Teoria Politica Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

To analytically refute the thesis of Axel Honneth on the Cornelius Castoriadis' concept of revolution allows to identify different ideas of revolution that mark his philosophical-political horizon. After the publication of his main book, "The Imaginary Institution of Society" (1975), Castoriadis distinguishes the ideas of Social-historical and human autonomy to prevent building a political ontology. On this basis, he affirms a new idea of revolution at the beginning of the decade of 80: revolution is a general and instituting political practice. At the base of the "Project of Autonomy" there is Politics, understood as a social-historical creation that establishes autonomy on a collective level. Through a precise analysis of his thesis, we can affirm that this idea can be expressed by the concept of "political creation", and we can highlight it is based on the philosophical category of anthropological transformation. Despite its validity, the idea of "political creation" must be rethought. Se ci soffermiamo su alcuni pensatori considerati minori nel secolo scorso, si può concludere che la riflessione sulla rivoluzione non ha smesso di rappresentare l'oggetto di un dibattito prolifico. È il caso di Cornelius Castoriadis, filosofo politico che ha dedicato tutta la sua esistenza, e non solo l'impegno intellettuale, a elaborare a una nuova visione della rivoluzione. L'obiettivo del presente saggio critico è triplice: 1) superare l'interpretazione del concetto castoriadisiano di rivoluzione avanzata da Axel Honneth; 2) ricostruire le diverse idee di rivoluzione che il filosofo greco-francese assume nel tempo; 3) capire in che misura si possa assumere e usare l'idea di rivoluzione dedotta dal "Castoriadis maturo" (la creazione politica), per metterla a disposizione della discussione attuale. Link con la versione definitiva: https://ipk.uni-greifswald.de/storages/uni-greifswald/fakultaet/phil/ipk/Mitarbeiter/PoWi/Lehrstuhl_Politische_Theorie/Tropos_Prime_Bozze_trimcev.pdf

Law and nature. The case of H.L.A. Hart - Hart is one of the most prominent philosophers of law of the last century. Published in 1961, his book The Concept of Law has influenced many of the leading figures in contemporary legal theory. Hart held the Chair of Jurisprudence at Oxford University from 1952 until 1968 and he chose Ronald Dworkin as his successor. In his last book Diritto e natura. H.L.A. e la filosofia di Oxford, Mario Ricciardi takes the uneasy relationship between the two philosophers as the starting point of his inquiry and claims that Dworkin's critique of Hart's legal theory has misinterpreted many relevant aspects of Hart's approach to law. As a result, many scholars have paid little attention to the cultural and philosophical background of Hart's work. In particular, Ricciardi suggests that, in this work, Hart uses a specific notion of analysis, namely connective analysis, which Gilbert Ryle and Peter F. Strawson had opposed to the decompositive one. Such a reading of The Concept of Law generates a new understanding of the role played by the minimum content of natural law in Hart's legal theory.

- by Carolina Gasparoli
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- Teoria Politica
- by Giulia Sissa
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- History, Ancient History, Intellectual History, Cultural History
- by Seba Aedla
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- Crisis, Teoria Politica, Mercado, Neoliberalismo

Hobbes’s political philosophy starts from a number of premises that are supposed to be self-evident, supplemented by various observations from experience. These statements are examined critically and in their interrelatedness in order to find out to what extent Hobbes provides a convincing system of thought. The importance of the basis of man’s actions, his self-interest, is inquired, since it serves as the basis of his practical philosophy. After this, Hobbes’s views on ‘moral’ notions are expounded. As it turns out, Hobbes maintains a number of concepts that have such a connotation, but interprets these in a specific way. The article is concluded with a modest systematic reconstruction of Hobbes’s main thoughts in practical philosophy.

- by Jasper Doomen
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- Law, Jurisprudence, Constitutional Law, Civil Law

The status of ‘international law’ is examined critically. In the first section, the basis of (national) legislation is described. This consists of an inquiry into a credible meaning of ‘natural law’. It is focused on the question whether universal principles exist and, if so, of what kind. Section 2 deals with the issue of enforcement. National legislation invariably realizes this, but this is not obvious at the international level. Section 3 deals with human rights. It is discussed whether their presence points to the existence of ‘international law’. To this end, a possible reason for these rights to have developed is expounded.

