filippo silvestri | Università degli Studi di Bari (original) (raw)

Conference Presentations by filippo silvestri

Research paper thumbnail of NUOVE ICONOCLASTIE NEL TEMPO DELLA CANCEL CULTURE: IL REVENGE PORN. NOTE SEMIOTICHE PER UNA RICERCA

ECHO 3, 2021

Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological ... more Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological and delinquent phenomena, whose traits are still poorly defined, not only on a legal level. This essay tries to address Revenge Porn particularly by reading it in the light of a certain philosophical tradition (Foucault, Barthes, Baudrillard, Hegel, Nietzsche, Wittgenstein and others). This philosophical tradition can help further multiply the contradictions in which the phenomenon manifests itself, in all its cruel reality often made of the flesh (Merleau-Ponty) of the other, the victim of the Revenge Porn, reduced to her image shared without consent.

Research paper thumbnail of Ferruccio Rossi Landi. Analisi, dialettica, semiotica

Research paper thumbnail of Figure e forme del narrare. Su alcune prospettive di ricerca

Research paper thumbnail of Recensione a Lettura analitica della fenomenologia di Giorgio Rizzo

Nel suo libro Lettura analitica della fenomenologia l'autore, Giorgio Rizzo, ripercorre alcuni tr... more Nel suo libro Lettura analitica della fenomenologia l'autore, Giorgio Rizzo, ripercorre alcuni tra i punti più importanti di un complesso dibattito in ambito fenomenologico, incentrato sul confronto tra la fenomenologia husserliana e i suoi lettori analitici (Tugendaht, Smith e McIntyre, Gurwitsch, Dummett, Hintikka, etc). Nel quadro di una contrapposizione di metodo tra scuole di pensiero (analitici e continentali), le letture analitiche della fenomenologia husserliana ripercorse dall'A. possono, infatti, mostrare da un lato alcuni limiti teoretici in cui si inscriverebbe la ricerca husserliana (tra le altre una visione troppo oggettuale del problema del significato), mentre allo stesso tempo pongono in evidenza quali linee di sviluppo un confronto del genere può aprire, per una nuova teoria del significato, che sappia attentamente combinare le ragioni intenzionali della fenomenologia husserliana con quelle intensionali della filosofia analitica. L'A. attraversa questa complessa linea di confronto con cura filologica per le ragioni husserliane, e con attenzione teoretica nel confronto che egli affronta con la filosofia analitica. I risultati molti interessanti dei suoi studi sono raggiunti attraverso un'analisi di punti e posizioni della fenomenologia husserliana e di alcuni esponenti della filosofia analitica, in un continuo rimando che fa costantemente i conti con idee in alcuni casi lontane tra loro nello studio del problema della costituzione del significato. *Proporre, infatti, una lettura analitica della fenomenologia significa in primo luogo mettere in evidenza uno dei motivi di massima distanza teoretica tra la stessa fenomenologia e la tradizione di studi analitici: ad Husserl che propone un'analisi intenzionale dei significati, la filosofia analitica oppone uno studio della loro comprensione linguistica. L'elemento discriminante è decisivo: per la filosofia analitica non ci sono incontestabilmente degli atti nella coscienza che possano essere studiati, mentre ci sono dei linguaggi dotati di significato, condivisi intersoggettivamente da più comunità linguistiche. Questi linguaggi godono di un'evidenza, che non è propria di alcuna introspezione riflessiva. A fronte dell'ineffabilità delle dinamiche della coscienza, l'ordine del discorso rappresentato ed espresso, conduce i significati dal buio della coscienza fino alla chiarezza e la distinzione di una loro possibile analisi linguistica. D'altra parte, l'A. lo ricorda: […] dal punto di vista della filosofia del linguaggio l'accento posto dalla fenomenologia sull'analisi introspettiva della coscienza desta perplessità nella misura in cui non è incontestabile affermare che vi sia qualcosa come degli atti che si possono incontrare ed intuire nella coscienza di ognuno di noi. 1 Ricorrono, infatti, nella fenomenologia husserliana espressioni come 'osservazione interna, 'intuizione interna', 'introspezione', tutte incompatibili con un approccio analitico al problema della costituzione dei significati. 2 L'A. ricorda in questo caso una critica ormai famosa di M. Dummett alla teoria husserliana del significato: la coscienza delle intenzioni significative husserliana è una sorta di Humpty-Dumpty, che attribuisce significati alle parole, muovendo da una serie di atti interiori, che non hanno alcun riscontro, che li sottragga al dubbio di una loro assoluta arbitrarietà. 3 Un'analisi intenzionale della coscienza dovrebbe, allora, saper convertire le sue ragioni epistemologiche in uno studio dei modi in cui parliamo delle cose, piuttosto che restare ad una

Research paper thumbnail of L'ALTRO. TRA FOLLIA E LETTERATURA NELLA PROSPETTIVA SEMIOTICA DI STUDI DI MICHEL FOUCAULT 1 ON THE SAME AND THE OTHER. BETWEEN MADNESS AND LITERATURE FROM THE SEMIOTIC PERSPECTIVE OF STUDIES BY MICHEL FOUCAULT

Il rapporto tra il Medesimo e l'Altro rappresenta un leit motiv lungo l'intero arco della ricerca... more Il rapporto tra il Medesimo e l'Altro rappresenta un leit motiv lungo l'intero arco della ricerca di Foucault. Negli anni Sessanta egli ha certamente tematizzato il problema, affrontandolo da due prospettive. L'altro è tutta la storia della follia dalla fine del Medioevo fino al limite dei primi studi di Freud. L'altro è la scrittura letteraria di Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artaud, Bataille, Roussell, Blanchot, Klossowski, tutti insieme convocati su uno scenario filosofico, che si muove ad elastico tra teorie surrealiste della scrittura e dell'opera d'arte e prime forme di uno strutturalismo in pieno svolgimento.

