Giovanni Minnucci | University of Siena / Università di Siena (original) (raw)
YOUTUBE - Curriculum vitae by Giovanni Minnucci
https://www.youtube.com/@giovanniminnucci4806
Giovanni Minnucci. Opera del Duomo di Siena. @giovanniminnucci4806 Conferenze, Lezioni, Intervent... more Giovanni Minnucci. Opera del Duomo di Siena.
@giovanniminnucci4806
Conferenze, Lezioni, Interventi, Inaugurazioni di Mostre
Opera del Duomo di Siena. Lecturae, Conferenze, P by Giovanni Minnucci
https://youtu.be/hgWGhM3zabo?si=0sFJleTHgWWZEhCo
martedì 13 febbraio Marie-Ange Causarano, Università di Messina Il quartiere della cattedrale: t... more martedì 13 febbraio
Marie-Ange Causarano, Università di Messina
Il quartiere della cattedrale: trasformazioni e presenze nell'area del Duomo sino al primo Quattrocento
martedì 20 febbraio
Barbara Gelli Università di Siena - Marco Giacchetto Università di Firenze
La città e il suo Comune nel primo Quattrocento; istituzioni, assetti economici, equilibri politici
martedì 27 febbraio
Gabriele Fattorini Università di Firenze - Gianluca Amato Università di Siena
La cattedrale di Santa Maria al tempo del Concilio
mercoledì 13 marzo
Giovanni Minnucci Università di Siena e Rettore dell’Opera
L'Opera della Metropolitana di Siena incontra la Città
Nel video Giovanni Minnucci rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena, Marilena Caciorgna s... more Nel video Giovanni Minnucci rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena, Marilena Caciorgna storico dell’arte dell'Università degli Studi di Siena, il Rev. Enrico Grassini Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d'Elsa – Montalcino e Tiziana Provvidera storico della filosofia dell’University College London raccontano la storia e l’importanza artistica, teologica e filosofica di questa straordinaria opera d’arte.
https://www.youtube.com/watch?v=hthsVK-H7Qc&t=95s
Introduce il prof. Raffaele Ascheri, Presidente della Biblioteca Comunale degli Intronati di Sien... more Introduce il prof. Raffaele Ascheri, Presidente della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena.
Interventi del prof. Giovanni Minnucci, Rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena; di Sabrina Pirri, già Dirigente scolastico Liceo "Piccolomini" di Siena; dell'autrice, prof.ssa Marilena Caciorgna.
https://fb.watch/oENu0L7oOp/
Introduce il Rettore dell'Opera della Metropolitana prof. Giovanni Minnucci Conferenza del prof. ... more Introduce il Rettore dell'Opera della Metropolitana prof. Giovanni Minnucci
Conferenza del prof. Michele Pellegrini dell'Università di Siena: “Aptam pro Concilio celebrando”. La cattedrale di Siena e il Concilio generale del 1423: una città e una chiesa al crocevia della cristianità del Rinascimento.
https://www.youtube.com/watch?v=aa4T0myTDy4&t=295s
events 2023 by Giovanni Minnucci
Mercoledì 31 gennaio, ore 16 Alberico Gentili a Oxford: agli inizi di un’esperienza umana e scien... more Mercoledì 31 gennaio, ore 16
Alberico Gentili a Oxford: agli inizi di un’esperienza umana e scientifica (1580-1591)
Giovedì 1 febbraio, ore 10.30
La controversia tra Alberico Gentili e il teologo puritano John Rainolds (1585-1605)
Giovedì 1 febbraio, ore 16
Silete theologi in munere alieno (A. Gentili, De iure belli, I.XII): una rilettura
https://www.youtube.com/watch?v=GynbmHwUm9w&t=5930s
FINALITA' Il corso, articolato in un biennio, intende abilitare gli studenti alla ricerca storico... more FINALITA'
Il corso, articolato in un biennio, intende abilitare gli studenti alla
ricerca storico-critica qualificata e fruttuosa. Esso si propone di
offrire ai partecipanti un’adeguata conoscenza degli strumenti e
della metodologia richiesta per lo studio dei testi giuridici antichi,
con una duplice finalità: educare ad una pronta sensibilità
giuridico-canonica e fornire criteri ermeneutici validi per un’autentica
intelligenza del dato positivo vigente.
METODOLOGIA
Il corso ha natura teorico-pratica. Le lezioni si alterneranno tra
esposizioni che presentano la classificazione generale delle fonti
ed esercitazioni sui testi stessi. Le relazioni saranno tenute dai
singoli Docenti di Storia delle fonti delle Facoltà ecclesiastiche
di diritto canonico di varie parti del mondo e le esercitazioni
saranno condotte da tutti gli Insegnanti, secondo uno stile tutoriale.
Saranno offerte alcune nozioni essenziali di paleografia.
https://www.youtube.com/@giovanniminnucci4806
Giovanni Minnucci. Opera del Duomo di Siena. @giovanniminnucci4806 Conferenze, Lezioni, Intervent... more Giovanni Minnucci. Opera del Duomo di Siena.
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Conferenze, Lezioni, Interventi, Inaugurazioni di Mostre
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martedì 13 febbraio Marie-Ange Causarano, Università di Messina Il quartiere della cattedrale: t... more martedì 13 febbraio
Marie-Ange Causarano, Università di Messina
Il quartiere della cattedrale: trasformazioni e presenze nell'area del Duomo sino al primo Quattrocento
martedì 20 febbraio
Barbara Gelli Università di Siena - Marco Giacchetto Università di Firenze
La città e il suo Comune nel primo Quattrocento; istituzioni, assetti economici, equilibri politici
martedì 27 febbraio
Gabriele Fattorini Università di Firenze - Gianluca Amato Università di Siena
La cattedrale di Santa Maria al tempo del Concilio
mercoledì 13 marzo
Giovanni Minnucci Università di Siena e Rettore dell’Opera
L'Opera della Metropolitana di Siena incontra la Città
Nel video Giovanni Minnucci rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena, Marilena Caciorgna s... more Nel video Giovanni Minnucci rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena, Marilena Caciorgna storico dell’arte dell'Università degli Studi di Siena, il Rev. Enrico Grassini Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d'Elsa – Montalcino e Tiziana Provvidera storico della filosofia dell’University College London raccontano la storia e l’importanza artistica, teologica e filosofica di questa straordinaria opera d’arte.
https://www.youtube.com/watch?v=hthsVK-H7Qc&t=95s
Introduce il prof. Raffaele Ascheri, Presidente della Biblioteca Comunale degli Intronati di Sien... more Introduce il prof. Raffaele Ascheri, Presidente della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena.
Interventi del prof. Giovanni Minnucci, Rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena; di Sabrina Pirri, già Dirigente scolastico Liceo "Piccolomini" di Siena; dell'autrice, prof.ssa Marilena Caciorgna.
https://fb.watch/oENu0L7oOp/
Introduce il Rettore dell'Opera della Metropolitana prof. Giovanni Minnucci Conferenza del prof. ... more Introduce il Rettore dell'Opera della Metropolitana prof. Giovanni Minnucci
Conferenza del prof. Michele Pellegrini dell'Università di Siena: “Aptam pro Concilio celebrando”. La cattedrale di Siena e il Concilio generale del 1423: una città e una chiesa al crocevia della cristianità del Rinascimento.
https://www.youtube.com/watch?v=aa4T0myTDy4&t=295s
Mercoledì 31 gennaio, ore 16 Alberico Gentili a Oxford: agli inizi di un’esperienza umana e scien... more Mercoledì 31 gennaio, ore 16
Alberico Gentili a Oxford: agli inizi di un’esperienza umana e scientifica (1580-1591)
Giovedì 1 febbraio, ore 10.30
La controversia tra Alberico Gentili e il teologo puritano John Rainolds (1585-1605)
Giovedì 1 febbraio, ore 16
Silete theologi in munere alieno (A. Gentili, De iure belli, I.XII): una rilettura
https://www.youtube.com/watch?v=GynbmHwUm9w&t=5930s
FINALITA' Il corso, articolato in un biennio, intende abilitare gli studenti alla ricerca storico... more FINALITA'
Il corso, articolato in un biennio, intende abilitare gli studenti alla
ricerca storico-critica qualificata e fruttuosa. Esso si propone di
offrire ai partecipanti un’adeguata conoscenza degli strumenti e
della metodologia richiesta per lo studio dei testi giuridici antichi,
con una duplice finalità: educare ad una pronta sensibilità
giuridico-canonica e fornire criteri ermeneutici validi per un’autentica
intelligenza del dato positivo vigente.
METODOLOGIA
Il corso ha natura teorico-pratica. Le lezioni si alterneranno tra
esposizioni che presentano la classificazione generale delle fonti
ed esercitazioni sui testi stessi. Le relazioni saranno tenute dai
singoli Docenti di Storia delle fonti delle Facoltà ecclesiastiche
di diritto canonico di varie parti del mondo e le esercitazioni
saranno condotte da tutti gli Insegnanti, secondo uno stile tutoriale.