- by Jasper Doomen
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- Business, Law, Jurisprudence, Comparative Law

... L'implosione della democrazia globalizzata. Autores: Alfio Mastropaolo; Localización: Teoria politica, ISSN 0394-1248, n. 2-3, 2003 , págs. 171-197. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. Acceso de usuarios... more

- by Alfio Mastropaolo
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- Teoria Politica

NAPOLI Guido DʼAgostino Napoli. Ritratto di città lungo i 2500 anni della sua storia [9] ECONOMIA E SOCIETAS tefania De Simone Il clima organizzativo e la soddisfazione lavorativa in sanità [83] Pierluigi Frattasi Espansione e sviluppo dellʼindustria aerospaziale campana negli anni ʼ70 del Novecento [95] Pierluigi Frattasi La ristrutturazione industriale negli anni ʼ70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane [120] VIAGGIO NELLA DEMOCRAZIA «SOSPESA» Francesco Soverina Le lesioni della democrazia nellʼItalia repubblicana [143] Mario Rovinello Misteri e misfatti dellʼItalia repubblicana attraverso il linguaggio del cinema. Unʼesperienza didattica [159] PROTAGONISTI: ERNESTO ROSSI Felicio Corvese In ricordo di Ernesto Rossi [178] Diego Lazzarich Per una critica del capitalismo. La via social-liberale di Ernesto Rossi [182] Salvatore Lucchese Ernesto Rossi interprete di Gaetano Salvemini: implicazioni filosofico-educative [200] Simonetta Michelotti Ernesto Rossi pubblicista. «Contro i gangsters dellʼeconomia e della politica internazionale» [207] Gaetano Pecora Ernesto Rossi, «pazzo malinconico» [231] NOTE E RECENSIONI Laura Capobianco Agi Berta, Confini incerti [247] Guido DʼAgostino La ʻstoriaʼ di come nasce una Storia (a proposito della nuova Storia di Campagna) [249] Guido DʼAgostino Vittorio Silvestrini, Tessere del mio mosaico. Scienza e sogni di un fisico irrequieto [254] Sud e Nord nel Mondo 2 MERIDIONE Raffaele Messina A Posillipo i nuovi approdi del noir napoletano. Le «api randage» di Angelo Petrella [256] Raffaele Messina Le infiltrazioni camorristiche nellʼeconomia legale. Un percorso di letture a partire da Fuoco su Napoli [264] Mario Rovinello Antonio Piscitelli, Zacinto mia [268] Mario Rovinello Roberto Todisco, Pareva un destino [270] Apollonia Striano Almerigo Realfonzo, I giorni della libertà. Dalle Quattro Giornate di Napoli alla Repubblica dellʼOssola, a Milano liberata [270] Eusapia Tarricone Franco Molfese, Storia del brigantaggio dopo lʼUnità [272] Eusapia Tarricone La memoria, la verità e la storia attraverso la voce di due partigiani [277] Sommario Sud e Nord nel Mondo 3 MERIDIONE Per una critica del capitalismo. La via social-liberale di Ernesto Rossi DIEGO LAZZARICH Per una critica del capitalismo Sud e Nord nel Mondo Per una critica del capitalismo Sud e Nord nel Mondo

- by Diego Lazzarich
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- History of Political Thought, Socialismo, Teoria Politica, Liberalismo
- by Victor C
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- Crisis, Teoria Politica, Mercado, Neoliberalismo