Research paper thumbnail of Sulla costituzione nell'esperienza di alcune logiche del pensiero. In costante riferimento ad Esperienza e Giudizio di Edmund Husserl.

I volumi di questa collana sono sottoposti a un sistema di double blind referee

Research paper thumbnail of La fenomenologia husserliana del linguaggio alla prova storico/teoretica della sua tenuta essenziale

Husserl's phenomenology can be seen as presenting two different sides: on the one hand, an Aristo... more Husserl's phenomenology can be seen as presenting two different sides: on the one hand, an Aristotelian one consisting in its ontological rigidity; on the other hand, a genetic constitutive one, which entails a set of dynamic analyses disclosing a complex stratification of meaning. In any case it seems impossible to enlist Husserl-who makes an exceedingly broad use of Frege's notion of Sinn by applying it also outside the domain of language-in the tradition of analytic philosophy. Moreover, there are evident shortcomings at the level of semantical and lexical analyses that mark the difference between Husserl's phenomenology and authors like Saussure, Hjelmslev, Chomsky, as well as from the entire tradition of analytic philosophy. Despite these weaknesses, Husserl's rich analyses-especially with regard to its investigations into the pre-predicative domain-puts phenomenology at the vanguard of an alternative stream of semiotic study that seeks to find a sound and grounded connection between philosophy of language, aesthetics and apophantic logic.

Research paper thumbnail of Per un Mediterraneo dei contrappunti tra mal d'archivio e nuove epistemologie

For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution ... more For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution moves from a philosophical point of view. It aims to serve as an epistemological problem evaluation and then as an archive of some fundamental themes of the political situation in the Western world, particularly Europe. This framework will be used as an analytical tool for some postcolonial "contrappunti." In the present case I will discuss, from a deconstructionist point of view, some fluidifying coordinates of thought, that date back to the thought of W. Benjamin, G. Bachelard, M. Foucault, M. Cacciari, G. Deleuze, and J. Derrida. These perspectives will be combined with those of E. Said, H. Bhabha, F. Cassano, I. Chambers, S. Mezzadra, A. Dal Lago, P. Frascani, which are equally deconstructionist, though otherwise inspired. The Mediterranean Sea is the problematic benchmark, because of its historical and geographical scene of new crossing migrations. These create a revolutionary message according to a thought that is not harmonious, in continuous evolution and yet "inactual." Questo intervento si propone di comprendere in quale misura è possibile ragionare ancora una volta sul mal d'archivio di cui soffrirebbe il pensiero occidentale, se messo alla prova con-creta dei flussi migratori che attraversano il Mediterraneo, che seguono coordinate di movi-mento di difficile definizione, perché persi negli spazi lisci e solo a tratti striati, che corrispon-dono al mare degli attraversamenti e ai deserti delle fughe, questi ultimi come punti origine di un movimento che non consente un inquadramento geometrico e politico, che corrisponda a una precisa cartografia delle appartenenze. Una prima considerazione da cui muovere è che i viaggi della speranza e dell'abban-dono, della fuga e della libertà, che attraversano in questi ultimi anni il Mediterraneo, sono viaggi segnati da una fenomenologia della dispersione. Quest'ultima deve essere intesa in senso stretto e ampio, perché all'ordine del giorno è la conta/non conta dei dispersi in mare, come ancora si vive un senso generale di dispersione, perché i viaggi che naufragano, mar-cano una coscienza europea, che è costantemente voltata da una altra parte nel momento in cui si compiono le tragedie, una coscienza europea che fa e non fa i conti con il senso della propria dispersione, perché non riesce a misurarsi con un Altro, che non è Altro e che affo-gando in mare, restituisce tutti i limiti di un mal d'archivio a un ordine del discorso europeo,

Research paper thumbnail of La moltitudine l'arcipelago il monolinguismo dell'altro. Note e appunti per una ricerca20190928 59865 1u35eoo

Research paper thumbnail of L'essere del linguaggio, il linguaggio dell'essere. Saggio su Peirce

Research paper thumbnail of Peirce-Husserl: ipotesi per un confronto

Research paper thumbnail of Il linguaggio dei nuovi media. Note e appunti per una ricerca.

Research paper thumbnail of Su alcune strategie del sapere politico in costante riferimento a Michel Foucault Alcune annotazioni di ordine semiotico

Research paper thumbnail of Logiques de la navigation Nomadismes flux migratoires et reseaux numeriques

Research paper thumbnail of Frammenti di filosofia del linguaggio. Saggio su Michel Foucault

Research paper thumbnail of Sul problema del linguaggio nella filosofia di Michel Foucault. Linee e appunti per una ricerca

Research paper thumbnail of S/Murare il Mediterraneo, Giornata di ricerca e didattica sugli attraversamenti mediterranei

I ricercatori attivisti di “S/MURARE IL MEDITERRANEO. Pratiche locali, nazionali e transnazional... more I ricercatori attivisti di “S/MURARE IL MEDITERRANEO. Pratiche locali,
nazionali e transnazionali di artivismo transculturale, per una politica e poetica dell’ospitalità”*, riflettono con
Cristina Lombardi-Diop (Loyola University, Chicago)**
sull’attivismo dello smuramento tra respingimenti, decolonizzazione e rituali religiosi; il termine inglese “crossing”
(attraversamento) è prossimo al “crossing oneself” (farsi il segno della croce). Si prevedono brevi interventi di Vanna
Zaccaro, Claudia Attimonelli, Paola Zaccaria, Ylenia De Luca, Giuseppe Campesi, Lara Carbonara (Università di
Bari); Gianpaolo Chiriacò (Università del Salento), Serena Guarracino (Università di Napoli), Vincenzo Susca
(Università di Montpellier), Pier Paolo Frassinelli (University of Johannesburg), Marina Angiuli e Dario Belluccio
(Associazione studi giuridici sull'immigrazione, AGSI, sez. Puglia) e delle visual artist Agnese Purgatorio e Ingrid
Simon.

