DantInfXXX (original) (raw)

'Dante vivo', 1997-2022 � Julia Bolton Holloway, Carlo Poli, Societ� Dantesca Italiana, Federico Bardazzi, Ensemble San Felice, Richard Holloway, Akita Noek

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Temple Classics, reading in English
Cerchio VIII, Bolgia 10, i Falsari

DANTE ALIGHIERI

COMMEDIA. INFERNO XXX

el tempo che Iunone era crucciata 1
per Semel� contra 'l sangue tebano,
come mostr� una e altra f�ata,

4 Atamante divenne tanto insano,
che veggendo la moglie con due figli
andar carcata da ciascuna mano,

7 grid�: �Tendiam le reti, s� ch'io pigli
la leonessa e ' leoncini al varco�;
e poi distese i dispietati artigli,

10 prendendo l'un ch'avea nome Learco,
e rotollo e percosselo ad un sasso;
e quella s'anneg� con l'altro carco.

13 E quando la fortuna volse in basso
l'altezza de' Troian che tutto ardiva,
s� che 'nsieme col regno il re fu casso,

16 Ecuba trista, misera e cattiva,
poscia che vide Polissena morta,
e del suo Polidoro in su la riva

19 del mar si fu la dolorosa accorta,
forsennata latr� s� come cane;
tanto il dolor le f� la mente torta.

22 Ma n� di Tebe furie n� troiane
si vider m�i in alcun tanto crude,
non punger bestie, nonch� membra umane,

25 quant' io vidi in due ombre smorte e nude,
che mordendo correvan di quel modo
che 'l porco quando del porcil si schiude.

29 L'una giunse a Capocchio, e in sul nodo
del collo l'assann�, s� che, tirando,
grattar li fece il ventre al fondo sodo.

31 E l'Aretin che rimase, tremando
mi disse: �Quel folletto � Gianni Schicchi,
e va rabbioso altrui cos� conciando�.

34 �Oh�, diss' io lui, �se l'altro non ti ficchi
li denti a dosso, non ti sia fatica
a dir chi �, pria che di qui si spicchi�.

37 Ed elli a me: �Quell' � l'anima antica
di Mirra scellerata, che divenne
al padre, fuor del dritto amore, amica.

40 Questa a peccar con esso cos� venne,
falsificando s� in altrui forma,
come l'altro che l� sen va, sostenne,

43 per guadagnar la donna de la torma,
falsificare in s� Buoso Donati,
testando e dando al testamento norma�.

46 E poi che i due rabbiosi fuor passati
sovra cu' io avea l'occhio tenuto,
rivolsilo a guardar li altri mal nati.

49 Io vidi un, fatto a guisa di l�uto,
pur ch'elli avesse avuta l'anguinaia
tronca da l'altro che l'uomo ha forcuto.

52 La grave idropes�, che s� dispaia
le membra con l'omor che mal converte,
che 'l viso non risponde a la ventraia,

55 faceva lui tener le labbra aperte
come l'etico fa, che per la sete
l'un verso 'l mento e l'altro in s� rinverte.

58 �O voi che sanz' alcuna pena siete,
e non so io perch�, nel mondo gramo�,
diss' elli a noi, �guardate e attendete

61 a la miseria del maestro Adamo;
io ebbi, vivo, assai di quel ch'i' volli,
e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo.

64 Li ruscelletti che d'i verdi colli
del Casentin discendon giuso in Arno,
faccendo i lor canali freddi e molli,

67 sempre mi stanno innanzi, e non indarno,
ch� l'imagine lor vie pi� m'asciuga
che 'l male ond' io nel volto mi discarno.

70 La rigida giustizia che mi fruga
tragge cagion del loco ov' io peccai
a metter pi� li miei sospiri in fuga.

73 Ivi � Romena, l� dov' io falsai
la lega suggellata del Batista;
per ch'io il corpo s� arso lasciai.

76 Ma s'io vedessi qui l'anima trista
di Guido o d'Alessandro o di lor frate,
per Fonte Branda non darei la vista.

79 Dentro c'� l'una gi�, se l'arrabbiate
ombre che vanno intorno dicon vero;
ma che mi val, c'ho le membra legate?

82 S'io fossi pur di tanto ancor leggero
ch'i' potessi in cent' anni andare un'oncia,
io sarei messo gi� per lo sentiero,

85 cercando lui tra questa gente sconcia,
con tutto ch'ella volge undici miglia,
e men d'un mezzo di traverso non ci ha.

