Federica Pitillo | Università degli Studi di Napoli "Federico II" (original) (raw)
Papers by Federica Pitillo
Hegel und Italien – Italien und Hegel. Geistige Synergie von gestern und heute, hrsg. von F. Iannelli, F. Vercellone, K. Vieweg, Mimesis, 2019
Giornale critico della filosofia italiana, 2019
What is the link between Hegel’s thought and neuroscience? How can the concept of plasticity be u... more What is the link between Hegel’s thought and neuroscience? How can the concept of plasticity be used as a key to interpret Hegelian philosophy? Starting from Catherine Malabou’s research, this study aims at answering these questions through a comparative analysis, outlining both the convergence and the limits of the current research on brain plasticity and the Hegelian concept of “habit”.
Bertrando Spaventa tra unificazione nazionale e filosofia europea, 2018
Il saggio intende mostrare come la filosofia di Jacobi abbia influito sulla riflessione di Bertra... more Il saggio intende mostrare come la filosofia di Jacobi abbia influito sulla riflessione di Bertrando Spaventa. Tale influenza, che deriva dalla lettura de La Dottrina di Spinoza. Lettere al signor Moses Mendelssohn e dagli scritti hegeliani su Jacobi, riguarda due nuclei tematici: a) il riconoscimento dell’analogia fra Bruno e Spinoza, che sarà decisiva non soltanto per l’interpretazione del sistema spinoziano come «causalismo», ma anche per l’elaborazione della tesi sulla circolazione del pensiero italiano; b) il rapporto fra sapere immediato e sapere mediato, fede e ragione. A partire da questi due nuclei tematici, la prima parte del saggio intende rintracciare nei principali scritti bruniani di Spaventa l’influsso degli Spinoza Briefe e mostrare come il concetto di infinito sia centrale per riallacciare la filosofia di Bruno all’idealismo assoluto di Hegel. La seconda parte del saggio intende far luce sull’importanza del ruolo svolto da Jacobi nel confronto di Spaventa con la filosofia italiana contemporanea, in particolare con le filosofie di Rosmini e Gioberti.
"Filosofia italiana", 2013
The essay focuses on the articles who De Ruggiero wrote for the review " La Voce " of Prezzolini ... more The essay focuses on the articles who De Ruggiero wrote for the review " La Voce " of Prezzolini between the years 1912 and 1913. This cooperation, which is still not very known, is configured as a vantage point of reflection on the early works of the Neapolitan philosopher. From the meditation about the theme of science, passing on through the consideration of contemporary philosophy, ending with the criticism of the concept of culture, the writings of De Ruggiero deal with important issues that were at the core of the Italian philosophical debate, with clear reference to the philosophies of Croce and Gentile.
Edited Works & Translations by Federica Pitillo
Lo Sguardo – Rivista di filosofia, 2021
Che la plasticità della filosofia di Schelling sia alla base del fascino che il suo pensiero ha e... more Che la plasticità della filosofia di Schelling sia alla base del fascino che il suo pensiero ha esercitato sui contemporanei e sulle filosofie successive è un fatto, ma come tutti i fatti merita di essere chiarito e compreso. Infatti, se per un verso, è proprio grazie a questa plasticità che la riflessione schellinghiana ha precorso alcuni motivi che avrebbero trovato soltanto nel Novecento un articolato sviluppo; per un altro verso, questa stessa plasticità è all’origine delle immagini più stereotipate del filosofo di Leonberg, accusato, a seconda delle differenti temperie culturali, di aver incarnato posizioni reazionarie, mistiche o, più genericamente, romantiche. Accuse che hanno trovato il loro punto di approdo nella critica, secondo cui il sistema schellinghiano non avrebbe avuto uno sviluppo continuo e coerente, ma sarebbe stato caratterizzato da bruschi cambi di rotta, che, solo con molte difficoltà, possono essere assunti come differenti declinazioni di un percorso teorico univoco.
Solo di recente la ricerca è riuscita a sgombrare il campo dalle macerie2 di questa critica semplicistica, e spesso partigiana, riuscendo infine a promuovere una vera e propria riscoperta del pensiero schellinghiano. Questa rinascita di interesse ha ricevuto il suo primo impulso dal lavoro di edizione storico-critica delle opere, cominciato nel 1976 e ancora in corso presso la Schelling-Kommission della Bayerische Akademie der Wissenschaften, a cui hanno fatto seguito importanti tentativi di valorizzazione teorica in Germania, Francia, Italia e, nell’ultimo ventennio, anche in area anglofona3. Una delle peculiarità di questa nuova fase della Schelling-Forschung è da rinvenire nell’interesse rivolto principalmente alla filosofia della natura e agli scritti appartenenti alla Spätphilosophie, testi che la critica aveva lungamente trascurato a vantaggio delle opere pre-hegeliane.
