Giuseppe Campagna | University of Messina (original) (raw)
Books by Giuseppe Campagna
Società Messinese di Storia Patria, 2022
The book collects 875 notarial records of notaries deeds of Messina and Rometta concerning the Je... more The book collects 875 notarial records of notaries deeds of Messina and Rometta concerning the Jewish minority and the neophytes, the converted Jews. The documents demonstrate how Jews and Christians lived in Sicily in a very close relationship of mutual interdependence. And the variety of origins of these Jews who became citizens of Messina is surprising, their attending to the most disparate occupations, their distribution in the urban fabric which denotes an uncommon climate of acceptance and tolerance in contemporary Europe. All of this perhaps explains the rapid integration of neophytes into Christian society after the expulsion edict of 1492 and the absence of a significant and prolonged phenomenon of Marranism. Witness their surnames, mostly relics of the Genizah era, which deserve a separate study, if only because they survive with minimal spelling variations in Sicilian onomastics.
Rubbettino, 2022
La contrapposizione tra Messina e Palermo per la “questione della capitale” ha profondamente inci... more La contrapposizione tra Messina e Palermo per la “questione della capitale” ha profondamente inciso sulla storia della Sicilia di età moderna. L’opera analizza un terreno di scontro particolarmente rilevante costituito dalla costruzione dell’identità sacra della città dello Stretto attraverso la promozione dei culti patronali che assumono i caratteri di una vera e propria «Religione civica». La peculiarità messinese è rintracciabile nell’utilizzo particolarmente rilevante delle piae fraudes agiografiche che hanno una vera e propria “esplosione” nel Cinque e Seicento. Leggende come quelle della Lettera della Madonna hanno l’intento di ribadire la fondazione apostolica della Chiesa peloritana e allo stesso tempo fornire alla città un privilegio, utilizzato con modalità del tutto simili a quelli regi, che giustifichi la primazia e il ruolo di Caput Regni.
Rubbettino, 2020
Il volume ricostruisce in maniera puntuale la presenza e le attività svolte dall'operosa comunità... more Il volume ricostruisce in maniera puntuale la presenza e le attività svolte dall'operosa comunità ebraica messinese fra Quattro e Cinquecento, seguendone le vicende ben dopo l'editto di espulsione. Se ne evidenziano, in particolare, non solo il radicamento nel territorio urbano e l'impegno in attività "tradizionali" ma anche codici di comportamento che, almeno all'interno delle mura della Messana Urbs presentano caratteri di continuità, più che di contrapposizione, con le élites di "gentili" che amministrano l'universitas. Ne viene fuori un interessante spaccato che sottolinea, anche con una proficua comparazione con altre realtà urbane del Regnum Siciliae e del restante contesto mediterraneo, il ruolo di una comunità che, nella città dello Stretto, appare, al contempo, attenta e gelosa custode delle proprie tradizioni ma perfettamente inserita nel contesto urbano sia sotto il profilo delle attività commerciali che delle relazioni sociali.
Aracne, 2019
Randazzo, tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, è uno dei più rilevanti centri de... more Randazzo, tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, è uno dei più rilevanti centri del Valdemone, situato ai piedi dell'Etna domina la Valle dell'Alcantara ed è tappa di passaggio degli itinerari mercantili interni alla Sicilia. Sin da Trecento ospita un'importante comunità ebraica formata da medici, mercanti e allevatori. A seguito dell'editto di Grana-da del 1492 un buon numero di ebrei si converte al cristianesimo per non lasciare la Sicilia, mentre altri ancora accettano il battesimo in un secondo momento per farvi ritorno dal Regno di Napoli assediato dai francesi. Il centro etneo diviene così sede di un buon gruppo di neofiti che si integra pienamente nella società cittadina restando quasi indenne dalla spirale persecutoria dell'Inquisizione spagnola.
Aracne, Jul 14, 2014
L’opera ricostruisce le vicende di una porzione del territorio messinese alla luce dell’interazio... more L’opera ricostruisce le vicende di una porzione del territorio messinese alla luce dell’interazione tra comunità umana organizzata e ambiente naturale, cronache e documenti costituiscono il fondamento su cui poggia l’analisi delle attività produttive legate al Monte Scuderi e dell’importanza che assunsero nella vita economica e sociale dell’Isola. Lo Scuderi, da mero fornitore di risorse divenne anche suggeritore di “miti”, la principale traccia del divino era colta dagli antichi nella grande frattura che marca i connotati della montagna: essa sarebbe stata il risultato del terremoto che scosse il Globo al momento della morte del Cristo. Nella valle apertasi in quella circostanza, i cristiani del Medioevo edificarono un eremo di cui Giuseppe Campagna, sulla scorta dei documenti, segue le vicende.
Il volume ripercorre la storia della piccola borgata di Sciglio desunta da importante documentazi... more Il volume ripercorre la storia della piccola borgata di Sciglio desunta da importante documentazione archivista inedita, ricostruisce le vicende riguardanti la chiesa parrocchiale ed approfondisce lo studio delle tradizioni agiografiche e popolari riguardanti i Santi Cosma e Damiano, vero nucleo dell’identità religiosa e dunque sociale degli abitanti di Sciglio.
