Manuela Gianandrea | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)
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Papers by Manuela Gianandrea
Gaeta Medievale e la sua cattedrale, a cura di Manuela Gianandrea e Mario D'Onofrio, 2018
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
www.artemedievale.it Autorizzazione Tribunale di Roma n. 241/2002 del 23/
Fondi nel Medioevo , 2016
Il presente volume è stato realizzato grazie ad un parziale contributo finanziario della Sapienza... more Il presente volume è stato realizzato grazie ad un parziale contributo finanziario della Sapienza Università di Roma, ricerca d'Ateneo 2009. Cura redazionale: Eleonora Chinappi. viella libreria editrice via delle Alpi 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 75 8 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it * Essendo vastissima la bibliografia sulla Roma di V secolo, anche per quello che concerne in modo specifico le questioni storico-artistiche, si è dovuto necessariamente operare una scelta, che risulterà purtroppo limitata. Per una visione generale: Pietri 1976; Brown 1995; Fraschetti 1999. 1. Per un inquadramento storico della figura di
Sosalitas. Studi in memoria di Don Faustino Avagliano, 2016
Lo studio indaga un particolare aspetto della produzione dei marmorari romani nel corso del XIII ... more Lo studio indaga un particolare aspetto della produzione dei marmorari romani nel corso del XIII secolo, ovvero la realizzazione di una serie di leoni e sfingi ispirati ai canoni iconografici dell'Egitto faraonico e tolemaico, affrontando in tal modo anche lo straordinario rapporto tra questi artisti e le vestigia dell'antichit�. Attraverso una capillare analisi delle fonti si sono individuati alcuni precisi esempi di sfinge visibili ai marmorari del Medioevo romano, mostrando come costoro scelsero, al contrario di quanto avveniva nel resto d'Italia e d'Europa, di seguire esclusivamente il modello egizio, divenuto dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) e la conquista romana dell'Egitto anche un simbolo della Roma imperiale. Infine, con una serie di confronti e nuove attribuzioni, si � riconosciuto alla bottega dei Vassalletto e, in particolare, al figlio di Pietro, il cosiddetto Vassalletto III, un ruolo di primo piano nella rielaborazione di questi modelli egizi e, pi� in generale, nell'evoluzione del rapporto con le antichit� classiche nel senso di una maggiore consapevolezza.
L'immagine di un pontefice recante nelle mani il modellino dell'edificio sacro da lui commissiona... more L'immagine di un pontefice recante nelle mani il modellino dell'edificio sacro da lui commissionato fa la sua comparsa nella decorazione absidale della chiesa romana dei Santi Cosma e Damiano, dove papa Felice iv (526-530), patrocinatore sia della chiesa che del mosaico, si fece rappresentare all'angolo estremo della raffigurazione 1 . Questa presenza iconografica e compositiva che si ritrova di lì a poco nell'arco di San Lorenzo fuori le mura, con l'immagine di Pelagio ii (579-590), e ancor più trionfalmente nei mosaici romani di papa Pasquale i (817-824) 2 e che in qualche modo legittima l'immagine stessa con il suggello della sua autorevolezza, conosce nel Medioevo romano una straordinaria diffusione, pur con gli inevitabili cambiamenti e sviluppi dettati dalla modificazione del gusto e delle esigenze comunicative.
