Critical Edition (Medieval History) Research Papers (original) (raw)

A cura di Davide Checchi 🔗 https://bit.ly/2VxVjR0 Il Libro della natura degli animali (noto anche come Bestiario toscano) è il primo bestiario moralizzato in prosa della letteratura italiana. Composto nell’ultimo quarto del XIII... more

A cura di Davide Checchi 🔗 https://bit.ly/2VxVjR0 Il Libro della natura degli animali (noto anche come Bestiario toscano) è il primo bestiario moralizzato in prosa della letteratura italiana. Composto nell’ultimo quarto del XIII impiegando fonti latine e francesi, questo testo fu copiato fino alla fine del XV secolo ed ebbe una notevole diffusione nell’area toscana, nell’Italia settentrionale e in Catalogna, dove fu tradotto in catalano nella prima metà del XLV secolo. Il presente volume ne offre un’edizione critica, per la prima volta fondata su un’analisi completa della tradizione diretta e indiretta.

Introduction to the mentioned editions [see sources]; focusing for example: the description of the sources’ provenance and the way they were recorded.

Mehrere hoch-und spätmittelalterliche Gebäude bilden den Wohn-und Handelskomplex am heutigen Benediktsplatz 1 in Erfurt, dem Zentrum des mittelalterlichen Erfurts. Die Baugeschichte dieses heute stark verdichteten Quartiers konnte bis zu... more

Mehrere hoch-und spätmittelalterliche Gebäude bilden den Wohn-und Handelskomplex am heutigen Benediktsplatz 1 in Erfurt, dem Zentrum des mittelalterlichen Erfurts. Die Baugeschichte dieses heute stark verdichteten Quartiers konnte bis zu den Gründungsbauten des 12. Jahrhunderts zurückverfolgt und geklärt werden. Für das gesamte Quartier wurden zudem sämtliche besitzgeschichtlichen Quellen ausgewertet. Dabei entstand auch die hier vorgelegte vollständige Neuedition des Liber Judeorum der Stadt Erfurt (1354-1407). Neben der reinen Wohnnutzung ergaben sich Hinweise auf ein durch jüdische Bauherren errichtetes Kaufhaus, und, völlig überraschend, der Nachweis eines in der Mitte des 13. Jahr-hunderts eingerichteten jüdischen Betraums, dessen Ausmalung weitgehend erhalten ist.

Introduzione, traduzione italiana con testo latino a fronte a cura di Paola Casali. La donna non è solo “tanto gentile e tanto onesta”. Anche il nostro medioevo, come ogni età e troppe culture, non è immune alla misoginia. La raccolta... more

Introduzione, traduzione italiana con testo latino a fronte a cura di Paola Casali. La donna non è solo “tanto gentile e tanto onesta”. Anche il nostro medioevo, come ogni età e troppe culture, non è immune alla misoginia. La raccolta delle nove favole del maestro Adolfo di Vienna, tramandata con il titolo «Doligamus» (gli inganni delle donne), e pubblicata ora in ebook in traduzione italiana e in latino da Paola Casali, è un testo in versi che si inserisce nel pieno della tradizione misogina, da quella occidentale della commedia latina e degli «exempla» medievali a quella delle raccolte novellistiche orientali, come «Le mille e una notte», fino a giungere a Boccaccio e oltre. Con l’intento dichiarato di mettere in guardia contro la malizia e la scaltrezza femminile, tutte le storielle narrate dipingono la donna, moglie e madre (in particolare delle donne!) secondo il repertorio misogino più classico, indugiando sui particolari anche licenziosi della donna traditrice come Dalila, feroce come Medea, mutevole come Proteo, fonte di tutti i mali e di tutte le disgrazie dell’uomo. L’edizione critica, a cura di Paola Casali, con un puntuale commento e traduzione per ciascuna favola, è stata pubblicata a stampa nel 1997 dalle stesse Edizioni del Galluzzo.

Edizioni critiche, traduzioni e note di commento di Antonella Degl’Innocenti, Paolo Gatti e Christian Giacomozzi. Il volume completa la pubblicazione delle agiografie relative ai santi trentini, proponendo l’edizione e lo studio dei... more

Edizioni critiche, traduzioni e note di commento di Antonella Degl’Innocenti, Paolo Gatti e Christian Giacomozzi.
Il volume completa la pubblicazione delle agiografie relative ai santi trentini, proponendo l’edizione e lo studio dei testi sui santi della Val di Non: Sisinnio, Martirio, Alessandro, martiri nel 397, e l’eremita Romedio, vissuto in epoca assai più tarda. Queste figure si affiancano a quelle di Vigilio e di Massenzia di Trento (vol. I), mostrando la vitalità delle tradizioni agiografico-culturali trentine durante tutto il Medioevo.