Books editor by Giuseppe Campagna
Aracne, 2019
In questo volume confluiscono molte delle relazioni presentate alle giornate di studi sul Valdemo... more In questo volume confluiscono molte delle relazioni presentate alle giornate di studi sul Valdemone ionico tra Medioevo ed Età contemporanea, che hanno avuto luogo due anni fa a Forza d’Agrò e Savoca, grazie alla sinergia tra l’Università di Messina, la Società Messinese di Storia Patria e alcune amministrazioni locali. Lo svolgersi del rapporto tra uomo e ambiente naturale, le modalità di adattamento e di interazione tra comunità umane e territorio, peraltro, hanno costituito un punto forte dell’attività scientifica e didattica di Giuseppe Giarrizzo, uno dei maggiori modernisti italiani del secondo Novecento alla cui memoria questo libro – come già il convegno – è dedicato. Sul grande storico siciliano si soffermano i primi due contributi presenti nel volume, che evidenziano il ruolo svolto da Giarrizzo nel rinnovamento della storiografia sulla Sicilia e sul Mezzogiorno d’Italia. Gli altri lavori proposti in questo volume indagano sotto più profili (socioeconomico, culturale, artistico, religioso, politico e istituzionale) e attraverso un arco temporale ampio il Valdemone ionico, considerandone i caratteri di lungo periodo oppure osservando più da vicino singoli borghi, villaggi, territori, comunità o, ancora, specifiche vicende e congiunture.
Aracne, 2018
Il volume, che inaugura la collana “Mediterraneo. Culture, Società e Istituzioni tra Medioevo ed ... more Il volume, che inaugura la collana “Mediterraneo. Culture, Società e Istituzioni tra Medioevo ed Età Contemporanea”, nasce da un’idea della compianta collega Carmela Maria Rugolo: conoscere le ricerche che stanno portando avanti alcuni giovani studiosi e fornire loro una tribuna per discuterne. Otto degli undici lavori contenuti in esso sono stati, infatti, discussi nel corso dei seminari promossi dalla SocietàMessinese di Storia Patria in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche dell’Università degli Studi di Messina. Gli altri tre contributi sono comunque maturati attraverso un dialogo con gli organizzatori degli stessi seminari. Invero, accanto ai lavori di dottorandi e di dottori di ricerca che hanno di recente discusso le loro tesi (Abbate, Campagna, Frisone, Minissale, Smedile, Tedesco, Teramo, Tigani), trovano spazio i contributi di studiosi da tempo attivi nel campo della ricerca storica (Guarino, Mellusi, Vermiglio). Il volume, dunque, prospetta dei risultati in parte già maturati e al contempo pone le premesse per ulteriori approfondimenti. Ricordando Carmela Maria Rugolo, gli autori e i curatori le dedicano questo libro.
Dodici saggi prodotti da ex studenti del corso di laurea magistrale in Scienze storiche dell’Uni... more Dodici saggi prodotti da ex studenti del corso di laurea magistrale in Scienze storiche dell’Università degli Studi di Messina costituiscono un percorso di ricerca che spazia dalla storia della schiavitù a quella delle minoranze; dalla storia delle eresie e della loro repressione alle vicende di artisti esuli; dalle rivolte e guerre civili alle imprese di conquista coloniali; dalle vicende legate a particolari tipologie di produzione a quelle degli ordini e congregazioni religiose; dalle figure di militanti nei partiti alla storia del pensiero politico. Ricerche e tematiche di carattere disparato legate tra loro da un unico metro: gli uomini. Uomini che formano la società, uomini che detengono o sono vittime del potere, uomini che conquistano o perdono la loro libertà.
Papers by Giuseppe Campagna
Humanities, 2024
Taormina nel Quattro e Cinquecento: società ed economia Introduzione «Par domus e(st) celo sed mi... more Taormina nel Quattro e Cinquecento: società ed economia Introduzione «Par domus e(st) celo sed minor e(st) d(omi)no» 1 è la fiera affermazione che la famiglia più importante del ceto dirigente di Taormina nel XV secolo, gli Zumbo, faceva scolpire, insieme al proprio stemma, sulla porta di accesso al primo piano del cortile dell'attuale palazzo Corvaia, allora di loro proprietà. L'iscrizione, tratta da Marziale che l'aveva composta in lode del palazzo di Domiziano sul Palatino, rispecchia la forte coscienza di ruolo e l'ansia di autorappresentazione, comune al resto dell'isola, del patriziato urbano taorminese tra Quattro e Cinquecento 2. Il ceto dirigente era formato in particolare dai tre grandi lignaggi degli Zumbo, dei de Spuches e dei Corvaia, ma anche da altre famiglie meno rilevanti quali i Di Giovanni e i Clemenza, i de Marciano e i Crisi, i Cipolla e i Saitta, i Cavallaro e i Cuscunà, i Portofino e i de Alerno, i Russo, i La Camiola e i Lo Monaco 3. Famiglie fortemente impegnate nella promozione del centro tauromenitano al rango di città ottenuta negli anni '30 del Cinquecento. Una condizione conseguita anche tramite le antiche glorie ecclesiastiche della località, che era stata sede episcopale fino alla conquista islamica della Sicilia. Un passato che si faceva risalire, nella propaganda civica, addirittura al cristianesimo delle origini tramite la diretta fondazione di san Pietro attraverso la nomina di Pancrazio a primo vescovo 4 .
L'Indomito desìo. Scritti dedicati a Federico Martino, a cura di G. Chillè e R. Stracuzzi, 2023
GIusePPe CamPaGna SACRE AMBASCERIE E FALSE LETTERE. DALLA FIRENZE DI SAVONAROLA A MESSINA? Obscul... more GIusePPe CamPaGna SACRE AMBASCERIE E FALSE LETTERE. DALLA FIRENZE DI SAVONAROLA A MESSINA? Obsculta, o fili, praecepta magistri, et inclina aurem cordis tui, et admonitionem pii patris libenter excipe et efficaciter comple.
