Lingua italiana Research Papers - Academia.edu (original) (raw)
ENGLISH - In 1584 Lionardo Salviati, promoter of the Accademia della Crusca, published the first volume of “Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone”. Besides analyzing the features of Boccaccio’s language, the author argues the... more
ENGLISH - In 1584 Lionardo Salviati, promoter of the Accademia della Crusca, published the first volume of “Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone”. Besides analyzing the features of Boccaccio’s language, the author argues the supremacy of contemporary Florentine over the other Italian dialects. In this book he compares the original text of the shortest tale of the Decameron with its versions in 12 other Italian vernaculars, including the Friulian. This is the first prose text edited in Friulian, but nevertheless it has not yet been studied in detail. This paper deals with the linguistic features of this novel translated “in lingua furlana” . /
ITALIANO - Nel 1584 Lionardo Salviati, promotore dell’Accademia della Crusca, pubblicò il primo volume degli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone. Oltre ad analizzare le caratteristiche linguistiche del Boccaccio, l’autore sostiene la preminenza del fiorentino contemporaneo rispetto alle altre parlate italiane. Nel libro fa un confronto tra il testo di una novella del Decameron e le versioni in altri 12 volgari italiani, tra i quali il friulano. Si tratta del primo testo friulano in prosa stampato, ma ciononostante non è stato finora oggetto di uno studio approfondito. In questo contributo sono analizzate le caratteristiche linguistiche di questa novella tradotta “in lingua furlana”.
Sergio Lubello, Il linguaggio burocratico, Roma, Carocci, 2014. Indice e Introduzione
Il popolo delle curve, gli Ultras, conquista l’attenzione dei quotidiani per episodi socialmente stigmatizzabili, ma al fenomeno è utile accedere anche in contesti meno massmediali (Sebastio, 2008). Lo spazio Ultras, che prima che... more
Il popolo delle curve, gli Ultras, conquista l’attenzione dei quotidiani per episodi socialmente stigmatizzabili, ma al fenomeno è utile accedere anche in contesti meno massmediali (Sebastio, 2008). Lo spazio Ultras, che prima che geografico è sociale e culturale, ma anche linguistico e narrativo (Guerra, 2014, 2013, 2011), è di grande interesse se osservato alla luce della tesi di Huizinga (1939), secondo cui l’uomo esprime il meglio della propria intima natura attraverso attività ludiche. Una serenità di studio che deve considerare come gli Ultras si presentano con il loro repertorio comunicativo di abbigliamenti, cartelli, striscioni, cori e tutta una produzione espressiva che porta alla definizione di “dodicesimo (uomo) in campo”. Lo striscione, tra i mezzi di espressione, è uno dei più interessanti in quanto, con la forma scritta, offre il vantaggio della cristallizzazione del pensiero Ultras e, studiato nel tempo, consente di comprendere ciò che gli Ultras vogliono comunicare e trasmettere.
Relazione Canto XVII dell'inferno Il XVII canto dell'inferno Dantesco rappresenta un momento di transizione dal settimo cerchio, in cui si trova Dante, e l'ottavo, quello di Malebolge. E' un passaggio in cui il Poeta si lascia alle spalle... more
Relazione Canto XVII dell'inferno Il XVII canto dell'inferno Dantesco rappresenta un momento di transizione dal settimo cerchio, in cui si trova Dante, e l'ottavo, quello di Malebolge. E' un passaggio in cui il Poeta si lascia alle spalle il mondo comunale, la Firenze intesa come orizzonte politico e si avvia verso una dimensione molto più complessa dell'inferno. Il canto si apre in medias res, nel vivo della narrazione quando Virgilio annuncia l'arrivo di Gerione. Un'apertura solenne introduce il mostro mitologico, il male assoluto: la frode. Le rime si fanno più dure, continua la metafora marinaresca che aveva caratterizzato la fine del XVI canto e in un'immagine cinematografica Gerione sale dal basso inferno come un palombaro, approdando sull'orlo del precipizio. La fiera è triforme: ha il viso di un uomo giusto, le spalle e le zampe villose come quelle di un leone e il corpo di un serpente, ricordo dell'inganno primordiale. E' un mostro straordinario, dietro il suo aspetto ingannevole si cela la pericolosa coda di scorpione, conferma della sua natura fraudolenta. Il corpo è tatuato con nodi e rondelle: immagini labirintiche astratte ed iconiche della frode, che simboleggiano il diretto risultato dell'inganno. Sono invenzioni figurative di Dante, probabilmente prese da immagini di arazzi medievali, forme decorative