N el 1984 Luigi R. Cielo pubblicava il volume dedicato alla cattedrale normanna di Alife, in cui ... more N el 1984 Luigi R. Cielo pubblicava il volume dedicato alla cattedrale normanna di Alife, in cui affrontava sia le questioni relative all'originaria architettura del complesso cattedralecripta, sia quelle inerenti alla decorazione scultorea dell'edificio 1 . A distanza di quasi un trentennio lo studio di Cielo rivela a pieno il rigore scientifico con cui è stato condotto, risultando ancora valido nella sostanza delle sue conclusioni in merito non solo alla supposta committenza del conte Rainulfo e, quindi, a una datazione della cattedrale al secondo quarto del XII secolo, ma anche relativamente all'ipotesi di ricostruzione dell'originaria architettura della chiesa, che doveva pertanto presentarsi come una struttura a tre navate, terminante con altrettante absidi, leggermente distanziate, e transetto allineato ( . Di conseguenza una ricerca sul principale monumento religioso alifano non solo non può prescindere dal lavoro di Cielo ma da esso deve partire per evitare sterili ripetizioni e per approfondire invece alcune questioni lasciate già a suo tempo aperte dall'autore e che l'accresciuta bibliografia di confronto, l'analisi CIVITAS ALIPHANA
In copertina: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Suonatore di liuto, particolare, inv. no. GE-45,... more In copertina: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Suonatore di liuto, particolare, inv. no. GE-45, già collezione Giustiniani. © The State Hermitage Museum, St. Petersburg Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore. Progetto grafico di Gianni Trozzi
S ulla parete nord del chiostro dell'ex monastero dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, sed... more S ulla parete nord del chiostro dell'ex monastero dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, sede dal 1939 dell'Istituto di Studi Romani (1) , si conservano oggi due transenne in marmo (tav. XLIII, figg. 1-2), di cui una purtroppo in stato frammentario (2) . Le lastre presentano una decorazione composta da tre rosoni perfettamente circolari, accostati uno all'altro e lavorati a traforo, ognuno con un diverso partito ornamentale. Nella transenna integra il disegno del rosone centrale è costituito da un piccolo ottagono nel mezzo, dai cui spigoli partono otto archetti ogivali, leggermente bombati, con dentro un particolare motivo decorativo a punta; il rosone di destra mostra, invece, addossate ai lati incurvati di un esagono centrale, sei circonferenze, che hanno al loro interno dei trilobi a tutto sesto; infine il rosone di sinistra reca un motivo stellare a sei punte. La seconda transenna ha quasi completamente perso il rosone di sinistra, i cui resti (1) L'Amministrazione del Comune di Roma concede nel 1939 in uso gran parte dell'exconvento all'Istituto di Studi Romani, che lo occuperà dal dicembre del 1940, dopo aver eseguito lavori di restauro. Oggi il convento ospita anche altri istituti: il CEPAS e il Centro di Studi Ciceroniani. Si legga O. MuratOre, Il convento, dai restauri della metà del XVIII secolo ai giorni nostri, in La storia e il restauro del complesso conventuale dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, resp. scientifico P. Barbato, a cura di O. Muratore e M. Richiello, Roma 2004, pp. 82-102.
Gaeta Medievale e la sua cattedrale, a cura di Manuela Gianandrea e Mario D'Onofrio, 2018
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
www.artemedievale.it Autorizzazione Tribunale di Roma n. 241/2002 del 23/
Fondi nel Medioevo , 2016
Il presente volume è stato realizzato grazie ad un parziale contributo finanziario della Sapienza... more Il presente volume è stato realizzato grazie ad un parziale contributo finanziario della Sapienza Università di Roma, ricerca d'Ateneo 2009. Cura redazionale: Eleonora Chinappi. viella libreria editrice via delle Alpi 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 75 8 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it * Essendo vastissima la bibliografia sulla Roma di V secolo, anche per quello che concerne in modo specifico le questioni storico-artistiche, si è dovuto necessariamente operare una scelta, che risulterà purtroppo limitata. Per una visione generale: Pietri 1976; Brown 1995; Fraschetti 1999. 1. Per un inquadramento storico della figura di
Sosalitas. Studi in memoria di Don Faustino Avagliano, 2016
Lo studio indaga un particolare aspetto della produzione dei marmorari romani nel corso del XIII ... more Lo studio indaga un particolare aspetto della produzione dei marmorari romani nel corso del XIII secolo, ovvero la realizzazione di una serie di leoni e sfingi ispirati ai canoni iconografici dell'Egitto faraonico e tolemaico, affrontando in tal modo anche lo straordinario rapporto tra questi artisti e le vestigia dell'antichit�. Attraverso una capillare analisi delle fonti si sono individuati alcuni precisi esempi di sfinge visibili ai marmorari del Medioevo romano, mostrando come costoro scelsero, al contrario di quanto avveniva nel resto d'Italia e d'Europa, di seguire esclusivamente il modello egizio, divenuto dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) e la conquista romana dell'Egitto anche un simbolo della Roma imperiale. Infine, con una serie di confronti e nuove attribuzioni, si � riconosciuto alla bottega dei Vassalletto e, in particolare, al figlio di Pietro, il cosiddetto Vassalletto III, un ruolo di primo piano nella rielaborazione di questi modelli egizi e, pi� in generale, nell'evoluzione del rapporto con le antichit� classiche nel senso di una maggiore consapevolezza.