Cultura Latinoamericana. Revista de Estudios Interculturales, 2023
This article analyses the use of the cult of Saint Placidus in Sicily for political purposes thro... more This article analyses the use of the cult of Saint Placidus in Sicily for political purposes
through the use of the scholarly production of the sixteenth and seventeenth centuries.
The devotion to this Benedictine monk and his fellow martyrs, attested since the Middle
Ages, found new impetus in 1588 with the discovery in Messina of the alleged relics.
The grandiose festivities organised on the anniversary of the inventiones offered the
local ruling classes the opportunity to assert municipal glory in competition with rival
Palermo in the struggle for the role of the island’s capital. A role sought, therefore, from
a political-religious point of view by the extensive use of hagiographic piae fraudes, of
which the false relics constitute the most important visible element, fully connected to
the extensive local tradition of false privileges and pseudo-city chronicles.
Nuova Rivista Storica, 2023
The study examines the origin of a legend of ritual murder located at the time of the Black Plagu... more The study examines the origin of a legend of ritual murder located at the time of the Black Plague but elaborated at the beginning of the Modern Age. The genesis of the case, geographically located in Messina, is affected by the relaunch of the blood libel thanks to Simonino of Trento’s story and it must be seen in the context of the conflict between conventual and observant Franciscans.
Questa edizione digitale dell'opera è rilasciata con licenza Creative Commons Attribution 4.0-CC-... more Questa edizione digitale dell'opera è rilasciata con licenza Creative Commons Attribution 4.0-CC-BY-NC-ND, il cui testo integrale è disponi
Storie della modernità, spazi mediterranei e prospettive globali. Studi in onore di Mirella Vera Mafrici, 2022
The paper represents a first study on the relations between Sicilian and Calabrian Jews. Between ... more The paper represents a first study on the relations between Sicilian and Calabrian Jews. Between the two shores, divided by the Strait of Messina, Jews traded the most varied merchandise, among which silk played a leading role. Along with goods, ideas also travelled, as evidenced by the mutual influence in the publishing of liturgical books and the presence in Sicilian libraries of works printed in Calabria.
Società e Storia, 2022
L'autore esamina alcuni aspetti del viceregno di Ettore Pignatelli di Monteleone in Sicilia. Tram... more L'autore esamina alcuni aspetti del viceregno di Ettore Pignatelli di Monteleone in Sicilia. Tramite fonti archivistiche, cronachistiche e disposizioni parlamentari emerge la figura di un viceré abile politicamente, capace di pacificare l'isola dai disordini scoppiati alla morte di Ferdinando il Cattolico. Di particolare importanza è l'analisi delle azioni attuate dal viceré per difendere la Sicilia da un possibile attacco turco-barbaresco.
Archivio Storico Messinese, 2021
Proposte e ricerche. Economia e società nella storia dell’Italia centrale, 2021
Beyond its warlike significance, the battle of Lepanto (1571) was functional to the work of disc... more Beyond its warlike significance, the battle of Lepanto (1571) was functional
to the work of disciplining, which fit well into the more general cultural atmosphere
of the late sixteenth century. A myth was built: the victorious war of Christendom,
protected by Our Lady of the Rosary, against the infidel Turk. Statues of Don Juan of
Austria appeared mainly in the territories of the Spanish monarchy, starting with the
monument created by Andrea Calamech in Messina, a port city that had been the base
of the Holy League fleet. The aim of this paper is to observe some modalities of the
fluctuation of the figure of the Turk, examining the case studies of Messina, Genoa and
Venice, three cities that, for obvious reasons, were linked to the event of Lepanto.
La città globale. La condizione urbana come fenomeno pervasivo, 2020
Throughout the Middle Ages and the early centuries of the Modern Age, coral is a focal component ... more Throughout the Middle Ages and the early centuries of the Modern Age, coral is a focal component of the commercial activities of the Mediterranean powers. In Trapani, after the discovery of new coral reefs in 1418, there was an extraordinary development of the activities related to this precious ‘marine gift’ that will make it one of the main activities of the place.
Società Messinese di Storia Patria, 2022
The book collects 875 notarial records of notaries deeds of Messina and Rometta concerning the Je... more The book collects 875 notarial records of notaries deeds of Messina and Rometta concerning the Jewish minority and the neophytes, the converted Jews. The documents demonstrate how Jews and Christians lived in Sicily in a very close relationship of mutual interdependence. And the variety of origins of these Jews who became citizens of Messina is surprising, their attending to the most disparate occupations, their distribution in the urban fabric which denotes an uncommon climate of acceptance and tolerance in contemporary Europe. All of this perhaps explains the rapid integration of neophytes into Christian society after the expulsion edict of 1492 and the absence of a significant and prolonged phenomenon of Marranism. Witness their surnames, mostly relics of the Genizah era, which deserve a separate study, if only because they survive with minimal spelling variations in Sicilian onomastics.
Rubbettino, 2022
La contrapposizione tra Messina e Palermo per la “questione della capitale” ha profondamente inci... more La contrapposizione tra Messina e Palermo per la “questione della capitale” ha profondamente inciso sulla storia della Sicilia di età moderna. L’opera analizza un terreno di scontro particolarmente rilevante costituito dalla costruzione dell’identità sacra della città dello Stretto attraverso la promozione dei culti patronali che assumono i caratteri di una vera e propria «Religione civica». La peculiarità messinese è rintracciabile nell’utilizzo particolarmente rilevante delle piae fraudes agiografiche che hanno una vera e propria “esplosione” nel Cinque e Seicento. Leggende come quelle della Lettera della Madonna hanno l’intento di ribadire la fondazione apostolica della Chiesa peloritana e allo stesso tempo fornire alla città un privilegio, utilizzato con modalità del tutto simili a quelli regi, che giustifichi la primazia e il ruolo di Caput Regni.