Inschibboleth, 2019
Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella div... more Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella divergenza fra libertà soggettiva e universalità etica che caratterizza complessivamente la sfera della moralità. Con e contro Hegel, Rebentisch intende mostrare come sia possibile rimanere fedeli al progetto hegeliano di un'eticità intersoggettiva e storica soltanto attraverso una correzione della sua critica ai romantici. In un interessante percorso che va da Socrate a Deleuze, Rebentisch sottolinea l'impossibilità di una perfetta coincidenza fra natura interiore e forma sociale del soggetto, il quale resta sempre esposto alla possibilità di un cambiamento radicale nei confronti di se stesso e del mondo.
Filosofia Italiana, 2015
The following article by Otto Pöggeler appears for the first time in its translation to Italian. ... more The following article by Otto Pöggeler appears for the first time in its translation to Italian. Here, Pöggeler further enquires some of the topics already developed in his previous essay Philosophie und Revolution beim jungen Hegel. After briefly reviewing the history of the reception of Machiavelli's work in German thought, the author focuses on the main theme of Hegel's interpretation of The Prince, framing it in the wider context of the debate on the concept of raison d'état. The question about the relation occuring between power and ethicity is key to clarify Hegel's Auseinandersetzung with Machiavelli, and moreover to encourage a comparison between contemporary thinking and the models of classical German philosophy.
Introductions/Prefaces by Federica Pitillo
The paper raises some of the foundamental issues of Machiavelli's thought, focusing on the challe... more The paper raises some of the foundamental issues of Machiavelli's thought, focusing on the challenge that this thought issued to ethics. Consisting of three parts, the paper starts with an inquiry into the misfortune of Machiavelli: as Sasso argues, this does not depend merely on the effects that Il principe, both illuminating and blinding masterpiece, causes on Machiavelli's work, but rather on the anti-christian character of Machiavelli's thought. In the second part, Sasso tries to establish the connection between human wickedness, necessity and decline of states. Last but not least, Sasso deals with moral heteronomy in Machiavelli and asserts the impossibility to guarantee the autonomy of morality.
Stamen Edizioni, 2017
I «Quaderni» dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nascono con l’idea di dare... more I «Quaderni» dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nascono con l’idea di dare corpo e visibilità alle più interessanti
linee di ricerca sviluppate dall’Istituto.
Una novità editoriale frutto del
confronto teorico sia all’interno della storica sede napoletana che nel quadro
delle iniziative organizzate e coordinate dalla Scuola di Roma.
Il primo volume è dedicato al tema dell'emancipazione ed è curato da Saverio Mariani e Federica Pitillo.
Filosofia Italiana, 2019
Nelle pagine introduttive delle Lezioni sulla storia della filosofia Hegel osserva che «la tradiz... more Nelle pagine introduttive delle Lezioni sulla storia della filosofia Hegel osserva che «la tradizione non è soltanto una massaia che si limita a custodi-re fedelmente quel che ha ricevuto e a conservarlo e trasmetterlo immutato ai posteri»; essa è piuttosto «un santuario alle cui pareti gli uomini di ogni stirpe, grati e felici, hanno appeso ciò che li ha aiutati nella vita, ciò ch'essi hanno attinto alle profondità della natura e dello spirito. E questo ereditare è a un tempo un ricevere e un far fruttare l'eredità» 1. La metafora hegeliana del santuario appare particolarmente efficace per delineare l'idea che anima questo fascicolo monografico di «Filosofia Italiana» che raccoglie gli atti del convegno "La filosofia italiana in questione" svoltosi il 18 maggio 2018 presso il Dipartimento di Introduzione di Federica Pitillo * Filosofia della Sapienza-Università di Roma. In occasione del suo tredicesimo compleanno, la rivista ha scelto, infatti, di interrogarsi sul lascito della tradizio-ne filosofica italiana con l'intento di in-dividuare problemi e prospettive legati alla definizione del suo statuto nel panorama filosofico contemporaneo. Se, come suggerisce Hegel, la tradizione non consiste nel custodire in un'immagine immutabile ciò che si è ricevuto, bensì in una sua rielaborazione vivente, che tanto più si arricchisce quanto più si allontana dalla propria origine, allora si tratta di comprendere in che modo e secondo quali linee direttrici la riflessione italiana contemporanea ha conserva-to e sviluppato l'eredità della propria tradizione filosofica.