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni. Nel contesto della turbolenta storia d’Irlanda dei primi decenni del XIV secolo, l’arcivescovo di Cork, il domenicano Philip de Slane, viene inviato ad Avignone... more

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni.
Nel contesto della turbolenta storia d’Irlanda dei primi decenni del XIV secolo, l’arcivescovo di Cork, il domenicano Philip de Slane, viene inviato ad Avignone come legato del re d’Inghilterra Edoardo II, per discutere con papa Giovanni XXII della complessa condizione dell’isola: in seguito al fallimento dello sbarco di Edward Bruce, fratello del re di Scozia, gli Anglonormanni continuavano a spadroneggi re e ad opprimere gli Irlandesi. Philip, membro di una famiglia anglonormanna, reca in dono al pontefice un libro, la «Piccola descrizione dell’Irlanda», una rilettura aggiornata della «Topographia Hibernica» di Giraldo Cambrense. Sorprendentemente, nel testo che ci è pervenuto, il diritto della corona inglese a dominare l’Irlanda viene fortemente messo in discussione: questo diritto spetta al papa e solo lui può concederlo ad altri, a certe condizioni. E queste condizioni sono state disattese dai re d’Inghilterra… Non sono esattamente le parole che ci si attenderebbe dal legato di Edoardo II. Un mistero letterario medievale, qui per la prima volta pubblicato in edizione critica.

Edizione critica a cura di Silvia Nocentini. Il volume raccoglie in edizione critica le otto Passioni latine di san Miniato martire, scritte in un arco di tempo che va dall'VIII secolo alla fine del XV, tra le quali spicca per importanza... more

Edizione critica a cura di Silvia Nocentini.
Il volume raccoglie in edizione critica le otto Passioni latine di san Miniato martire, scritte in un arco di tempo che va dall'VIII secolo alla fine del XV, tra le quali spicca per importanza la riscrittura, sinora inedita, dell'abate Drugone (27 aprile 1018). Tutti i testi sono accompagnati da un'introduzione storica, dal consueto apparato critico e da un commento alle fonti.

La Clavis Gerbertiana ha una struttura tripartita. La sezione iniziale è dedicata all'attività didattica svolta da Gerberto a Reims. La parte repertoriale comprende l'elenco delle opere autentiche e tre appendici (testi spuri, codici con... more

La Clavis Gerbertiana ha una struttura tripartita. La sezione iniziale è dedicata all'attività didattica svolta da Gerberto a Reims. La parte repertoriale comprende l'elenco delle opere autentiche e tre appendici (testi spuri, codici con postille autografe, epitaffio per Silvestro II). Infine, si offre la prima edizione critica del De rationali et ratione uti.

Reviews: Jacek Adamczyk, in: Acta Poloniae Historica 91 (2005), 228; Antoni Gąsiorowski, in: Zapiski Historyczne 70, 1 (2005), 153–156; Mark Mersiowsky, in: Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters 62 (2006), 255; Rimvydas... more

Reviews: Jacek Adamczyk, in: Acta Poloniae Historica 91 (2005), 228; Antoni Gąsiorowski, in: Zapiski Historyczne 70, 1 (2005), 153–156; Mark Mersiowsky, in: Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters 62 (2006), 255; Rimvydas Petrauskas, in: Lietuvos istorijos studijos 16 (2005), 96–98; Izabela Skierska, in: Roczniki Historyczne 70 (2004), 254–259; Jan Tęgowski, in: Studia Źródłoznawcze = Commentationes 42 (2004), 165–167; Herwig Weigl, in: Mitteilungen des Instituts für Österreichische Geschichtsforschung 116 (2008), 424.

In wenigen Texten tritt die Figur Herzog Karls des Kühnen von Burgund (reg. 1467-1477) in seinem Ehrgeiz und seinem Organisationsvertrauen so deutlich hervor wie in diesen seinen Hofordnungen. Hier werden sie erstmals ediert, zunächst die... more

In wenigen Texten tritt die Figur Herzog Karls des Kühnen von Burgund (reg. 1467-1477) in seinem Ehrgeiz und seinem Organisationsvertrauen so deutlich hervor wie in diesen seinen Hofordnungen. Hier werden sie erstmals ediert, zunächst die Ordnung für seine (3.) Frau Margarete von York von 1468, dann das umfangreiche Hofordnungswerk von 1469, dessen Prachthandschriften (deren eine abgebildet wird) an fremde Höfe verschickte wurden, weiter die Ergänzungsordonnanz von 1472, die Gardeordonnanz von 1473 und schließlich neben einem Hofstaatsverzeichnis die überaus detaillierte Ordnung von 1474, die bis zum Ende der Regierung auch die Änderungen im Personalbestand verzeichnet. Hinzukommen eine kurze Hofstaatsbeschreibung von 1472 und die Sonderrechte der Ritter des Ordens vom Goldenen Vlies von 1473. Der ganze Nordwesten Europas ist betroffen: Belgien, die Niederlande, Luxemburg, das Reich. Glossar, Bibliographie und mehrere Indices erschließen den Band. Königlicher Anspruch, Organisation und Zeremoniell, zivile und militärische Verwaltung, Audienz, Hofkapelle und Höchstgerichtbarkeit werden hier illustriert und eine Hoforganisation, die für das habsburgische Europa vorbildlich war.