Papers by filippo silvestri

Research paper thumbnail of I linguaggi dei Troll. Fenomenologie e semiotiche di una forma particolare di Hate Speech

RIFL (2022) SFL: 57-68, 2022

This paper proposes a historical and semiotic reconstruction of the Troll phenomenon, which is pa... more This paper proposes a historical and semiotic reconstruction of the Troll phenomenon, which is part of the social semiospheres and represents one of the forms of Hate Speech in the case of its pragmatic and online variants. It is part of Philosophy of language and has reference to the pragmatic studies by Claudia Bianchi, which deal precisely with Hate Speech. Another reference is to Semiotics regarding Massimo Leone's study dedicated to Troll' "communication/non-communication". But the most important reference is a very detailed study of the Troll phenomenon by Whitney Phillips, who deals with media and with online disinformation. Our critical review will allow the reader to orient himself through the web troll phenomenology, which presents sometimes banal, other times complex meanings. Troll are a contemporary version of Tricksters and like them love to break the harmonious and recognized Order of Discourse. In the collective imagination, Tricksters have always had an ethical-political task, while the Troll are almost always animated only by a destructive will. They are able to make many proselytes, in view of an unlimited semiosis with unpredictable outcomes, in the name of an authentic Cancel Culture.

Research paper thumbnail of Between Madness and Literature by Michel Foucault from a Philosophical Point of View of Language

IntechOpen, 2022

Michel Foucault's work in the sixties is marked by two important works-The Order of Things and Th... more Michel Foucault's work in the sixties is marked by two important works-The Order of Things and The Archaeology of Knowledge-but his research spans further topics. Among these, two are particularly interesting: his studies on the history of psychiatric thought from the Renaissance to Freud, and his work on literary works, which include two essays on Roussel and Blanchot. The psychiatric and literary experiences share a sense of being outside, a dehors, to use Blanchot's expression, and each has its own way of doing it. The discourses of mentally-ill people are considered to be outside of the space of Cartesian reason, that is enlightened and positivist. A certain type of literature experiments being outside semantic schemes, as it pushes writing to its limits. From these two sides, Foucault experiments with the meaning of experiencing difference: the language of the mad and that of literary people are two different ways to bring to light an originary language, untamable, that is before any taking of the floor-any speaking out-happens. The study of madness, psychiatry and its history, and in parallel with the study of a certain kind of literature, with its respective languages and discourses, meant, for Foucault, understanding what it means to be outside of the order of discourse widely considered reasonable.

Research paper thumbnail of Baudrillard's Hyperreality and its simulacral foundation

RIFL (2022) Medcom2020: 44-56, 2020

The idea that our life is part of an hyperreal abstraction, supported by Baudrillard throughout h... more The idea that our life is part of an hyperreal abstraction, supported by Baudrillard throughout his research, has its foundation in his particular philosophy of language of the seventies, in a close relationship with his theory of simulacra in the same seventies. The work we present here intends to evaluate from a philosophical point of view some pages of L'échange symbolique et la mort (1976) and other texts of the early eighties, in order to identify some motivations of our contemporary virtuality in the perspective of studies of Jean Baudrillard. Baudrillard has been not only a sociologist, but also a philosopher. He was able to hold together philosophy, theory of art and the media, cybernetics, political economy and much more. There is a link according to Baudrillard between virtuality, hyperreality and the communication/information networks, not only in the seventies, but also during the last fifty years. Scholars such as

Research paper thumbnail of NUOVE ICONOCLASTIE NEL TEMPO DELLA CANCEL CULTURE: IL REVENGE PORN. NOTE SEMIOTICHE PER UNA RICERCA

ECHO 3, 2021

Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological ... more Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological and delinquent phenomena, whose traits are still poorly defined, not only on a legal level. This essay tries to address Revenge Porn particularly by reading it in the light of a certain philosophical tradition (Foucault, Barthes, Baudrillard, Hegel, Nietzsche, Wittgenstein and others). This philosophical tradition can help further multiply the contradictions in which the phenomenon manifests itself, in all its cruel reality often made of the flesh (Merleau-Ponty) of the other, the victim of the Revenge Porn, reduced to her image shared without consent.

Research paper thumbnail of Ferruccio Rossi Landi. Analisi, dialettica, semiotica

Research paper thumbnail of Figure e forme del narrare. Su alcune prospettive di ricerca

Research paper thumbnail of Recensione a Lettura analitica della fenomenologia di Giorgio Rizzo