Book Reviews by Federica Pitillo
Lo Sguardo. Rivista di filosofia, 2018
"Giornale critico della filosofia italiana", 2016
Hegel und Italien – Italien und Hegel. Geistige Synergie von gestern und heute, hrsg. von F. Iannelli, F. Vercellone, K. Vieweg, Mimesis, 2019
Giornale critico della filosofia italiana, 2019
What is the link between Hegel’s thought and neuroscience? How can the concept of plasticity be u... more What is the link between Hegel’s thought and neuroscience? How can the concept of plasticity be used as a key to interpret Hegelian philosophy? Starting from Catherine Malabou’s research, this study aims at answering these questions through a comparative analysis, outlining both the convergence and the limits of the current research on brain plasticity and the Hegelian concept of “habit”.
Bertrando Spaventa tra unificazione nazionale e filosofia europea, 2018
Il saggio intende mostrare come la filosofia di Jacobi abbia influito sulla riflessione di Bertra... more Il saggio intende mostrare come la filosofia di Jacobi abbia influito sulla riflessione di Bertrando Spaventa. Tale influenza, che deriva dalla lettura de La Dottrina di Spinoza. Lettere al signor Moses Mendelssohn e dagli scritti hegeliani su Jacobi, riguarda due nuclei tematici: a) il riconoscimento dell’analogia fra Bruno e Spinoza, che sarà decisiva non soltanto per l’interpretazione del sistema spinoziano come «causalismo», ma anche per l’elaborazione della tesi sulla circolazione del pensiero italiano; b) il rapporto fra sapere immediato e sapere mediato, fede e ragione. A partire da questi due nuclei tematici, la prima parte del saggio intende rintracciare nei principali scritti bruniani di Spaventa l’influsso degli Spinoza Briefe e mostrare come il concetto di infinito sia centrale per riallacciare la filosofia di Bruno all’idealismo assoluto di Hegel. La seconda parte del saggio intende far luce sull’importanza del ruolo svolto da Jacobi nel confronto di Spaventa con la filosofia italiana contemporanea, in particolare con le filosofie di Rosmini e Gioberti.
"Filosofia italiana", 2013
The essay focuses on the articles who De Ruggiero wrote for the review " La Voce " of Prezzolini ... more The essay focuses on the articles who De Ruggiero wrote for the review " La Voce " of Prezzolini between the years 1912 and 1913. This cooperation, which is still not very known, is configured as a vantage point of reflection on the early works of the Neapolitan philosopher. From the meditation about the theme of science, passing on through the consideration of contemporary philosophy, ending with the criticism of the concept of culture, the writings of De Ruggiero deal with important issues that were at the core of the Italian philosophical debate, with clear reference to the philosophies of Croce and Gentile.
Lo Sguardo – Rivista di filosofia, 2021
Che la plasticità della filosofia di Schelling sia alla base del fascino che il suo pensiero ha e... more Che la plasticità della filosofia di Schelling sia alla base del fascino che il suo pensiero ha esercitato sui contemporanei e sulle filosofie successive è un fatto, ma come tutti i fatti merita di essere chiarito e compreso. Infatti, se per un verso, è proprio grazie a questa plasticità che la riflessione schellinghiana ha precorso alcuni motivi che avrebbero trovato soltanto nel Novecento un articolato sviluppo; per un altro verso, questa stessa plasticità è all’origine delle immagini più stereotipate del filosofo di Leonberg, accusato, a seconda delle differenti temperie culturali, di aver incarnato posizioni reazionarie, mistiche o, più genericamente, romantiche. Accuse che hanno trovato il loro punto di approdo nella critica, secondo cui il sistema schellinghiano non avrebbe avuto uno sviluppo continuo e coerente, ma sarebbe stato caratterizzato da bruschi cambi di rotta, che, solo con molte difficoltà, possono essere assunti come differenti declinazioni di un percorso teorico univoco.
Solo di recente la ricerca è riuscita a sgombrare il campo dalle macerie2 di questa critica semplicistica, e spesso partigiana, riuscendo infine a promuovere una vera e propria riscoperta del pensiero schellinghiano. Questa rinascita di interesse ha ricevuto il suo primo impulso dal lavoro di edizione storico-critica delle opere, cominciato nel 1976 e ancora in corso presso la Schelling-Kommission della Bayerische Akademie der Wissenschaften, a cui hanno fatto seguito importanti tentativi di valorizzazione teorica in Germania, Francia, Italia e, nell’ultimo ventennio, anche in area anglofona3. Una delle peculiarità di questa nuova fase della Schelling-Forschung è da rinvenire nell’interesse rivolto principalmente alla filosofia della natura e agli scritti appartenenti alla Spätphilosophie, testi che la critica aveva lungamente trascurato a vantaggio delle opere pre-hegeliane.