Il s’agit de l'édition critique d’une « cédule », ou quittance, rédigée au milieu du XIVe siècle par l’un des consuls de la ville d’Herment en Auvergne. Le texte, consigné sur un morceau de papier de petite dimension (210 mm x 87 mm),... more

Il s’agit de l'édition critique d’une « cédule », ou quittance, rédigée au milieu du XIVe siècle par l’un des consuls de la ville d’Herment en Auvergne.
Le texte, consigné sur un morceau de papier de petite dimension (210 mm x 87 mm), concerne des événements survenus à l’été 1356 dans le contexte de la guerre de Cent Ans.

The Friedberg Genizah Project: What we've achieved so far and future objectives Past and Present Before the implementation of the Friedberg Project, examining Genizah fragments entailed a trip to one of the libraries that a collections of... more

The Friedberg Genizah Project: What we've achieved so far and future objectives
Past and Present
Before the implementation of the Friedberg Project, examining Genizah fragments entailed a trip to one of the libraries that a collections of fragments, or viewing microfilm images at the National Library in Jerusalem. The cataloging of the collections was problematic and deficient.
The Friedberg project created the first-ever comprehensive list of all Cairo Genizah fragments held in libraries around the world. Under its sponsorship hundreds of thousands of high-definition images of fragments have been uploaded to the website. Many Genizah catalogs have been added to the site, and we have improved and updated the cataloging system to assist the identification of further fragments. These features have turned the website into an unparalleled research base.
We have developed tools enabling the user to connect fragments, including a "puzzle function", search tools to find similar fragments and an experimental visual recognition tool (Wordspotting). Users are also able to submit their own findings to the website.
A unique tool for "multi fragment images" allows tiny fragments to be separated and reattached to a larger image of this type.
Future
Looking to the future, we hope to identify more joins between Genizah fragments, large and small.
We are working on improving search algorithms and visual searches. There are many further automated functions that we would like to add to the site.
We aim to integrate the Genizah site with other Friedberg projects such as the Judeo-Arabic corpus, the Judeo-Arabic bibliography, and of course the new Rambam project.
We aim to strengthen and enhance cooperation with other research centers and individual researchers.
We hope to apply the infrastructure of the Genizah website to the entire "European Genizah", all rediscovered fragments from Jewish manuscripts in Europe, as we are in the process of doing for recycled Talmud fragments on the Friedberg "Hachi Garsinan" site.

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Rossana E. Guglielmetti e Giorgia Puleio 🔗 https://bit.ly/3FqfxCa Nell’inverno del 1189 un contadino dello Holstein, terra di frontiera solo da qualche decennio colonizzata e... more

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Rossana E. Guglielmetti e Giorgia Puleio 🔗 https://bit.ly/3FqfxCa
Nell’inverno del 1189 un contadino dello Holstein, terra di frontiera solo da qualche decennio colonizzata e cristianizzata dall’Impero tedesco, cade malato e ha una visione dell’aldilà. Al risveglio racconta la sua esperienza al suo canonico, che decide di metterla per iscritto. Nasce così uno dei testi più originali e interessanti nella letteratura dei viaggi ultraterreni, nel quale i motivi tradizionali del genere convivono con un’importante presenza di motivi del folklore germanico. Il percorso di Godescalco nell’altro mondo è anche l’occasione per raccontare le storie di personaggi del luogo, che scontano nel fuoco i loro delitti: il ladro di reliquie, in combutta con i banditi slavi che infestano la regione, e il bambino assassino di un coetaneo, giustiziato con il raccapricciante supplizio della ruota. Immaginario dell’aldilà e vita quotidiana del Medioevo più profondo si mescolano in un testo affascinante, che per la prima volta viene qui proposto al pubblico italiano, con un rinnovato testo critico latino e con traduzione e commento.

Der Band beinhaltet Editionen zu rund 300 Papst- und Legatenurkunden des 11. und 12. Jahrhunderts, die für Empfänger im ehemaligen Königreich Kastilien ausgestellt wurden. Darunter sind etliche bislang unbekannte Stücke - insbesondere aus... more

Der Band beinhaltet Editionen zu rund 300 Papst- und Legatenurkunden des 11. und 12. Jahrhunderts, die für Empfänger im ehemaligen Königreich Kastilien ausgestellt wurden. Darunter sind etliche bislang unbekannte Stücke - insbesondere aus Toledo - und mehrere heute nicht mehr existierende Originalurkunden, die auf Basis älterer Vorarbeiten des Göttinger Papsturkundenwerks rekonstruiert werden konnten.