Nel suo libro Lettura analitica della fenomenologia l'autore, Giorgio Rizzo, ripercorre alcuni tr... more Nel suo libro Lettura analitica della fenomenologia l'autore, Giorgio Rizzo, ripercorre alcuni tra i punti più importanti di un complesso dibattito in ambito fenomenologico, incentrato sul confronto tra la fenomenologia husserliana e i suoi lettori analitici (Tugendaht, Smith e McIntyre, Gurwitsch, Dummett, Hintikka, etc). Nel quadro di una contrapposizione di metodo tra scuole di pensiero (analitici e continentali), le letture analitiche della fenomenologia husserliana ripercorse dall'A. possono, infatti, mostrare da un lato alcuni limiti teoretici in cui si inscriverebbe la ricerca husserliana (tra le altre una visione troppo oggettuale del problema del significato), mentre allo stesso tempo pongono in evidenza quali linee di sviluppo un confronto del genere può aprire, per una nuova teoria del significato, che sappia attentamente combinare le ragioni intenzionali della fenomenologia husserliana con quelle intensionali della filosofia analitica. L'A. attraversa questa complessa linea di confronto con cura filologica per le ragioni husserliane, e con attenzione teoretica nel confronto che egli affronta con la filosofia analitica. I risultati molti interessanti dei suoi studi sono raggiunti attraverso un'analisi di punti e posizioni della fenomenologia husserliana e di alcuni esponenti della filosofia analitica, in un continuo rimando che fa costantemente i conti con idee in alcuni casi lontane tra loro nello studio del problema della costituzione del significato. *Proporre, infatti, una lettura analitica della fenomenologia significa in primo luogo mettere in evidenza uno dei motivi di massima distanza teoretica tra la stessa fenomenologia e la tradizione di studi analitici: ad Husserl che propone un'analisi intenzionale dei significati, la filosofia analitica oppone uno studio della loro comprensione linguistica. L'elemento discriminante è decisivo: per la filosofia analitica non ci sono incontestabilmente degli atti nella coscienza che possano essere studiati, mentre ci sono dei linguaggi dotati di significato, condivisi intersoggettivamente da più comunità linguistiche. Questi linguaggi godono di un'evidenza, che non è propria di alcuna introspezione riflessiva. A fronte dell'ineffabilità delle dinamiche della coscienza, l'ordine del discorso rappresentato ed espresso, conduce i significati dal buio della coscienza fino alla chiarezza e la distinzione di una loro possibile analisi linguistica. D'altra parte, l'A. lo ricorda: […] dal punto di vista della filosofia del linguaggio l'accento posto dalla fenomenologia sull'analisi introspettiva della coscienza desta perplessità nella misura in cui non è incontestabile affermare che vi sia qualcosa come degli atti che si possono incontrare ed intuire nella coscienza di ognuno di noi. 1 Ricorrono, infatti, nella fenomenologia husserliana espressioni come 'osservazione interna, 'intuizione interna', 'introspezione', tutte incompatibili con un approccio analitico al problema della costituzione dei significati. 2 L'A. ricorda in questo caso una critica ormai famosa di M. Dummett alla teoria husserliana del significato: la coscienza delle intenzioni significative husserliana è una sorta di Humpty-Dumpty, che attribuisce significati alle parole, muovendo da una serie di atti interiori, che non hanno alcun riscontro, che li sottragga al dubbio di una loro assoluta arbitrarietà. 3 Un'analisi intenzionale della coscienza dovrebbe, allora, saper convertire le sue ragioni epistemologiche in uno studio dei modi in cui parliamo delle cose, piuttosto che restare ad una

Research paper thumbnail of L'ALTRO. TRA FOLLIA E LETTERATURA NELLA PROSPETTIVA SEMIOTICA DI STUDI DI MICHEL FOUCAULT 1 ON THE SAME AND THE OTHER. BETWEEN MADNESS AND LITERATURE FROM THE SEMIOTIC PERSPECTIVE OF STUDIES BY MICHEL FOUCAULT

Il rapporto tra il Medesimo e l'Altro rappresenta un leit motiv lungo l'intero arco della ricerca... more Il rapporto tra il Medesimo e l'Altro rappresenta un leit motiv lungo l'intero arco della ricerca di Foucault. Negli anni Sessanta egli ha certamente tematizzato il problema, affrontandolo da due prospettive. L'altro è tutta la storia della follia dalla fine del Medioevo fino al limite dei primi studi di Freud. L'altro è la scrittura letteraria di Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artaud, Bataille, Roussell, Blanchot, Klossowski, tutti insieme convocati su uno scenario filosofico, che si muove ad elastico tra teorie surrealiste della scrittura e dell'opera d'arte e prime forme di uno strutturalismo in pieno svolgimento.

Research paper thumbnail of Sulla costituzione nell'esperienza di alcune logiche del pensiero. In costante riferimento ad Esperienza e Giudizio di Edmund Husserl.

I volumi di questa collana sono sottoposti a un sistema di double blind referee

Research paper thumbnail of La fenomenologia husserliana del linguaggio alla prova storico/teoretica della sua tenuta essenziale

Husserl's phenomenology can be seen as presenting two different sides: on the one hand, an Aristo... more Husserl's phenomenology can be seen as presenting two different sides: on the one hand, an Aristotelian one consisting in its ontological rigidity; on the other hand, a genetic constitutive one, which entails a set of dynamic analyses disclosing a complex stratification of meaning. In any case it seems impossible to enlist Husserl-who makes an exceedingly broad use of Frege's notion of Sinn by applying it also outside the domain of language-in the tradition of analytic philosophy. Moreover, there are evident shortcomings at the level of semantical and lexical analyses that mark the difference between Husserl's phenomenology and authors like Saussure, Hjelmslev, Chomsky, as well as from the entire tradition of analytic philosophy. Despite these weaknesses, Husserl's rich analyses-especially with regard to its investigations into the pre-predicative domain-puts phenomenology at the vanguard of an alternative stream of semiotic study that seeks to find a sound and grounded connection between philosophy of language, aesthetics and apophantic logic.

Research paper thumbnail of Per un Mediterraneo dei contrappunti tra mal d'archivio e nuove epistemologie