Inschibboleth, 2019
Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella div... more Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella divergenza fra libertà soggettiva e universalità etica che caratterizza complessivamente la sfera della moralità. Con e contro Hegel, Rebentisch intende mostrare come sia possibile rimanere fedeli al progetto hegeliano di un'eticità intersoggettiva e storica soltanto attraverso una correzione della sua critica ai romantici. In un interessante percorso che va da Socrate a Deleuze, Rebentisch sottolinea l'impossibilità di una perfetta coincidenza fra natura interiore e forma sociale del soggetto, il quale resta sempre esposto alla possibilità di un cambiamento radicale nei confronti di se stesso e del mondo.
Filosofia Italiana, 2015
The following article by Otto Pöggeler appears for the first time in its translation to Italian. ... more The following article by Otto Pöggeler appears for the first time in its translation to Italian. Here, Pöggeler further enquires some of the topics already developed in his previous essay Philosophie und Revolution beim jungen Hegel. After briefly reviewing the history of the reception of Machiavelli's work in German thought, the author focuses on the main theme of Hegel's interpretation of The Prince, framing it in the wider context of the debate on the concept of raison d'état. The question about the relation occuring between power and ethicity is key to clarify Hegel's Auseinandersetzung with Machiavelli, and moreover to encourage a comparison between contemporary thinking and the models of classical German philosophy.
The paper raises some of the foundamental issues of Machiavelli's thought, focusing on the challe... more The paper raises some of the foundamental issues of Machiavelli's thought, focusing on the challenge that this thought issued to ethics. Consisting of three parts, the paper starts with an inquiry into the misfortune of Machiavelli: as Sasso argues, this does not depend merely on the effects that Il principe, both illuminating and blinding masterpiece, causes on Machiavelli's work, but rather on the anti-christian character of Machiavelli's thought. In the second part, Sasso tries to establish the connection between human wickedness, necessity and decline of states. Last but not least, Sasso deals with moral heteronomy in Machiavelli and asserts the impossibility to guarantee the autonomy of morality.
Stamen Edizioni, 2017
I «Quaderni» dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nascono con l’idea di dare... more I «Quaderni» dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nascono con l’idea di dare corpo e visibilità alle più interessanti
linee di ricerca sviluppate dall’Istituto.
Una novità editoriale frutto del
confronto teorico sia all’interno della storica sede napoletana che nel quadro
delle iniziative organizzate e coordinate dalla Scuola di Roma.
Il primo volume è dedicato al tema dell'emancipazione ed è curato da Saverio Mariani e Federica Pitillo.
Filosofia Italiana, 2019
Nelle pagine introduttive delle Lezioni sulla storia della filosofia Hegel osserva che «la tradiz... more Nelle pagine introduttive delle Lezioni sulla storia della filosofia Hegel osserva che «la tradizione non è soltanto una massaia che si limita a custodi-re fedelmente quel che ha ricevuto e a conservarlo e trasmetterlo immutato ai posteri»; essa è piuttosto «un santuario alle cui pareti gli uomini di ogni stirpe, grati e felici, hanno appeso ciò che li ha aiutati nella vita, ciò ch'essi hanno attinto alle profondità della natura e dello spirito. E questo ereditare è a un tempo un ricevere e un far fruttare l'eredità» 1. La metafora hegeliana del santuario appare particolarmente efficace per delineare l'idea che anima questo fascicolo monografico di «Filosofia Italiana» che raccoglie gli atti del convegno "La filosofia italiana in questione" svoltosi il 18 maggio 2018 presso il Dipartimento di Introduzione di Federica Pitillo * Filosofia della Sapienza-Università di Roma. In occasione del suo tredicesimo compleanno, la rivista ha scelto, infatti, di interrogarsi sul lascito della tradizio-ne filosofica italiana con l'intento di in-dividuare problemi e prospettive legati alla definizione del suo statuto nel panorama filosofico contemporaneo. Se, come suggerisce Hegel, la tradizione non consiste nel custodire in un'immagine immutabile ciò che si è ricevuto, bensì in una sua rielaborazione vivente, che tanto più si arricchisce quanto più si allontana dalla propria origine, allora si tratta di comprendere in che modo e secondo quali linee direttrici la riflessione italiana contemporanea ha conserva-to e sviluppato l'eredità della propria tradizione filosofica.
Lo Sguardo. Rivista di filosofia, 2018
"Giornale critico della filosofia italiana", 2016
In the period between the 1920s and the 1930s, in a cultural climate generally referred to as the... more In the period between the 1920s and the 1930s, in a cultural climate generally referred to as the season of the ‘philosophies of the crisis’, philosophical contributions dedicated to Europe intensify and reflect on the ideal meaning, even before the political one, of the idea of Europe: it reflects on the origin, on the roots and on the identity crisis that is inexorably affecting the European continent in those years. Croce’s 'Storia d’Europa' (History of Europe) of 1932, Husserl’s lectures on the ‘crisis of European sciences’ in the middle of the decade, Heidegger’s Roman lecture of 1936 on ‘Europe and German Philosophy’, are the best-known examples of the season of ‘metaphysics of the crisis’ [Franchini, 1953; Esposito, 2015] that begins to emerge already at the beginning of the century.