Parchment documents of the Piast dynasty from Teschen from 1408–1566 from the Austrian National Library in Vienna The presented edition together with the introductory study and scientific apparatus makes fully accessible 23 documents that... more

Parchment documents of the Piast dynasty from Teschen from 1408–1566 from the Austrian National Library in Vienna
The presented edition together with the introductory study and scientific apparatus makes fully accessible 23 documents that were issued by the Piast dynasty from Teschen in 1408-1566. The collection comes from the dynasty of Skrbenští z Hříště and they are currently stored in the Collection of manuscripts and rare books (Sammlung von Handschriften
und alten Drucken) of the Austrian National Library in Vienna. The documents concern dependencies which became the property of the Skrbenští z Hříště throughout the 16th and 18th century. They primarily include so-far unknown information about the localities from the former Těšín princedom, their owners, property background, family situation and position in the then society. The documents of Boleslav I. dated 1408 and 1420 (n. 1 and 2) bring interesting data about Šenov and the Šašek dynasty, about Rudice and local dynasties respectively. A series of sources from the period of the rule of Kazimír II. (n. 3-8, 1482-1501) relates to Kunčice nad Ostravicí, Řepiště, Václavovice, Vratimov and Rudice, originally a small princedom village between Skočov and Bílsko that became the seat of several noble dynasties in the 16th century (Barkalové z Malé Rudice, Rudičtí z Kyčic, Čamerové z Jiskřína) as well as the point of an enormous interest of influential chancellor Václav III.
Adam Rudzký z Rudz († 1582).

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Teofilo De Angelis. Il «De Euboicis aquis» (già conosciuto con il nome di «De balneis Puteolanis» o «De balneis Terrae Laboris») è un’opera del poeta Pietro da Eboli (1160 ca.-1220?). Si... more

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Teofilo De Angelis.
Il «De Euboicis aquis» (già conosciuto con il nome di «De balneis Puteolanis» o «De balneis Terrae Laboris») è un’opera del poeta Pietro da Eboli (1160 ca.-1220?). Si tratta di un poema medico-didascalico, composto da 31 epigrammi e molto probabilmente dedicato all’Imperatore Enrico VI di Svevia, nel quale il poeta celebra le proprietà curative delle fonti termali che si trovano sulla costa della Campania di fronte al golfo di Pozzuoli, sul territorio denominato Campi Flegrei.

Full version of the book.

Edition commentée d'un document judiciaire : 1461, 3-9 août. Lorens Charastrut, paroissien de Marsat, âgé de 80 ans, accusé de sorcellerie par le procureur de Mozac, confesse à Jehan Panyot, châtelain de Mozac, plusieurs crimes... more

Introduzione, traduzione italiana con testo latino a fronte a cura di R. E. Guglielmetti e G. Orlandi. L'e-Book contiene la traduzione italiana e il testo latino, accompagnati da un'introduzione letteraria e filologica della «Navigatio... more

Introduzione, traduzione italiana con testo latino a fronte a cura di R. E. Guglielmetti e G. Orlandi.
L'e-Book contiene la traduzione italiana e il testo latino, accompagnati da un'introduzione letteraria e filologica della «Navigatio sancti Brendani», anonima opera irlandese che conobbe larghissima fortuna in tutta Europa e uno dei più straordinari testi narrativi medievali. Riunendo con profonda originalità e personalità echi di molteplici tradizioni culturali e letterarie (cristiana, celtica, classica), l'autore conduce i lettori lungo un viaggio fitto di meraviglie e di incontri con personaggi sospesi tra questo mondo e l'aldilà, un viaggio che è insieme pellegrinaggio monastico ed esplorazione rapita del creato.
Il viaggio verso un'isola paradisiaca, costellato di luoghi e incontri fantastici: un palazzo incantato, il gigantesco pesce Iasconio, lotte tra mostri del mare e del cielo, monaci ed eremiti immortali, diavoli infuriati, Giuda... Questa narrazione avvincente, giunta dalla lontana Irlanda al tempo di Carlo Magno, conquistò i lettori medievali, divenendo uno dei best sellers più letti e tradotti, dalla corte d'Inghilterra alla Toscana di Dante. La traduzione italiana della «Navigatio sancti Brendani» è la prima basata sul testo ricostruito criticamente, pure qui pubblicato a fronte, da Giovanni Orlandi, uno dei maggiori e più sensibili studiosi della letteratura medievale, e dalla sua allieva Rossana Guglielmetti: un testo che finalmente ci riavvicina alla voce stessa del suo misterioso e geniale autore. Per la lettura dell'edizione critica, con le note di commento, si rinvia al volume a stampa «Navigatio sancti Brendani. Alla scoperta dei segreti meravigliosi del mondo» pubblicato dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo nel 2014.