L'immagine di un pontefice recante nelle mani il modellino dell'edificio sacro da lui commissiona... more L'immagine di un pontefice recante nelle mani il modellino dell'edificio sacro da lui commissionato fa la sua comparsa nella decorazione absidale della chiesa romana dei Santi Cosma e Damiano, dove papa Felice iv (526-530), patrocinatore sia della chiesa che del mosaico, si fece rappresentare all'angolo estremo della raffigurazione 1 . Questa presenza iconografica e compositiva che si ritrova di lì a poco nell'arco di San Lorenzo fuori le mura, con l'immagine di Pelagio ii (579-590), e ancor più trionfalmente nei mosaici romani di papa Pasquale i (817-824) 2 e che in qualche modo legittima l'immagine stessa con il suggello della sua autorevolezza, conosce nel Medioevo romano una straordinaria diffusione, pur con gli inevitabili cambiamenti e sviluppi dettati dalla modificazione del gusto e delle esigenze comunicative.
N el 1984 Luigi R. Cielo pubblicava il volume dedicato alla cattedrale normanna di Alife, in cui ... more N el 1984 Luigi R. Cielo pubblicava il volume dedicato alla cattedrale normanna di Alife, in cui affrontava sia le questioni relative all'originaria architettura del complesso cattedralecripta, sia quelle inerenti alla decorazione scultorea dell'edificio 1 . A distanza di quasi un trentennio lo studio di Cielo rivela a pieno il rigore scientifico con cui è stato condotto, risultando ancora valido nella sostanza delle sue conclusioni in merito non solo alla supposta committenza del conte Rainulfo e, quindi, a una datazione della cattedrale al secondo quarto del XII secolo, ma anche relativamente all'ipotesi di ricostruzione dell'originaria architettura della chiesa, che doveva pertanto presentarsi come una struttura a tre navate, terminante con altrettante absidi, leggermente distanziate, e transetto allineato ( . Di conseguenza una ricerca sul principale monumento religioso alifano non solo non può prescindere dal lavoro di Cielo ma da esso deve partire per evitare sterili ripetizioni e per approfondire invece alcune questioni lasciate già a suo tempo aperte dall'autore e che l'accresciuta bibliografia di confronto, l'analisi CIVITAS ALIPHANA
In copertina: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Suonatore di liuto, particolare, inv. no. GE-45,... more In copertina: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Suonatore di liuto, particolare, inv. no. GE-45, già collezione Giustiniani. © The State Hermitage Museum, St. Petersburg Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore. Progetto grafico di Gianni Trozzi
S ulla parete nord del chiostro dell'ex monastero dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, sed... more S ulla parete nord del chiostro dell'ex monastero dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, sede dal 1939 dell'Istituto di Studi Romani (1) , si conservano oggi due transenne in marmo (tav. XLIII, figg. 1-2), di cui una purtroppo in stato frammentario (2) . Le lastre presentano una decorazione composta da tre rosoni perfettamente circolari, accostati uno all'altro e lavorati a traforo, ognuno con un diverso partito ornamentale. Nella transenna integra il disegno del rosone centrale è costituito da un piccolo ottagono nel mezzo, dai cui spigoli partono otto archetti ogivali, leggermente bombati, con dentro un particolare motivo decorativo a punta; il rosone di destra mostra, invece, addossate ai lati incurvati di un esagono centrale, sei circonferenze, che hanno al loro interno dei trilobi a tutto sesto; infine il rosone di sinistra reca un motivo stellare a sei punte. La seconda transenna ha quasi completamente perso il rosone di sinistra, i cui resti (1) L'Amministrazione del Comune di Roma concede nel 1939 in uso gran parte dell'exconvento all'Istituto di Studi Romani, che lo occuperà dal dicembre del 1940, dopo aver eseguito lavori di restauro. Oggi il convento ospita anche altri istituti: il CEPAS e il Centro di Studi Ciceroniani. Si legga O. MuratOre, Il convento, dai restauri della metà del XVIII secolo ai giorni nostri, in La storia e il restauro del complesso conventuale dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, resp. scientifico P. Barbato, a cura di O. Muratore e M. Richiello, Roma 2004, pp. 82-102.