arabe o da miniature. Tuttavia nella descrizione dei ghirigori non c'è il solo richiamo all'esotico, a rafforzare, infatti, l'immagine del labirinto troviamo il rinvio ad Aracne, figura mitologica delle metamorfosi di Ovidio. Dante si serve dell'esperienza contemporanea riuscendo a mettere il testo classico allo stesso livello della realtà. Se da un lato descrive nodi e rondelle esotiche, dall'altro dona l'immagine della ragnatela: tutto concorre a creare l'idea di labirinto. La riproposizione del mondo classico occupa, tuttavia, ancor più rilievo se si posa l'attenzione sulla creazione dantesca del mostro allegorico. Gerione è un personaggio mitologico dell'Averno virgiliano da cui Dante attinge : forma tricorporis umbrae 1 , un fantasma dell'ombra dai tre corpi, ma l'idea della frode si sviluppa, come in un mosaico dell'immaginario, seguendo altri spunti. Isidoro di Siviglia, autore del VI secolo ed enciclopedista del mondo classico, scrive di Gerione non come un personaggio concreto della mitologia bensì come una macchina simbolica, un meccanismo esplicativo per mettere in luce la realtà delle cose. In origine Gerione simboleggia la concordia unanime, ma Dante servendosi della spiegazione di Isidoro, dota la macchina virgiliana di un altro significato: la frode. Il mostro diventa, allora, triforme, falso e composito come la chimera. Per la creazione dell'animale mitologico Dante attinge anche alle locuste bibliche caricando il mosto di significati cristiani, 1 Virgilio, Eneide VI, 286-91.
G. Basile, A. Guerriero e S. Lubello, Competenze linguistiche per l'accesso all'università, Roma, Carocci, seconda edizione, 2012. Indice e premessa (collana Le Bussole, 458, Studi linguistico-letterari)
Breve 'saggio' sul tema e attraverso Calvino, Pasolini e Antonelli, svolto sempre come 'compito' per l'esame della prof.ssa Donatella Martinelli e sfruttando fonti citate e ulteriore ricerca (Linguaggio del giornalismo, Giornalismo e... more
Breve 'saggio' sul tema e attraverso Calvino, Pasolini e Antonelli, svolto sempre come 'compito' per l'esame della prof.ssa Donatella Martinelli e sfruttando fonti citate e ulteriore ricerca (Linguaggio del giornalismo, Giornalismo e cultura editoriale, LM Università di Parma, 2015).
Ci arrendiamo alla compliance? in Italiano Digitale, XVIII, 2021/3 (luglio-settembre 2021), pp. 31-34
Questo elaborato si propone di illustrare il fenomeno dei forestierismi nell’italiano contemporaneo, con un’attenzione particolare a quelli utilizzati nel linguaggio politico. Il lavoro si divide in tre capitoli. Nel primo capitolo si fa... more
Questo elaborato si propone di illustrare il fenomeno dei forestierismi nell’italiano contemporaneo, con un’attenzione particolare a quelli utilizzati nel linguaggio politico. Il lavoro si divide in tre capitoli.
Nel primo capitolo si fa una breve panoramica sull’interlinguistica, la disciplina che si occupa di studiare l’interferenza linguistica, in particolare sul fenomeno del prestito.
Il secondo capitolo descrive brevemente le caratteristiche del linguaggio politico italiano evidenziando le caratteristiche che lo rendono un caso particolare tra le lingue settoriali.
Infine, per un’osservazione più concreta delle nozioni affrontate, nel terzo capitolo sono analizzati i forestierismi estratti da un articolo di giornale, cercando di tracciarne le caratteristiche e la storia.
Da alcuni anni sempre piu studenti della Repubblica Popolare Cinese scelgono di studiare italiano come lingua straniera. Il presente articolo si propone di approfondire il fenomeno indagando gli aspetti di contesto della scuola Senmiao,... more
Da alcuni anni sempre piu studenti della Repubblica Popolare Cinese scelgono di studiare italiano come lingua straniera. Il presente articolo si propone di approfondire il fenomeno indagando gli aspetti di contesto della scuola Senmiao, una delle principali istituzioni private dedicate all’insegnamento dell’italiano in Cina. Strumento privilegiato dell’indagine e stato un questionario, somministrato nel mese di ottobre 2017 a un campione di studenti iscritti alla sede centrale della scuola, a Pechino: si e cercato di tracciare il profilo, le motivazioni e i progetti degli apprendenti sinofoni in relazione allo studio della lingua italiana, confrontando i risultati con le precedenti ricerche sulla diffusione della lingua italiana nel mondo. Studying italian in Beijing: a study of context Over the past few years, more and more Chinese students have chosen to study Italian as a foreign language in People’s Republic of China. This paper intends to further investigate the phenomenon by f...