Rubbettino, 2020
Il volume ricostruisce in maniera puntuale la presenza e le attività svolte dall'operosa comunità... more Il volume ricostruisce in maniera puntuale la presenza e le attività svolte dall'operosa comunità ebraica messinese fra Quattro e Cinquecento, seguendone le vicende ben dopo l'editto di espulsione. Se ne evidenziano, in particolare, non solo il radicamento nel territorio urbano e l'impegno in attività "tradizionali" ma anche codici di comportamento che, almeno all'interno delle mura della Messana Urbs presentano caratteri di continuità, più che di contrapposizione, con le élites di "gentili" che amministrano l'universitas. Ne viene fuori un interessante spaccato che sottolinea, anche con una proficua comparazione con altre realtà urbane del Regnum Siciliae e del restante contesto mediterraneo, il ruolo di una comunità che, nella città dello Stretto, appare, al contempo, attenta e gelosa custode delle proprie tradizioni ma perfettamente inserita nel contesto urbano sia sotto il profilo delle attività commerciali che delle relazioni sociali.
Aracne, 2019
Randazzo, tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, è uno dei più rilevanti centri de... more Randazzo, tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna, è uno dei più rilevanti centri del Valdemone, situato ai piedi dell'Etna domina la Valle dell'Alcantara ed è tappa di passaggio degli itinerari mercantili interni alla Sicilia. Sin da Trecento ospita un'importante comunità ebraica formata da medici, mercanti e allevatori. A seguito dell'editto di Grana-da del 1492 un buon numero di ebrei si converte al cristianesimo per non lasciare la Sicilia, mentre altri ancora accettano il battesimo in un secondo momento per farvi ritorno dal Regno di Napoli assediato dai francesi. Il centro etneo diviene così sede di un buon gruppo di neofiti che si integra pienamente nella società cittadina restando quasi indenne dalla spirale persecutoria dell'Inquisizione spagnola.
Aracne, Jul 14, 2014
L’opera ricostruisce le vicende di una porzione del territorio messinese alla luce dell’interazio... more L’opera ricostruisce le vicende di una porzione del territorio messinese alla luce dell’interazione tra comunità umana organizzata e ambiente naturale, cronache e documenti costituiscono il fondamento su cui poggia l’analisi delle attività produttive legate al Monte Scuderi e dell’importanza che assunsero nella vita economica e sociale dell’Isola. Lo Scuderi, da mero fornitore di risorse divenne anche suggeritore di “miti”, la principale traccia del divino era colta dagli antichi nella grande frattura che marca i connotati della montagna: essa sarebbe stata il risultato del terremoto che scosse il Globo al momento della morte del Cristo. Nella valle apertasi in quella circostanza, i cristiani del Medioevo edificarono un eremo di cui Giuseppe Campagna, sulla scorta dei documenti, segue le vicende.
Il volume ripercorre la storia della piccola borgata di Sciglio desunta da importante documentazi... more Il volume ripercorre la storia della piccola borgata di Sciglio desunta da importante documentazione archivista inedita, ricostruisce le vicende riguardanti la chiesa parrocchiale ed approfondisce lo studio delle tradizioni agiografiche e popolari riguardanti i Santi Cosma e Damiano, vero nucleo dell’identità religiosa e dunque sociale degli abitanti di Sciglio.
Aracne, 2019
In questo volume confluiscono molte delle relazioni presentate alle giornate di studi sul Valdemo... more In questo volume confluiscono molte delle relazioni presentate alle giornate di studi sul Valdemone ionico tra Medioevo ed Età contemporanea, che hanno avuto luogo due anni fa a Forza d’Agrò e Savoca, grazie alla sinergia tra l’Università di Messina, la Società Messinese di Storia Patria e alcune amministrazioni locali. Lo svolgersi del rapporto tra uomo e ambiente naturale, le modalità di adattamento e di interazione tra comunità umane e territorio, peraltro, hanno costituito un punto forte dell’attività scientifica e didattica di Giuseppe Giarrizzo, uno dei maggiori modernisti italiani del secondo Novecento alla cui memoria questo libro – come già il convegno – è dedicato. Sul grande storico siciliano si soffermano i primi due contributi presenti nel volume, che evidenziano il ruolo svolto da Giarrizzo nel rinnovamento della storiografia sulla Sicilia e sul Mezzogiorno d’Italia. Gli altri lavori proposti in questo volume indagano sotto più profili (socioeconomico, culturale, artistico, religioso, politico e istituzionale) e attraverso un arco temporale ampio il Valdemone ionico, considerandone i caratteri di lungo periodo oppure osservando più da vicino singoli borghi, villaggi, territori, comunità o, ancora, specifiche vicende e congiunture.
Aracne, 2018
Il volume, che inaugura la collana “Mediterraneo. Culture, Società e Istituzioni tra Medioevo ed ... more Il volume, che inaugura la collana “Mediterraneo. Culture, Società e Istituzioni tra Medioevo ed Età Contemporanea”, nasce da un’idea della compianta collega Carmela Maria Rugolo: conoscere le ricerche che stanno portando avanti alcuni giovani studiosi e fornire loro una tribuna per discuterne. Otto degli undici lavori contenuti in esso sono stati, infatti, discussi nel corso dei seminari promossi dalla SocietàMessinese di Storia Patria in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche dell’Università degli Studi di Messina. Gli altri tre contributi sono comunque maturati attraverso un dialogo con gli organizzatori degli stessi seminari. Invero, accanto ai lavori di dottorandi e di dottori di ricerca che hanno di recente discusso le loro tesi (Abbate, Campagna, Frisone, Minissale, Smedile, Tedesco, Teramo, Tigani), trovano spazio i contributi di studiosi da tempo attivi nel campo della ricerca storica (Guarino, Mellusi, Vermiglio). Il volume, dunque, prospetta dei risultati in parte già maturati e al contempo pone le premesse per ulteriori approfondimenti. Ricordando Carmela Maria Rugolo, gli autori e i curatori le dedicano questo libro.