For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution ... more For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution moves from a philosophical point of view. It aims to serve as an epistemological problem evaluation and then as an archive of some fundamental themes of the political situation in the Western world, particularly Europe. This framework will be used as an analytical tool for some postcolonial "contrappunti." In the present case I will discuss, from a deconstructionist point of view, some fluidifying coordinates of thought, that date back to the thought of W. Benjamin, G. Bachelard, M. Foucault, M. Cacciari, G. Deleuze, and J. Derrida. These perspectives will be combined with those of E. Said, H. Bhabha, F. Cassano, I. Chambers, S. Mezzadra, A. Dal Lago, P. Frascani, which are equally deconstructionist, though otherwise inspired. The Mediterranean Sea is the problematic benchmark, because of its historical and geographical scene of new crossing migrations. These create a revolutionary message according to a thought that is not harmonious, in continuous evolution and yet "inactual." Questo intervento si propone di comprendere in quale misura è possibile ragionare ancora una volta sul mal d'archivio di cui soffrirebbe il pensiero occidentale, se messo alla prova con-creta dei flussi migratori che attraversano il Mediterraneo, che seguono coordinate di movi-mento di difficile definizione, perché persi negli spazi lisci e solo a tratti striati, che corrispon-dono al mare degli attraversamenti e ai deserti delle fughe, questi ultimi come punti origine di un movimento che non consente un inquadramento geometrico e politico, che corrisponda a una precisa cartografia delle appartenenze. Una prima considerazione da cui muovere è che i viaggi della speranza e dell'abban-dono, della fuga e della libertà, che attraversano in questi ultimi anni il Mediterraneo, sono viaggi segnati da una fenomenologia della dispersione. Quest'ultima deve essere intesa in senso stretto e ampio, perché all'ordine del giorno è la conta/non conta dei dispersi in mare, come ancora si vive un senso generale di dispersione, perché i viaggi che naufragano, mar-cano una coscienza europea, che è costantemente voltata da una altra parte nel momento in cui si compiono le tragedie, una coscienza europea che fa e non fa i conti con il senso della propria dispersione, perché non riesce a misurarsi con un Altro, che non è Altro e che affo-gando in mare, restituisce tutti i limiti di un mal d'archivio a un ordine del discorso europeo,

Research paper thumbnail of La moltitudine l'arcipelago il monolinguismo dell'altro. Note e appunti per una ricerca20190928 59865 1u35eoo

Research paper thumbnail of L'essere del linguaggio, il linguaggio dell'essere. Saggio su Peirce

Research paper thumbnail of Peirce-Husserl: ipotesi per un confronto

Research paper thumbnail of Il linguaggio dei nuovi media. Note e appunti per una ricerca.

Research paper thumbnail of Su alcune strategie del sapere politico in costante riferimento a Michel Foucault Alcune annotazioni di ordine semiotico

Research paper thumbnail of Logiques de la navigation Nomadismes flux migratoires et reseaux numeriques

Research paper thumbnail of Frammenti di filosofia del linguaggio. Saggio su Michel Foucault

Research paper thumbnail of Sul problema del linguaggio nella filosofia di Michel Foucault. Linee e appunti per una ricerca

Research paper thumbnail of S/Murare il Mediterraneo, Giornata di ricerca e didattica sugli attraversamenti mediterranei

I ricercatori attivisti di “S/MURARE IL MEDITERRANEO. Pratiche locali, nazionali e transnazional... more I ricercatori attivisti di “S/MURARE IL MEDITERRANEO. Pratiche locali,
nazionali e transnazionali di artivismo transculturale, per una politica e poetica dell’ospitalità”*, riflettono con
Cristina Lombardi-Diop (Loyola University, Chicago)**
sull’attivismo dello smuramento tra respingimenti, decolonizzazione e rituali religiosi; il termine inglese “crossing”
(attraversamento) è prossimo al “crossing oneself” (farsi il segno della croce). Si prevedono brevi interventi di Vanna
Zaccaro, Claudia Attimonelli, Paola Zaccaria, Ylenia De Luca, Giuseppe Campesi, Lara Carbonara (Università di
Bari); Gianpaolo Chiriacò (Università del Salento), Serena Guarracino (Università di Napoli), Vincenzo Susca
(Università di Montpellier), Pier Paolo Frassinelli (University of Johannesburg), Marina Angiuli e Dario Belluccio
(Associazione studi giuridici sull'immigrazione, AGSI, sez. Puglia) e delle visual artist Agnese Purgatorio e Ingrid
Simon.

Research paper thumbnail of I linguaggi dei Troll. Fenomenologie e semiotiche di una forma particolare di Hate Speech

RIFL (2022) SFL: 57-68, 2022

This paper proposes a historical and semiotic reconstruction of the Troll phenomenon, which is pa... more This paper proposes a historical and semiotic reconstruction of the Troll phenomenon, which is part of the social semiospheres and represents one of the forms of Hate Speech in the case of its pragmatic and online variants. It is part of Philosophy of language and has reference to the pragmatic studies by Claudia Bianchi, which deal precisely with Hate Speech. Another reference is to Semiotics regarding Massimo Leone's study dedicated to Troll' "communication/non-communication". But the most important reference is a very detailed study of the Troll phenomenon by Whitney Phillips, who deals with media and with online disinformation. Our critical review will allow the reader to orient himself through the web troll phenomenology, which presents sometimes banal, other times complex meanings. Troll are a contemporary version of Tricksters and like them love to break the harmonious and recognized Order of Discourse. In the collective imagination, Tricksters have always had an ethical-political task, while the Troll are almost always animated only by a destructive will. They are able to make many proselytes, in view of an unlimited semiosis with unpredictable outcomes, in the name of an authentic Cancel Culture.

Research paper thumbnail of Between Madness and Literature by Michel Foucault from a Philosophical Point of View of Language

IntechOpen, 2022

Michel Foucault's work in the sixties is marked by two important works-The Order of Things and Th... more Michel Foucault's work in the sixties is marked by two important works-The Order of Things and The Archaeology of Knowledge-but his research spans further topics. Among these, two are particularly interesting: his studies on the history of psychiatric thought from the Renaissance to Freud, and his work on literary works, which include two essays on Roussel and Blanchot. The psychiatric and literary experiences share a sense of being outside, a dehors, to use Blanchot's expression, and each has its own way of doing it. The discourses of mentally-ill people are considered to be outside of the space of Cartesian reason, that is enlightened and positivist. A certain type of literature experiments being outside semantic schemes, as it pushes writing to its limits. From these two sides, Foucault experiments with the meaning of experiencing difference: the language of the mad and that of literary people are two different ways to bring to light an originary language, untamable, that is before any taking of the floor-any speaking out-happens. The study of madness, psychiatry and its history, and in parallel with the study of a certain kind of literature, with its respective languages and discourses, meant, for Foucault, understanding what it means to be outside of the order of discourse widely considered reasonable.