'Se diciamo di «aver letto un libro» usiamo un'astrazione che identifica il testo con l'insieme di idee, fatti e personaggi che compaiono nell'opera; con uno sforzo d'immaginazione anche maggiore, potremmo intendere ciò che l'autore... more

'Se diciamo di «aver letto un libro» usiamo un'astrazione che identifica il testo con l'insieme di idee, fatti e personaggi che compaiono nell'opera; con uno sforzo d'immaginazione anche maggiore, potremmo intendere ciò che l'autore intendeva affidare alla pubblica lettura. In ogni caso, molto raramente a quest'espressione di comodo corrisponde una realtà effettivamente unitaria: esiste una pluralità di individui materiali che ci permettono di leggere quell'opera, diverse edizioni che corrispondono a diversi progetti letterari messi in opera dall'autore, o diversi modi in cui le idee di quest'ultimo sono state recepite. Infine, di molti classici della letteratura italiana sono circolate versioni macroscopicamente diverse, accresciute dai rispettivi autori o sistemate da editori senza scrupoli per compiacere il gusto del pubblico. Se volessimo inquadrare brevemente il lavoro dell'editore scientifico, dovremmo identificarlo come un abile mediatore fra l'inafferrabile molteplicità dei testi e la consuetudine di parlarne come opere di carattere unitario. A lui spetta la difficile funzione di ricucire questa divaricazione fra le opere oggetto dei vari discorsi storici e critici sulla letteratura, e i testi nella loro storica materialità, cioè nei vari episodi della loro circolazione.

Kritische edition mit deutscher übersetzung. Herausgegeben von Carmen Cardelle de Hartmann, Darko Senekovic, Thomas Ziegler. Übersetzt von Peter Stotz. Petrus Alfonsi, ein zum Christentum übergetretener Jude, verfasste um 1109/1110 einen... more

Kritische edition mit deutscher übersetzung. Herausgegeben von Carmen Cardelle de Hartmann, Darko Senekovic, Thomas Ziegler. Übersetzt von Peter Stotz.
Petrus Alfonsi, ein zum Christentum übergetretener Jude, verfasste um 1109/1110 einen Dialog über Judentum, Islam und Christentum, in dem er unter anderem den Talmud und die religiöse Praxis der Muslime diskutiert. Der «Dialogus» erfuhr sogleich lebhaftes Interesse und galt bis in die Neuzeit hinein als Autorität. Der Band enthält eine kritische Edition auf der Grundlage aller bisher bekannten Textzeugen, begleitet von einer deutschen Übersetzung.

In der Mitte des 12. Jahrhunderts entsteht mit der Visio Tnugdali ein Text, der zum mittelalterlichen „Bestseller“ avancieren sollte. Doch ist es nicht allein die schiere Anzahl der Handschriften (mehr als 150 Manuskripte, zahlreiche... more

In der Mitte des 12. Jahrhunderts entsteht mit der Visio Tnugdali ein Text, der zum mittelalterlichen „Bestseller“ avancieren sollte. Doch ist es nicht allein die schiere Anzahl der Handschriften (mehr als 150 Manuskripte, zahlreiche volkssprachliche Übersetzungen), die eine Beschäftigung mit dieser Jenseitsreise lohnenswert macht. Die Reise des irischen Ritters Tnugdal durch die Jenseitsräume, die der Bruder (frater) Marcus, der wahrscheinlich aus Regensburg stammt und über den sonst nur sehr wenig bekannt ist, erzählt, ist ein eindrucksvolles Zeugnis kollektiver Vorstellungen über die letzten Dinge, die jeden Menschen im Jenseits erwarten. Der Weg durch Feuer und Schwefel hin zu den himmlischen Orten ist dabei Ausdruck der menschlichen Neugier, das Arkane selbst zu erhellen und zeigt in der theologischen Fundierung des Textes gleichwohl, wie eine solch gewagte Wissensvermittlung – da sie sich letztlich an den Grenzen der Häresie bewegt – gelingen kann. Mit der vorliegenden Ausgabe liegt dieser intensive Ausdruck mittelalterlicher Glaubensvorstellungen erstmals in einer vollständigen, ausführlich kommentierten deutschen Übersetzung vor, die auf einer Neuedition des lateinischen Textes beruht.

Edizione critica a cura di Annalia Marchisio. La narrazione del viaggio in Asia intrapreso nella prima metà del Trecento dal francescano Odorico da Pordenone, e conosciuta con il convenzionale titolo di «Relatio de mirabilibus orientalium... more

Edizione critica a cura di Annalia Marchisio.
La narrazione del viaggio in Asia intrapreso nella prima metà del Trecento dal francescano Odorico da Pordenone, e conosciuta con il convenzionale titolo di «Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum», è una delle prime descrizioni dell’Estremo Oriente medievale. Scritta nel 1330, l’opera conobbe un immediato successo in tutta Europa, testimoniato dagli oltre cento manoscritti conservati in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano e gallese. Il volume contiene la prima edizione critica del testo latino basata sull’analisi dell’intera tradizione manoscritta, e la ricostruzione della complessa storia del testo, che vede la presenza di un archetipo della tradizione sottoposto a diverse campagne di modifica e di numerose redazioni, anche molto diverse tra loro.