- by Elena Toni
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- Humanities, Art, China, Italian language
Wie wird die sprachpolitische Forderung nach sprachlicher Gleichbehandlung von Mann und Frau in amtlichen Texten umgesetzt? Dieser Frage ist das Forschungsprojekt Sprachpolitik und Sprachgebrauch in der mehrsprachigen Schweiz:... more
Wie wird die sprachpolitische Forderung nach sprachlicher Gleichbehandlung von Mann und Frau in amtlichen Texten umgesetzt? Dieser Frage ist das Forschungsprojekt Sprachpolitik und Sprachgebrauch in der mehrsprachigen Schweiz: Personenbezeichnungen in der Behördensprache1 nachgegangen, dessen erste Resultate nun in einem Bericht erschienen sind.
Inhalt:
• Einführung in die sprachpolitische Situation der Schweiz in Bezug auf geschlechtergerechte Sprache
• Resultate der Korpusarbeit, die sich mit den zwischen 1849 und 2014 im Bundesblatt
veröffentlichten Texten beschäftigt hat
• Auswertung der Interviewaussagen von Behördenvertreterinnen und -vertretern aus dem
Redaktions- und Gleichstellungsbereich zur praktischen Umsetzung
• Diskussion der wichtigsten Befunde
• Dokumentation darüber, wie das Thema beim Bund und in ausgewählten Kantonen bislang
behandelt worden ist (Porträts, Anhang I)
• Chronologie der regulierenden Dokumente, welche in den letzten mehr als dreissig Jahren
schweizweit zum Thema erschienen sind (Zeitleiste von 1971 – 2016, Anhang II)
Der Hauptteil des Berichts ist auf Deutsch verfasst. Auf Französisch und Italienisch übersetzt sind die Hinweise zur Gliederung des Berichts und zur Methodologie sowie die Diskussion der wichtigsten Befunde.
Pagina di Wikipedia "Lingua italiana in Australia", pubblicata nel dicembre 2015. Prova d'esame per il corso di Linguistica Italiana A tenuto dal professor Mirko Tavosanis presso l'Università di Pisa (Dipartimento di Filologia Letteratura... more
Pagina di Wikipedia "Lingua italiana in Australia", pubblicata nel dicembre 2015. Prova d'esame per il corso di Linguistica Italiana A tenuto dal professor Mirko Tavosanis presso l'Università di Pisa (Dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica).
In uscita l'11 marzo 2021.
I simboli e le immagini assumono, in Conversazione in Sicilia, un’importanza capitale, non solo per la “deviazione”, che è una caratteristica fondamentale di qualsiasi opera d’arte, ma anche perché, in questo suo romanzo, Vittorini... more
I simboli e le immagini assumono, in Conversazione in Sicilia, un’importanza capitale, non solo per la “deviazione”, che è una caratteristica fondamentale di qualsiasi opera d’arte, ma anche perché, in questo suo romanzo, Vittorini utilizza simboli famosi e immagini tradizionali conferendo loro valori nuovi. Sarebbe il caso di menzionare che egli, per poter scansare la censura fascista, vuole «dire senza dichiarare», per la qual cosa una forte vena politica si cela e si svela insieme, come sotto un abito semitrasparente.
La presente vuole essere un'analisi dettagliata dei simboli e delle immagini in questo romanzo chiave della letteratura italiana del Novecento.
Leggere un testo incomprensibile fa sentire confusi e frustrati. Immaginiamo l’esperienza quotidiana di chi ha difficoltà di lettura (disabilità intellettive, disturbi neuro-psichiatrici, scarsa conoscenza dell’italiano…), che non può... more
Leggere un testo incomprensibile fa sentire confusi e frustrati. Immaginiamo l’esperienza quotidiana di chi ha difficoltà di lettura (disabilità intellettive, disturbi neuro-psichiatrici, scarsa conoscenza dell’italiano…), che non può interagire con i testi in modo indipendente. Questo libro, per chiunque si interessi di comunicazione, presenta indicazioni semplici per realizzare testi e siti web accessibili. Le indicazioni sono poi applicate in sei riscritture esemplificative che dimostrano le potenzialità che offre la lingua facile per permettere a tutti di formarsi, informarsi e divertirsi.
