Castelli E Incastellamento Research Papers (original) (raw)
Lo studio proposto è il frutto dell'attività di ricerca svolta presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Chieti-Pescara in merito alle relazioni fra fiume Aterno e architetture civili, religiose e fortificate presenti... more
Lo studio proposto è il frutto dell'attività di ricerca svolta presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Chieti-Pescara in merito alle relazioni fra fiume Aterno e architetture civili, religiose e fortificate presenti nella conca valliva. In questa circostanza sono state raccolte numerose informazioni d'archivio riguardanti le tipologie delle fortificazioni a controllo della vallata e nello specifico le torri d'avvistamento. Il saggio si propone di mettere in evidenza, attraverso mappe storiche, le interazioni visive e di percorsi fra i siti fortificati, la vallata e il fiume e di analizzare nello specifico le tipologie insediative ossidionali comparandole ad altri esempi coevi presenti in territori con connotazioni geomorfologiche simili. L'influenza tipologica che si riscontra sulle architetture fortificate della valle dell'Aterno deriva in massima parte dal Regno di Napoli a cui era soggetto il territorio ma richiama, in alcuni casi, linguaggi specifici provenienti dallo Stato della Chiesa e dall'Italia settentrionale. Queste strutture, posizionate a quote elevate rispetto al corso del fiume sono composte da cortine murarie in pietra, per lo più con conci squadrati e, in altri casi, murature a sacco. Dal XVI secolo in poi, con l'avvento delle nuove tecniche d'assedio e la codificazione dell'architettura così detta "alla moderna", le torri d'avvistamento isolate, in alcuni casi sono state cinte da muri e cortine creando elementi di controllo stratificati con connotazioni castellane. Il percorso di analisi parte da Popoli e dal castello dei Cantelmo per seguire a ritroso l'andamento del fiume Aterno sino a giungere alla sua sorgente. Lungo l'itinerario si incontrano, fra le altre, le strutture fortificate di: Acciano, Beffi con la sua torre triangolare, Goriano Valli, la torre di Roccapreturo a pianta poligonale, la torre di Fontecchio con il complesso castellano e altre strutture che, catalogate, rappresentano in un areale relativamente circoscritto una casistica tipologica di notevole interesse.
Ricerca svolta presso il sito di Monfort, alle pendici dello sperone roccioso dove c'è un enigmatico palazzo in stile gotico. Si tratta della così detta Guest House di Monfort. Castello Teutonico roccaforte dell'Ordine di Ermanno fon... more
Ricerca svolta presso il sito di Monfort, alle pendici dello sperone roccioso dove c'è un enigmatico palazzo in stile gotico. Si tratta della così detta Guest House di Monfort. Castello Teutonico roccaforte dell'Ordine di Ermanno fon Salsa nel periodo della Crociata federiciana.
Osservazioni e letture fanno intravedere nella piccola storia dell'edificio frammenti della grande storia Crociata
This paper presents the results of two different campaigns of archaeological excavations (August 2015 and August 2016) in the medieval castle of Castel Pizigolo (Toano, RE) conducted by Alma Mater Studiorum, University of Bologna,... more
This paper presents the results of two different campaigns of archaeological excavations (August 2015 and August 2016) in the medieval castle of Castel Pizigolo (Toano, RE) conducted by Alma Mater Studiorum, University of Bologna, Department of History and Cultures. This research brought to light a tower, a church and a building, and helped us to define and understand the topography of the settlement. Moreover, the archaeological excavations have highlighted the chronology of the castle, from XII to XV century, with former phases of IX-X century
Capitolo del volume: . Bianchini (a cura di), Scanzano dei Marsi, Siena 2015, 138 pp., 82 ill., ed. Il Leccio Si descrivono le evidenze archeologiche del territorio di Scanzano dei Marsi, frazione del Comune di Sante Marie in Abruzzo.... more
Capitolo del volume: . Bianchini (a cura di), Scanzano dei Marsi, Siena 2015, 138 pp., 82 ill., ed. Il Leccio
Si descrivono le evidenze archeologiche del territorio di Scanzano dei Marsi, frazione del Comune di Sante Marie in Abruzzo. Colle Nerino è il sito più esteso comprendente numerosi resti murari in opera poligonale identificabili come recinti e muri di terrazzamento di vici e santuari di epoca preromana e romana.