Obiettivo del progetto di dottorato è la realizzazione di uno studio della tradizione del 'Filostrato' di Boccaccio. I manoscritti datati o databili ai secc. XIV e XV sono oggetto di un approfondito esame che, avvalendosi di un avvertito... more

Obiettivo del progetto di dottorato è la realizzazione di uno studio della tradizione del 'Filostrato' di Boccaccio. I manoscritti datati o databili ai secc. XIV e XV sono oggetto di un approfondito esame che, avvalendosi di un avvertito lavoro filologico-testuale e codicologico-documentario, ha il compito di superare i limiti metodologici della pregressa tradizione di studi, in modo da consegnare alla comunità scientifica un decisivo passo verso la restitutio textus dell'opera boccacciana. A fronte del gran numero di testimonianze manoscritte indagate (81) e della lunghezza non contenuta del testo, il metodo d’approccio alla tradizione deve prediligere il criterio dei loci selecti (1461 vv., equivalenti a più del 25% del poema). Questi sono da un lato proposti ex novo e dall’altro sono ottenuti da una ridiscussione critica dei contributi pregressi (Pernicone, Contini, Branca, Marti, Surdich, Gozzi, Colussi). Con uno sforzo ecdotico intentato per il Filostrato, si tenterà quindi di inquadrare l’intera tradizione in uno stemma codicum, servendosi di errori dotati del massimo tasso di significatività compatibile con un’opera in versi ad alto tasso di autorialità.

Full version of the book.

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Christian Giacomozzi 🔗 https://bit.ly/3mkEGXc All’interno della vasta produzione letteraria del monaco benedettino Otlone (ca. 1010-1070), una posizione di indubbio interesse è rivestita... more

Edizione critica, traduzione e commento a cura di Christian Giacomozzi 🔗 https://bit.ly/3mkEGXc
All’interno della vasta produzione letteraria del monaco benedettino Otlone (ca. 1010-1070), una posizione di indubbio interesse è rivestita dalla sua attività agiografica. Tra le Vitae che egli, quasi sempre su commissione e con intenti che oscillano tra il mero recupero filologico e la più impegnata polemica politica, compose, un testo in particolare ha subìto, per quasi dieci secoli, una sorte editoriale avversa e il silenzio, praticamente integrale, degli studiosi: si tratta della Vita sancti Nicolai, agiografia dedicata al grande vescovo e taumaturgo Nicola di Myra (BHL 6126). Essa è stata finora inedita – e si tratta dell’unico caso nella feconda letteratura otloniana – e priva di un’analisi sulle caratteristiche e sulla sua tradizione manoscritta, condizioni che ne hanno fatto per circa un millennio, nonostante una discreta circolazione, un testo largamente misconosciuto se non addirittura, sotto il profilo scientifico e erudito, quasi ignorato. Composta tra il 1056 e il 1062 o poco oltre, articolata in trenta capitoli preceduti da un prologo e tramandata da una dozzina di codici datati ai secoli XII-XV, la Vita sancti Nicolai testimonia la diffusione del culto del presule taumaturgo in Occidente già prima della sua translatio a Bari (1087). Essa si basa, per esplicita ammissione del suo autore, sulla rielaborazione di due Vitae precedenti, con ogni probabilità le più antiche in lingua latina, di difficile definizione e anch’esse prive di adeguati studi critici, e, grazie alla perizia filologica e stilistica con cui Otlone ha assemblato le sue fonti, ha contribuito alla conoscenza di una figura complessa e stratificata, con tratti già noti in Oriente per mezzo di altre tradizioni agiografiche, prevalentemente di lingua greca.

Le De anima alchimique est un ouvrage d'alchimie faussement attribué à Avicenne. Il s'agit de la compilation et de la traduction latine (l'ordre de ces deux étapes est inconnu) de trois traités arabes perdus à ce jour. Malgré son... more

Le De anima alchimique est un ouvrage d'alchimie faussement attribué à Avicenne. Il s'agit de la compilation et de la traduction latine (l'ordre de ces deux étapes est inconnu) de trois traités arabes perdus à ce jour. Malgré son obscurité, ce texte, d'inspiration jabirienne, a joui d'un très large retentissement dans le monde latin aux XIIIe et XIVe siècles, au point de devenir une des sources alchimiques majeures de l'encyclopédiste Vincent de Beauvais. Le présent ouvrage offre une étude historique et philologique du texte, ainsi que la première édition critique, accompagnée d'une traduction française abondamment annotée.