Saranno offerte alcune nozioni essenziali di paleografia.
https://www.youtube.com/watch?v=Pz0Ix6FUazg
https://www.youtube.com/watch?v=io5hI60Wzbw&list=PLuCbIv4WGiXqQMGjP1q-UKRxiICCyyQMf&index=7
https://www.youtube.com/watch?v=sR-6Mt2pGUI&list=PLuCbIv4WGiXqQMGjP1q-UKRxiICCyyQMf&index=1&t=1754s
in True Warriors? Negotiating Dissent in the Intellectual Debate (c. 1100–1700), ed. by Guy Claessens, Fabio Della Schiava, Wouter Druwé, and Wim François, Turnhout, 2023 (LECTIO, Studies in The Transmission of Texts & Ideas; 15), Brepols publishers, Turnhout 2023, pp. 245-272 , 2023
Alberico Gentili (1552–1608) arrives from Italy in England in 1580, where he fled for his adheren... more Alberico Gentili (1552–1608) arrives from Italy in England in 1580, where he fled for his adherence to the Reformation. In 1587 he becomes Regius professor of civil law at Oxford. Some years later (1593–1594), he is involved in an epistolary controversy with the Puritan theologian John Rainolds in relation to the role of the jurist and theologian. The manuscript letters, still preserved in the Corpus Christi College of Oxford, heralds the final Gentili’s position in the dispute, which will be completely expressed in the Book I of Disputationum de nuptiis libri VII (1601), in which he reproduces — as shown in this essay — parts of the text of his previous unpublished epistles. The author aims to discuss the thought that the Italian jurist expressed in the epistles, and in the First Book of De nuptiis where we can read the sentence used as title of this contribution: ‘Sileant theologi: nec alienam temnant temere disciplinam’. Very similar words, though much more known, can be read in De iure belli libri tres (I.12): ‘Silete theologi in munere alieno’!
Abstract:
Alberico Gentili (1552–1608) giunge in Inghilterra nel 1580, dopo essere fuggito dall’Italia per la sua adesione alla Riforma. Nel 1587 diventa Regius professor di civil law a Oxford. Alcuni anni dopo (1593– 1594), è coinvolto in una controversia epistolare con il teologo puritano John Rainolds circa le competenze del giurista e del teologo. Le lettere manoscritte, ancora conservate nel Corpus Christi College di Oxford, preannunciano i convincimenti che Gentili esporrà alcuni anni dopo nel I libro dei Disputationum de nuptiis libri VII (1601), in cui riproduce — come si dimostra in questo saggio — parti del testo delle sue precedenti epistole inedite. L’autore mira a discutere il pensiero che il giurista italiano ha espresso sul tema nella corrispondenza con Rainolds e nel primo libro del De nuptiis, dove si può leggere l’espressione utilizzata come titolo di questo contributo: ‘Sileant theologi: nec alienam temnant temere disciplinam’. Parole molto simili, sebbene assai più note, si leggono nei De iure belli libri tres (I.12): ‘Silete theologi in munere alieno’!
Bollettino della Società degli Amici dell'Arte - Colle di Val d'Elsa -, 2022
Rivista italiana per le scienze giuridiche, N.S. nu. 13, 2022
“Silete theologi in munere alieno” (De iure belli, I.XII) and “Sileant theologi: nec alienam temn... more “Silete theologi in munere alieno” (De iure belli, I.XII) and
“Sileant theologi: nec alienam temnant temere disciplinam” (De nuptiis
I.V), are two well-known expressions used by Alberico Gentili
between the end of the 16th century and the beginning of the 17th.
The author investigates the premises by studying the thought of the
regius professor of civil law at Oxford about the relationship between
law, theology and religion as well as the roles and competences of the
theologian and the jurist respectively. Many of the Gentili’s works on
these issues appeared between 1585 and 1593: De legationibus libri
tres (1585), De iure belli Commentatio prima (1588), Commentatio ad
legem III. Codicis de professoribus et medicis (1593). In addition, an
epistolary controversy between Gentili and the puritan theologian
John Rainolds over this topic occurred in the years 1593-1594. The
correspondence, recently edited, heralds the final Gentili’s position,
which will be completely expressed in the De iure belli (1598) and
Book I of Disputationum de nuptiis libri VII (1601).
Soggettività contestate e diritto internazionale in età moderna, a cura di G. De Giudici, D. Fedele, E. Fiocchi Malaspina, Roma 2023 (Historia et Ius, Collettanee, 9), pp. 13-33, 2023
Alberico Gentili fled from Italy due to his adhesion to the Reformation and arrived in England i... more Alberico Gentili fled from Italy due to his adhesion to the Reformation
and arrived in England in 1580. Autographed documents dating back to the early
1580s, and further sources, attest his condition as a foreign citizen, an exile religionis
causa. Despite the adversity of the Puritan circles, in particular of the theologian John
Rainolds, in 1587 Gentili became regius professor of civil law. However, the conflicts
with those circles did not end: in the mid-1590s he continued to experience hostility
for being a foreigner. For this reason, between 1594 and 1604, Gentili claimed not
only the right of asylum but also the acquisition of English citizenship. The Justinian
Roman law and the interpretations of the most authoritative legal scholars (Bartolus
of Sassoferrato, Martinus Garati of Lodi, Alexander Tartagni, Andrea Alciato)
supported his claims: the necessary and sufficient requirements to be considered civis
anglus were represented by his stay in the Kingdom for over ten years and by his
tenure at the university.
The full book (Soggettività contestate e diritto internazionale in età moderna, a cura di G. De Giudici, D. Fedele, E. Fiocchi Malaspina, Roma 2023 ,Historia et Ius, Collettanee, 9), can be read in open access here: http://www.historiaetius.eu/uploads/5/9/4/8/5948821/de_giudici_ebook.pdf
IUS ECCLESIAE, 2022
Nel XII e nel XIII secolo Stefano Tornacense e il cardinale Ostiense si erano soffermati sul tem... more Nel XII e nel XIII secolo Stefano Tornacense e il cardinale Ostiense si erano soffermati sul tema dei rapporti fra teologia, diritto civile e diritto canonico, illustrando le connesse problematiche alla luce di alcune allegorie. Alla fine del xvi secolo una delle allegorie utilizzate da Enrico da Susa (theologia = scientia equina ; ius civile = scientia asinina ; ius canonicum = scientia mulina) viene usata criticamente da John Rainolds, teologo puritano, nel dibattito con Alberico Gentili, regius professor di civil law a Oxford. I due autorevoli professori intendono determinare, discutendo anche il testo del grande canonista, quali siano le competenze del teologo e del giurista.
Alberico Gentili, giurista italiano esule in Inghilterra e, dal 1587, regius professor di civil l... more Alberico Gentili, giurista italiano esule in Inghilterra e, dal 1587, regius professor di civil law a Oxford, fin dalla metà degli anni Ottanta del ‘500 entra in conflitto con il teologo puritano John Rainolds. Dopo la pubblicazione da parte di Gentili di alcune opere nelle quali si affrontano, fra gli altri, i temi della liceità del mendacio, e delle rappresentazioni teatrali, fra i due dottori oxoniensi si sviluppa una controversia, attestata da un carteggio, per complessive otto lettere (7 luglio 1593 – 12 marzo 1594), oggi conservate nel ms. 352, pp. 183-307, del Corpus Christi College di Oxford, che Giovanni Minnucci ha criticamente edito in questo volume. Come viene illustrato nell’apposita Introduzione, nel corso della corrispondenza entrambi gli autori si confrontano, talvolta assai duramente, non solo sui temi sopra richiamati, ma soprattutto sulle competenze del teologo e del giurista, e sul ruolo pubblico che le discipline da loro professate avrebbero dovuto svolgere nell’Inghilterra elisabettiana e nella mutata realtà politica dell’Età moderna. L’edizione dell’epistolario è corredata, a pié di pagina, da un apparato di note, nel quale si individuano le fonti utilizzate, i rinvii alle opere e alle lettere precedenti, le numerose connessioni testuali con alcune opere pubblicate da Gentili successivamente: tutto ciò attesta che le epistole costituirono, per il giurista italiano, la base da cui muovere per la stesura del De actoribus, del De abusu mendaci, del I Libro del De nuptiis (1599-1601). Completano il volume gli Indici delle Fonti normative, scritturali, dei nomi di persona e di luogo.
Iura communia. Scritti in ricordo di Mario Montorzi, 2022
Tijdschrift voor rechtsgeschiedenis, 2002
No Abstract
Materiali per una storia della cultura giuridica, 2000
Revista Española de Derecho Canónico, 2013
This work illustrates the women’s juridical condition during the Middle Ages, with specific refer... more This work illustrates the women’s juridical condition during the Middle Ages, with specific reference to their processual status. Despite the prohibitions contained in the Corpus iuris civilis and Decretum Gratiani, the jurists active from the second half of the 12th century to the beginning of the 13th century, allow thewomen’s exercise of judicial functions ex licentia principis or because of their personal status. With the decretal “Dilecti filii” of 4 November 1202, Innocent III recognizes the women’s potestas iudicandi et arbitrandi when it is exercised on the basis of a consuetudo approbata. The papal decretal and the thought of the jurists can be fully understood looking at the relationship between ius commune and iura propria, and give us the opportunity to reflect again about the system of the ius commune. Keywords: woman judge; woman arbitrator; medieval legal procedure; Innocent III; consuetudo; ius commune; iura propria; system of the ius commune.