Il libro si occupa dell’edilizia storica del territorio della Marsica occidentale, comprendente i comuni di Scurcola, Tagliacozzo, Sante Marie, Carsoli, Pereto, Rocca di Botte e parte del limitrofo Cicolano, in un lungo viaggio che ha... more
Il libro si occupa dell’edilizia storica del territorio della Marsica occidentale, comprendente i comuni di Scurcola, Tagliacozzo, Sante Marie, Carsoli, Pereto, Rocca di Botte e parte del limitrofo Cicolano, in un lungo viaggio che ha inizio dall’antichità e arriva ai nostri giorni, corredato da trecentoventi immagini. Si indaga sull’origine dei paesi odierni, trattando dei castelli e dei borghi murati medievali, ma soprattutto si parla dell’edilizia minore, delle case rurali, delle stalle-fienili, di fabbricati modesti realizzati prevalentemente tra il XVIIII e gli inizi del XX secolo i quali formano il tessuto dei centri storici attuali. Si descrivono le tecniche costruttive tradizionali, tenendo conto anche delle testimonianze offerte da anziani operai del luogo i quali hanno operato nei cantieri fino alla metà del novecento utilizzando ancora le stesse metodologie del mondo antico.
Prosegue la collaborazione fra l’Associazione Musei dell’Ossola (AMO) ed il Liceo “Giorgio Spezia” di Domodossola nell’ambito del progetto “L’architettura come sintesi del territorio. Le case museo delle vallate ossolane: un paradigma... more
Prosegue la collaborazione fra l’Associazione Musei dell’Ossola (AMO) ed il Liceo “Giorgio Spezia” di Domodossola nell’ambito del progetto “L’architettura come sintesi del territorio. Le case museo delle vallate ossolane: un paradigma didattico”, promosso dal settore Cultura e Musei della Regione Piemonte, che ha già condotto, nel 2012, alla pubblicazione della guida della Casa Museo della Montagna di Viceno. L’attenzione si é focalizzata, in questa seconda fase, sull’edificio storico della Casa Forte di Ponte, in Val Formazza, sede attuale del Museo Casa Forte di Formazza che illustra, attraverso le sue collezioni, gli aspetti più significativi della vita e della cultura Walser. La collaborazione dell’Istituto Superiore domese, concretizzatasi durante l’anno scolastico 2013-14, ha coinvolto gli alunni della classe 2AS del Liceo Scientifico che, unitamente ai docenti Paolo Negri ed Anna Brambati, hanno elaborato il rilievo e lo studio architettonico dell’edificio nonché l’analisi della collezione delle opere di scultura lignea d’importazione transalpina, conservate nelle sale dei piani superiori. La conoscenza approfondita dei temi architettonico e scultoreo è di particolare importanza non solo per il suo intrinseco valore culturale, ma sopratutto per la conservazione di uno degli elementi cardine nella fisionomia del territorio, troppo spesso martirizzato in nome di discutibili esigenze di modernità. Solo la conoscenza del profondo significato storico-culturale ed estetico di questo patrimonio e delle reali possibilità di coniugare il passato, spesso padrone di soluzioni tecniche di assoluta funzionalità, con le esigenze contemporanee, permetterà alle nuove generazioni, che in questo ambiente si troveranno ad operare in termini professionali o di fruizione, di tramandarlo al futuro. Con tale intenzione, precipuamente finalizzata a scopi didattici, si comunicano oggi gli esiti di tale lavoro.