Il 3 novembre del 2002 un missile americano centrava nello Yemen la vettura su cui si trovavano sei presunti seguaci di al Qaeda, tra i quali Qaed Salim Sinan al-Harethi, che l'intelligence degli Stati Uniti indicava tra i quindici uomini più importanti dell'organizzazione di Osama Bin Laden. La Cia, che aveva organizzato l'esecuzione mirata, non sapeva però che sull'auto viaggiava anche Kamal Derwish un cittadino yemenita-americano morto assieme ad Harethi e agli altri 4 yemeniti. Condoleeza Rice, consigliere per la sicurezza della Casa Bianca, dichiarò dopo l'attacco che la pratica rientrava in quelle ritenute accettabili a livello costituzionale. Da questo tipo di dichiarazioni si può concludere che sotto l'amministrazione Bush, impegnata a combattere la guerra globale contro il terrorismo, elementi di organizzazioni terroristiche e cittadini americani che collaborino con queste possono essere legittimamente colpiti da "uccisioni mirate"(targeted killings). Alcuni costituzionalisti americani e gli esperti di diritto internazionale bellico 1 sostengono che la definizione dei legittimi obiettivi di guerra da parte dell'amministrazione Bush è assai problematica e facilmente soggetta alle più contrastate interpretazioni. Diversamente dai nemici delle guerre del passato, i membri di al Qaeda non indossano uniformi e non sono sotto l'autorità di un esercito straniero. Il loro modo di fare la guerra agli Stati Uniti, se si eccettua il caso del recente conflitto in Afghanistan, è diverso e più insidioso. Sia l'amministrazione Bush che al Qaeda hanno dichiarato l'intero mondo un "campo di battaglia", così l'attacco da parte della Cia in Yemen nel novembre del 2002 non sarebbe altro che "un'operazione in una zona di guerra". Secondo Scott Silliman, direttore del Duke University's Center on Law, Ethics and National Security, questa definizione rappresenta l'aspetto più vulnerabile dell'intera questione. Seguendo questa direzione si potrebbe legittimamente lanciare un attacco missilistico mirato contro un'automobile a Washington. Le stesse organizzazioni per i diritti umani si sono divise in merito all'operazione della Cia in Yemen: Amnesty International ha condannato l'attacco mentre Human Rights Watch lo ha definito un legittimo atto di guerra 2 . Kenneth Roth, il Direttore esecutivo dell'organizzazione, ha dichiarato al prestigioso settimanale ebraico «Forward» che il cuore del problema è lo stabilire quando è appropriato considerare qualcuno come un "nemico combattente" piuttosto che come un "sospetto criminale". Roth ha poi proseguito sostenendo che nel caso si tratti di un "nemico combattente" è possibile sparare. Amnesty International ha invece reagito con una lettera a Bush che sottolineava come gli Stati Uniti stessero pericolosamente scivolando verso le "esecuzioni extragiudiziarie": i criminali yemeniti erano sospetti ma sono stati uccisi piuttosto che arrestati. Queste uccisioni sarebbero dunque difficilmente giustificabili dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite poiché non ci si trovava in presenza di un imminente attacco alla sicurezza degli Stati Uniti così come richiesto dall'articolo per autorizzare una "mossa preventiva". I poteri conferiti al presidente americano dopo gli avvenimenti dell'11 settembre, gli consentono di definire chi è un "nemico combattente" e non ne limitano la caccia al solo Afghanistan. Gli Stati Uniti si erano però avviati verso le "esecuzioni mirate" già quando le condanne nei confronti della 1 Il diritto internazionale di guerra, o diritto bellico, viene anche definito come diritto dei conflitti armati a carattere internazionale. Condizione essenziale perché si possano applicare le norme di diritto bellico è la sussistenza di un rapporto di belligeranza. "Le Convenzioni di Ginevra del 1949, quella dell'Aia del 1954 ed il I Protocollo addizionale del 1977 individuano nella guerra o nel conflitto armato il momento a partire dal quale le norme ivi contenute trovano applicazione […] A parte il caso in verità raro, in cui la guerra venga 'dichiarata' conformemente all'art. 1 della III Convenzione dell'Aja sull'apertura delle ostilità, è difficile stabilire con certezza il dies a quo.

- by paolo di motoli
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- Teoria Politica
- by Diego Lazzarich
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- Teoría Política, Teoria Politica, Filosofia Politica, Storia Contemporanea