Rassegna bibliografica di storia delle universit
Nella Bodleian Library di Oxford, ms. D’Orville 617 è conservata la minuta di una lettera che Alb... more Nella Bodleian Library di Oxford, ms. D’Orville 617 è conservata la minuta di una lettera che Alberico Gentili scrisse al padre Matteo risalente molto probabilmente al 18 settembre 1592. In essa Alberico indica al padre i testi agostiniani relativi all’origine dell’anima: un tema che doveva essere oggetto di dibattito negli ambienti religiosi ed intellettuali londinesi. Nello stessa lettera è conservato un Sonetto dedicato alla Regina Elisabetta I: ulteriore dimostrazione della venerazione nutrita nei confronti della Sovrana che lo aveva accolto esule nel 1580 e che, nel 1587, lo aveva nominato regius professor di civil law a Oxford. The Bodleian Library in Oxford, MS. D’Orville 617, conserves the draft of a letter written by Alberico Gentili to his father Matteo probably on 18th September 1592. In the letter Alberico shows to the father the Augustinian texts about the origin of the soul: an issue probably debated within the religious and academic circles of London. In the same letter Alberico sends the text of a sonnet dedicated to Queen Elizabeth I, giving a further demonstration of the devotion that he feels towards the Sovereign. Indeed, she received him in 1580 when he was exile and in 1587 appointed him as Regius Professor of Civil Law at Oxford
Esule nel 1580 dall’Italia per motivi religiosi, Alberico Gentili (San Ginesio 1552 - Londra 1608... more Esule nel 1580 dall’Italia per motivi religiosi, Alberico Gentili (San Ginesio 1552 - Londra 1608) viene nominato da Elisabetta I regius professor di civil law a Oxford nel 1587. Risalgono agli anni 1582-83, subito dopo la pubblicazione della sua prima opera, alcuni dissensi con Jean Hotman e con gli ambienti umanistici inglesi: dissensi che sono destinati a cessare in ragione delle sue successive scelte metodologiche. Nel 1585 iniziano le avversità da parte degli ambienti teologici puritani, ed in particolare di John Rainolds, il teologo già avverso a Giordano Bruno. Il rapporto fra diritto, teologia e religione e l’individuazione degli ambiti di competenza del teologo e del giurista sono i principali argomenti oggetto di dibattito, in un’epoca segnata da una forte intolleranza religiosa. Temi e problemi che emergono, nel ventennio 1585-1605, dalle opere a stampa e manoscritte da alcuni testi autografi, e dall'epistolario, in parte inedito, intercorso fra il giurista italiano e il teologo puritano
Monduzzi Editore eBooks, 2002
Edizione di un Commentario di Alberico Gentili conservato manoscritto nella Bodleian Library di O... more Edizione di un Commentario di Alberico Gentili conservato manoscritto nella Bodleian Library di Oxford, risalente al decennio 1590-1600. Nelle 167 pagine che precedono l'edizione si discute la metodologia del Gentili. Essa non è più ascrivibile, alla luce di questo Commentario, al mos italicus iura docendi, del quale il giurista si era eretto a difensore nei suoi Dialogi del 1582. Il gusto per l'indagine filologica, un'attenzione maggiore verso le opere di alcuni degli umanisti più autorevoli, la storicizzazione dei testi normativi giustinianei, il ricorso alle fonti storiche e patristiche, inducono a ritenere come non sia più eludibile un ripensamento circa la collocazione del Gentili nella storia della cultura giuridica del XVI secolo
La posizione di Alberico Gentili riguardo alla compilazione giustinianea e alle svalutazioni che ... more La posizione di Alberico Gentili riguardo alla compilazione giustinianea e alle svalutazioni che di essa erano state fatte da alcuni umanisti, era già stata elaborata nei Dialogi. Né può qui affermarsi che il giurista di San Ginesio abbia sostanzialmente modificato alcuni dei suoi principali convincimenti. Egli continua ancora a ritenere di esser di fronte ad un diritto codificato, «a un insieme di testi legislativi consegnato nei volumina e sancito dall’autorità imperiale»: ne è la dimostrazione più evidente l’approccio al Corpus civilistico desumibile dalla lettura delle prime pagine della Disputatio de libris iuris civilis, 1605, nelle quali il Gentili esamina le singole parti della compilazione giustinianea, sulla base delle rispettive costituzioni di promulgazione. L’equiparazione dell’attività legislativa di Gregorio IX o di Bonifacio VIII con quella di Giustiniano – una equiparazione che la critica recente ha potuto discutere sul piano storiografico appropriatamente individuandone le sostanziali differenze - dimostra in ogni caso che, per Alberico, il Corpus civilistico, avuto riguardo alla potestas del legislatore e alle tecniche “codificatorie” utilizzate, ha le stesse caratteristiche delle collezioni canoniche: è cioè il frutto di un’attività di riordino del materiale legislativo, ottenuta attraverso l’eliminazione di testi ritenuti superflui, la modifica di alcuni di essi, la scrittura di leggi nuove; lo scopo era, come per ciascuna delle collezioni canoniche (come ad esempio il Liber Extra e il Sextus), giungere ad una sistemazione complessiva ed armonica del Corpus legislativo: una sistemazione unitariamente concepita. Se questa era la volontà del legislatore – e il legislatore giustinianeo l’aveva espressa nelle costituzioni di promulgazione delle singole parti della collezione – l’interprete doveva necessariamente muovere dal presupposto metodologico della inesistenza di antinomie: un convincimento che Alberico aveva espresso nella redazione dei Dialogi: «At quid referam novitiorum commenta, si prostant, mihi non placent, ipsi non sunt inter se concordes. Mea igitur ea est compendiosa sententia, ut quicquid non sit expresse emendatum, aut correctum, id minime dicatur pugnare». Pensiero ribadito nella Disputatio de libris iuris civilis, alla luce della volontà espressa dal legislatore bizantino nel promulgare la sua compilazione: «...Primo, quoniam, nullas esse antinomias in libris Iustiniani, credere debes ipsi (Alberico allega in marg.: Const. Tanta § 10 ; cfr. Cod. 1.17.2.10) ita adfirmanti imperatori, et mihi docenti aduersum nouos aliquot interpretes nostros». Per Alberico muovere dal presupposto metodologico dell’inesistenza di antinomie non significa, ovviamente, negarne la realtà; vuol dire, diversamente, porsi in relazione col testo legislativo per penetrarne il significato, verificare fino in fondo se i testi siano o meno conciliabili perché - e l’imprestito è dai Parerga dell’Alciato – nella retta conciliazione delle decisioni discrepanti è la «maxima iuris nostri intelligendi difficultas»: «...Et sum itaque cum Alciato, qui veteres non tulit interpretes, quod frequenter etiam scripserint, ius vetus a novo correctum...». Sulla base di questa affermazione la dottrina ha potuto dedurre che Alberico «contesta per tutti quei casi nei quali manchi un’esplicita dichiarazione testuale, la legittimità dell’induzione che il ius vetus sia stato corretto dal novum». Occorre aggiungere, però, dopo aver ampliato l’indagine alla Disputatio de libris iuris civilis, che qui, pur in presenza di una analoga visione metodologica tendente ad escludere l’esistenza di contraddizioni, Alberico non nega, ad esempio, che vi possano essere antinomie fra Digesto e Istituzioni; una questione che dovrebbe esser risolta facendo sempre e comunque ricorso alla sapienza del primo: sia per l’autorevolezza del testo, sia perché, per il Gentili, il manuale giustinianeo rappresenta una pura e semplice epitome delle Pandette. Il convincimento che l’opera di Giustiniano costituisse una legislazione unitariamente concepita, che il giurista dovesse limitarsi alla sua interpretazione senza peraltro porsi alla ricerca dei testi originali dei giuristi antichi, contestando l’utilità della ricostruzione del pensiero della giurisprudenza romana e del diritto classico, nettamente differenziando la conoscenza scientifica del diritto giustinianeo dallo studio storico del diritto, non poteva però far tralasciare al Gentili uno dei problemi che avevano travagliato il secolo appena trascorso: la costituzione filologicamente corretta del Corpus giustinianeo. Il problema era stato da lui parzialmente affrontato nei Dialogi dove non solo non contestava la legittimità e il valore della critica filologica dei testi né della restituzione diplomatica del loro dettato, ma anzi esplicitamente riconosceva l’importanza degli studi in questo settore, pur affermando che questo compito non costituiva oggetto specifico della scienza giuridica, ed…
The author investigates Alberico Gentili’s thought about the relationship between law, theology a... more The author investigates Alberico Gentili’s thought about the relationship between law, theology and religion as well as the roles and competence of the theologian and the jurist respectively. Many of the Gentili’s works on these issues appeared between 1585 and 1593: De legationibus libri tres (1585), De iure belli Commentationes (1588-89), Commentatio ad legem III. Codicis de professoribus et medicis (1593). An epistolary controversy between Gentili and the puritan theologian John Rainolds over this topic occurred in the years 1593-1594. The correspondence, still preserved manuscript in the Corpus Christi College of Oxford, heralds the final Gentili’s position in the dispute, which will be completely expressed in the De iure belli libri tres (1598) and Book I of Disputationum de nuptiis libri VII (1601). The reading of these works and the manuscript sources allows us to grasp Gentili’s elaboration of a continuous line of thought that, over the years, leads to the full recognition of libertas religionis and, for this reason, to the unlawfulness of moving war religionis causa. Keywords - Alberico Gentili - Law, theology and religion - War and religion - Religious freedom
