flanders and Italy during the 16th Century

Research paper thumbnail of “… e faceva a tutte le figure un’aria medesima”. Per una rilettura della biografia di Pietro Perugino nelle due redazioni delle "Vite" vasariane

Research paper thumbnail of VASARI ARCHITETTO TRA CANTIERE E SCRITTURA. La fabbrica degli Uffizi e la riconfigurazione urbana di Firenze

Research paper thumbnail of Michelangelo, Vasari e l’architettura: tra regole e licenza

Il mio intervento vuol porre l’attenzione sulla lettura vasariana degli ordini architettonici fra... more Il mio intervento vuol porre l’attenzione sulla lettura vasariana degli ordini architettonici fra la prima (1550) e la seconda (1568) edizione delle Vite, facendo perno in particolare sull’Introduzzione alle tre arti del disegno cioè architettura, pittura e scoltura, e prima dell’architettura, le cosiddette Teoriche, in cui il biografo aretino riuscì a redigere una sintesi perspicua e dettagliata della problematica architettonica degli ordini in anni cruciali, a valle delle esperienze di traduzione del lessico vitruviano, variamente tentate, nonché delle sperimentazioni serliane, e a ridosso dell’esegesi statutaria di Andrea Palladio.

Research paper thumbnail of CALL FOR PAPERS Convegno Le donne e la storia dell'arte

Gli studi di genere, a partire almeno dagli ultimi decenni del XX secolo, hanno contribuito a ri... more Gli studi di genere, a partire almeno dagli ultimi decenni del XX secolo, hanno contribuito a riconoscere il fondamentale ruolo delle donne all'interno di una riflessione culturale, politica ed emancipativa nella società. Nell'ambito della storia dell'arte, tuttavia, colpisce ad esempio come il corredo iconografico del volume di Kultermann, nella ristampa del 1990, evidenzi la completa assenza delle storiche dell'arte italiane del Novecento all'interno di una peraltro scarsa attenzione al mondo femminile. Come se il contributo, ad esempio, di Anna Maria Brizio (pure citata) o di Luisa Becherucci o di Paola Barocchi (nessuna delle due, invece, neppure menzionata) non fosse stato importante o, più spesso, decisivo, nel mondo degli studi e della cultura italiana e non solo. Di fronte a una tale miopia e incapacità di riconoscere i reali valori in campo, mentre si assiste ad una considerevole riscoperta delle figure di artiste e architette e alla doverosa celebrazione delle direttrici museali che salvaguardarono il patrimonio durante il secondo conflitto mondiale (Palma Bucarelli e Fernanda Wittgens), o ne progettarono il successivo riallestimento (Caterina Marcenaro), pare giusto, ed anzi doveroso, riscrivere la storia della storia dell'arte da capo, al fine di rimettere in luce le figure femminili che sono state oggetto di una colpevole dimenticanza e di un voluto disconoscimento dei loro meriti, sulla scia degli studi avviati da Maria Mignini (Diventare storiche dell'arte, Carocci 2009). La call che qui si propone mira ad accogliere interventi, destinati ad essere accolti in un convegno progettato per la primavera del 2022, che intendano porre la propria attenzione su storiche dell'arte e dell'architettura, soprintendenti o conservatrici di museo oppure critiche militanti, insomma su tutte quelle donne, non solo in Italia ma pure in Europa e negli Stati Uniti, che abbiano avuto una pratica quotidiana con gli oggetti artistici e un forte interesse per il mondo della cultura in senso più ampio.