Le De anima alchimique est un ouvrage d'alchimie faussement attribué à Avicenne. Il s'agit de la compilation et de la traduction latine (l'ordre de ces deux étapes est inconnu) de trois traités arabes perdus à ce jour. Malgré son... more

Le De anima alchimique est un ouvrage d'alchimie faussement attribué à Avicenne. Il s'agit de la compilation et de la traduction latine (l'ordre de ces deux étapes est inconnu) de trois traités arabes perdus à ce jour. Malgré son obscurité, ce texte, d'inspiration jabirienne, a joui d'un très large retentissement dans le monde latin aux XIIIe et XIVe siècles, au point de devenir une des sources alchimiques majeures de l'encyclopédiste Vincent de Beauvais. Le présent ouvrage offre une étude historique et philologique du texte, ainsi que la première édition critique, accompagnée d'une traduction française abondamment annotée.

Testo latino e volgare a fronte a cura di Silvia Serventi. Il «Trattato della purità del cuore» è un'opera della maturità di Battista da Varano nella quale la santa traccia il cammino di perfezione spirituale suddividendolo in tre tappe... more

Testo latino e volgare a fronte a cura di Silvia Serventi.
Il «Trattato della purità del cuore» è un'opera della maturità di Battista da Varano nella quale la santa traccia il cammino di perfezione spirituale suddividendolo in tre tappe fondamentali che conducono l'anima dalla purificazione del cuore all'«amo-rosa crocifissione» e all'offerta volontaria di sé. L'opera è intessuta di citazioni tratte dal «Cantico dei Cantici», libro biblico inteso come modello di ascesa a Dio che la clarissa amplia col «libro» della propria esperienza. Come nelle «Istruzioni al discepolo» anche qui il racconto autobiografico diviene insegnamento, rientrando così nella linea della comunicazione sapienziale. Il recente ritrovamento di due codici cinquecenteschi ha permesso una revisione del testo, consentendo di leggerlo in una versione più completa e vicina all'originale rispetto a quella abbreviata finora nota grazie a tre codici oratoriani del XVII e XVIII secolo. La presente edizione, che pone a fronte il testo latino, «De puritate cordis», e quello volgare, intitolato «De perfectione religiosorum», mostra come la monaca di Camerino abbia saputo coniugare la propria raffinata cultura umanistica con le più profonde tematiche dell'Osservanza francescana, seguendo in questo le orme di Caterina Vigri, un'altra clarissa passata dalla corte al chiostro, grazie alla quale Camilla aveva imparato i «vocaboli spirituali» mediante i quali esprimere la propria straordinaria esperienza di fede.

Edition von Urkunden und Verwaltungsquellen des Stadtarchivs Chur

The death of Wojciech-Adalbert (†997), a runaway bishop of Prague and failed missionary among the pagan tribes of the southern Baltic shores, spurred a number of histories to be composed about him within learned circles. The first one was... more

The death of Wojciech-Adalbert (†997), a runaway bishop of Prague and failed missionary among the pagan tribes of the southern Baltic shores, spurred a number of histories to be composed about him within learned circles. The first one was sponsored, along with several pious foundations, by the emperor Otto III, who was not only a personal friend but also a great promoter of the veneration for the new martyr. Several rewritings of this text – some substantial – and the prompt composition of new ones testify to the extent to which Adalbert’s life and death was able to bring focus to the disputes of the time. What to make of his desertion – albeit pious – of his episcopacy? What was the reason for Adalbert’s death? How does one proceed with a missionary endeavor? Who are the pagans? How exactly does one become a martyr? Who are Christians to understand to be the main beneficiary of this sudden outpouring of God’s grace? To answer those questions was apparently not an easy task and certainly not devoid of controversy.
Newly edited, annotated and translated here is the smallest and latest contribution to the early cluster of Adalbert’s hagiography. Passio s. Adalperti martiris (BHL 40) in its current form is a crude abridgement of the passion written originally in the 1st quarter of the 11th century, probably in circles close to Adalbert’s brother, then an archbishop at Gniezno. The textual tradition of this text is not considerable: only two manuscript copies, both held at the Bavarian State Library in Munich, with the later one being a direct copy of the first. The older one (Clm 18897), still rather of the 11th century, was probably written at – and certainly very early on belonged to – a Benedictine monastery at Tegernsee in Bavaria (hence the Polish sobriquet: Passion from Tegersee). The original provenance of the newer codex (Clm 23846) is as yet unknown, but it was certainly written in Bavaria in the 15th century. The commentary contains an oft-suggested codicological and paleographic description of the older codex with its historically changing content. What follows is a study of the author’s learning (biblical, classical and patristic) and its employment for the construction of the narrative. It is also an attempt at situating the passio within the contemporary debate inside the hagiographical cluster by analyzing its author’s take on some of the important issues raised by previous hagiographers. Just as the first two basic vitae were to some extent different takes on and interpretations of the same basic facts, the text edited here introduces some serious factual discrepancies.
Passio s. Adalperti in the older manuscript is accompanied by a short account of pre- aching in Prussia by Bruno-Boniface of Querfurt (†1009) and his subsequent death there. The author of this text (Hystoria de predicatione episcopi Brunonis), going by the name of Wipert, claims to be one of Bruno’s chaplains and the sole surviving eyewitness of the martyrdom. Because both texts form a distinct codicological unit within Clm 18897 and because Bruno himself was an author of more than one text belonging to the early hagiographical cluster of St. Adalbert, this text is also edited, translated and annotated anew."