Il contributo è dedicato alla formazione del linguaggio settoriale del design e al suo ruolo nella storia della lingua italiana del Novecento. L’emanciparsi della nuova disciplina dall’architettura — fin dagli anni Trenta del Novecento —... more
Il contributo è dedicato alla formazione del linguaggio settoriale del design e al suo ruolo nella storia della lingua italiana del Novecento. L’emanciparsi della nuova disciplina dall’architettura — fin dagli anni Trenta del Novecento — e il suo rapido affermarsi nella realtà produttiva del boom economico italiano negli anni Cinquanta costituiscono le basi per la formazione di una lingua speciale. La lingua del design unisce e investe di nuovi significati gli elementi appartenenti sia ai linguaggi dell’arte e della tecnica sia alle lingue di filosofi ed economisti. Nel Novecento la prima pubblicazione dedicata interamente alla produzione artistica in serie, «Stile industria», diretta dall’architetto e designer Alberto Rosselli, proponeva una gamma di testi del tutto aderenti al pluristilismo della nuova disciplina — il design, nonché alla peculiare individualità di tutti i suoi artefici: da artisti ai teorici dell’architettura e del design, dai progettisti ai critici d’arte agli ideatori di messaggi pubblicitari. Il periodico trimestrale, poi bimestrale, di Rosselli accompagnò dal 1954 al 1963 la crescita della società italiana del boom economico, toccando un insieme di fenomeni e processi riguardanti diversi strati della popolazione coinvolti nella produzione e nel consumo dei beni. Col passar del tempo, e la progressiva acquisizione dell'importanza del design non soltanto nell’industria ma anche nella società, la lingua speciale della scrittura del e sul design divenne una delle fonti di innovazione dell’italiano, non soltanto a livello lessicale, con i tecnicismi affermatisi nell’uso, ma anche nella promozione di un modello testuale descrittivo, ricco di epiteti e termini astratti ("atmosfera", "comfort", "creatività" e "creativo", "essenzialità di linee", "funzionalità", "interazione"), costruito con periodi ampi e figure retoriche, in diversi testi pubblicitari di largo consumo.
In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Si è affrontato il tema della diffusione delle lingue in Europa, con la descrizione dei lavori che hanno portato... more
In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo
all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Si è affrontato il tema della diffusione delle lingue in Europa, con la descrizione dei lavori che hanno portato il Consiglio d'Europa alla costruzione del "Common European Framework of Reference for Language". Si è successivamente ristretto l'interesse al solo ambito italiano, analizzando la storia dell'educazione linguistica in ambito scolastico. Si è in seguito descritta la condizione attuale della lingua italiana all'estero: dove e come viene studiata, cosa viene fatto per favorirne e monitorarne la diffusione, quali istituzioni sono coinvolte. Infine, il cuore della tesi comprende un’analisi degli strumenti ad oggi disponibili per la progettazione didattica nell'ambito dell'italiano lingua straniera e seconda, con un particolare focus sui sillabi. La conclusione è dedicata all'ultimo lavoro pubblicato, il "Piano dei corsi ADA" curato dalla Società Dante Alighieri, il quale sembra spiccare per completezza, flessibilità e ambizioni.
In questo contributo viene presentata un'analisi del lessico usato dalla stampa italiana per descrivere la pandemia da coronavirus nei nove mesi febbraio-ottobre 2020. In particolare, seguendo una metodologia consolidata all'interno della... more
In questo contributo viene presentata un'analisi del lessico usato dalla stampa italiana per descrivere la pandemia da coronavirus nei nove mesi febbraio-ottobre 2020. In particolare, seguendo una metodologia consolidata all'interno della Linguistica dei corpora, sono stati analizzati i collocati di virus e coronavirus, cioè le parole che tendono ad essere associate ad esse in modo sistematico e statisticamente significativo. L'obiettivo è quello di tracciare l'evoluzione della narrazione del virus da parte della stampa, e di individuare le parole su cui tale narrazione si è basata.