Research paper thumbnail of Leonardo da Vinci e gli scritti d'arte in Europa: fonti e ricezione

Research paper thumbnail of Storia e geografia artistica della Superba Raccolta di studi in onore di Maurizia Migliorini

Questo volume inaugurale della collana Le lingue delle arti. Saggi di storia, lettere, arte e spe... more Questo volume inaugurale della collana Le lingue delle arti. Saggi di storia,
lettere, arte e spettacolo del Dottorato in Digital Humanities non poteva che essere dedicato a Maurizia Migliorini. Infatti, nel 2006 Maurizia è stata la fondatrice e l’animatrice del percorso dottorale in TECNEAS incentrato sull’approccio, attraverso le tecnologie digitali, allo studio e sviluppo delle forme artistiche e dello spettacolo. I testi raccolti nel volume, sono stati scritti da studiose e studiosi che hanno avuto modo di studiare e collaborare con Maurizia Migliorini nei suoi anni di insegnamento all’Università di Genova. Questi studi ben documentano gli interessi di ricerca della docente, attenta cultrice della storiografia artistica locale e di viaggio nonché pioniera, in area genovese, di sperimentazioni nel campo delle Digital Humanities, che sul piano nazionale hanno avuto in Paola Barocchi una straordinaria protagonista (1). Maurizia aveva infatti partecipato sin dal 1980 alle sperimentazioni pisane su supporto digitale, ben prima della diffusione della rete Internet. Ha fatto parte di un’équipe di studiosi universitari italiani che, intorno a Paola Barocchi, hanno sviluppato progetti tecnologici di critica d’arte.
Piace constatare come alcune delle iniziative promosse da Maurizia Migliorini siano ancora attive; su tutte il sito Fo.S.C.A, Fonti per la storia della critica d’arte (<https://fosca.unige.it/>), che grazie all’assiduo lavoro di Nadia Raimo, una delle autrici dei saggi, è stato di recente implementato al fine di fornire una rassegna sempre più ricca ed aggiornata, da cui attingere informazioni sul panorama storico-artistico della Liguria nel corso dei secoli.
Ad maiora!
Elisa Bricco ed Eliana Carrara

  1. Si veda in proposito E. Carrara, Paola Barocchi e il Centro di Ricerche per i Beni Culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa: ai primordi delle Digital Humanities, «Il Capitale Culturale», 22, 202, pp. 397-417, consultabile online al link: <https://riviste.unimc.it/index.php/capcult/article/view/2418> (30/11/2023).

Research paper thumbnail of (con Eliana Carrara) Gli affreschi di Donato Decumbertino nel castello di Gambatesa, 1550. Sulle tracce di un enigmatico pittore transumante tra centro e periferia. Atti del convegno, Università degli Studi del Molise, Campobasso, 19-20 aprile 2018, in «Ricerche di storia dell’arte», 2020, n. 131

Research paper thumbnail of Il Battistero di Firenze nella storiografia medicea tra Cosimo I e Francesco I

Il Battistero di Firenze nella storiografia medicea tra Cosimo I e Francesco I, 2021

10.1 Borghini, Vasari e il Romanico fiorentino: il genius loci e l'Antico 'Avvertiscasi se il mod... more 10.1 Borghini, Vasari e il Romanico fiorentino: il genius loci e l'Antico 'Avvertiscasi se il modo di fare le facciate de' tempii et le […] incrostature delle mura di varii marmi et colori, come è la chiesa di S. Giovanni et di S. Maria del Fiore et la facciata di S. Miniato et della Badia di Fiesole è cosa antica, cioè del buon tempo de' Romani, o pure fu trovato de' Gotti et Longobardi. Non perché io non sappia che queste di S. Giovanni et di S. Miniato son moderne, et sassi a che tempo et da chi furon fatte, ma lo dico se fusse a proposito servirsene in discorrendo come in tempi diversi è variato il modo et la forma del fabbrica-re. Hammi messo questo sospetto le parole di S. Gregorio Turronense c. 288 variavit marmore. Et bisognando se ne potrà scrivere a Roma; ma quanto a' pavimenti che si facessero anchor ne' buoni tempi di musaico di varie pietre, credo che ne sia assai buona certezza' .1 Vincenzio Borghini (1515-1580) scrive questo passo alla metà degli anni ses-santa del Cinquecento, mentre era in corso da parte di Giorgio Vasari (1511-1574) la riscritture delle Vite, pubblicate poi dai Giunti nel 1568. L'edizione dei Giunti, come è noto, è stata molto ampliata rispetto a quella apparsa presso Torrentino nel 1550, a cui Vincenzio Borghini collaborò attivamente con in-dicazioni e suggerimenti che Vasari tenne nel dovuto conto. Borghini, dotto * Benché il saggio nasca da un'articolata riflessione comune, il primo paragrafo si deve a Emanuela Ferretti, mentre il secondo a Eliana Carrara. Criteri di trascrizione. Citeremo i testi cinquecenteschi secondo i seguenti criteri: è stata distinta u da v; si è reso j con i; sono intro-dotti accenti, apostrofo e segni d'interpunzione secondo l'uso odierno, così come la divisione delle parole e l'uso delle maiuscole (ma sono state conservate alcune occorrenze dell'impiego delle lettere maiuscole per rispettare una consuetudine del linguaggio di corte: ad es. Duca, Signore); sono state sciolte tutte le abbreviazioni senza darne conto (tranne titoli onorifici quali V.A. = Vostra Altezza). Fra parentesi quadre, infine, sarà posto ogni nostro intervento di emendazione o integrazione. Con una sbarretta trasversale si indica l'avvenuto cambio della carta. 1 BAV, Chigiano, L V 178, c. 50r. Cfr. E. Carrara, 'Doni, Vasari, Borghini e la tecnica del mosaico' , in: G. Bertoli, R. Drusi (eds.), Fra lo spedale e il principe. Vincenzio Borghini: filologia e inven-zione nella Firenze di Cosimo I, Padova (2005), 79-93: 91-92.