The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the ... more The volume offers an overview on Christian architecture in Molise between Late Antiquity and the High Middle Ages.
è stato uno dei maggiori storici dell'arte italiani del Novecento, ma la sua figura di studioso e... more è stato uno dei maggiori storici dell'arte italiani del Novecento, ma la sua figura di studioso e insegnante non è stata indagata quanto quella di altri personaggi chiave della disciplina quali Adolfo Venturi, Roberto Longhi o Giulio Carlo Argan. Se gli anni del suo magistero a Torino sono stati già oggetto di ricerche specifiche, manca a tutt'oggi un esame complessivo degli oltre venti anni nei quali Toesca visse e lavorò a Roma, insegnando alla Sapienza. Il convegno intende richiamare l'attenzione su questo lungo e proficuo periodo della sua attività, sia nella veste di docente in una Scuola dove si sono formati alcuni protagonisti della storia dell'arte italiana del pieno Novecento, sia in quella di intellettuale e studioso nel rapporto intessuto con le principali istituzioni dell'epoca (Enciclopedia Italiana, Gabinetto Fotografico Nazionale, Istituto Centrale del Restauro, Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte).
A seguito dei recenti lavori compiuti nella cattedrale dedicata a Maria Assunta e a Sant'Erasmo, ... more A seguito dei recenti lavori compiuti nella cattedrale dedicata a Maria Assunta e a Sant'Erasmo, sono stati restituiti al prestigioso monumento lo splendore e il decoro di un tempo. Inoltre, numeroso materiale lapideo d'interesse storico artistico, unitamente alle fonti storico letterarie, consente di approfondire le conoscenze fi n ora acquisite sul monumento, che sappiamo essere stato articolato, dalla metà circa del Duecento in poi, in ben sette navate. Pannelli medievali in opus sectile ed intarsio richiamano l'arredo liturgico originariamente costituito da una recinzione presbiteriale con pergula, da un imponente candelabro per il cero pasquale, unico nel suo genere, dalla singolare disposizione delle colonne interamente mascherate nei pilastri settecenteschi e ora messe a nudo. Non ultimo, s'impone il monumentale campanile che, quasi faro svettante sul golfo, può considerarsi senza ombra di dubbio tra i più belli del Medioevo. La ricchezza del materiale disponibile consente peraltro di evocare il contesto a cui ancorare le ragioni del Convegno, promosso dalla Curia arcivescovile, d'intesa con il Dipartimento di Storia dell'arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma, con la partecipazione di studiosi specialisti di Università e Istituzioni italiane e internazionali.
Il Convegno si focalizza sul momento di massimo splendore del centro costiero, che tra XII e XIII... more Il Convegno si focalizza sul momento di massimo splendore del centro costiero, che tra XII e XIII secolo conquista un ruolo di primo piano nel Mediterraneo, sostenuto dalle fortune commerciali e politiche del patriziato locale. Esito di una stagione straordinaria sono le imprese artistiche promosse non solo entro i confi ni della Costa d'Amalfi , ma anche oltre, nella linea delle espansioni tracciata dai ravellesi lungo le rotte mediterranee.
La giornata di studi intende indagare il tema della periodizzazione nelle Vite di Vasari, prenden... more La giornata di studi intende indagare il tema della periodizzazione nelle Vite di Vasari, prendendo in esame gli snodi fra le tre età nelle quali sono divise le biografie, tanto nell'edizione del 1550 quanto in quella del 1568.