Dodici saggi prodotti da ex studenti del corso di laurea magistrale in Scienze storiche dell’Uni... more Dodici saggi prodotti da ex studenti del corso di laurea magistrale in Scienze storiche dell’Università degli Studi di Messina costituiscono un percorso di ricerca che spazia dalla storia della schiavitù a quella delle minoranze; dalla storia delle eresie e della loro repressione alle vicende di artisti esuli; dalle rivolte e guerre civili alle imprese di conquista coloniali; dalle vicende legate a particolari tipologie di produzione a quelle degli ordini e congregazioni religiose; dalle figure di militanti nei partiti alla storia del pensiero politico. Ricerche e tematiche di carattere disparato legate tra loro da un unico metro: gli uomini. Uomini che formano la società, uomini che detengono o sono vittime del potere, uomini che conquistano o perdono la loro libertà.
Humanities, 2024
Taormina nel Quattro e Cinquecento: società ed economia Introduzione «Par domus e(st) celo sed mi... more Taormina nel Quattro e Cinquecento: società ed economia Introduzione «Par domus e(st) celo sed minor e(st) d(omi)no» 1 è la fiera affermazione che la famiglia più importante del ceto dirigente di Taormina nel XV secolo, gli Zumbo, faceva scolpire, insieme al proprio stemma, sulla porta di accesso al primo piano del cortile dell'attuale palazzo Corvaia, allora di loro proprietà. L'iscrizione, tratta da Marziale che l'aveva composta in lode del palazzo di Domiziano sul Palatino, rispecchia la forte coscienza di ruolo e l'ansia di autorappresentazione, comune al resto dell'isola, del patriziato urbano taorminese tra Quattro e Cinquecento 2. Il ceto dirigente era formato in particolare dai tre grandi lignaggi degli Zumbo, dei de Spuches e dei Corvaia, ma anche da altre famiglie meno rilevanti quali i Di Giovanni e i Clemenza, i de Marciano e i Crisi, i Cipolla e i Saitta, i Cavallaro e i Cuscunà, i Portofino e i de Alerno, i Russo, i La Camiola e i Lo Monaco 3. Famiglie fortemente impegnate nella promozione del centro tauromenitano al rango di città ottenuta negli anni '30 del Cinquecento. Una condizione conseguita anche tramite le antiche glorie ecclesiastiche della località, che era stata sede episcopale fino alla conquista islamica della Sicilia. Un passato che si faceva risalire, nella propaganda civica, addirittura al cristianesimo delle origini tramite la diretta fondazione di san Pietro attraverso la nomina di Pancrazio a primo vescovo 4 .
L'Indomito desìo. Scritti dedicati a Federico Martino, a cura di G. Chillè e R. Stracuzzi, 2023
GIusePPe CamPaGna SACRE AMBASCERIE E FALSE LETTERE. DALLA FIRENZE DI SAVONAROLA A MESSINA? Obscul... more GIusePPe CamPaGna SACRE AMBASCERIE E FALSE LETTERE. DALLA FIRENZE DI SAVONAROLA A MESSINA? Obsculta, o fili, praecepta magistri, et inclina aurem cordis tui, et admonitionem pii patris libenter excipe et efficaciter comple.
Cultura Latinoamericana. Revista de Estudios Interculturales, 2023
This article analyses the use of the cult of Saint Placidus in Sicily for political purposes thro... more This article analyses the use of the cult of Saint Placidus in Sicily for political purposes
through the use of the scholarly production of the sixteenth and seventeenth centuries.
The devotion to this Benedictine monk and his fellow martyrs, attested since the Middle
Ages, found new impetus in 1588 with the discovery in Messina of the alleged relics.
The grandiose festivities organised on the anniversary of the inventiones offered the
local ruling classes the opportunity to assert municipal glory in competition with rival
Palermo in the struggle for the role of the island’s capital. A role sought, therefore, from
a political-religious point of view by the extensive use of hagiographic piae fraudes, of
which the false relics constitute the most important visible element, fully connected to
the extensive local tradition of false privileges and pseudo-city chronicles.
Nuova Rivista Storica, 2023
The study examines the origin of a legend of ritual murder located at the time of the Black Plagu... more The study examines the origin of a legend of ritual murder located at the time of the Black Plague but elaborated at the beginning of the Modern Age. The genesis of the case, geographically located in Messina, is affected by the relaunch of the blood libel thanks to Simonino of Trento’s story and it must be seen in the context of the conflict between conventual and observant Franciscans.
Questa edizione digitale dell'opera è rilasciata con licenza Creative Commons Attribution 4.0-CC-... more Questa edizione digitale dell'opera è rilasciata con licenza Creative Commons Attribution 4.0-CC-BY-NC-ND, il cui testo integrale è disponi
Storie della modernità, spazi mediterranei e prospettive globali. Studi in onore di Mirella Vera Mafrici, 2022
The paper represents a first study on the relations between Sicilian and Calabrian Jews. Between ... more The paper represents a first study on the relations between Sicilian and Calabrian Jews. Between the two shores, divided by the Strait of Messina, Jews traded the most varied merchandise, among which silk played a leading role. Along with goods, ideas also travelled, as evidenced by the mutual influence in the publishing of liturgical books and the presence in Sicilian libraries of works printed in Calabria.