88 Io son per lor tra s� fatta famiglia;
e' m'indussero a batter li fiorini
ch'avevan tre carati di mondiglia�.

91 E io a lui: �Chi son li due tapini
che fumman come man bagnate 'l verno,
giacendo stretti a' tuoi destri confini?�.

93 �Qui li trovai--e poi volta non dierno--�,
rispuose, �quando piovvi in questo greppo,
e non credo che dieno in sempiterno.

97 L'una � la falsa ch'accus� Gioseppo;
l'altr' � 'l falso Sinon greco di Troia:
per febbre aguta gittan tanto leppo�.

100 E l'un di lor, che si rec� a noia
forse d'esser nomato s� oscuro,
col pugno li percosse l'epa croia.

103 Quella son� come fosse un tamburo;
e mastro Adamo li percosse il volto
col braccio suo, che non parve men duro,

106 dicendo a lui: �Ancor che mi sia tolto
lo muover per le membra che son gravi,
ho io il braccio a tal mestiere sciolto�.

109 Ond' ei rispuose: �Quando tu andavi
al fuoco, non l'avei tu cos� presto;
ma s� e pi� l'avei quando coniavi�.

112 E l'idropico: �Tu di' ver di questo:
ma tu non fosti s� ver testimonio
l� 've del ver fosti a Troia richesto�.

115 �S'io dissi falso, e tu falsasti il conio�,
disse Sinon; �e son qui per un fallo,
e tu per pi� ch'alcun altro demonio!�.

118 �Ricorditi, spergiuro, del cavallo�,
rispuose quel ch'av�a infiata l'epa;
�e sieti reo che tutto il mondo sallo!�.

121 �E te sia rea la sete onde ti crepa�,
disse 'l Greco, �la lingua, e l'acqua marcia
che 'l ventre innanzi a li occhi s� t'assiepa!�.

124 Allora il monetier: �Cos� si squarcia
la bocca tua per tuo mal come suole;
ch�, s'i' ho sete e omor mi rinfarcia,

127 tu hai l'arsura e 'l capo che ti duole,
e per leccar lo specchio di Narcisso,
non vorresti a 'nvitar molte parole�.

130 Ad ascoltarli er' io del tutto fisso,
quando 'l maestro mi disse: �Or pur mira,
che per poco che teco non mi risso!�.

133 Quand' io 'l senti' a me parlar con ira,
volsimi verso lui con tal vergogna,
ch'ancor per la memoria mi si gira.

136 Qual � colui che suo dannaggio sogna,
che sognando desidera sognare,
s� che quel ch'�, come non fosse, agogna,

139 tal mi fec' io, non possendo parlare,
che dis�ava scusarmi, e scusava
me tuttavia, e nol mi credea fare.

142 �Maggior difetto men vergogna lava�,
disse 'l maestro, �che 'l tuo non � stato;
per� d'ogne trestizia ti disgrava.

145 E fa ragion ch'io ti sia sempre allato,
se pi� avvien che fortuna t'accoglia
dove sien genti in simigliante piato:

148 ch� voler ci� udire � bassa voglia�.

'DANTE VIVO'- LA COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI (Testo, file audio, musica, immagini dei manoscritti):Inferno I, Inferno II, Inferno III, Inferno IV, Inferno V, Inferno VI, Inferno VII, Inferno VIII, Inferno IX, Inferno X, Inferno XI, Inferno XII, Inferno XIII, Inferno XIV, Inferno XV, Inferno XVI, Inferno XVII, Inferno XVIII, Inferno XIX, Inferno XX, Inferno XXI, Inferno XXII, Inferno XXIII, Inferno XXIV, Inferno XXV, Inferno XXVI, Inferno XXVII, Inferno XXVIII, Inferno XXIX, Inferno XXX, Inferno XXXI, Inferno XXXII, Inferno XXXIII, Inferno XXXIV

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