Research paper thumbnail of De re vestiaria. Antichità e moda nel Rinascimento

by Damiano Acciarino, Maria Adank, eugenia paulicelli, Giorgio Reolon, luca calenne, Valentina Conticelli, Monica Centanni, Anna Siekiera, Eliana Carrara, Maria Giuseppina Muzzarelli, and Elizabeth Currie

Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo - Unive... more Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo - Università Iuav di Venezia - Venezia - 24-25 maggio 2021

Research paper thumbnail of Presentazione volume "Vasari e l'architettura"

A distanza di un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasa... more A distanza di un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasari architetto, questo volume riaffronta il rapporto, complesso e affascinante, fra l’artista aretino e l’architettura.
Ne nasce un riesame più ampio che ha come obiettivo quello di analizzare la
formazione vasariana e l’avvicinarsi alla pratica di cantiere, grazie pure al legame, ininterrotto, con l’esercizio della pittura, che è anche mezzo per disegnare edifici e spazi urbani, poi rielaborati in costruzioni reali. Né può mancare uno sguardo nuovo su Vasari scrittore di architettura che, accostando pagine celebri delle "Vite" ad altre poco conosciute, ma non per questo meno importanti, permetta di contestualizzarne il contributo teorico ed evidenziarne i caratteri salienti.

Research paper thumbnail of Presentazione del volume in onore di Maurizia Migliorini ("Storia e geografia artistica della Superba", Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2024)

Research paper thumbnail of Il periodo fiorentino fino alla partenza per Milano nel 1482

Il mio lavoro intende proporre un’analisi delle prime fasi della formazione di Leonardo, fino all... more Il mio lavoro intende proporre un’analisi delle prime fasi della formazione di Leonardo, fino alla sua partenza per Milano nel 1482.
Il giovane artista, allievo della bottega del Verrocchio, entrò presto in contatto con la cerchia di Lorenzo il Magnifico e della sua Scuola di San Marco.
In effetti, anche molto tempo dopo Leonardo si sentì legato all’ambiente mediceo, tanto che, in un appunto del Codice Atlantico, databile al 1515, si lamentò che «i Medici mi crearono e mi distrussero».

