sedizioni - prijevod i obrada by Drazen] (original) (raw)
Fosse piaciuto a Dio, che si fossero comportati con minore negligenza in un affare così grave! Non si sarebbero certamente deplorati dai nostri padri, e non si deplorerebbero da Noi tanti moti di sedizioni, tanti incendi di guerre, onde arse tutta l’Europa, e infine tanta acerbità di sciagure, di cui fu ed è tuttora afflitta la Chiesa.
Atque utinam supremi iidem Principes Decessoris Nostri vocibus aures praebuissent; utinam in causa tam gravi non remissius egissent, nunquam certe fuissent deplorandi nostra patrumque memoria tanti seditionum motus, tanta bellorum incendia, quibus Europa universa conflagravit, tanta denique malorum acerbitas, quibus afflictata est, atque adhuc afflictatur Ecclesia.
Izvor
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Se questi precetti tutelano la cosa pubblica, vengono eliminati tutti i motivi e i desideri di sedizioni; saranno posti al sicuro l’onore e l’incolumità dei principi, la quiete e la salute delle città.
Quibus praeceptis rempublicam tuentibus, omnis seditionum vel caussa vel libido tollitur: in tuto futura sunt honos et securitas principum, quies et salus civitatum.
Izvor
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Infatti, oggi le passioni popolari rifiutano più audacemente che mai qualsiasi autorità di comando, ed è tanta dovunque la licenza, sono tanto frequenti le sedizioni e i tumulti, che coloro i quali reggono la cosa pubblica non solo si vedono spesso negata l’obbedienza, ma non vedono abbastanza tutelata la loro stessa incolumità personale.
Cupiditates enim populares quamlibet imperii vim audacius hodie recusant, quam antea: et tanta est passim licentia, tam crebrae seditiones ac turbae, ut iis qui res publicas gerunt non solum denegata saepe obtemperatio, sed ne satis quidem tutum incolumitatis praesidium relictum esse videatur.
Izvor
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Essa impone ai cittadini di sottostare alla legittima potestà, come a ministri di Dio; essa li unisce ai reggitori dello Stato non solo con l’obbedienza, ma con il rispetto e l’amore, vietando le sedizioni e tutte quelle imprese che possono turbare l’ordine e la pubblica tranquillità, e che infine producono l’effetto di limitare con più stretti vincoli la libertà dei cittadini.
Eadem potestati legitimae cives vult esse subiectos, ut Dei ministris; eosque cum rectoribus reipublicae non obedientia solum, sed verecundia et amore coniungit, interdictis seditionibus, cunctisque incaeptis quae ordinem tranquillitatemque publicam perturbare queant, quaeque tandem caussam afferunt cur maioribus frenis libertas civium constringatur.
Izvor
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