Architettura civile tardomedievale a Fondi e la questione catalana Laura Cavazzini, Università de... more Architettura civile tardomedievale a Fondi e la questione catalana Laura Cavazzini, Università degli Studi di Messina Problemi della scultura tardomedievale a Fondi Vinni Lucherini, Università degli Studi di Napoli Federico II Conclusioni Buffet FONDI NEL MEDIOEVO Programma del Convegno Venerdì 18 OTTOBRE Giovedì 17 OTTOBRE
Re-thinking, Re-making, Re-living Christian Origins, edited by Ivan Foletti, Manuela Gianandrea, Serena Romano and Elisabetta Scirocco with the collaboration of Sabina Rosenbergová, Roma 2018.
1. Gli arredi medievali e i diversi modi di “paleocristianizzare” a Roma e nell’antico Stato Pont... more 1. Gli arredi medievali e i diversi modi di “paleocristianizzare” a Roma e nell’antico Stato Pontificio
2. Il mito delle origini della Chiesa locale attraverso le vicende dell’arredo medievale nelle diocesi della Campania in età post-tridentina
3. Dopo il Concilio Vaticano II: l’arredo ecclesiastico medievale nella dialettica tra i nuovi ideali della Chiesa cattolica e la tutela dei beni culturali
Fenestella. Inside Medieval Art, 2020
Fenestella is a scholarly, multilingual, and peer-reviewed open access journal. It is published b... more Fenestella is a scholarly, multilingual, and peer-reviewed open access journal. It is published by the University of Milan, Department of Cultural Heritage and Environment, and powered by Open Journal Systems (OJS 3).
Fenestella publishes scholarly papers on medieval art and architecture, between Late Antiquity and c. 1400, covering the Latin West, the Byzantine East and medieval Islam. The journal aims to consider medieval artefacts from within, as if seen through a fenestella confessionis, in order to throw light on iconography, function and liturgical practice and space.
Fenestella accepts papers in Italian, English, French, German and Spanish, with abstracts in English. Fenestella provides all of the features required for indexing in the main databases (Scopus, WOS, ERIH PLUS, DOAJ, etc.).
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by Maddalena Vaccaro, Gionata Brusa, Vinni Lucherini, Bibiana Vergine, Giancarlo Lacerenza, Elisabetta Scirocco, Manuela Gianandrea, Ruggero Longo, Nicola Tangari, and Francesca Dell'Acqua, Associate Prof., History of Medieval and Byzantine Art
The conference “Testi e contesti. Fonti liturgiche e produzione artistica e tra Salerno e l’Europ... more The conference “Testi e contesti. Fonti liturgiche e produzione artistica e tra Salerno e l’Europa nel Medioevo” (25th-26th March 2021) aims to investigate and rethink to certain liturgical and artistic practices, i.e. the use and decoration of architectural spaces, with a focus on the Salernitan context between the 11th and 13th centuries. This is possible thanks to the significant group of Salerno manuscripts, that includes a liber ordinarium (Museo Diocesano in Salerno), and a new manuscript (breviario-messale), that dates up to 1150s-1160s, i.e. during Romualdus II Guarna’s bishopric (Museo Leone in Vercelli,Piedmont)
The conference is organized by dr. Maddalena Vaccaro (DISPAC – Università degli Studi di Salerno) and dr. Gionata Brusa (Universität Würzburg).
Please write to testiecontesti2021@unisa.it in order to get the meeting link.
Convegno internazionale "Roma X secolo"
Convegno internazionale "Roma X secolo" (Roma, 6-10 giugno 2023)
Programma convegno internazionale "Roma X secolo"
Convegno internazionale "Roma X secolo" (Roma, 6-10 giugno 2023)
by Lia Barelli, Manuela Gianandrea, Annarena Ambrogi, Michele Asciutti, Giorgia Maria Annoscia, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Maurizio Caperna, Monica Ceci, Hendrik Dey, Maria Grazia Ercolino, daniela esposito, Sante Guido, Federico Guidobaldi, Alessandra Guiglia, Orietta Lanzarini, Tanja Michalsky, Andrea Antonio Verardi, guglielmo villa, Andrea Fara, and Claudia Bolgia
Relazione nel Ciclo di conferenze del dottorato di ricerca in Storia dell'art, 2021–22. Coordinat... more Relazione nel Ciclo di conferenze del dottorato di ricerca in Storia dell'art, 2021–22. Coordinatrice prof.ssa Manuela Gianandrea.