The aim of the Conference is to reconstruct the cultural context of ‘crisis of Europe’ that constitutes the spiritual substratum from which, after the Second World War, political Europe will be born, which, it should be remembered as a non-secondary aporetic circumstance, emerges precisely from this general framework of post-Europe ('Nach-Europa' [Patočka]). The cultural environment of the early twentieth century could be defined, on Goethe’s suggestion, as ‘valpurgical’: symbol of the perception of sunset, decadence, decline, crisis, but at the same time expression of a need for palingenesis and regeneration. Understanding this spiritual humus means understanding the identity of Europe, made up of aporias, contradictions, ambiguities that still mark, in our most recent years, the climate of permanent ‘crisis of European consciousness’ [Hazard, 1935]: a crisis that is not only political but mainly cultural, to be analyzed therefore in the complexity of its manifestations, as well as in the many variants of euro-pathologies and euro-phobias.
Tra gli anni Venti e Trenta, in un clima culturale generalmente indicato come la stagione delle "... more Tra gli anni Venti e Trenta, in un clima culturale generalmente indicato come la stagione delle "filosofie della crisi", si intensificano i contributi filosofici dedicati all'Europa e si riflette sul significato ideale, ancor prima che politico, dell'idea di Europa: si riflette dunque sull'origine, sulle radici e sulla crisi di identità che inesorabilmente sta investendo in quegli anni il continente europeo. "La Storia d'Europa" di Croce del 1932, le conferenze di Husserl sulla "crisi delle scienze europee" di metà decennio, quella romana di Heidegger del 1936 su "L'Europa e la filosofia tedesca", sono gli esempi più noti della stagione da "metafisica della crisi" [Franchini, 1953; Esposito, 2015] che comincia a delinearsi già all'inizio del secolo. Scopo del Convegno è ricostruire il contesto culturale di "crisi dell'Europa" che costituisce il sostrato spirituale da cui, dopo il secondo conflitto mondiale, nascerà l'Europa politica che, si ricordi come circostanza aporetica non secondaria, emerge proprio da questo generale scenario di post-Europa ("Nach-Europa" [Patočka]). L'ambiente culturale del primo Novecento potrebbe essere definito, su suggestione goethiana, "valpurgico": simbolo della percezione del tramonto, della decadenza, del declino, della crisi, ma al tempo stesso espressione di un'esigenza di palingenesi e rigenerazione. Comprendere questo humus spirituale significa comprendere l'identità dell'Europa, costituita da aporie, contraddizioni, ambiguità che ancora segnano, nei nostri più recenti anni, il clima di permanente "crisi della coscienza europea" [Hazard, 1935]: crisi non soltanto politica ma principalmente culturale, da analizzare quindi nella complessità delle sue manifestazioni, nonché nelle molteplici varianti di euro-patie e euro-fobie.
Giornata di studio in ricordo di Raffaello Franchini Lunedì 6 dicembre 2021, ore 10 DSU - Univers... more Giornata di studio in ricordo di Raffaello Franchini
Lunedì 6 dicembre 2021, ore 10
DSU - Università degli Studi di Napoli Federico II
Aula ex Cataloghi lignei
via Porta di Massa 1 - Napoli
Seminario di lettura e commento delle "Proposizioni sulla costrizione e sulla libertà dell'uomo" ... more Seminario di lettura e commento delle "Proposizioni sulla costrizione e sulla libertà dell'uomo"
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli
27 novembre 2019
Friedrich Heinrich Jacobi. Radici e prospettive di un pensiero, Convegno internazionale con il pa... more Friedrich Heinrich Jacobi. Radici e prospettive di un pensiero,
Convegno internazionale con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania,
Università Sapienza di Roma, 10-11 ottobre 2019
Università di Firenze, 24-25 ottobre 2019
Intitut National d’Histoire de l’Art, Paris, 26th September 2019
La fortuna di Hegel in Italia nell’Ottocento. Edizioni e studi, Sapienza Università di Roma - Dip... more La fortuna di Hegel in Italia nell’Ottocento. Edizioni e studi,
Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Filosofia
19-20 settembre 2019
Logik und Moderne. Hegels Wissenschaft der Logik als Paradigma moderner Subjektivität Tagung des ... more Logik und Moderne. Hegels Wissenschaft der Logik als Paradigma moderner Subjektivität
Tagung des internationalen Netzwerks "Hegels Relevanz"
Friedrich-Schiller-Universität Jena
27.-29. Juni 2019
World WoMen Hegelian Congress, Rome 26-28 September 2018
Dipartimento di Filosofia dell'Università Sapienza di Roma, 18 maggio 2018
In occasione del tredicesimo compleanno della rivista e del passaggio alla doppia versione online... more In occasione del tredicesimo compleanno della rivista e del passaggio alla doppia versione online e cartacea grazie alla collaborazione con Aracne Editrice, "Filosofia Italiana" promuove una giornata di studi organizzata con il sostegno del Dipartimento di Filosofia dell'Università Sapienza di Roma, del Dottorato in Filosofia della medesima Università e dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli: discuteremo il tema della "Filosofia italiana in questione" insieme a Marcello Mustè, Massimiliano Biscuso, Massimo Ferrari, Renata Viti Cavaliere, Federica Pitillo, Federica Buongiorno, Antonio Lucci, Caterina Zanfi, Alessandra Aloisi, Libera Pisano, Lorenzo Coccoli, Giulio Goria, Giulio Azzolini, Stefania Pietroforte, Ambrogio Garofano.