Research paper thumbnail of "Vasari Director of Festive Events in 1565"

Program for the Virtual Conference in Celebration of Giorgio Vasari (1511-1574) 450 th Anniversary of His Death

Research paper thumbnail of Vasari, Borghini e l’Accademia delle Arti del Disegno per le feste medicee (1565-1566)

Research paper thumbnail of Vasari architetto tra cantiere e scrittura

L'apogeo della fama (primo ciclo gennaio-maggio 2024) Palazzo dell'Arte dei Beccai, via Orsanmich... more L'apogeo della fama (primo ciclo gennaio-maggio 2024) Palazzo dell'Arte dei Beccai, via Orsanmichele 4-Firenze Tutte le conferenze saranno introdotte da Massimiliano Rossi Presidente della Classe di Storia dell'Arte dell'Accademia delle Arti del Disegno 26 gennaio ore 17.30

Research paper thumbnail of Presentazione del volume libro di E.H. Gombrich, La preferenza per il primitivo. Episodi della storia del gusto e dell'arte occidentale, a cura di L. Biasiori

Martedì 28 Novembre 2023 ore 15:00 Aula Magna, via Balbi 2 Dialogheranno con il curatore Eliana C... more Martedì 28 Novembre 2023 ore 15:00
Aula Magna, via Balbi 2
Dialogheranno con il curatore Eliana Carrara ed Enrico Terrone

Research paper thumbnail of Presentazione del volume "Prima e dopo Vasari. Celebrazioni, programmi e apparati effimeri nella Firenze dei Medici", Pisa, ETS, 2022

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, si aprirà la mostra dedicata a Giorgio V... more In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, si aprirà la mostra dedicata a Giorgio Vasari e le pubblicazioni d'occasione durante la dinastia Medicea, che presenterà alcune edizioni dei secoli XVI e XVII.

Research paper thumbnail of Presentazione Atti convegni Le donne storiche dell'arte

Research paper thumbnail of Presentazione volume Vasari Carrara

A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie s... more A distanza di quasi un trentennio dall’uscita, in contemporanea, di due fondamentali monografie su Vasari architetto, questo volume riaffronta il rapporto, complesso e affascinante, fra l’artista aretino e
l’architettura.

Research paper thumbnail of L'artista per la letteratura e il letterato per l'arte: forme di collezionismo in Italia tra Cinque e Ottocento

Prof.ssa Claudia Conforti (Università di Roma Tor Vergata) Desiderio e possesso: la Fondazione Bi... more Prof.ssa Claudia Conforti (Università di Roma Tor Vergata)
Desiderio e possesso: la Fondazione Biscozzi-Rimbaud come esempio di collezionismo domestico del Novecento
Alessandro Gerundino (Università di Pisa)
«Le belle antiche figure di marmo»: archeologia e antiquaria all’origine della collezione di Pietro Bembo
Lorenzo Mascheretti (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Francesco Guicciardini e «alcuni altri amici suoi»: letterati collezionisti di tarsia lignea nel secolo XVI
Prof. Antonio Geremicca (Università della Calabria)
Benedetto Varchi e l’opera d’arte. Dalla teoria alla prassi
Anna Bisceglia (Gallerie degli Uffizi) Aretino, il collezionismo del suo tempo e la strategia del dono
Prof. Carlo Alberto Girotto (Université Sorbonne Nouvelle-Paris 3) Raccogliere incisioni tra Cinque e Seicento: qualche pista italiana
Andrea Colopi (Università di Padova) Paolo Gualdo: le lettere di un collezionista Beatrice Tomei (Università di Siena) Tra ‘Galeria’ e pinacoteca: il caso Marino
Prof.ssa Anna Maria Riccomini (Università di Pavia)
Sul collezionismo di statue antiche a Genova tra Cinque e Seicento (con un’incursione nell’Ottocento)
Elisa Bonaiuti (Università di Verona - Université de Genève)
La ‘superbissima e ricca’ collezione del nunzio apostolico Francesco Vitelli (1582-1646)
Bruno Carabellese (Università di Firenze)
Fabio Chigi: una ecfrasi e le vicende di un tondo dipinto di Francesco Albani
Prof.ssa Monica Visioli (Università di Pavia)
Raccolte d’arte e di antichità di un’élite illuminata: collezionismo a Cremona tra Sette e Ottocento
Maria Flavia Maiorano (Università per Stranieri di Perugia)
Il collezionismo nella letteratura odeporica del Grand Tour
Vanda Lisanti (Università ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti-Pescara)
Collezionista o impresario culturale? La raccolta di dipinti di Romualdo Gentilucci (1805-1869), protagonista della piazza editoriale romana nell’Ottocento
Roberta Colombo (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
«Tutte le mie predilezioni di forma e di colore». Il collezionismo dannunziano come pratica enciclopedica
Prof. Giacomo Montanari (Università di Genova)
Letterati, artisti, aristocratici. Il dibattito culturale a Genova tra XVI e XVII secolo, tra collezionismo e committenze