http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/44/0216.pdf An unpublished speech of Alberico Gentil... more http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/44/0216.pdf An unpublished speech of Alberico Gentili to the Oxford scholars in defence of jurisprudence. Several manuscripts of Alberico Gentili (S. Ginesio 1552 - London 1608) are conserved in the Bodleian Library in Oxford. In 1580 the Italian jurist, exiled for his adherence to the Reformation doctrine, arrived in England where in 1587 was appointed regius professor of civil law at Oxford University. Here, after the publication of Dialogi (1582) and Lectiones et epistolae (1583-1584), he ran into a number of problems, initially with Jean Hotman and the humanistic circles and later with the theological-puritan ones. The speech - which is published here in Appendix - is conserved in the Collection D'Orville 612 and has been written after 12 March 1594, at the end of a bitter controversy with the puritan theologian John Rainolds. The controversy had developed between 1593 and 1594 and it was about the competence of the jurist and the theologian. In it Gentili, besides defending himself from the accusation of being trico italicus, machiauelicus et athaeus, he also protects the good reasons of the iurisprudentia in the light of its long history and the merit of those who, over the centuries, had professed legal science. Un discorso inedito di Alberico Gentili agli accademici di Oxford in difesa della "iurisprudentia". Nella Bodleian Library di Oxford sono conservati numerosi manoscritti di Alberico Gentili (S. Ginesio 1552 – Londra 1608). Il giurista italiano, esule per la sua adesione alle dottrine della Riforma, giunge in Inghilterra nel 1580 dove, nel 1587, viene nominato regius professor of civil law. Qui, dopo la pubblicazione dei Dialogi (1582) e delle Lectiones et epistolae (1583-1584) incontra numerose difficoltà, dapprima con Jean Hotman e con alcuni ambienti umanistici, e successivamente con quelli teologici puritani. Il discorso che qui si pubblica in Appendice, è conservato nel Fondo D’Orville 612, e viene scritto dopo il 12 marzo 1594, al termine di un’aspra polemica con il teologo puritano John Rainolds, che si era sviluppata fra 1593 e 1594 circa le competenze del giurista e del teologo. In essa Gentili, oltre a difendere sé stesso dalle accuse di “trico italicus, machiauelicus et athaeus”, difende le buone ragioni del diritto alla luce della sua lunghissima storia e del valore di coloro che, nel corso dei secoli, avevano professato la scienza giuridica.
Alberico Gentili (San Ginesio 1552 - Londra 1608) studia presso l’Università di Perugia dove si ... more Alberico Gentili (San Ginesio 1552 - Londra 1608) studia presso l’Università di Perugia dove si laurea in diritto civile il 23 settembre 1572. Nel 1580 è costretto a fuggire dall’Italia, per motivi religiosi, per giungere a Londra in agosto, dopo aver attraversato l’Europa. Nel 1587 viene nominato da Elisabetta I regius professor di civil law presso l’Università di Oxford. Malgrado la solida preparazione giuridica ed i legami costruiti nei primi anni di permanenza sul suolo inglese con gli ambienti politici e accademici, la nomina a regius professor era stata profondamente avversata, da più parti: molto probabilmente dagli ambienti umanistici, ed in particolare da Jean Hotman il quale, pur avendo manifestato inizialmente sentimenti di affettuosa amicizia e solidarietà col giurista italiano, si distaccherà da lui dopo la pubblicazione, da parte di Gentili, della sua prima opera e, poco dopo, da parte degli ambienti religiosi puritani.
Mentre i dissensi con Hotman e gli umanisti erano destinati ad affievolirsi, anche in ragione della metodologia seguita dal Gentili nella pubblicazione delle opere successive, ben diverse saranno, a partire dal 1585, le relazioni del giurista italiano con alcuni esponenti della teologia puritana ed in particolare con John Rainolds, teologo autorevolissimo, col quale avrà, fra il 1593 e il 1594, un denso e polemico scambio epistolare. Alcune delle idee espresse nei volumi pubblicati fra il 1585 e il 1593 non solo non saranno condivise dagli ambienti puritani, ma risulteranno da essi fortemente avversate. Alcuni passaggi di queste opere, e gli inediti conservati nella Bodleian Library e nel Corpus Christi College di Oxford, che attestano, fra l’altro, le avversità di cui Alberico fu oggetto, anche in ragione della sua “italianità”, costituiscono la fonte da cui muovere per una migliore comprensione della sua vicenda umana e del suo pensiero.
Un percorso, quello del giurista di San Ginesio, che proseguirà nel 1598, allorquando darà alle stampe la sua opera più nota, i De iure belli libri tres, e che si completerà nel 1601, con la pubblicazione dei Disputationum de nuptiis libri VII: nel I Libro, riprendendo le ragioni della polemica con il Rainolds, esprimerà compiutamente il suo pensiero circa il rapporto fra diritto, teologia e religione e l’individuazione degli ambiti di competenza del giurista e del teologo. Convincimenti che la letteratura contemporanea tende talvolta a racchiudere nel Silete theologi in munere alieno: espressione notissima vergata a conclusione del capitolo XII del I Libro del De iure belli, che necessita, per essere pienamente compresa, di essere inserita nel lungo percorso compiuto dal giurista di San Ginesio nell’arco di circa un ventennio.
Giuristi e teologi si confrontarono, dunque, su questioni che, fra XVI e XVII secolo, furono cruciali nel dibattito scientifico del Vecchio Continente, e che, in modi e forme sostanzialmente diverse da quel lontano passato, stanno tornando prepotentemente di grande attualità. Su di esse, pertanto, appare necessario tornare criticamente a riflettere, anche alla luce delle idee espresse da uno dei maggiori pensatori della prima Età moderna.
Interpretatio Prudentium , May 31, 2017
Con questo saggio riproduco, con cospicui ampliamenti e modifiche, quanto ebbi modo di esporre (c... more Con questo saggio riproduco, con cospicui ampliamenti e modifiche, quanto ebbi modo di esporre (con proiezione di immagini del ms.), nella Conferenza pubblica, organizzata dalla Civica Amministrazione di San Ginesio, patria del giurista, ed ivi tenuta, a Palazzo Onofri, il 19 settembre 2014. Per l’occasione avevo predisposto anche la trascrizione dei primi e dell’ultimo foglio dell’autografo gentiliano: testo che qui si pubblica in Appendice, dopo essere stato rivisto e approntato per l'edizione (Oxford, Bodleian Library, D’Orville 607, ff.1r-2v, 95v).
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https://www.thdulisboa.com/cinterpretatio-prudentium2
Il testo autografo del De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili è conservato in un manosc... more Il testo autografo del De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili è conservato in un manoscritto della Bodleian Library di Oxford ed è inedito. L’opera è stata scritta fra il 1580/1582 e il 1585, ma l’Autore l’ha rivista e modificata almeno fino al 1591. Il saggio presenta i primi risultati derivanti dalle lettura completa del testo soffermandosi, in particolare, sulle fonti (teologiche, patristiche, giuridiche, storiche, filosofiche e letterarie), fra le quali assumono un ruolo importante anche quelle della letteratura medievale ed umanistica (ad es. Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Iacopo Sannazari). Tutto ciò testimonia la vastissima cultura e la poliedrica attività scientifica del grande giurista e pensatore italiano, esule in Inghilterra per causa di religione. De papatu Romano Antichristo is preserved in a manuscript autograph at the Bodleian Library of Oxford and is still unpublished today. It is a work produced by Alberico Gentili in its first draft between 1580/1852 and 1585 and later amended by the author at least until 1591. The essay presents the first outcomes resulting from the complete reading of the text. In particular, it focuses on the very different sources (theological, patristic, juridical, historical, philosophical and literary), among which medieval and humanistic literature (e.g. Dante Alighieri, Francesco Petrarca and Iacopo Sannazari) plays an important role. This bears witness to the vast culture and multifaceted scientific activity of the great Italian jurist and thinker, who was exiled in England religionis causa. Le De papatu Romano Antichristo écrit par Alberico Gentili est conservé dans un manuscrit de la Bodleian Library à Oxford et est inédit. L'ouvrage a été écrit entre 1580/1582 et 1585, mais l'auteur l'a révisé et modifié au moins jusqu'en 1591. L'essai présente les premiers résultats issus de la lecture complète du texte, en se concentrant notamment sur les sources (théologiques, patristiques, juridiques, historiques, philosophiques et littéraires), parmi lesquels la littérature médiévale et humaniste joue également un rôle important (par exemple Franceso Petrarca et Iacopo Sannazari). Tout cela témoigne de la vaste culture et de l'activité scientifique multiforme du grand juriste et penseur italien, exilé en Angleterre à cause de la religion.