Società e Storia, 2022
L'autore esamina alcuni aspetti del viceregno di Ettore Pignatelli di Monteleone in Sicilia. Tram... more L'autore esamina alcuni aspetti del viceregno di Ettore Pignatelli di Monteleone in Sicilia. Tramite fonti archivistiche, cronachistiche e disposizioni parlamentari emerge la figura di un viceré abile politicamente, capace di pacificare l'isola dai disordini scoppiati alla morte di Ferdinando il Cattolico. Di particolare importanza è l'analisi delle azioni attuate dal viceré per difendere la Sicilia da un possibile attacco turco-barbaresco.
Archivio Storico Messinese, 2021
Proposte e ricerche. Economia e società nella storia dell’Italia centrale, 2021
Beyond its warlike significance, the battle of Lepanto (1571) was functional to the work of disc... more Beyond its warlike significance, the battle of Lepanto (1571) was functional
to the work of disciplining, which fit well into the more general cultural atmosphere
of the late sixteenth century. A myth was built: the victorious war of Christendom,
protected by Our Lady of the Rosary, against the infidel Turk. Statues of Don Juan of
Austria appeared mainly in the territories of the Spanish monarchy, starting with the
monument created by Andrea Calamech in Messina, a port city that had been the base
of the Holy League fleet. The aim of this paper is to observe some modalities of the
fluctuation of the figure of the Turk, examining the case studies of Messina, Genoa and
Venice, three cities that, for obvious reasons, were linked to the event of Lepanto.
La città globale. La condizione urbana come fenomeno pervasivo, 2020
Throughout the Middle Ages and the early centuries of the Modern Age, coral is a focal component ... more Throughout the Middle Ages and the early centuries of the Modern Age, coral is a focal component of the commercial activities of the Mediterranean powers. In Trapani, after the discovery of new coral reefs in 1418, there was an extraordinary development of the activities related to this precious ‘marine gift’ that will make it one of the main activities of the place.
Nuova Rivista Storica, 2020
The fall of Constantinople in 1453 caused the collapse in Eastern alum trade and the strengthenin... more The fall of Constantinople in 1453 caused the collapse in Eastern alum trade and the strengthening in the search of that precious material in Europe. Sicily took part in the search for alum and an active mine in the north-eastern cusp attracted the attention of Sicilian and foreign dealers, it was the starting point for the development of a new demic centre, similarly to what was established in other areas of the Mediterranean basin.
Archivio Storico Messinese, 2019
Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento la Sicilia è pervasa da un rinnovato interess... more Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento la Sicilia è pervasa da un rinnovato interesse verso l'agiografia di cui sono testimoni le opere di Ottavio Gaetani 1 e di tutta una generazione d'intellettuali che, come precisato da Giovanna Fiume, «si ponevano l'obiettivo di ridefinire, con il supporto della scienza antiquaria, l'identità dell'isola e delle sue città» 2 . Sono sovente proprio le città a incentivare questo genere di opere e a stimolare la nascita, il rinnovamento o la reinvenzione di culti legati a figure di santità, soprattutto locali, che possano nobilitare e legittimare il centro urbano agli occhi della Monarchia spagnola e delle città rivali. Questo meccanismo è stato messo in luce dalla storiografia per le vicende palermitane e catanesi ma merita di essere approfondito per Messina 3 . La città del Faro rivale di * Il contributo è un'anticipazione di aspetti più ampi sui culti municipali messinesi in corso di pubblicazione col titolo Culti municipali nella Sicilia moderna: il caso Messina. 1 O. Gaetani, De die natali S. Nymphae Virginis ac martyris Panhormitanae, Palermo, Apud Ioannem Antonium de Franciscis, 1610; id., Idea operis de vitis siculorum sanctorum, Palermo, Apud Erasmum Simeonem, 1617; id., Vitae sanctorum siculorum, I-II, Palermo, Apud Cirillos, 1657; id., Isagoge ad historiam sacram siculam, Palermo, Apud Vincentium Toscanum, 1708. Su Gaetani vd. M. Stelladoro, Le carte preparatorie alle Vitae Sanctorum Siculorum di Ottavio Gaetani, in «Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata», 64 (1990), pp. 253-269; ead., Ancora sulle carte preparatorie alle «Vitae Sanctorum Siculorum» di Ottavio Gaetani: il cod. 3QqC36 della Biblioteca Comunale di Palermo, in Codices Manuscripti. 25, Vienna 1998, pp. 35-40; ead., Le Vitae Sanctorum Siculorum di Ottavio Gaetani: i manoscritti conservati a Palermo e a Roma, Roma 2006. 2 G. Fiume, m. modica, Presentazione, in Il santo patrono e la città. San Benedetto il Moro: culti, devozioni, strategie di età moderna, a cura di G. Fiume, Venezia 2000, p. 3. 3 Sull'agiografia vd. S. cabibbo, Il Paradiso del Magnifico Regno. Agiografi, santi e culti nella Sicilia spagnola, Roma 1996; ead., Locale, nazionale, sovranazionale. Qualche riflessione sulle raccolte agiografiche di età moderna, in Europa sacra. Raccolte agiografiche e identità politiche in Europa fra Medioevo ed Età moderna, a cura di S. boeSch Gajano, r. michetti, Roma 2002, pp. 397-402; S. cabibbo, Catene di inventioni. Cittadine sante a Palermo fra XVI e XVII secolo, in Il santo patrono e la città, cit., pp. 199-216; ead., Santa Rosalia tra cielo e terra. Storia, rituali, linguaggi di un culto barocco, Palermo 2004; ead., L'agiografia nel meridione degli Austrias, in T. caliò, m. duranti, r. michetti, Italia Sacra: le raccolte di vite dei santi e l'inventio delle regioni (secc. XV-XVIII), Atti del Convegno di
T. ABBATE, P. ACCORDINO, G. CENTORRINO (a cura di), Sustainable Development and Innovation. A future perspective, Aracne, Roma, 2019
The proposed paper will analyze two case–studies of forced migration: the expulsion of the Jews f... more The proposed paper will analyze two case–studies of forced migration: the expulsion of the Jews from Sicilyi n 1492 and the exiles from Messina after the failure of theAnti–Spanish revoltin 1678.