Research paper thumbnail of I 'Ragionamenti delle regole del disegno' di Alessandro Allori. Problemi di composizione e di datazione

L'intervento cercherà di mettere a fuoco alcune delle tematiche affrontate da Alessandro Allori n... more L'intervento cercherà di mettere a fuoco alcune delle tematiche affrontate da Alessandro Allori nel suo testo, più volte rielaborato e mai arrivato alla pubblicazione, nell'ottica di una rilettura dei trattati sul disegno apparsi dalla fine degli anni Quaranta del Cinquecento

Research paper thumbnail of Presentazione del volume di Marsel Grosso

Lo studioso presenterà le ricerche sfociate nel volume appena edito presso Officina Libraria («Sc... more Lo studioso presenterà le ricerche sfociate nel volume appena edito presso Officina Libraria («Scultore in parole». Francesco Sansovino e la nascita della critica d’arte a Venezia. Con il dialogo intitolato Tutte le cose notabili e belle che sono in Venetia (1556), Roma, Officina Libraria, 2022).

Research paper thumbnail of Call for Papers Convegno Collezionismo

L'artista per la letteratura e il letterato per l'arte: forme di collezionismo in Italia tra Cinq... more L'artista per la letteratura e il letterato per l'arte: forme di collezionismo in Italia tra Cinque e Ottocento Giornate di studi Genova, 9-10 maggio 2023 Call for Papers Nella sua introduzione al volume collettaneo dedicato al Collezionismo e spazi del collezionismo (Roma, Gangemi, 2013), Lauro Magnani dichiara sin da subito come la tematica in oggetto offra «un panorama ampio di ricerche e di indicazioni metodologiche» (p. 7). Molteplici sono state infatti le prospettive attraverso le quali si è guardato al collezionismo, nella diversità delle cronologie, delle geografie e degli oggetti di interesse: a titolo d'esempio, e privilegiando la bibliografia più recente, si possono ricordare gli studi di Paola Barocchi sul collezionismo mediceo di secondo Cinquecento (1993); di Pierluigi Carofano e Franco Paliaga su quello attivo a Pisa nel Seicento (2001); di Stefania Mason e Linda Borean su quello vivo a Venezia tra Sei e Settecento (2002, 2007, 2009); di Bona Castellotti sulla Milano del Settecento (1991); di Giacomo Montanari (2015) che ha affrontato il soggetto collezionismo allargando l'attenzione allo spazio, materiale e culturale, in cui il fenomeno si sviluppa. Gli studi si affiancano inoltre alle mostre, di cui varrà ricordare almeno, tra le più recenti e ancora in corso, quella allestita a Milano sui collezionisti e i mecenati dai Medici ai Rotschild. Pochi casi, questi, esemplificativi del successo di cui ha goduto e gode tutt'oggi il collezionismo nella variabilità e nella ricchezza delle sue forme; naturalmente compreso il prezioso approccio digitale, come conferma il Getty Provenance Index, database che scheda inventari di archivi, cataloghi, libri di commercianti d'arte e registri di gallerie ed aste. Le giornate di studi che si intendono programmare mirano alla considerazione di questo tema da un'angolazione ancora differente, che osservi il collezionista al pari dell'oggetto collezionato. In questa sede, si intende indagare i casi di collezionismo rinvenibili in Italia tra Cinque e Ottocento, in cui il collezionista sia un letterato o un artista, e l'oggetto da collezione sia rispettivamente un prodotto artistico per l'uno e letterario per l'altro. Ciò con l'intento di aprire ad una riflessione su questo genere di collezionismo in età moderna e con l'obiettivo finale di illuminare un'ulteriore sfaccettatura del poliedrico e proficuo dialogo tra le arti sorelle.