Nuova Rivista Storica, Nov 20, 2018
The author investigates Alberico Gentili’s thought about the relationship between law, theology a... more The author investigates Alberico Gentili’s thought about the relationship between law, theology and religion as well as the roles and competence of the theologian and the jurist respectively. Many of the Gentili’s works on these issues appeared between 1585 and 1593: De legationibus libri tres (1585), De iure belli Commentationes (1588-89), Commentatio ad legem III. Codicis de professoribus et medicis (1593). An epistolary controversy between Gentili and the puritan theologian John Rainolds over this topic occurred in the years 1593-1594. The correspondence, still preserved manuscript in the Corpus Christi College of Oxford, heralds the final Gentili’s position in the dispute, which will be completely expressed in the De iure belli (1598) and Book I of Disputationum de nuptiis libri VII (1601). The reading of these works and the manuscript sources allows us to grasp Gentili’s elaboration of a continuous line of thought that, over the years, leads to the full recognition of libertas religionis and, for this reason, to the unlawfulness of moving war religionis causa.
Rafael Domingo y John Withe, Jr. (eds.) Christianity and Global Law, Routledge, 2020
A prominent early modern Italian legal theorist and practicing lawyer, Alberico Gentili is regard... more A prominent early modern Italian legal theorist and practicing lawyer, Alberico Gentili is regarded, along with Francisco de Vitoria and Hugo Grotius, as one of the founders of the science of the modern law of nations (ius gentium) and a major figure in the development of international relations. He designed a solid and autonomous framework for the law of nations based on three pillars: the Greco-Roman idea of natural law, the Justinian compilation of Roman law, and the-then novel Bodinian notion of sovereignty as supreme, perpetual, and indivisible power.
Gentili freed the law of nations from excessive scholastic influences and theological importations, avoiding metaphysical developments and overly subtle dialectics. He tried to build a system based on practice and experience. His legal construction is more inductive from events, episodes, customs, and facts, than deductive from unchanged premises. Providing some new arguments, he removed religion as a valid reason for conflict and war, he advocated for the legitimacy of non-Christian regimes, especially the Ottomans, and he tried to fix the tenuous lines of separation between jurisprudence and theology and between the internal forum and external forum of canon law. Neither the pope nor the Roman Catholic Church has a place in Gentili’s systematic account. His world-famous saying—silete theologi in munere alieno! —commands the theologian not to be involved in other people’s business and was claimed centuries later by the jurisprudence of European public law to argue in favor of the secularization of the law, beyond the limits Gentili himself intended.
Historia et Ius. Rivista di storia giuridica , 2020
Alberico Gentili (1552-1608) arrives from Italy in England in 1580. In 1587 he becomes Regius pro... more Alberico Gentili (1552-1608) arrives from Italy in England in 1580. In 1587 he becomes Regius professor of civil law at Oxford. Some years later (15931594), he is involved in an epistolary controversy with the Puritan theologian John Rainolds. The manuscript with the unpublished letters, still preserved in the Corpus Christi College of Oxford, and already partially investigated, now is more widely studied by the author of this article. The text of the epistles heralds the final Gentili’s position in the dispute. His point of view will be completely expressed in the Disputationes duae: De actoribus et spectatoribus fabularum non notandis; De abusu mendacii (1599), and in the Liber I of De nuptiis (1601): three books in which Gentili reproduces with modifications and additions - as shown in this essay - parts of the text of his previous epistles.
Since his arrival in England (1580), Alberico Gentili had a dense correspondence with jurists, th... more Since his arrival in England (1580), Alberico Gentili had a dense correspondence with jurists, theologians and men of learning. Most of this correspondence was published in the Lectiones et epistolae (1583-84). This work, and mainly the slightly previous one (Dialogi, 1582), have often persuaded historiography to list him as a strenuous defender of mos italicus iura docendi and a strong opponent to the changes introduced by juridical humanism. The following years were dense of activity: Gentili gradually approached the humanist encyclopedism using not only the dictates of the Corpus iuris civilis and the Corpus iuris canonici, but also the knowledge acquired by carefully reading past and recent jurisprudence, as well as those disciplines established along the centuries (history, philology, philosophy, theology) which he had considered redundant in his early years as a jurist. This wide expertise represented the essential background knowledge of the iuris interpres in the mature Gentili.
Il "De papatu Romano Antichristo" di Alberico Gentili (San Ginesio 1552 – Londra 1608) è conserva... more Il "De papatu Romano Antichristo" di Alberico Gentili (San Ginesio 1552 – Londra 1608) è conservato nella Bodleian Library di Oxford (D’Orville 607, ff. 1r-95v) e rappresenta il più noto degli inediti del giurista di San Ginesio al quale, soprattutto a partire dal secolo scorso, gli studiosi hanno dedicato particolare attenzione. Nuove indagini sul manoscritto hanno dimostrato che, pur essendo stato originariamente redatto fra il 1580 e il 1585, quel testo era stato rivisto, corretto e integrato dallo stesso Gentili. Correzioni, aggiunte, appunti scritti dall’Autore almeno fino al 1591: una novità deducibile dalla lettura di alcuni appunti autografi vergati in uno dei primi fogli del manoscritto bodleiano – fogli originariamente destinati a restare bianchi – ove si fa rinvio, più volte, al "Tractatus criminalis" di Tiberio Deciani la cui "editio princeps" risale al 1590.
Per tentare di comprendere pienamente l’entità e la natura sostanziale di queste modifiche e annotazioni, e le ragioni per le quali il Gentili non giunse mai alla determinazione di completare e successivamente pubblicare il lavoro, occorreva tornare a studiare criticamente la fonte manoscritta nella sua interezza, ma soprattutto predisporne l’edizione critica: un evento sempre auspicato ma mai, fino ad ora, realizzato.
Il progetto, dopo oltre sei anni di intenso lavoro da parte di Giovanni Minnucci che, nel corso di questo lungo periodo, ha dato periodicamente conto dei risultati progressivamente raggiunti, è stato finalmente portato a compimento.
Composta di 24 "Assertiones", attraverso le quali l’A. intese dimostrare che l’Anticristo era da identificare nel Papato Romano, l’opera è corredata da un numero copiosissimo di allegazioni tratte dalla Sacra Scrittura, dalle opere dei Padri della Chiesa, da quelle teologiche, storiche, filosofiche, letterarie e giuridiche, individuate dal curatore, a pié di pagina, in un apposito apparato critico. In un secondo apparato, sempre a pié di pagina, vengono edite anche le numerose "additiones" che Gentili vergò nei margini e, talvolta, nelle interlinee del testo. Segue un’ "Appendice" nella quale si legge il testo, criticamente edito, degli appunti di lavoro che Gentili annotò nel frontespizio e nei fogli del manoscritto inizialmente destinati a restare bianchi.
In ragione della particolare natura del testo – un vero e proprio work in progress che Alberico Gentili non aveva mai concluso – l’edizione critica del De papatu Romano Antichristo, delle numerose additiones e dei cospicui appunti sparsi che ne caratterizzavano la stesura, era meritevole di essere accompagnata da un saggio introduttivo. Per una migliore comprensione dell’opera, e per una sua più compiuta, ancorché preliminare, illustrazione, Giovanni Minnucci ha ritenuto necessario soffermarsi sulle presumibili ragioni sottese alla decisione assunta da Gentili di voler affrontare il tema oggetto del suo lavoro e sulle fonti complessivamente utilizzate – avendo riguardo anche a quelle prive di esplicito rinvio – cercando di approfondire, allo stesso tempo, la natura delle additiones vergate nei margini e nelle interlinee, e le probabili motivazioni della sua mancata pubblicazione. Né potevano essere ignorate, infine, in ragione dei contenuti eminentemente teologici e giuridici dell’inedito, le idee che, in relazione ai rapporti fra diritto e teologia e fra coloro che quelle discipline professavano, il nostro Autore aveva espresso negli anni ai quali va fatta risalire la conclusione della prima redazione dell’opera e a quelli immediatamente seguenti, allorquando decideva di aggiornarla e modificarla. In questo periodo, com’è noto, si concretizzarono i prodromi di un vero e proprio scontro teorico, di natura politico-dottrinale, con i puritani inglesi e, più in particolare, con il teologo John Rainolds. Queste vicende, già note alla storiografia, erano suscettibili non solo di essere ripensate e approfondite alla luce della documentazione manoscritta che le attesta, ma anche nuovamente contestualizzate: proprio mentre la polemica iniziava ad accendersi per poi successivamente esplodere all’inizio degli anni Novanta del XVI secolo, Alberico stava attendendo alla scrittura e alla successiva revisione del De papatu. Temi e problemi già oggetto di studio da parte di Minnucci, che vengono qui ripresi, integrati, approfonditi e notevolmente ampliati nei Prolegomena che precedono l’edizione.
Giunto ad uno stadio avanzato di elaborazione, il De papatu Romano Antichristo attesta i forti dissensi che caratterizzarono la vicenda politica e religiosa europea in uno dei momenti più bui della sua storia millenaria, ed è contestualmente testimone della vastissima cultura e della poliedrica attività scientifica del grande giurista e pensatore italiano, esule in Inghilterra sin dal 1580 per la sua adesione alla Riforma, e regius professor di civil law a Oxford dal 1587.