Tomando como hilo conductor la metáfora del escenario que Marx usa para comprender la política, en la primera parte interrogamos los textos sobre el lugar de la acción política en diálogo con las lecturas economicistas de Marx. Marx representa la política como un teatro, pero de ello no se sigue que la relegue a un lugar secundario. aunque la acción se produce en medio de constricciones legadas por el pasado y por la lucha de clases, no olvida que también tiene un margen considerable de contingencia. en la segunda parte, examinamos lo que, siguiendo con la metáfora del escenario, podrían denominarse los “personajes” y sus “libretos”, es decir, la forma como Marx conceptualiza los sujetos que hacen presencia en la escena política y los pro- blemas que plantea la representación de sus intereses. estos personajes son las clases, las fracciones de clase y los partidos, definidos tanto en función de sus intereses objetivos como de sus luchas. entre estos intereses (libreto) y su representación existe un hiato, que hace que los representantes tengan cierto margen de maniobra para reformular (improvisar) los intereses de acuerdo a las relaciones de poder. Finalmente, estudiamos la “puesta en escena”, concentrándonos en dos aspectos sustantivos del análisis político de Marx: el poder y las formas de gobierno. en los textos estudiados encontramos varias categorías de poder –efectivo, moral, social, político- y un análisis del poder concebido como relación de fuerzas entre clases. también examinamos la forma como Marx conceptualiza las formas de gobierno de acuerdo a los intereses materiales que dominan en cada una de ellas.

- by Edwin Cruz Rodríguez
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- Political Philosophy, Political Theory, Marxism, Political Science
- by Luiz Augusto Campos
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- Teoria politica contemporánea, Teoria Politica

La fortuna polacca di Curzio Malaparte negli anni Trenta del Novecento si limitò in effetti ai suoi famosi saggi storiograffci scritti in francese e si situò prevalentemente in un contesto politico. Sorprende l’immediatezza della ricezione e la scala dell’impatto pubblicistico di Technique du coup d’État e Le bonhomme Lénine, che furono ampiamente accolti e analizzati in tutti gli ambienti politici della Polonia tra le due guerre. Le reazioni variavano dall’entusiasmo dei periodici di endecja alle polemiche moderate dei socialisti, fino all’attacco frontale della stampa progovernativa. L’estrema destra polacca intuì in Malaparte un suo fratello spirituale: lo credeva antisemita e apologeta del fascismo, anche se sembra che i pubblicisti vicini alla Democrazia Nazionale conoscessero le opere malapartiane solo indirettamente, dalle recensioni giornalistiche.

O artigo procura responder filosoficamente à pergunta formulada no título, argumentando que esta não passa de uma falácia do falso dilema, pois não obstante os filósofos poderem individualmente ser de esquerda ou de direita, assim como as suas respetivas filosofias políticas, quando as tiverem, a filosofia em si mesma não deve ser colocada em nenhum dos dois campos políticos nem como tal ser identificada.

- by João Carlos Silva
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- Political Philosophy, Political Theory, Political Science, Teoría Política
- by Lucilla G Moliterno
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- Referendum, Economia, Teoria Politica, Filosofia del Diritto

Questa traduzione de Le fil rouge de l'écologie (Paris, 2015) - raccolta di interviste rilasciate da André Gorz nel 1990, 2003 e 2005 per periodici tedeschi, svizzeri, italiani e brasiliani - comprende un'introduzione rifatta e un testo supplementare inedito in francese e italiano tratto dall'edizione in tedesco de L'immateriale (2004). Traduzione di Riccardo Frola. L'introduzione è consultabile sul sito L'Anatra di Vaucanson (link annesso)

- by Willy Gianinazzi
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- Jean-Paul Sartre, Jean Paul Sartre, General Intellect, Ecologia

Indice e introduzione tesi di laurea triennale in Filosofia politica.

- by Lucilla G Moliterno
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- Aristophanes, Euripides, Aristophanic comedy, Utopia

Proyecto académico sin fines de lucro, desarrollado bajo la iniciativa de acceso abierto

- by Edwin Hernan Hurtado Cruz
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- Sociology, Political Sociology, Political Theory, Nationalism

Juan Carlos Monedero, politólogo y profesor de Ciencia Política en la Universidad Complutense de Madrid, asesor del político español Gaspar Llamazares entre 2000 y 2005, y asesor del Gobierno Bolivariano de Venezuela entre 2005 y 2010. Es uno de los referentes entre los intelectuales de la izquierda en Iberoamérica y habló con nosotros sobre la actual situación en Iberoamérica, los mecanismos de la lógica neoliberal y las posibles respuesta.