Humanities, 2019
Il contributo affronta, tramite l'utilizzo di fonti archivistiche, il ruolo svolto dagli ebrei di... more Il contributo affronta, tramite l'utilizzo di fonti archivistiche, il ruolo svolto dagli ebrei di Messina nel commercio degli schiavi in Sicilia tra tardomedioevo e prima età moderna. L'obiettivo è una prima ricostruzione dell'inserimento di alcuni componenti della comunità giudaica peloritana nel lucroso traffico di questa preziosa "merce umana" e dell'atteggiamento dell'aljama nei confronti di importanti problematiche come la redenzione degli ebrei ridotti in schiavitù.
RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, 2019
This work examines the Mediterranean slave trade in Sicily between the end of the Middle Ages and... more This work examines the Mediterranean
slave trade in Sicily between the end of the
Middle Ages and the beginning of the
Modern Age by linking up the researches
previously carried out about the Western
Sicily notary sources, especially those of
Palermo, and the ones carried out about the
Eastern side of the island, considering the
surviving documentation of Messina. The
variation of slave origins and the
involvement in the Messina market of
external operators (Catalans, Syracusans,
etc.) and of the Jewish minority is examined
in particular.
Un territorio nella storia. Saggi sul Valdemone ionico tra Medioevo ed Età contemporanea dedicati a Giuseppe Giarrizzo, 2019
Archivio Storico Messinese, 2018
Peloro, 2018
In 1347 the archbishop of Monreale, Michele Spinola, invited Angelo Senisio to reestablish an anc... more In 1347 the archbishop of Monreale, Michele Spinola, invited Angelo Senisio to reestablish
an ancient monastery dedicated to San Martino. The new abbey soon acquired
an important political role. Moreover, it obtained new and vast territorial
possessions in the areas of Palermo and Trapani. In this article, thanks to the consultation
of accounting records and notarial deeds, the economic relations between
the Benedictines of San Martino de Scalis and the Sicilian Jews are reconstructed.
Particular attention is paid to the provision of work services and trade.
Eretici, dissidenti, inquisitori Per un dizionario storico mediterraneo. Volume 2, 2018
Archivio Storico Messina, 2023
Cuicuilco Revista de Ciencias Antropológicas, 2023
Archivio Storico Messinese, 2021
Stampa Open S.r.l.-Messina, impaginazione e stampa La Redazione e l'intera Società Messinese di S... more Stampa Open S.r.l.-Messina, impaginazione e stampa La Redazione e l'intera Società Messinese di Storia Patria non assumono responsabilità alcuna per le opinioni espresse dai singoli autori.
Humanities, 2023
Questo è un articolo ad accesso aperto, distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-Non... more Questo è un articolo ad accesso aperto, distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Humanities, Anno XII(20 23), numero 1
Archivio Storico Messina, 2022
Humanities, 2021
Questo è un articolo ad accesso aperto, distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-Non... more Questo è un articolo ad accesso aperto, distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Humanities, Anno X(2021), numero 2
Rassegna Mensile di Israel , 2019
Archivio Storico Messinese, 2020
Era il 2016 quando si discuteva della sfida tutta europea a riconoscerci come figli di una medesi... more Era il 2016 quando si discuteva della sfida tutta europea a riconoscerci come figli di una medesima cultura e Adriano Prosperi si interrogava sulla genesi delle identità, dando voce al fenomeno secondo cui 'le merci e gli oggetti si mondializzano mentre gli esseri umani si tribalizzano' in un richiamo ad Amartya Sen e alla sua considerazione sulle identità assassine 1. È in quel ragionamento che emerge come il ricorso alle identità sia un artificio utile a sancire differenze e cesure nette tra un noi e un altro da noi, che difficilmente viene riconosciuto come un 'loro', nella pienezza di ciò che significhi comprendere identità altre, ovvero penetrarne a fondo le essenze culturali. Un discorso sull'alterità che oggi torna a gran voce, urla, dai campi di Lipa, alle rotte della salvezza immaginata, spesso solo sognata, con destinazione l'Italia. Ed è in una considerazione così attuale che, nei secoli, si riconosce nella comunità ebraica un minimo comune denominatore, l'altro per eccellenza, nonché esempio della concreta azione dei fanatismi identitari. Era il 1449 quando la Sentencia-Estatuto promulgata in un capitolo canonicale di Toledo apriva il passo alla diaspora, che entrò a piede teso con il decreto dell'Alhambra, momento in cui gli ebrei furono costretti a migrare, pena la confisca dei beni. Interrompendo di fatto la convivenza tra le tre culture: cristiana, islamica ed ebraica. Non sono mancate le storie, anche recenti, sulla tradizione giudaica e le sue numerose diaspore, inferiori le analisi che hanno riguardato la Sicilia, contesto geografico di riferimento di queste note. Si tratta di ragionamenti che delle volte hanno ceduto alla lusinga dei loro tempi, come fu nel caso del Di Giovanni
«ho theológos. Quadrimestrale della Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" - Palermo , 2020
La Repubblica Palermo, 2020
Recensione a Gli ebrei a Catania nel XV secolo. Tra istituzioni e società di Andrea Giuseppe Cerr... more Recensione a Gli ebrei a Catania nel XV secolo. Tra istituzioni e società di Andrea Giuseppe Cerra e Messina Judaica. Ebrei, neofiti e criptogiudei in un emporio del Mediterraneo (secc. XV-XVI) di Giuseppe Campagna.