Research paper thumbnail of Federico Zuccari: Scritti programmatici intorno e per l’Accademia | Il Lessico di Pittura in Accademia | Ciclo di Seminari, École Française de Rome in collaborazione con CIRRI, LECEMO | EFR, Salle de Séminaire, Piazza Navona, 62, Roma | 15 novembre 2021, ore 14 - 16

Un’autorevole tradizione storiografica, che dal pittore e letterato Romano Alberti giunge a Melch... more Un’autorevole tradizione storiografica, che dal pittore e letterato Romano Alberti giunge a Melchiorre Missirini, amico e biografo di Antonio Canova, nonché prosegretario dell’Accademia di San Luca, assegna a Federico Zuccari (Sant’Angelo in Vado, 1540 - Ancona, 1609) la fondazione dell’Accademia e Studio del Disegno, dei Pittori, Scultori e Architetti di Roma, in un annesso della chiesa di Santa Martina al Foro romano. Socio dell’Università dei Pittori, dei Virtuosi del Pantheon e degli Insensati di Perugia, Federico è tra i pochi artisti della sua epoca a ricercare una carriera accademica di alto profilo. Del resto, nel 1565, a 25 anni, Federico è stato ammesso all’Accademia del Disegno di Firenze con il favore di Giorgio Vasari, Vincenzio Borghini e Cosimo Bartoli. Negli anni del secondo soggiorno fiorentino, 1575-1579/1581, e durante la fase romana del 1589-1593, Federico si cimenta nella composizione di testi di varia natura: lezioni, relazioni di viaggio, lettere, resoconti, discorsi e ragionamenti, alcuni dei quali circoleranno in bozze come 'libretti di penna' prima della edizione a stampa. Sulle orme dei pittori-scrittori che lo hanno preceduto, Leonardo, Pino e Vasari tra gli altri, Federico sa di e vuol parlare e scrivere ‘da pittore’, non da letterato, da storico o da filosofo. I suoi interlocutori dichiarati sono i giovani delle Accademie, i 'comprofessori del Disegno', gli artisti di cui è amico e corrispondente, gli intellettuali e gli studiosi con i quali è in rapporto. In tutti i suoi scritti, incompresi o travisati da Giovanni Baglione, Giovan Pietro Bellori e Luigi Lanzi, sono disseminati una varietà di giudizi critici, di definizioni, di proposte di innovazione didattica e, soprattutto, i concetti, le idee e le parole-chiave di quella teoria dell’arte e del disegno come forme della conoscenza, che Federico proverà a codificare in forma di trattato nell’'Idea de’ pittori' del 1607. ======== Il seminario è il secondo del ciclo organizzato da Anna Sconza (Université Paris III, Sorbonne Nouvelle), Margherita Quaglino (Università degli Studi di Torino) e Julia Castiglione (Université Paris III, Sorbonne Nouvelle), con la partecipazione di Eliana Carrara e Vita Segreto, presso l’École Française de Rome nel quadro del finanziamento 'Impulsion' dell'EFR e in collaborazione con il CIRRI-LECEMO dell’Université Sorbonne Nouvelle e il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino. Il primo seminario del ciclo è a cura di Eliana Carrara (Università degli Studi di Genova) ed è intitolato 'L’Accademia del Disegno di Firenze e i Ragionamenti delle regole del disegno di Alessandro Allori': https://www.academia.edu/61213075/L_Accademia_del_Disegno_di_Firenze_e_i_Ragionamenti_delle_regole_del_disegno_di_Alessandro_Allori

Research paper thumbnail of Le donne critiche d'arte e storiche dell'arte Roma, 24-25 maggio 2025 Call for paper

A partire dagli ultimi due decenni del XX secolo, gli studi di genere hanno contribuito a riconos... more A partire dagli ultimi due decenni del XX secolo, gli studi di genere hanno contribuito a riconoscere il ruolo fondamentale delle donne all'interno della riflessione culturale, politica ed emancipatrice della società.