- by Iberoamérica Social: Revista-red de estudios sociales and +1
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- Political Theory, Critical and Cultural Theory, Society, Teoria Politica
- by Lucilla G Moliterno
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- Teoria Politica, Democrazia, Platone, Filosofia Politica

Este artigo objetiva contribuir com os estudos dedicados ao Poder Judiciário no campo do Pensamento Político Brasileiro, investigando o lugar e o papel da Justiça no interior das principais ideologias políticas do Brasil Império. A pesquisa dedicar-se-á a analisar os debates acerca da organização do Judiciário que tiveram lugar durante a construção do Estado Imperial, procurando investigar como o assunto aparecia nas vozes das forças liberais e conservadoras que disputavam os rumos do país. Com recurso ao instrumental metodológico oferecido pela teoria das ideologias de Michael Freeden, e pela História do Político de Rosanvallon, a pesquisa apresentará a existência de dois modelos de organização da Justiça que competiram e se alternaram dos anos 1830 ao fim do regime imperial. Tais modelos, conforme se verá, podem ser associados às ideias luzias e saquaremas, epítetos que identificam os liberais e conservadores brasileiros dos tempos da monarquia. Ao lançar luz sobre as estruturas que moldavam o Judiciário imperial, será possível observar as relações entre ideias e instituições políticas.

- by Ana Silva Rosa
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- History of Ideas, Political Theory, Political Science, Direito

Le trasformazioni della globalizzazione rappresentano una straordinaria sfida sul piano politico-concettuale. Ci costringono a mettere in discussione una tradizione culturale (e un immaginario politico) che vincolava strettamente la spazialità politica alla territorialità, la sovranità alla statualità, la continuità della comunità a frontiere fisse e indiscutibili. Da qui l’interesse per le nuove prospettive metodologiche e analitiche aperte, all’interno delle scienze sociali, dai cosiddetti border studies: un approccio critico e interdisciplinare allo studio della politica, della geografia e delle relazioni internazionali ma anche un diverso modo di leggere le dinamiche socio-politiche tipiche della post-modernità.

- by Nadine Innocenzi
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- Critical Theory, Human Geography, Political Philosophy, Ethics

Il giardino di B@bel.
La filosofia nelle voci dei giovani.

- by Federico Sollazzo
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- Herbert Marcuse, Marcuse, Arendt, Hannah Arendt

... Secondo la dottrina medievale tale autorità appartiene esclusivamente al sovrano legittimo detentore del ... Onu c'è «un argomento simile a quello di Rousseau sulla volontà generale ... parole che nel corso di una procedura... more

- by Stefano Recchia
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- Teoria Politica

El presente artículo reflexiona sobre el pensamiento de Juan Donoso Cortés, a partir de una discusión con sus principales líneas interpretativas. Dichas líneas serán clasificadas de acuerdo a la respuesta que brinden a dos problemas clásicos de la historiografía
donosiana: la cuestión de la conversión, que indaga sobre la relación entre los escritos del joven Donoso Cortés y del maduro y, por otro lado, la pregunta por el lugar de la tradición en su obra. Se llegará así a tres corrientes básicas: la tradicionalista, la schmittiana o decisionista y la “moderatista”. Seguidamente, se procederá a ponerlas en diálogo, marcando las críticas que se hicieron entre sí. Hacia el final, el trabajo buscará ponderar los puntos fuertes y débiles de cada una de las posiciones, con el objetivo de ensayar una interpretación alternativa sobre el autor, que hemos denominado “decisionismo moral”.

- by Fabricio Castro
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- Teoría Política, Filosofía Política, Donoso Cortés, Teoria Politica
- by Amanda Cardoso
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- Karl Marx, Historia Social, Colonialismo, Teoria Politica
- by Maurizio d'Entreves
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- Philosophy, Teoria Politica

Nella storia l'apparenza ha sempre avuto piú importanza della realtà 2 Reputazione: fiducia, gloria, onore Oggetto della riflessione sono alcuni strumenti di cui il demagogo si serve nel rapporto che lo lega alla massa, relazione trasversale ai diversi tipi di regime dove la captatio benevolentiae è un elemento rilevante, in particolare, in tutte le specie di democrazia. Alcune categorie ricorrenti nella storia del pensiero, anche in epoca moderna, possono essere considerate, a un tempo, strumenti e chiave di interpretazioni dell'operato del demagogo: reputazione, prestigio, carisma.