Gli altri volumi pubblicati da Giovanni Minnucci per Monduzzi Editoriale: https://www.monduzzieditoriale.it/autori/giovanni-minnucci/
Pubbliche presentazioni dell'opera:
- 25 maggio 2019. Centro Internazionale di Studi Gentiliani
https://www.academia.edu/39092324/San_Ginesio_Macerata_._25_maggio_2019._Presentazione_delledizione_critica_del_De_Papatu_Romano_Antichiristo_a_cura_di_G._Minnucci_Milano_Monduzzi_ed._2018_._Interviene_il_curatore_dellopera_._Introduce_L._Lacch%C3%A9_Presidente_del_Centro_Internazionale_di_studi_Gentiliani
- 24 maggio 2019. Università di Macerata
https://www.academia.edu/39085749/MACERATA._24_maggio_2019._Presentazione_delledizione_critica_del_DE_PAPATU_ROMANO_ANTICHRISTO_di_Alberico_Gentili_1552-1608_Monduzzi_Milano_2018_curata_da_G.Minnucci_Universit%C3%A0_di_Siena_._Intervengono_il_curatore_e_V._Lavenia_Universit%C3%A0_di_Bologna_._Coordina_L._Lacch%C3%A9_Universit%C3%A0_di_Macerata_
- 15 aprile 2019. Università di Siena
https://www.academia.edu/38722037/Siena.15_aprile_2019._Lucia_Felici_e_Isabella_Gagliardi_presentano_ledizione_critica_del_De_papatu_Romano_Antichristo_curata_da_G._Minnucci_Milano_Monduzzi_ed._2018_ORE_11_00_Dipartimento_di_Scienze_Politiche_e_Internazionali_Via_Mattioli_10_-_Siena
Reviews:
Prof. Rafael Domingo Osle, forthcoming in Academia.edu, di prossima pubblicazione in “Journal of Law and Religion”
https://www.academia.edu/37414267/Book_Review_Giovanni_Minnucci_ed._Alberici_Gentilis_De_Papatu_Romano_Antichristo
Roberto Barzanti, “Toscanalibri”, 8 ottobre 2018 e “Giornale della Conferenza episcopale Toscana”
http://www.toscanalibri.it/it/news/chi-e-l-anticristo-il-papa-in-persona-dopo-cinquecento-anni-pubblicato-il-de-papatu-di-alberico-gentili_10499.html
Roberto Tomei, “Il foglietto della ricerca”, 20 settembre 2018
https://ilfoglietto.it/il-foglietto/6048-alberico-gentili-riformatore-italiano-nell-inghilterra-elisabettiana-il-papato-e-l-anticristo
Eugenio Gualandi, “sienanews”, 7 ottobre 2018
http://www.sienanews.it/toscana/siena/il-papa-e-lanticristo-dellapocalisse-di-s-giovanni-il-prof-minnucci-e-leresia-inedita/
Bruno Esposito, “La Civiltà Cattolica”, 20 ottobre/3 novembre 2018
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/rassegna-bibliografica-4040/
"Le Carte e la Storia", 2 (2018), pp. 123-124.
N. Ordine. Minnucci. De papatu. Corsera. La lettura 7.4.2019.
https://www.academia.edu/38737351/N._Ordine._Minnucci._De_papatu._Corsera._La_lettura_7.4.2019
S. Colavecchia, in Nuova Rivista Storica, Anno CII, Gennaio-Dicembre 2018
https://www.academia.edu/38722008/S._Colavecchia_Recensione_a_Alberici_Gentilis_De_papatu_Romano_antichristo_recognovit_e_codice_autographo_bodleiano_dOrville_607_G._Minnucci_Milano_Monduzzi_2018_in_Nuova_Rivista_Storica_Anno_CII_Gennaio-Dicembre_2018_Fascicoli_I-III
G. Voltolina, in "Ephemerides iuris canonici", 59/1 (2019), pp. 398-402
Michele Pepe, Annali del Dipartimento Jonico
https://www.academia.edu/40959178/M._Pepe_Recensione_a_Alberici_Gentilis_De_papatu_Romano_Antichristo_Recognovit_e_codice_autographo_bodleiano_DOrville_607_Giovanni_Minnucci_Milano_2018_in_Annali_del_Dipartimento_Jonico_VI_2018_pp._641-644
Sul nostro sito: https://www.monduzzieditoriale.it/libreria/gentilis-de-papatu-romano-antichristo/
“Teoria e Història do Direito. Revista”, , 2017
https://www.youtube.com/watch?v=hfILYaLofdw
http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/44/0216.pdf An unpublished speech of Alberico Genti... more http://www.centropgm.unifi.it/cache/quaderni/44/0216.pdf
An unpublished speech of Alberico Gentili to the Oxford scholars in defence of jurisprudence.
Several manuscripts of Alberico Gentili (S. Ginesio 1552 - London 1608) are conserved in the Bodleian Library in Oxford. In 1580 the Italian jurist, exiled for his adherence to the Reformation doctrine, arrived in England where in 1587 was appointed regius professor of civil law at Oxford University. Here, after the publication of Dialogi (1582) and Lectiones et epistolae (1583-1584), he ran into a number of problems, initially with Jean Hotman and the humanistic circles and later with the theological-puritan ones. The speech - which is published here in Appendix - is conserved in the Collection D'Orville 612 and has been written after 12 March 1594, at the end of a bitter controversy with the puritan theologian John Rainolds. The controversy had developed between 1593 and 1594 and it was about the competence of the jurist and the theologian. In it Gentili, besides defending himself from the accusation of being trico italicus, machiauelicus et athaeus, he also protects the good reasons of the iurisprudentia in the light of its long history and the merit of those who, over the centuries, had professed legal science.
Un discorso inedito di Alberico Gentili agli accademici di Oxford in difesa della "iurisprudentia".
Nella Bodleian Library di Oxford sono conservati numerosi manoscritti di Alberico Gentili (S. Ginesio 1552 – Londra 1608). Il giurista italiano, esule per la sua adesione alle dottrine della Riforma, giunge in Inghilterra nel 1580 dove, nel 1587, viene nominato regius professor of civil law. Qui, dopo la pubblicazione dei Dialogi (1582) e delle Lectiones et epistolae (1583-1584) incontra numerose difficoltà, dapprima con Jean Hotman e con alcuni ambienti umanistici, e successivamente con quelli teologici puritani. Il discorso che qui si pubblica in Appendice, è conservato nel Fondo D’Orville 612, e viene scritto dopo il 12 marzo 1594, al termine di un’aspra polemica con il teologo puritano John Rainolds, che si era sviluppata fra 1593 e 1594 circa le competenze del giurista e del teologo. In essa Gentili, oltre a difendere sé stesso dalle accuse di “trico italicus, machiauelicus et athaeus”, difende le buone ragioni del diritto alla luce della sua lunghissima storia e del valore di coloro che, nel corso dei secoli, avevano professato la scienza giuridica.
SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il testo manoscritto: sua presumibile datazione. - 3. Alberico indic... more SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il testo manoscritto: sua presumibile datazione. - 3. Alberico indica al padre i testi agostiniani relativi all’origine dell’anima. - 4. I quattro Sonetti già noti di Alberico Gentili. - 5. Una contestualizzazione storica: la polemica diritto-teologia negli anni 1593/1594. - 6. Il Sonetto inedito alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra: le probabili ragioni della sua redazione. - Appendice.
ABSTRACT: The Bodleian Library in Oxford, MS. D’Orville 617, conserves the draft of a letter written by Alberico Gentili to his father Matteo probably on 18th September 1592.
In the letter Alberico shows to the father the Augustinian texts about the origin of the soul: an issue probably debated within the religious and academic circles of London. In the same letter Alberico sends the text of a sonnet dedicated to Queen Elizabeth I, giving a further demonstration of the devotion that he feels towards the Sovereign. Indeed, she received him in 1580 when he was exile and in 1587 appointed him as Regius Professor of Civil Law at Oxford.