Roma, 18 maggio 2018, dalle ore 9.30, presso il Dipartimento di Filosofia "Villa Mirafiori" dell'Università Sapienza di Roma (Via Carlo Fea, 2) - Aula XII
Hegel und Italien - Italien und Hegel. Geistige Synergien von gestern und heute
Villa Vigoni 26. Oktober 2017- 28. Oktober 2017
Bertrando Spaventa. Tra coscienza nazionale e filosofia europea, Università di Chieti-Pescara, 23-24 febbraio 2017
Hegel-Kongress 2016. Erkenne dich selbst – Anthropologische Perspektiven, 17. bis 20. Mai 2016, Ruhr-Universität Bochum
31. INTERNATIONALER HEGEL-KONGRESS DER INTERNATIONALEN HEGEL-GESELLSCHAFT ZUM ABSCHLUSS DER AUSGA... more 31. INTERNATIONALER HEGEL-KONGRESS
DER INTERNATIONALEN HEGEL-GESELLSCHAFT
ZUM ABSCHLUSS DER AUSGABE: G.W.F. HEGEL, GESAMMELTE WERKE
Hegel-Kongress 2014. Hegels Antwort auf Kant, 23. bis 26. April 2014, Universität Wien
XXX. Internationaler Hegel Kongress: Hegels Antwort auf Kant
In the following interview, Francesca Menegoni addresses the subject of the legacy of Hegelian st... more In the following interview, Francesca Menegoni addresses the subject of the legacy of Hegelian studies in Italy, starting with the report held during the XXIII Deutscher Kongress für Philosophie and now published in the volume Geschichte – Gesellschaft – Geltung (Meiner 2016) edited by Michael Quante. According to Menegoni, today's Italian philosophy shows the same articulated and fragmented framework that marks contemporary philosophy. In this context, although Hegelian studies are still relevant, they appear to be a small part of the Italian philosophical research as a whole. From her ideal journey through several Italian universities, Menegoni infers the impression – to be verified and studied in depth – that Hegelian studies are based on theoretical lines rooted in the specific philosophical traditions that belong to each of these academic realities.
Lo Sguardo
Edited by Simone Tarli, Federica Pitillo, Matteo V. D'Alfonso. Friedrich Wilhelm Joseph von Schel... more Edited by Simone Tarli, Federica Pitillo, Matteo V. D'Alfonso. Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (1775-1854) is one of the most interesting and controversial figures of classical German philosophy. A constant research, oriented by the elaboration of a system able to keep life, history and freedom together, leads the philosopher of the identity to trace a continuous and coherent path, sometimes characterized by sudden changes of direction, that never leaves unexplored any field of philosophical or not philosophical knowledge and of reality. The articulated development of Schelling's thought has evident elements of originality that express that "philosophical genius", which allowed him to be early involved into the heated philosophical debate of the time, in order to propose his own and original reflection on the role of philosophy as a systematic discipline. The critical edition of his works, begun in 1976 and still in progress at the Schelling-Kommission of the Bayerische Akademie der Wissenschaften, and the publication in the last decades of various studies show a renewed interest in Schelling's thought. The recent death of Xavier Tilliette, one of the greatest interpreters of Schelling's thought, represents an occasion to question on the legacy and the influence that this philosophy had and still has on the contemporary thought. These elements, added to the undeniable importance of the author in the framework of classical German philosophy, offer innumerable points for historical-philosophical and theoretical reflections. This issue of "Lo Sguardo" intends to investigate the several aspects of Schelling's "becoming" thought, with the aim of reconstructing the fundamental questions that form the backbone of its system. In addition to give an overview, as much complete and detailed as possible, of Schelling's philosophy, the purpose of this volume is to present a review of different interpretations, by highlighting relevant features of Schelling's thought in the contemporary debate and the main perspectives of the research.