- by Lucilla G Moliterno
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- Thomas Hobbes, Charisma, Gustave Le Bon, Filosofia Analitica

El presente artículo tiene como propósito analizar, desde la teoría política, el papel de la emoción, la pasión y el deseo en el ejercicio político, para establecer, desde el cultivo de las emociones, algunos elementos que permitan la construcción de competencias ciudadanas. Dicho propósito se alcanza a través de tres momentos: el primero, la identificación de la proyección política del pathos en las democracias liberales, partiendo de los planteamientos políticos de Nussbaum; el segundo, la liberación de la emoción, la pasión y el deseo mediante la comprensión de la sexualidad humana como un acto de connotación política y, el tercero, la determinación de las competencias ciudadanas que sugiere el pathos para el ejercicio de lo político. Finalmente, se concluye que la pasión es la totalidad envolvente del hombre como síntesis de sus dimensiones racionales e instintivas, de allí la necesidad de un cultivo de las emociones que reivindique la importancia del Πάθος en la esfera política.

Este artículo compara los elementos centrales en las teorías políticas de Enrique Dussel y Ernesto Laclau. Laclau defiende un pensamiento postfundacionalista, que parte de las críticas posestructu-ralistas al esencialismo para crear su teoría política. En contraste, Dussel propone una perspectiva que, si bien adopta la crítica al dogmatismo marxista, busca responder al momento contemporáneo de los movimientos de liberación, lo cual pasa por pensar los fundamentos de las luchas por la he-gemonía. En la primera parte se contrastan las posiciones de ambos autores en el debate sobre los fundamentos, particularmente la ontología política de lo social que ofrece Laclau y la metafísica que construye Dussel. En la segunda parte se identifican algunas de las consecuencias que dichos posicionamientos acarrean en relación con las concepciones de la hegemonía, el pueblo y el " deber ser " de las luchas políticas.
This paper compares the central elements in the political theories of Enrique Dussel and Ernesto Laclau. Laclau argues for a postfundacionalist thought that part of the poststructuralist critiques of essentialism to create his political theory. In contrast, Dussel proposes a perspective that although adopts the Marxist critique dogmatism, seeks to respond to the contemporary moment of liberation movements, which happens to think the fundamentals of the struggle for hegemony. In the first part the positions of both authors are contrasted in the debate on the fundamentals, particularly the Lalaus social political ontology and the Dussel´s metaphysics. In the second part some of the consequences that these positions entail in relation to the concepts of hegemony, the people and the " ought " of political struggles are identified.

- by Edwin Cruz Rodríguez
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- Political Philosophy, Political Theory, Marxism, Post-Marxism
- by Carlos Durán Migliardi
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- Teoria Politica

Political Science and Humanitarian Intervention After the Cold War: A Research Agenda and Some Insights - The article seeks to provide a general framework to interpret humanitarian intervention with the "tools" of political science. It focuses on intervention where military force is directly applied and a phase of stabilization and reconstruction follows military operations. As such, it deals with six major cases: Kurdistan, Somalia, Haiti, Bosnia, East Timor and Kosovo. The central argument of the article is that a thorough understanding of humanitarian interventions is possible only by recurring to approaches and branches of political science that have been traditionally left out from the analysis of such phenomenon. The purpose of the article is to provide a first-cut but comprehensive approach to the analysis of humanitarian interventions, bringing in sometimes overlooked tools provided by literature political science, and to provide the basis for more thorough theoret...

- by marco mayer
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- Political Science, Teoria Politica

This article considers a particular form of government traditionally refer to as rule of law. It focuses on its historical orgins with special emphasis on the German experience, and analyses the legal-philosophical ideas that founded the «Rechtsstaat». In the light of the present discourse of constitutionalism, the article considers consistently the ideas and values underpinning the rule of law. These principles (formal legality, certainty of law, separation of powers) seem to be necessary to the legal character of the State. They are, however, inadequate if one wants to understand the difference between the form and the substance of the rule of law. If we don’t make any innovations in the facts and in the language, it seems audacious to continue using the notion of rule of law. These innovations, though, should not be used only to justify the State (or the government) on the formal level of procedures. This article also points out that this concept has a new and large success not o...