Il saggio intende dimostrare che, subito dopo la pubblicazione, da parte di Alberico Gentili, dei... more Il saggio intende dimostrare che, subito dopo la pubblicazione, da parte di Alberico Gentili, dei De iuris interpretibus Dialogi sex (1582) e delle Lectiones et Epistolae (1583-1584) i rapporti fra Jean Hotman e il giurista di San Ginesio divennero molto difficili e burrascosi. Lo dimostrano alcune epistole scritte da Hotman ad autorevoli giuristi (ad es. Bodin), e ad alcuni umanisti (Bergmann, Payne, Cuffe, Th. Savile) contenenti critiche molto dure e severe ai Dialogi gentiliani. Malgrado ciò, e malgrado le opposizioni dei puritani, Gentili riuscirà ad ottenere la cattedra di Civil Law a Oxford.Il saggio contiene anche notizie circa il tentativo compiuto, dal Gentili, di ottenere un insegnamento a Tubinga nel 1580.
in The Formation and Transmission of Western Legal Culture, 150 Books that made the Law in the Ag... more in The Formation and Transmission of Western Legal Culture, 150 Books that made the Law in the Age of Printing, edd. S. Dauchy, G. Martyn, A. Musson, H. Pihlajamäki, A. Wijffels (Studies in the History of Law and Justice, 7; Springer ed. 2016), pp. 149-152, nu. 42
Since his arrival in England (1580), Alberico Gentili had a dense correspondence with jurists, th... more Since his arrival in England (1580), Alberico Gentili had a dense correspondence with jurists, theologians, men of learning. In this epistolary relation they raised juridical issues. Most of this correspondence was published in London, between 1583-84, in Lectionum et epistolarum quae ad ius civile pertinent libri I-IV. This work, and mainly the slightly previous one titled De iuris interpretibus dialogi sex, (Londini 1582), have often persuaded historiography to list him as a strenuous defender of mos italicus iura docendi and a strong opponent to the changes introduced by juridical humanism. The following years were dense of activity and Gentili gradually approached the humanist ideas of the encyclopedia: the postulate of Corpus iuris civilis and Corpus iuris canonici, plus the knowledge acquired by carefully reading past and recent jurisprudence, as well as all those disciplines established along the centuries (history, philology, philosophy, theology) that he had considered redundant in his early years as a jurist, represented the essential background knowledge of the iuris interpres in the mature Gentili. Liber I “qui est de interprete” of the Disputationum de nuptiis libri VII (1601), Disputationes De libris iuris canonici and De libris iuris civilis (1605) are all evidence of this profound change. Strenuous defender of the unique role of interpreting the law, identified in the authentic normative precept, at the same time Gentili is a careful and accurate protagonist of the new methodology of the humanities
Alberico Gentili (San Ginesio, 1552 – Londra, 1608), uno dei maggiori giuristi della prima Età Mo... more Alberico Gentili (San Ginesio, 1552 – Londra, 1608), uno dei maggiori giuristi della prima Età Moderna, è ritenuto uno dei padri fondatori del diritto internazionale moderno. Perseguitato in patria per la sua adesione alle dottrine riformate, esule in Inghilterra dove ottiene la nomina a regius professor di civil law presso l’Università di Oxford (1587-1608), il Gentili dedica la sua riflessione al ruolo del giurista, in un momento di passaggio fra la tradizione del Diritto Comune e l’affermarsi degli Stati nazionali, in un ambiente, quello dell’Inghilterra elisabettiana, dalla peculiare tradizione giuridica. La severa critica dell’intolleranza religiosa; l’individuazione di una linea di demarcazione fra lo spirituale e il temporale, e delle corrispondenti rispettive competenze del teologo e del giurista profondamente diversa da quella dell’Età medievale; il ricorso, attraverso un continuo sforzo interpretativo, ai principii del diritto naturale inteso come complesso di regole di giustizia e di valori etico-sociali universali, ora fondati sulla razionalità umana, senza ignorare il lascito di sapienza giuridica che deriva dai Corpora iuris (dei quali si occupa anche sotto il profilo filologico) e dal lavoro interpretativo della dottrina, ma anche dalla lettura delle fonti letterarie, storiche, filosofiche, teologiche e patristiche, costituiscono alcune delle basi teoriche sulle quali si inizia a costruire l’Europa moderna. E Gentili ne è pienamente partecipe da giurista totalmente immerso nelle vicende della storia, ed attento ai suoi continui e profondissimi mutamenti. Strenuo difensore della funzione insostituibile dell’interprete del diritto identificato nell’autentico precetto normativo – e questo lo caratterizza, pur nelle mutate condizioni politiche, come appartenente alla vecchia scuola – allo stesso tempo egli è attento e sensibilissimo protagonista della nuova metodologia umanistica protesa alla storicizzazione del diritto in quanto espressione nel tempo e nello spazio della razionalità che determina l’intelligente comprensione e applicazione delle norme e dell’intero ordinamento.
Alberico Gentili (San Ginesio 1552 – Londra 1608). Giurista di fama, esule in Inghilterra nel 158... more Alberico Gentili (San Ginesio 1552 – Londra 1608). Giurista di fama, esule in Inghilterra nel 1580 per motivi religiosi e regius professor di civil law a Oxford dal 1587, il Gentili è noto alla letteratura specialistica soprattutto per aver pubblicato, in particolare, i De iuris interpretibus Dialogi sex (1582), e i De iure belli libri tres (1598): due opere che hanno spesso indotto gli studiosi a considerarlo, rispettivamente, come uno strenuo difensore del “mos italicus iura docendi” e uno dei padri fondatori del diritto internazionale moderno.
Le carte manoscritte del giurista italiano sono conservate presso la Bodleian Library di Oxford: carte che fino ad oggi risultano solo molto parzialmente esplorate. Nel fondo D’Orville 610, ff. 59r-69v, è conservato l’autografo, sicuramente risalente all’ultimo decennio del ‘500, che oggi viene criticamente ed integralmente edito nelle ultime pagine del volume (Appendice, pp. 169-206).
Il testo è preceduto da un’ampia illustrazione dell’opera (pp. 1-167). Si tratta di un vero e proprio Commentario nel quale il giurista illustra il Libro IX titolo IX del Codice giustinianeo: adulterio, stupro (inteso come relazione con una “virgo” o una “vidua”), lenocinio, disparità di trattamento fra coniugi in relazione ai reati sopra indicati, status processuale della donna, pene da irrogare agli adulteri, sono i temi che il giurista affronta alla luce del dettato della legislazione romano-giustinianea, e della letteratura che per secoli se n’è occupata avendo particolare riguardo, non solo alla dottrina civilistica, ma anche alla canonistica, al pensiero dei Padri della Chiesa ed ai maggiori umanisti del XVI secolo fra i quali il Cuiacio che il Gentili aveva aspramente criticato nei Dialogi del 1582.
Senza rinnegare quanto aveva teorizzato all’inizio degli anni Ottanta del XVI secolo, nel prosieguo della sua attività scientifica il giurista di San Ginesio ricongiunge i frutti copiosi delle Scuole dei Glossatori e dei Commentatori, con le nuove esigenze e le indiscutibili acquisizioni dottrinali dovute ai grandi giuristi umanisti, nel tentativo di ricercare un nuovo percorso tra la conservazione del grande patrimonio dottrinale dell’età intermedia e le esigenze di rinnovamento proprie del XVI secolo. È una novità che deve fa riflettere sull’opportunità di dover necessariamente collocare Alberico Gentili in una delle sue scuole (bartolisti e umanisti) che caratterizzarono un’epoca importante della storia giuridica europea.
Renaissance Quarterly, 1990
The Legal History Review, 2008
Edizione, in regesto, dei verbali di laurea dello Studio senese della fine del XV secol
Tijdschrift voor Rechtsgeschiedenis / Revue d'Histoire du Droit / The Legal History Review, 2001
Studio del pensiero dei glossatori canonisti d'oltralpe in relazione alla processuale femminil
Rafael Domingo and John Witte, Jr. (eds.), Routledge, 2020
This volume explores the interaction between Christianity and the challenges and principles of gl... more This volume explores the interaction between Christianity and the challenges and principles of global law. By “global law,” we mean the emerging common law of humanity that transcends both the law of individual states and the international law between and among nations and regions. This volume presents freshly commissioned chapters by two dozen leading jurists, theologians, philosophers, political scientists, historians, and social scientists from North America, Europe, South Africa, and Australia.The chapters reflect the provisional, experimental, and sometimes controversial discourse about global law today.
Orazio Condorelli and Rafael Domingo (eds.), Routledge, 2020
Firmly rooted on Roman and Canon law, Italian legal culture, from the Middle Ages to our day, has... more Firmly rooted on Roman and Canon law, Italian legal culture, from the Middle Ages to our day, has had an impressive influence on the civil law tradition, and it is rightly regarded as “the cradle of the European legal culture.” Along with the Justinian’s compilation, the US Constitution, and the French Civil Code, the Decretum of Master Gratian or the so-called Glossa ordinaria of Accursius are one of the few legal sources that have influenced the entire world for centuries.
This volume explores a millennium-long story of law and religion in Italy through a series of 26 biographical chapters. The chapters range from the first Italian civilians and canonists, Irnerius and Gratian in the early twelfth century, to the leading architect of the Second Vatican Council, Pope Paul VI. Between these two book ends, this volume offers notable case studies of familiar civilians like Bartolo, Baldo, and Gentili and familiar canonists like Hostiensis, Panormitanus, and Gasparri but also a number of other jurists in the broadest sense who deserve much more attention especially outside of Italy.
All chapters have been written by distinguished legal scholars and historians from Italy and around the world. This diversity of international and methodological perspectives gives the volume its unique character; it will appeal to scholars, lawyers, and students interested in the interplay between religion and law in the era of globalization.