Antologia e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella. La Legenda aurea di Iacopo da Varazze è una delle opere agiografiche più rilevanti della cultura medievale e l'immensa fortuna di... more

Antologia e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella.
La Legenda aurea di Iacopo da Varazze è una delle opere agiografiche più rilevanti della cultura medievale e l'immensa fortuna di cui ha goduto nel corso dei secoli deriva anche dalla sua importanza storica, antropologica, iconografica. L'edizione critica di Giovanni Paolo Maggioni si è imposta come uno degli studi più completi ed è diventata un punto di riferimento per gli studiosi. La SISMEL · Edizioni del Galluzzo intende ora mettere a disposizione il testo in italiano in formato elettronico organizzandolo in una serie di raccolte antologiche di sicuro interesse. Questo secondo eBook, corredato da un'utile introduzione sul contesto storico e sul significato dell'opera oggi, si concentra sulla figura dei dodici apostoli, dei santi Paolo e Barnaba (considerati apostoli anch'essi) e di San Giovanni Battista. Per ogni santo, Iacopo racconta l'origine del nome, le vicende personali, i luoghi della predicazione e il martirio, dando conto anche di leggende rare e particolari. Per fare questo il contenuto dei vangeli è integrato da atti apocrifi risalenti ai primi secoli del Cristianesimo. Molti di questi capitoli hanno avuto notevole influenza nella storia della cultura europea occidentale, dalla storia dell'arte alla letteratura.

Full version of the book.

Old Slavonic Book of Exodus forms a part of Pentateuch, Palaea interpretata and chronographs; many Old Rus’ writers used excerpts from Exodus in their compilations. A full translation of Exodus from Greek was made probably in Bulgaria in... more

Old Slavonic Book of Exodus forms a part of Pentateuch, Palaea interpretata and chronographs; many Old Rus’ writers used excerpts from Exodus in their compilations. A full translation of Exodus from Greek was made probably in Bulgaria in the time of King Simeon, at the beginning of the 10th century. This full translation, or so-called “chetij text”, has never been published yet. Critical edition of the Slavonic Bible is an old dream of slavists; the present edition aims at filling some gaps in this area. The publication is accomplished on the base of the Vilensky MS (the 16th century) of the 13th-century so-called Judean chronograph, with variant readings from the oldest textual witness of Slavonic Exodus, Troitsky (Lavrsky) Pentateuch (the 14th century), and some other manuscripts of the Chronographical, Russian and South Slavic recensions.

Antologia e commento di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella. La «Legenda aurea» di Iacopo da Varazze è una delle opere agiografiche più rilevanti della cultura medievale e l'immensa fortuna di cui... more

Antologia e commento di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella.
La «Legenda aurea» di Iacopo da Varazze è una delle opere agiografiche più rilevanti della cultura medievale e l'immensa fortuna di cui ha goduto nel corso dei secoli deriva anche dalla sua importanza storica, antropologica, iconografica. L'edizione critica di Giovanni Paolo Maggioni si è imposta come uno degli studi più completi ed è diventata un punto di riferimento per gli studiosi. La SISMEL · Edizioni del Galluzzo intende ora mettere a disposizione il testo in italiano in formato elettronico organizzandolo in una serie di raccolte antologiche di sicuro interesse. I primi quattro capitoli di questo eBook, introduttivi alle festività pasquali vere e proprie, sono dedicati alla Settuagesima (il tempo dell’errore), alla Sessagesima (il tempo della vedovanza), alla Quinquagesima (il tempo del perdono) e alla Quaresima (il tempo della penitenza spirituale). Due capitoli sono poi dedicati alla Passione e Resurrezione del Signore, e gli ultimi due alla Santa Croce (al suo ritrovamento e alla sua esaltazione). Il filo conduttore che lega questi passi scelti, più che una narrazione delle vicende, è il simbolismo: il significato e la rappresentazione del cammino e della redenzione finale. Iacopo fornisce uno strumento per rendere accessibili al pubblico, predicatori compresi, i molteplici significati simbolici che hanno intessuto il tempo culminante della Redenzione.