Research paper thumbnail of Baudrillard's Hyperreality and its simulacral foundation

RIFL (2022) Medcom2020: 44-56, 2020

The idea that our life is part of an hyperreal abstraction, supported by Baudrillard throughout h... more The idea that our life is part of an hyperreal abstraction, supported by Baudrillard throughout his research, has its foundation in his particular philosophy of language of the seventies, in a close relationship with his theory of simulacra in the same seventies. The work we present here intends to evaluate from a philosophical point of view some pages of L'échange symbolique et la mort (1976) and other texts of the early eighties, in order to identify some motivations of our contemporary virtuality in the perspective of studies of Jean Baudrillard. Baudrillard has been not only a sociologist, but also a philosopher. He was able to hold together philosophy, theory of art and the media, cybernetics, political economy and much more. There is a link according to Baudrillard between virtuality, hyperreality and the communication/information networks, not only in the seventies, but also during the last fifty years. Scholars such as

Research paper thumbnail of Nuove iconoclastie nel tempo delle cancel culture: il revenge porn. Note semiotiche per una ricerca

Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological ... more Revenge Porn, and its closely-related Cancel Culture, are aesthetic and political, psychological and delinquent phenomena, whose traits are still poorly defined, not only on a legal level. This essay tries to address Revenge Porn particularly by reading it in the light of a certain philosophical tradition (Foucault, Barthes, Baudrillard, Hegel, Nietzsche, Wittgenstein and others). This philosophical tradition can help further multiply the contradictions in which the phenomenon manifests itself, in all its cruel reality often made of the flesh (Merleau-Ponty) of the other, the victim of the Revenge Porn, reduced to her image shared without consent. Il fenomeno del Revenge Porn e la Cancel Culture ad esso strettamente connessa, sono fenomeni estetici e politici, psicologici e delinquenziali, che hanno tratti ancora poco definiti, non solo a livello giuridico. Il saggio che qui presentiamo cerca di affrontare in particolare il Revenge Porn leggendolo alla luce di una certa tradizione f...

Research paper thumbnail of Logiche del senso : per un possibile confronto Husserl/Peirce

Logiche del senso : per un possibile confronto Husserl/Peirce, 2013

Research paper thumbnail of Il modello, il pittore, lo spettatore: la loro danza. Foucault spettatore/lettore di Las Meninas di Velázquez

E|C, Mar 19, 2020

How do you look at things and how do you talk about them? How does this view and talk about life ... more How do you look at things and how do you talk about them? How does this view and talk about life change from one era to another? Las Meninas by Velasquez opens, as is known, Michel Foucault's reflection in The Order of Things just by discussing the problem starting from a detailed analysis of a classic of painting. Following the lesson of one of his philosophical masters, Maurice Merleau-Ponty, for Foucault the problem of the relationship between what is seen and what is said is always decided halfway between an aesthetic and a semiotic dimension of what is visible and what is not visible: the relationship between these two dimensions is the basis of the different ways in which in different eras the criteria of what can be represented are established. Velasquez's Las Meninas is in any case an authentic semiotic puzzle, if only because it condenses in itself the transition that takes place between different eras (renaissance, classical and modern) and because it is not possible to understand what is the main subject of the representation (painter, models or spectator). Certainly the three different protagonists of the vision are all in various ways in the picture visible and invisible, present and absent and this dance between being and not being present/visible establishes the limits within which the order of things is defined, in both cases when the discourse is held by the painter of a certain era with his aesthetics of things, or when it is a philosopher, with his semiotic background, to define what is scientifically plausible.

Research paper thumbnail of Per un Mediterraneo dei contrappunti tra mal d'archivio e nuove epistemologie

For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution ... more For a contrapuntal Mediterranean: between archive fever and new epistemologies This contribution moves from a philosophical point of view. It aims to serve as an epistemological problem evaluation and then as an archive of some fundamental themes of the political situation in the Western world, particularly Europe. This framework will be used as an analytical tool for some postcolonial "contrappunti." In the present case I will discuss, from a deconstructionist point of view, some fluidifying coordinates of thought, that date back to the thought of W. Benjamin, G. Bachelard, M. Foucault, M. Cacciari, G. Deleuze, and J. Derrida. These perspectives will be combined with those of E. Said, H. Bhabha, F. Cassano, I. Chambers, S. Mezzadra, A. Dal Lago, P. Frascani, which are equally deconstructionist, though otherwise inspired. The Mediterranean Sea is the problematic benchmark, because of its historical and geographical scene of new crossing migrations. These create a revolutio...

Research paper thumbnail of Note sul problema dell’interpretazione nella Prima Ricerca Logica diHusserl: indici ed espressioni

Research paper thumbnail of Il linguaggio dei nuovi media Note e appunti per una ricerca

Research paper thumbnail of Sul problema del linguaggio nella filosofia di Michel Foucault. Linee ed appunti per una ricerca

Research paper thumbnail of Su alcuni riflessi cognitivi nel tempo online delle nuove forme della comunicazione/informazione governate dagli algoritmi. Note e appunti per una ricerca

Today, information spreads online, halfway between being free and its substantial disintermediati... more Today, information spreads online, halfway between being free and its substantial disintermediation. In this context, some important cognitive processes have undergone a radical transformation, which coincides with a major crisis of reading and writing, along with a new way of remembering and forgetting things, for a common and uncommon memory. All this implies new dispositions to a subconscious which is further from any re-enactment or control. One would say that it is a matter of being more or less intelligent or wise in a broader digital sense: that is, it is still a matter that concerns one’s own mental health in general, with a continual digression towards what would otherwise be known as digital dementia. On such premises, where is the boundary between our intelligence and the artificial one today? How far has machine learning gone in its quest for understanding, for an interpretation of our online experiences, for those of us who are an integral part of a network of things th...