Lo Sguardo
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (1775-1854) è una delle figure più interessanti e controve... more Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (1775-1854) è una delle figure più interessanti e controverse della filosofia classica tedesca. Una continua ricerca, orientata dall'elaborazione di un sistema capace di tenere assieme vita, storia e libertà, conduce il filosofo dell'identità a tracciare un sentiero-continuo e coerente, ma caratterizzato talvolta da bruschi cambi di direzione-che non lascia inesplorato nessun campo della conoscenza, filosofica e non, e della realtà. Lo sviluppo incalzante e articolato del pensiero di Schelling si caratterizza per evidenti elementi di originalità che sono l'espressione di quel "genio filosofico", che gli consentì di inserirsi precocemente nell'acceso dibattito filosofico del proprio tempo, con l'intento di proporre una propria e originale riflessione sul ruolo della filosofia come disciplina sistematica. Il lavoro di edizione critica delle opere, cominciato nel 1976 e ancora in corso presso la Schelling-Kommission della Bayerische Akademie der Wissenschaften, e la pubblicazione, negli ultimi decenni, di svariate monografie testimoniano il rinnovato interesse per il pensiero di Schelling. La recente scomparsa di Xavier Tilliette, fra i maggiori interpreti del pensiero schellinghiano, costituisce inoltre un'occasione per interrogarsi sul lascito e sull'influenza che questa filosofia ha avuto e continua ad avere sul pensiero contemporaneo. Tali elementi, aggiunti all'innegabile importanza dell'autore nella cornice della filosofia classica tedesca, offrono innumerevoli spunti di riflessione di natura non solo storico-filosofica ma anche, e soprattutto, teoretica. Il presente numero de «Lo Sguardo» intende indagare le molteplici sfaccettature del pensiero "in divenire" di Schelling, con l'obiettivo di ricostruire le questioni fondamentali che fanno da colonne portanti del suo sistema. Oltre a una panoramica, il più possibile completa e articolata, della filosofia di Schelling, lo scopo di questo volume è quello di presentare una rassegna delle diverse interpretazioni, evidenziando i caratteri ancora rilevanti del pensiero schellinghiano nel dibattito contemporaneo e le principali prospettive di ricerca.
Herausgegeben von Simone Tarli, Federica Pitillo und Matteo V. D'Alfonso. Friedrich Wilhelm Josep... more Herausgegeben von Simone Tarli, Federica Pitillo und Matteo V. D'Alfonso. Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (1775-1854) ist vielleicht eine der interessantesten und umstrittensten Figuren der Deutschen klassischen Philosophie. Eine immerwährende, an Systemausgestaltung orientierte Forschung, die das Leben, die Geschichte und die Freiheit zusammenhalten könnte, führte den Philosoph der Identität zu einem kontinuierlichen, kohärenten Weg-manchmal von plötzlichen Richtungswechseln charakterisiert-, der kein Gebiet der philosophischen und nicht philosophischen Erkenntnis und der Realität unerforscht lassen würde. Die bedrängende, artikulierte Entwicklung vom Denken Schellings zeigt deutliche Elemente von Originalität, die sein "philosophisches Genie" ausdrücken. Das erlaubte nämlich ihm, ganz früh in der hitzigen philosophischen Debatte seiner Zeit einzutreten, mit dem Ziel, eine eigene, originelle Reflexion über die Rolle der Philosophie als systematische Disziplin anzubieten. Die kontinuierliche Arbeit an der kritischen Ausgabe seiner Werke, im Jahr 1976 angefangen von der Schelling-Kommission der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, und die Veröffentlichung verschiedener Monografien in den letzten Jahrzehnten zeigen das erneute Interesse für Schellings System. Der kürzliche Tod von Xavier Tilliette, einem der größten Interpreten des Denkens Schellings, verleitet uns auch dazu, die Hinterlassenschaft und den Einfluss, die eine solche Philosophie auf das heutige Denken hat und weiterhaben wird, weiter zu erforschen. Diese Elemente und die unbestreitbare Wichtigkeit des Autors im Rahmen der Deutschen klassischen Philosophie, bieten zahlreiche Denkanstöße, nicht nur aus einer historisch-philosophischen, sondern auch aus einer theoretischen Perspektive. Diese Ausgabe von "Lo Sguardo" beabsichtigt, die vielfältigen Facetten des im Werden Denkens von Schelling, mit dem Ziel, die gründlichen, tragenden Fragen seines Systems zu rekonstruieren. Dieser Band möchte einen möglichst vollständigen und artikulierten Überblick der Philosophie Schellings und eine Übersicht der verschiedenen Interpretationen vorstellen und hierbei die in der aktuellen Debatte.