Articolo contenuto in MONACI E CASTELLI NELLA VALLE SUBLACENSE a cura di Giorgia Maria annoscia e Francesca Romana Stasolla. Viene qui affrontata l'origine medievale del borgo di Arsoli nella media valle dell'Aniene sotto forma di scheda... more
Articolo contenuto in MONACI E CASTELLI NELLA VALLE SUBLACENSE a cura di Giorgia Maria annoscia e Francesca Romana Stasolla.
Viene qui affrontata l'origine medievale del borgo di Arsoli nella media valle dell'Aniene sotto forma di scheda sintentica. Il tentativo di presentazione è affiancato dalle notizie storiche sulla Colonia Seminarum, che in parte doveva ricadere in territorio arsolano e sulla demografia della Valle Sublacense tra XI e XII secolo secondo la fonte del Liber Vitae, Codice Vallicelliano B24, cc. 1-99.
The site of Stancija Blek –Tarovec (Tar-Vabriga\Torre-Abrega) was discovered at the beginnings of the 20th century during rural works. The main building is an impressive stone tower that controls the mouth of Quieto River, built over the... more
The site of Stancija Blek –Tarovec (Tar-Vabriga\Torre-Abrega) was discovered at the beginnings of the 20th century during rural works. The
main building is an impressive stone tower that controls the mouth of Quieto River, built over the older walls of a Roman farm. Excavations were carried out since 2008 when most of the settlement was investigated with architectural analysis and stratigraphic samples. These investigations analyzed the various phases suggesting a Byzantine watchtower over the abandoned Roman site. In 2016 and 2017 a new series of excavations has been undertaken by a team constituted by researcher of the Institute of Archaeology, the Museum of the Poreč territory and the University of Bologna. In this paper we will present the main results of the first two seasons of joint excavations pointing out the first phase of construction, documenting a continuity of use also during the 6th and 7th c. as a rural site, possibly linked to olive oil production. Between the 8th and 9th c. the settlement was surrounded by an enceinte wall that included the central tower, a chapel and various rooms of an élite site, surrounded by a wider village. This type of settlement is known elsewhere in early medieval Istria and future research will try to better define the steps of the transformation from rural Roman tradition site to a new fortified site and its function as a medieval center of power.
An examination of the 'incastellamento' question in southern Apulia.
Nel periodo tra il 31 agosto e il 12 settembre 2020 è stata svolta la prima campagna di indagini archeologiche non invasive presso il sito del Castello di Caspoggio. L’area oggetto di interesse, nota appunto come “Castello di Caspoggio”,... more
Nel periodo tra il 31 agosto e il 12 settembre 2020 è stata svolta la prima campagna di indagini archeologiche non invasive presso il sito del Castello di Caspoggio. L’area oggetto di interesse, nota appunto come “Castello di Caspoggio”, o "Castrum de Malenco", è situata in provincia di Sondrio, in Valmalenco, valle laterale nord della principale Valtellina, nel versante italiano delle Alpi retiche
Schloss Tirol: Architectural sculpture of the South palas and the chapel: technique and stile / catalogue The Castle “Schloss Tirol” near Meran was the main castle of the Tyrolean County. The architectural sculpture that is being... more
Schloss Tirol: Architectural sculpture of the South palas and the chapel: technique and stile / catalogue
The Castle “Schloss Tirol” near Meran was the main castle of the Tyrolean County. The architectural sculpture that is being presented here, is embedded in the residential quarters in the South and in the incorporated chapel. It belongs therefore to the parts of the Castle built around 1129/1141. It is made of marble and decorates the portals, windows and the triumphal arch. The portals show extreme contrasts: highly plastic sculptures at the outer part of the wall and fine, nearly of textile quality the ornaments in the jamb of the portals. In the combination of the lintel with the tympanum in the portal of the chapel creativity and imagination are seen very well. In this contribution architecture and sculpture are being critically acclaimed. The individual pieces are being described in the catalogue.