Gazzetta del Sud 14/7/2020, 2020
Humanities, 2019
Di recente è stato pubblicato dall'editore Aracne di Roma, nella collana Mediterraneo. Culture, s... more Di recente è stato pubblicato dall'editore Aracne di Roma, nella collana Mediterraneo. Culture, società e istituzioni tra Medioevo ed Età contemporanea un documentato saggio di Giuseppe Campagna dal titolo Randazzo ebraica. Presenza giudaica e neofitismo in un centro del Valdemone (secc. XV-XVI). Prefazione di Andrea Romano. L'Autore si è già occupato della storia delle comunità ebraiche di diversi centri dell'Isola, osservandole nel delicato periodo di transizione tra la fine del Medioevo e la prima età Moderna. Com'è noto, l'espulsione degli ebrei dai domini spagnoli del 1492, rappresenta un momento centrale e di cesura sia per la storia degli ebrei in Sicilia che, di riflesso, per i centri urbani in cui questi ultimi si erano da diversi secoli stabiliti e integrati. Dopo il decreto di espulsione, le vicende delle comunità ebraiche proseguirono sotto diversa forma, con i neofiti, convertiti al cattolicesimo che lentamente vengono assorbiti nella società cristiana, non senza persistenze di usi, costumi o forme di criptogiudaismo.
Archivio Storico Messinese, 2013
Archivio Storico Messinese, 2017
en el camp català segons els fons de la batllia de Cardona (segles XVI-XVII)" ("Violence in the C... more en el camp català segons els fons de la batllia de Cardona (segles XVI-XVII)" ("Violence in the Catalan countryside according to the records of the 'batllia' of Cardona (16th-17th centuries). "
Dal 6 febbraio al 16 maggio 2023, l’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, in collaborazione con l’... more Dal 6 febbraio al 16 maggio 2023, l’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, in collaborazione con l’Officina di Studi Medievali di Palermo, propone il ciclo di lezioni 2023 sul tema Ebrei e Sicilia.
Obiettivi del ciclo sono quelli di contribuire allo scambio organico di carattere interdisciplinare tra studiosi impegnati in ricerche a vario titolo legate all’ebraismo siciliano; offrire uno spazio qualificato per la diffusione della conoscenza generale dell’ebraismo, della sua storia, delle forme molteplici in cui ha espresso il proprio pensiero e manifestato la propria cultura, della sua tradizione religiosa; offrire elementi necessari allo sviluppo di competenze specifiche nella formazione di studenti, insegnanti e studiosi; promuovere la divulgazione di qualità che metta a disposizione conoscenze solide a vantaggio di un uditorio più ampio, in un tempo nel quale, a fronte del crescente interesse per l’ebraismo, è possibile osservare sempre più di frequente.
Un viaggio alla scoperta della storia e della vita ebraica in Calabria, partendo dalla sinagoga d... more Un viaggio alla scoperta della storia e della vita ebraica in Calabria, partendo dalla sinagoga di Bova Marina, risalente al IV secolo, non lontano da Reggio Calabria, fino alle tante "giudecche", i quartieri ebraici medievali. Da Nicotera, dove è in corso un progetto di valorizzazione e dove sta nascendo il primo centro di studi ebraici della regione ci si trasferisce a Palmi: qui è presente un nucleo ebraico guidato da Roque Pugliese, medico e referente ufficiale per l'ebraismo italiano in Calabria. Per la prima volta, è stata riconosciuta una presenza ufficiale degli ebrei in questo territorio, cinquecento anni dopo la cacciata dalla Spagna e dai suoi domini, Sud Italia incluso. Un retaggio che oggi in molte località viene riscoperto, con iniziative di studio e approfondimento, sostenute dalla Regione Calabria, alle quali ha partecipato anche l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Victor Fadlun è il nuovo presidente della Comunità Ebraica di Roma, la più numerosa d'Italia. È il primo presidente di origine libica: nato a Roma nel 1973, imprenditore, la sua storia di famiglia è affine a quella di tanti ebrei giunti in Italia dalla Libia a partire dagli anni '40 fino al 1967, quando con la Guerra dei Sei Giorni furono costretti a lasciare definitivamente il paese in cui avevano vissuto per oltre due millenni. Dalle emergenze sociali alla lotta all'antisemitismo, un dialogo sulle tante sfide da affrontare nei prossimi quattro anni. Un percorso tra calli e campielli, negli angoli più suggestivi del "campo di ghetto" a Venezia. Un intero quartiere in fase di restauro: cantieri aperti per il Museo Ebraico e per le antiche sinagoghe. Di recente è stata restituita al culto e alla città la "Scola Italiana", simbolo dell'identità ebraico-veneziana e fiore all'occhiello per gli ebrei della città lagunare. In fase di restauro, anche gli antichi e antichissimi "sefarim", i Rotoli della Legge, grazie ad amanuensi provenienti da molte parti del mondo.