Research paper thumbnail of Frammenti di filosofia del linguaggio. Saggio su Michel Foucault

Research paper thumbnail of Between Madness and Literature by Michel Foucault from a Philosophical Point of View of Language

Mind and Matter - Challenges and Opportunities in Cognitive Semiotics and Aesthetics [Working Title], 2021

Michel Foucault’s work in the sixties is marked by two important works – The Order of Things and ... more Michel Foucault’s work in the sixties is marked by two important works – The Order of Things and The Archaeology of Knowledge – but his research spans further topics. Among these, two are particularly interesting: his studies on the history of psychiatric thought from the Renaissance to Freud, and his work on literary works, which include two essays on Roussel and Blanchot. The psychiatric and literary experiences share a sense of being outside, a dehors, to use Blanchot’s expression, and each has its own way of doing it. The discourses of mentally-ill people are considered to be outside of the space of Cartesian reason, that is enlightened and positivist. A certain type of literature experiments being outside semantic schemes, as it pushes writing to its limits. From these two sides, Foucault experiments with the meaning of experiencing difference: the language of the mad and that of literary people are two different ways to bring to light an originary language, untamable, that is ...

Research paper thumbnail of Sul Medesimo e L’Altro. Tra Follia e Letteratura Nella Prospettiva Semiotica DI Studi DI Michel Foucault

Signa: Revista de la Asociación Española de Semiótica, 2021

Riassunto: Il rapporto tra il Medesimo e l’Altro rappresenta un leit motiv lungo l’intero arco de... more Riassunto: Il rapporto tra il Medesimo e l’Altro rappresenta un leit motiv lungo l’intero arco della ricerca di Foucault. Negli anni Sessanta egli ha certamente tematizzato il problema, affrontandolo da due prospettive. L’altro è tutta la storia della follia dalla fine del Medioevo fino al limite dei primi studi di Freud. L’altro è la scrittura letteraria di Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artaud, Bataille, Roussell, Blanchot, Klossowski, tutti insieme convocati su uno scenario filosofico, che si muove ad elastico tra teorie surrealiste della scrittura e dell’opera d’arte e prime forme di uno strutturalismo in pieno svolgimento.: The relationship between the Self and the Other represents a leitmotiv throughout Foucault’s research. In the sixties, he certainly addressed the issue from two perspectives. The Other is the whole history of madness from the end of the Middle Ages to the limits of Freud’s early studies. The Other is in the literary writings by Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artau...

Research paper thumbnail of On The Problem of Communication in a Transmedia Sense in Constant Reference to Its Online Determination

International Journal of Language & Linguistics, 2019

The new world of online communication is far beyond the classical coordinates upon which the semi... more The new world of online communication is far beyond the classical coordinates upon which the semiotic community was founded: new forms of participation establish who is inside, who is outside the new orders of discourse, while the same "author function" changes, because it is no longer a matter of a single person, but it more and more often concerns the entire communities of speakers, writers, communicators. In the light of this new scenario that is both semiotic and anthropological, it is not possible to take an apocalyptic or integrated stance: we must keep up with our own times, something can also result in accepting a world that is entirely made up of simulacra, in which new tribal forms are insinuated, along with new forms of barbarism as well as of orality intertwined with new ways of writing. From Castells to Levy, Maffesoli, de Kerckhove, the new philosophy of language must question the limits and conditions of the new ways of contemporary online communication, perhaps in order to discover new collective forms of unconscious in the big data network.

Research paper thumbnail of La fenomenologia husserliana del linguaggio alla prova storico/teoretica della sua tenuta essenziale

Metodo. International Studies in Phenomenology and Philosophy, 2016

Through an atmospherological approach, primarily inspired by the New Phenomenology (Hermann Schmi... more Through an atmospherological approach, primarily inspired by the New Phenomenology (Hermann Schmitz), the paper investigates the relationship between emotional situations and language, sketching briefly some less known solutions of philosophical anthropology: the atmospheric situation can be experienced and partially preserved thanks to a special kind of language (Rothacker), can be lived only by virtue of a linguistic decision-interpretation (Lipps), can be said but only in a reductionist way (Schmitz), and finally can be tolerated only through the indefinite delay of language (Blumenberg).

Research paper thumbnail of Linee guida per una soluzione trascendentale in un momento di crisi

Información Filosófica, Nov 20, 2014

Research paper thumbnail of Kierkegaard 1843: silenzi, parole e azioni

Idee: rivista di filosofia, 2001

Research paper thumbnail of Il seme umanissimo della filosofia: itinerari nel pensiero filosofico di Giuseppe Semerari