_______________________________________
Schloss Tirol: Bauplastik von Südpalas und Kapelle: Technik und Stil / Katalog
Schloss Tirol bei Meran war die Hauptburg der Grafschaft Tirol. Die Bauplastik, die hier vorgestellt wird, ist eingebaut in den Südpalas und in die damit verbundene Kapelle. Sie gehört somit zu den um 1129/1141 entstandenen Teilen der Burg. Sie ist in Marmor gehauen und ziert die Portale, Fenster und den Triumphbogen. Die Stufenportale leben von einem stark gegensätzlichen Programm: kräftige, körperhaft freigestellte Plastiken an der äusseren Mauerfront stehen der fast textil wirkenden, feinen Ornamentierung in der Tiefe der Portallaibungen gegenüber. Die Verflechtung von Sturz und Tympanon im Kapellenportal bringt die gestalterische Freiheit und Phantasie besonders gut zum Ausdruck. Architektur und Skulptur erhalten hier eine Würdigung. Im Katalog wird jedes Werkstück einzeln beschrieben.
The Orsini-Odescalchi castle in Bracciano (Rome), which retains some of the elements of the XV and XVI century, is an artifact of great architectural and artistic quality and of particular historical interest. Although the castle is... more
The Orsini-Odescalchi castle in Bracciano (Rome), which retains some of the elements of the XV and XVI century, is an artifact of great architectural and artistic quality and of particular historical interest. Although the castle is described in numerous publications there aren’t recent studies on it. Based on this finding, the Town hall of Bracciano and the "Sapienza" University of Rome started a research with the availability of the Odescalchi property. They intend to investigate the history of the monument, also with the support of a new full architectural survey realized by University with laser scanner technology.
This contribution reflects the result of the critical reading of the existing bibliography from the nineteenth century and of the preliminary observations made on the monument. They allowed to contextualize, in light of recent studies, the theses of the various authors on the Renaissance period, anticipating some preliminary interpretative hypotheses.
Abstract: During the last two years, a new archaeological research project has been launched by the Department of History Cultures Civilization on the site of the medieval castle of Ceparano (Brisighella, Ra). In the first investigations... more
Abstract: During the last two years, a new archaeological research project has been launched by the Department of History Cultures Civilization on the site of the medieval castle of Ceparano (Brisighella, Ra). In the first investigations have been identified the structures of the main area, built on the top of the hill, with a funerary chapel and some housing structures that demonstrate that the site was occupied from the beginning (970 AD) as a fortified village and not as a fortress with exclusive military functions.
- by Federico Zoni and +2
- •
- Archaeology, Medieval History, Medieval Studies, Medieval Archaeology
The project Lungo le tracce di Paolo Orsi was launched in 2011 on the initiative of the cultural association Centro Studio Ibleo of Ferla (Siracusa) with the aim of developing new strategies for the conservation, management and... more
The project Lungo le tracce di Paolo Orsi was launched in 2011 on the initiative of the cultural association Centro Studio Ibleo of Ferla (Siracusa) with the aim of developing new strategies for the conservation, management and enhancement of the considerable archaeological heritage, located in the hyblean area and threatened by high seismic risk. The three archaeological and topographical campaigns (2011-2013) focused on the preliminary study and the detecting of a part of the archaeological remains, belonging to the medieval castles of Ferla, Buscemi and Cassaro and had the scientific collaboration of the Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi” of Siracusa (2011) and the Università degli Studi di Enna “Kore” - Corso di Laurea in Archeologia del Mediterraneo (2013). Thanks to field surveys we collected new data about the phenomenon of the medieval encastellation in south-eastern Sicily and the degradation’s conditions of these castles.
Castel Viscardo e le fornaci di laterizi, calce, vasellame e ceramica, un connubio imprescindibile e ininterrotto che perdura da secoli. Storia del sacrificio di tanti artigiani, di un lavoro massacrante solo in parte alleviato dalle... more
Castel Viscardo e le fornaci di laterizi, calce, vasellame e ceramica, un connubio imprescindibile e ininterrotto che perdura da secoli. Storia del sacrificio di tanti artigiani, di un lavoro massacrante solo in parte alleviato dalle moderne tecnologie.