- by Costanza Margiotta
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- Political Science, Teoria Politica

... Eziologia di una crisi di fine millennio. Come è stata costruita la crisi italiana. Titolo Rivista: TEORIA POLITICA. Autori/Curatori: Alfio Mastropaolo. Anno di pubblicazione: 1999 Fascicolo: 2-3. ...

- by Alfio Mastropaolo
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- Teoria Politica

Una riflessione sul pensiero politico di Guido Calogero, dalle premesse liberalsocialiste alla maturazione di una prospettiva liberaldemocratica che tenne in conto dell'esperienza diretta del sistema politico-istituzionale inglese e... more

Titolo: "Innovare la politica" (numero monografico)

¿En qué pueden consistir el pensamiento y la acción emancipatoria en tiempos no políticos?; ¿Qué puede hacer la política en tiempos de no política? En defi nitiva, ¿hay un lenguaje para estos tiempos de clausura? El presente texto ofrece una alternativa de respuesta a estas interrogantes. Su propósito es describir la relación entre política y emancipación presente en el pensamiento de Jacques Rancière, para quien es precisamente el lenguaje de la igualdad el fundamento desde el cual se hace posible pensar y actuar políticamente.

- by Carlos Durán Migliardi
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- Teoria politica contemporánea, Teoria Politica

Inclusive legal positivism has been in the limelight for some time. There are several reasons for this. Among the structural reasons for this general change of direction within general jurisprudence are cultural changes such as the renewed interest for theory of action or normative methodology. This paper discusses José Juan Moreso’s contribution to this debate. The paper focuses especially on the thesis that there would be no connection between non-cognitivism as set out in meta-ethics and positivism in legal theory. This thesis is really the outcome of a compound of different positions: on the political level, the question concerns the possible relationships and tensions between democracy and liberalism. On the ethical and foremost meta-ethical level, the issue basically revolves around the relation between cognitivism and expressivism; and, on the level of legal theory, Moreso attempts to resolve the problem that Benedetto Croce, a century ago, compared to the difficulty of sailing around Cape Horn, i.e. to connect the law and ethics. The paper is divided into five sections. In the first section of the paper, a few historical remarks are made. In section two, I look at how natural law is defined in Moreso. In section three, some observations are made on how legal positivism is qualified in relation to natural law. In section four, I suggest a possible criticism of the conception of moral relativism used by Moreso and recommend an alternative conception that hopefully grasps further features of the way the problem is frequently discussed. Finally, some methodological remarks are made: the choice of disregarding the distinction between authentic and inauthentic normative propositions leads Moreso to conceive the object of dispute between cognitivists and expressivists in an unfruitful way. The lack of distinction between the role played by belief on the one hand and conative attitudes on the other makes it hard, if not impossible to grasp what exactly is the object of this dispute. In fact, their opposition, instead of representing a fertile scientific dialogue becomes similar to a situation where people are talking pass each other. If this outcome is to be avoided and the two positions reconstructed properly, an account of what constitutes belief should complement the theory. Probably greater focus is also needed on what is considered to be the primary function of normative propositions.

- by Patricia Mindus
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- Ethics, Political Theory, Legal Theory, Philosophy Of Law
- by Elena Paola Carola Alessiato
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- Teoria Politica
- by Francesco Cassata
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- Teoria Politica

Per comprendere la democrazia, i suoi contenuti assiologici, il senso teleologico delle sue procedure e in definitiva per capire di che cosa parliamo quando parliamo di democrazia, occorre guardare nel suo retrobottega e formulare un'analisi di lungo periodo. Occorre riandare ai fondamenti dello Stato moderno per scoprire che nel retrobottega della democrazia c’è la formazione della statualità. È proprio l’assenza o la scarsa considerazione di questo aspetto nella gran parte delle analisi politologiche a determinare il limite di molti studi analitici, pur quando sono, per altri versi, raffinati e pregevoli. Questo saggio cerca di mettere in luce appunto il legame tra democrazia e statualità. Quest'ultimo concetto, ben distinto (anche se storicamente connesso) a quello di Stato, indica quell'insieme di pratiche e di mentalità sociali che favorendo l'educazione alla cooperazione e alla fiducia, danno luogo ai fondamenti dell'interesse al disinteresse, sviluppano un individualismo sociale e un diffuso spirito delle istituzioni e creano così le premesse della civilizzazione statuale.