Questo libro si propone l'obiettivo di riaprire il discorso sul pensiero di Giuseppe Semerari (Ta... more Questo libro si propone l'obiettivo di riaprire il discorso sul pensiero di Giuseppe Semerari (Taranto 1922-Bari 1996) e sul ruolo fondamentale che esso ha avuto nella filosofia italiana nella seconda metà del Novecento. Questa stessa operazione di "riapertura del discorso" Semerari tentava, nei confronti di Pantaleo Carabellese, nel testo La sabbia e la roccia 1 , del 1982. Scriveva Semerari "di un autore non si può parlare, se i suoi scritti non si trovano, non circolano" 2. La difficile reperibilità delle opere pubblicate da Giuseppe Semerari, delle quali, dopo la sua morte, solo due (Insecuritas 3 e Introduzione a Schelling 4) sono state riedite, rischia di fare cadere nell'ombra il pensiero di questo filosofo e il ruolo che esso ha avuto nella filosofia italiana, a partire dagli anni Cinquanta. Questo lavoro cerca di ricostruire il percorso di pensiero di Giuseppe Semerari a partire dalle sue relazioni strettissime, sia con alcuni settori della filosofia del passato, sia con la filosofia italiana a lui contemporanea. I diari del 1962 e del 1963, pubblicati a metà degli anni Novanta testimoniano la fitta rete di discussione e di confronto che Semerari intrattiene con le parti più vitali della filosofia dell'epoca. Dopo essersi laureato in Giurispudenza nel 1945, presso l'Università di Bari, sotto la guida di Aldo Moro, Semerari nel 1948 si laurea in Filosofia, presso l'Università "La Sapienza" di Roma, sotto la guida di Pantaleo Carabellese. Il rapporto con Carabellese, analizzato nel secondo capitolo della prima sezione di questo volume, svolge, senza dubbio, un ruolo fondamentale nella configurazione delle problematiche che caratterizzeranno lo svolgimento del pensiero di Giuseppe Semerari. Nella introduzione a La sabbia e la roccia, Semerari inserisce il pensiero di Carabellese in quello che egli definisce il lato italiano "di quel processo, che è tra gli eventi più affascinanti, tormentati e perturbanti del pensiero novecentesco" e che egli chiama "la rifondazione dell'Ontologia" 5. Nella nuova ontologia che Semerari, sin dal suo libro del 1953 Storia e Storicismo. Saggio sul problema della storia nella filosofia di P. Carabellese 6 , vede configurarsi nel pensiero di Carabellese, essere e divenire non sono due concetti opposti che si negano a vicenda, ma, al contrario, il tempo viene considerato come l'essere stesso delle cose. In questa prospettiva, dice Semerari, "L'essere delle cose è, dunque, il tempo, perché il tempo rende conto del concreto processo di costituzione e di permanenza dell'essere. L'identificazione 5

Research paper thumbnail of Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari

... Julia Ponzio Filippo Silvestri 21 La filosofia oggi e il suo insegnamento, in "Paradigmi... more ... Julia Ponzio Filippo Silvestri 21 La filosofia oggi e il suo insegnamento, in "Paradigmi", n. 35, 1994, p. 367 ... Il bersaglio polemico di questo saggio, nello specifico, è l'interpretazione di GiuseppeRensi il quale si chiede se la nozione spinoziana di bene come exemplar, cioè come ...

Research paper thumbnail of Sulla costituzione nell'esperienza di alcune logiche del pensiero. In costante riferimento a Esperienza e giudizio di Husserl

I volumi di questa collana sono sottoposti a un sistema di double blind referee INDICE Introduzio... more I volumi di questa collana sono sottoposti a un sistema di double blind referee INDICE Introduzione ai sensi e ai limiti di questa ricerca 7 L'ESPERIENZA ED IL SUO SENSO Capitolo I Dalle sintesi passive alle prime risposte attive del soggetto 17 1. Su alcuni problemi di matrice semiotica 17 2. Il mondo, il campo percettivo, i campi sensoriali 21 3. Fusioni e contrasti 24 4. Affezioni ed oggetti 30 5. Quando si diventa attivi 38 6. La percezione e i suoi interessi 43 7. Negazioni e modalizzazioni del senso 49 8. Dubbi, possibilità, domande 58 Capitolo II Sulla genesi antepredicativa delle categorie sostrato e determinazione 73 Bibliografia 279 9 Introduzione ai sensi e ai limiti di questa ricerca 1966.. 5 Su questa assenza costitutiva del senso dell'esperienza e sui risvolti di questo vuoto nella costituzione dei correlati del giudizio, la letteratura critica è vastissima. Si veda, per una sintesi, Sokolowski 1978. 6 AzpS: 4-5; tr. it.: 35. Introduzione ai sensi e ai limiti di questa ricerca 10 7 Sul carattere trascendentale di certa fenomenologia husserliana, Welton 1983, Mohanty 1985, Ströker 1987. 8 EU: 22; tr. it.: 26. Sul problema riduzione in ragione delle sue diverse possibilità, Bosio 1963, Ales Bello 1970; Bernet, Marbach, Kern 1989: 83-122.

Research paper thumbnail of Segni Significati Intuizioni. Sul problema del linguaggio nella fenomenologia di Husserl

Research paper thumbnail of Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari

Research paper thumbnail of L’essere del linguaggio, il linguaggio dell’essere

F. SILVESTRI - I. POZZONI (a cura di), L’essere del linguaggio, il linguaggio dell’essere, Villasanta, Limina Mentis Editore, 2015, ISBN: 978-8898496907.

Il problema cui si accenna nel titolo di questo lavoro è come noto, si sa per acquisito, di diffi... more Il problema cui si accenna nel titolo di questo lavoro è come noto, si sa per acquisito, di difficile soluzione, ai limiti della sua impossibilità, se posto appunto come questione […] L’Essere della Vita ed il Linguaggio che lo può rappresentare restano così al centro del lavoro che qui presentiamo. Sia il problema discusso in modo filosofico o diversamente la cosa sia argomentata secondo modi che sono caratteristici di un pensare/sentire religiosi o ancora sia la questione raccontata prestando ascolto alla letteratura, alla poesia, il problema della relazione tra Essere, Vita e Linguaggio è sempre ancorato a ragioni banalmente economiche e pertanto esistenziali, se considerate in un orizzonte di studi linguistico […] Ovviamente non ci sono risposte che possano risultare univoche e la differenza caleidoscopica dei saggi che sono qui raccolti almeno in parte dà conto della varietà delle repliche che sono ancora sempre possibili (F. Silvestri).

Autori: Adragna Francesco - Allotta Maria Patrizia - Avogadro Federico - Circognini Ambra Bruna - Corona Andrea - De Stasio Carmen - Ferrari Marco - Muni Andrea - Pannunzio Giorgio - Silvestri Filippo - Viscomi Marco - Volpe Enrico.