Rivista di Storia del diritto italiano, 2021
IUS CANONICUM / VOL. 62 , 2022
IUS ECCLESIAE XXXIII/2, 2021
Giornale di storia costituzionale 43/1 , 2022
Nuova Rivista Storica CVI Fasc. 1, 2022
Journal of Law and Religion, , 2019
Nuova Rivista Storica, 2018
La Civiltà Cattolica, 4040 (2018), pp. 201-203, 2018
https://www.youtube.com/watch?v=\_QLvsqVTMZ0&list=PLuCbIv4WGiXqQMGjP1q-UKRxiICCyyQMf&index=6
https://www.youtube.com/watch?v=2oxowl\_jOdA&list=PLuCbIv4WGiXqQMGjP1q-UKRxiICCyyQMf&index=8&t=5s
Marilena Caciorgna, Siena. Il Pavimento del Duomo; Studi per la città di Montalcino a cura di Ger... more Marilena Caciorgna, Siena. Il Pavimento del Duomo; Studi per la città di Montalcino a cura di Gerardo Nicolosi e Mario Marrocchi; Il Palazzo Bichi Ruspoli all'Arco de' Rossi. Un frammento di città in continua trasformazione a cura di Carlo Nepi - Venerdì 9 settembre 2022, ore 18 Salone dei Concerti del Palazzo Chigi Saracini -
Interverrà il prof. Giovanni Minnucci Rettore dell'Opera della Metropolitana.
Saranno presenti gli Autori
L'Università per stranieri di Siena, in collaborazione con l'Opera della Metropolitana di Siena, ... more L'Università per stranieri di Siena, in collaborazione con l'Opera della Metropolitana di Siena, organizza corsi di Alta Formazione dedicati all'arte italiana tra Medioevo e Rinascimento.
L’Università per Stranieri di Siena e l’Opera della Metropolitana di Siena hanno il piacere di an... more L’Università per Stranieri di Siena e l’Opera della Metropolitana di Siena hanno il piacere
di annunciare il primo seminario di formazione sugli archivi religiosi locali e sulla storia
religiosa, seminario che si terrà a Siena dal 3 al 7 ottobre 2022.
Gli incontri serali saranno introdotti da un breve intervento musicale a cura degli allievi dell'... more Gli incontri serali saranno introdotti da un breve intervento musicale a cura degli allievi dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Rinaldo Franci". Tutti gli eventi sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti.
https://www.youtube.com/watch?v=ZAv3\_Tgv9rM
https://www.youtube.com/watch?v=j8laCrV3zPA
https://www.youtube.com/watch?v=3ayTERIS0ws&list=PLuCbIv4WGiXqQMGjP1q-UKRxiICCyyQMf&index=14&t=741s
Registrazione della presentazione su YOUTUBE https://www.youtube.com/watch?v=QAm5MyIsYFs
Giovedì 10 febbraio alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (Via di Città, 7... more Giovedì 10 febbraio alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi (Via di Città, 75) Michele Pellegrini e Giovanni Minnucci presentano il volume Contro frate Bernardino da Siena. Processi al maestro Amedeo Landi (Milano 1437-1447), a cura di Marina Benedetti e Tiziana Danelli (Milano, Milano University Press, 2021).
Nella Milano dei mercanti del Broletto il maestro d'abaco Amedeo Landi si trova coinvolto in uno scontro con il famoso frate dell'Osservanza minoritica Bernardino da Siena che, nel 1437, lo accusa di eresia durante una predica pubblica.
Importanti rinvenimenti di documentazione giudiziario-inquisitoriale permettono la ricostruzione del vivace contesto (religioso, economico, politico) cittadino dell'epoca attraverso una vicenda che interseca il processo di canonizzazione di frate Bernardino da Siena e l'azione dei tribunali vescovile ed inquisitoriale in una affascinante ‘avventura documentaria’.
«Flammis, flammis libros spurcissimos barbarorum, non solum impiissimos Antichristi». Lutero, il ... more «Flammis, flammis libros spurcissimos barbarorum, non solum impiissimos Antichristi». Lutero, il diritto canonico, i giuristi protestanti, e uno sguardo all’Inghilterra elisabettiana di fine XVI secolo
Un manoscritto stupefacente, illustrazioni vivaci e coloratissime, una storia avventurosa e terri... more Un manoscritto stupefacente, illustrazioni vivaci e coloratissime, una storia avventurosa e terribile. E' il De Magno Schismate, una cronaca quattrocentesca dello Scisma d'Occidente custodita a Parma presso la Biblioteca Palatina. Il 30 novembre ne parlano Paola Cirani, Andrea Errera, Giusi Zanichelli, Francesco Rocco Rossi e Mario Prignano. Chairman Giovanni Minnucci.
presentazione Contro frate bernardino da Siena. I processi al maestro Amedeo landi
LECTIO 9th International Conference: True Warriors? Negotiating Dissent in the Intellectual Debate (c. 1100-1700)., 2019
* Si riproduce, fedelmente, dopo averlo corredato di un essenziale apparato di note, il testo del... more * Si riproduce, fedelmente, dopo averlo corredato di un essenziale apparato di note, il testo del discorso introduttivo tenuto il 14 marzo 2015, a Roccasecca, nella Chiesa di Santa Margherita, in occasione della seduta inaugurale del Convegno Dai primi agli ultimi giorni di Tommaso d’Aquino (Roccasecca-Fossanova 14-15 marzo 2015).. Il testo è rimasto inedito ed è stato parzialmente riutilizzato in altra sede.
Sabato 15 luglio, ore 17.00, presso il museo dell’Abbazia del SS. Salvatore, la professoressa Mic... more Sabato 15 luglio, ore 17.00, presso il museo dell’Abbazia del SS. Salvatore, la professoressa Michèle Kahn Spike, docente alla Marshall–Wythe School of Law presso la William & Mary Law School (la più antica scuola di diritto degli Stati Uniti d’America, con sede a Williamsburg, Virginia), terrà una conferenza intitolata: “Matilda di Canossa e Pepo legis doctor: il rinnovo dei libri di diritto compilati dall'imperatore Giustiniano”. Introduce il professor Giovanni Minnucci (Università di Siena) con un intervento su “L’importanza della riscoperta del diritto romano nell’età medievale”.
https://www.youtube.com/watch?v=2TM8imxbjwM
Important and controversial themes concerning the birth and the death of Thomas Aquinas will be d... more Important and controversial themes concerning the birth and the death of Thomas Aquinas will be discussed at the Conference
Contributi di R. Farina, P. Catalano, C. Frova, J. Théry, F. Liotta, G. Minnucci, G.B. Varnier, G... more Contributi di R. Farina, P. Catalano, C. Frova, J. Théry, F. Liotta, G. Minnucci, G.B. Varnier, G. Dalla Torre. Prefazione di W. Brandmueller
Contributo Minnucci:
Con un discorso introduttivo di G. Minnucci, curatore del volume, sulle ragioni della "Giornata d... more Con un discorso introduttivo di G. Minnucci, curatore del volume, sulle ragioni della "Giornata di studi" e su alcune vicende biografiche del Ceci poco note, con relazioni di F. Colao, Luigi Ceci e il problema della riforma universitaria: 1883-1914; F. M. Dovetto, Luigi Ceci linguista, studioso della giurisprudenza romana antica; A. Boezi, Luigi Ceci e la scuola di latino.
The Journal of Ecclesiastical History, 1986
The Legal History Review, 1998
The Legal History Review, 2002
No Abstract
Eco delle Missioni, Marzo 2015
eco delle missioni, 2005
http://www.ecodellemissioni.it/wp2/wp-content/uploads/2013/01/0503.pdf
eco delle missioni, 2005
http://www.ecodellemissioni.it/wp2/wp-content/uploads/2013/01/0506.pdf
ECO DELLE MISSIONI. Dicembre 2005, 2005
Eco delle Missioni, Ottobre 2005, pp. 16-19 Acqua è vita..., 2005
http://www.ecodellemissioni.it/wp2/wp-content/uploads/2013/01/0510.pdf
Eco delle missioni. Giugno 2006
ECO DELLE MISSIONI. Giugno., 2013
Summer School, 2023
L’Università per Stranieri di Siena, in collaborazione con l’Opera della Metropolitana di Siena,... more L’Università per Stranieri di Siena, in collaborazione con l’Opera della Metropolitana di Siena, organizza corsi di Alta Formazione dedicati all’arte italiana tra Medioevo e Rinascimento.
Concepito secondo il modello seminariale, il corso unisce lezioni frontali a visite sul territorio - di collezioni pubbliche e private - pensate come momento di verifica sul campo degli argomenti discussi in aula. Con un approccio dinamico che faccia dialogare l’analisi stilistico-formale con lo studio delle peculiarità materiali delle opere, l’obiettivo della summer school è quello di indagare la genesi e la diffusione della pala quadra all’antica, che a partire dalle prime elaborazioni fiorentine degli anni trenta del Quattrocento si affermò progressivamente anche fuori dalla Toscana...
Presentazione del libro di GIOVANNI MINNUCCI Diritto e teologia nell'Inghilterra elisabettiana. L... more Presentazione del libro di GIOVANNI MINNUCCI Diritto e teologia nell'Inghilterra elisabettiana. L'epistolario Gentili-Rainolds (1593-1594), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2021.
Intervengono: Paolo Carta (Università di Trento) e Alberto Clerici (Università Unicusano).
Modera: Tiziana Provvidera (University College London)
Sarà presente l'autore