by Lo Sguardo - Rivista di Filosofia, Maria Vittoria Comacchi, Simone Guidi, Ernesto Sergio Mainoldi, Giovanni Catapano, Alessandra Beccarisi, Davide Riserbato, Alessandro Valsecchi, Tommaso Mauri, Ludovica Boi, Thomas Santa Maria, Federica Pitillo, Riserbato Davide, and Bernard McGinn
Lo Sguardo - Rivista di Filosofia, 2021
In its literal meaning, the term ἔκστασις (ekstasis) indicates a displacement, ‘being out of immo... more In its literal meaning, the term ἔκστασις (ekstasis) indicates a displacement, ‘being out of immobility’, and ultimately being outside oneself. To some extent, this term takes on a mystical connotation in late Antiquity, notably in book VI.9.11.24 of Plotinus’ Enneads, where ekstasis is described as a non-ordinary way of seeing. The notion of ecstasy, often inseparable from the concept of vision, would keep its mystical role, though altered in some ways, over the centuries, conceptualizing a specific kind of knowledge, which goes beyond the subject-object opposition, addressing the epistemological issues of perceiving and knowing the divine, and often challenging the nature of the self. This issue offers some attempts to track the constant reshaping and migration of the notions of ecstasy and intellectual or spiritual vision over the history of Western thought, unearthing their structural and constant persistence, from the Middle Ages to the contemporary ages, recurrently in many different non-ultimately-dialectical metaphysical systems. The papers in this volume provide some illustrative examples of the tangled history of the divergent meanings that the notions of ecstasy and vision have taken on, and their considerable reassessments and adaptations to constantly evolving conceptual frameworks, often redefining further notions such as those of rapture, prophecy, sleep, dream, and death.
Lo Sguardo, 2020
In un saggio del 1976 intitolato Le retour de Schelling, Tilliette scriveva: «è un fatto verament... more In un saggio del 1976 intitolato Le retour de Schelling, Tilliette scriveva: «è un fatto veramente notevole che nessun importante pensatore della nostra epoca abbia ignorato Schelling: Heidegger, Jaspers, Gabriel Marcel, Berdiaeff, Bloch, Merleau-Ponty… tutti hanno subito l’attrazione di Schelling. […] Odo Marquard, in un articolo tanto ingegnoso quanto malizioso, vede in lui il “contemporaneo in incognito”. La famosa plasticità del filosofo, quella plasticità di cui Marx si prendeva gioco in una celebre invettiva, ha contribuito al caso. Ma non è affatto soccombere a un miraggio retrospettivo attribuirgli la paternità di discipline fiorenti come la psicologia del profondo, l’esegesi dei testi filosofici, la filosofia della religione, l’interpretazione dei miti, l’ermeneutica». Che la plasticità della filosofia di Schelling sia alla base del fascino che il suo pensiero ha esercitato sui contemporanei e sulle filosofie successive è un fatto, ma come tutti i fatti merita di essere chiarito e compreso. Infatti, se per un verso, è proprio grazie a questa plasticità che la riflessione schellinghiana ha precorso alcuni motivi che avrebbero trovato soltanto nel Novecento un articolato sviluppo; per un altro verso, questa stessa plasticità è all’origine delle immagini più stereotipate del filosofo di Leonberg, accusato, a seconda delle differenti temperie culturali, di aver incarnato posizioni reazionarie, mistiche o, più genericamente, romantiche. Accuse che hanno trovato il loro punto di approdo nella critica, secondo cui il sistema schellinghiano non avrebbe avuto uno sviluppo continuo e coerente, ma sarebbe stato caratterizzato da bruschi cambi di rotta, che, solo con molte difficoltà, possono essere assunti come differenti declinazioni di un percorso teorico univoco...
In occasione del tredicesimo compleanno della rivista e del passaggio alla doppia versione online... more In occasione del tredicesimo compleanno della rivista e del passaggio alla doppia versione online e cartacea grazie alla collaborazione con Aracne Editrice, "Filosofia italiana" promuove una giornata di studi organizzata con il sostegno del Dipartimento di Filosofia dell'Università Sapienza di Roma, del Dottorato in Filosofia della medesima Università e dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Verrà discusso il tema della "Filosofia italiana in questione" insieme a Marcello Mustè, Massimiliano Biscuso, Massimo Ferrari, Renata Viti Cavaliere, Federica Pitillo, Federica Buongiorno, Antonio Lucci, Caterina Zanfi, Alessandra Aloisi, Libera Pisano, Lorenzo Coccoli, Giulio Goria, Giulio Azzolini, Stefania Pietroforte, Ambrogio Garofano.
Roma, 18 maggio 2018 dalle ore 9.30, presso il Dipartimento di Filosofia "Villa Mirafiori" dell'Università Sapienza di Roma (Via Carlo Fea, 2) - Aula XII
Istituto italiano di studi germanici, Roma, 20 settembre 2022