Maiestati - tradução italiano - translatero.com (original) (raw)
Christus utique sacerdos est, sed nobis non sibi sacerdos, cum vota religionisque sensus totius humani generis nomine aeterno Patri deferat; idem pariter victima est, sed nobis, cum semet ipsum in vicem hominis culpis obnoxii reponat. Iamvero illud Apostoli « hoc . . . sentite in vobis quod et in Christo Iesu » a christianis omnibus postulat, ut eo modo animum in se referant affectum, quantum humana potest facultas, quo divini Redemptoris animus affectus erat, cum sui ipsius faciebat Sacrificium; humilem nempe referant mentis demissionem, summaeque Dei Maiestati adorationem adhibeant, honorem, laudem gratiarumque actionem. Postulat praeterea ab iisdem ut victimae condicionem quodammodo sumant, ut semet ipsos ad Evangelii praecepta abnegent, ut paenitentiae ultro libenterque dent operam, utque admissa quisque sua detestentur et expient.
È ben vero che Gesù Cristo è sacerdote, ma non per se stesso, bensì per noi, presentando all'Eterno Padre i voti e i religiosi sensi di tutto il genere umano; Gesù è vittima, ma per noi, sostituendosi all'uomo peccatore; ora il detto dell'Apostolo: «abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù» esige da tutti i cristiani di riprodurre in sé, per quanto è in potere dell'uomo, lo stesso stato d'animo che aveva il Divin Redentore quando faceva il Sacrificio di sé: l'umile sottomissione dello spirito, cioè, l'adorazione, l'onore, la lode e il ringraziamento alla somma Maestà di Dio; richiede, inoltre, di riprodurre in se stessi le condizioni della vittima: l'abnegazione di sé secondo i precetti del Vangelo, il volontario e spontaneo esercizio della penitenza, il dolore e l'espiazione dei propri peccati.
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Non vogliamo dunque cessare di gridare notte e giorno al clementissimo Dio, affinché per i meriti di Gesù Cristo Suo Figlio sparga sulle menti degli erranti la luce, mercé la quale, volgendosi a guardare l’abisso della via che battono, non pongano indugio alcuno a provvedere alla propria sempiterna salute; alla Chiesa Sua poi continui a dare, in così grave lotta, copiosissimamente spirito di forza e di zelo. In vista dell’oblazione delle opere sante, dei validi frutti della fede e dei sacrifici della giustizia, si degni affrettare per la Chiesa stessa i desiderati giorni della propiziazione nei quali, distrutti gli errori e le avversità, e ristabilito il regno della giustizia e della pace, alla Maestà di Lui si possano rendere i dovuti sacrifici di lode e di ringraziamento.
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