L’obiettivo di questa tesi è di dimostrare l’importanza dell’utilizzo delle produzioni cinematografiche in una classe di italiano LS al fine di sviluppare una competenza comunicativa completa, con particolare attenzione alla competenza... more
L’obiettivo di questa tesi è di dimostrare l’importanza dell’utilizzo delle produzioni cinematografiche in una classe di italiano LS al fine di sviluppare una competenza comunicativa completa, con particolare attenzione alla competenza interculturale. In contesto di italiano LS c’è una forte necessità di colmare quel vuoto didattico creato dalla distanza fisica inevitabile tra l’ambiente classe e il contesto culturale della lingua target. Gli studenti non hanno la possibilità di interagire con i parlanti nativi italiani e non possono fare esperienza su base quotidiana della cultura e di tutte le varietà linguistiche effettivamente utilizzate. I film possono dunque essere un potente ed efficace strumento glottodidattico poiché portano la realtà in classe e mostrano la lingua in situazione, facendosi testimonianza e documento della lingua e della cultura italiana, andando a completare le mancanze del materiale didattico tradizionale, naturalmente limitato e impossibilitato a offrire input completi. Nella prima parte, teorica, vengono presentate le principali caratteristiche di un approccio umanistico-affettivo e comunicativo volto all’utilizzo del cinema nell’aula di lingue straniere. Si mostrano poi le caratteristiche della lingua del cinema e come le sequenze cinematografiche possano essere utilizzate al meglio in classe in vista dello sviluppo della competenza interculturale. Nella seconda parte, prettamente pratica, vengono illustrati quattro esempi di possibili UDA basate sulla filmografia di Checco Zalone. Ogni UDA verte su un film e ognuna è impostata al fine di attuare una riflessione su alcuni sociotipi presentati nella pellicola di riferimento. Vengono descritte tutte le fasi delle UDA: titolo/tema, pubblico a cui è destinata, la durata dell’unità, il livello degli studenti, gli elementi culturali trattati, gli obiettivi linguistici da raggiungere, l’approccio metodologico e le risorse usati.
Il paper esplora le occorrenze dei forestierismi nelle canzoni dell'album Polaroid 2.0 dei due cantautori indie contemporanei Carl Brave e Franco126. La ricerca si pone come obiettivo l'individuazione e la classificazione dei prestiti... more
Il paper esplora le occorrenze dei forestierismi nelle canzoni dell'album Polaroid 2.0 dei due cantautori indie contemporanei Carl Brave e Franco126. La ricerca si pone come obiettivo l'individuazione e la classificazione dei prestiti linguistici per scoprirne le principali caratteristiche, l'origine e la frequenza.
Il Sole-24ore, 11 febbraio 2018, p. 22
Si pone in rilievo il ruolo di una rivista di disegno industriale, oggi design, nella storia dell'italiano contemporaneo. Fondata dall'architetto Alberto Rosselli nel 1954, la pubblicazione trimestrale e poi bimestrale, «Stile industria»,... more
Si pone in rilievo il ruolo di una rivista di disegno industriale, oggi design, nella storia dell'italiano contemporaneo. Fondata dall'architetto Alberto Rosselli nel 1954, la pubblicazione trimestrale e poi bimestrale, «Stile industria», accompagnerà per nove anni la crescita della società italiana del "boom" economico, dando una forma testuale e linguistica al dibattito intorno all’estetica della produzione in serie, e toccando nel contempo un insieme di fenomeni e processi riguardanti diversi strati della popolazione coinvolti nella produzione e nel consumo dei beni. La nuova realtà produttiva, che ha profondamente modificato la vita della società italiana condizionando a partire dagli anni Cinquanta gli usi e i costumi della quotidianità, ha trovato nella disciplina del design una delle manifestazioni più evidenti. Alla sua fisionomia di materia e tecnica e artistica corrispondeva appieno l’impostazione del periodico guidato da Rosselli. E così, nella scrittura "del" e "sul" design, le parole antiche, "forma" e "formale", "funzione", acquistano una nuova accezione circoscritta al lavoro del designer. All’epoca poco frequenti nella lingua d’uso, i termini che le affiancano, "funzionale" e "funzionalità", dal linguaggio tecnologico passeranno rapidamente in quello del commercio e della pubblicità, per fissarsi stabilmente nel lessico di settori diversi. A questi si aggiungono "efficienza" ed "estetica", l’antico "creativo" con il valore del tutto nuovo di ‘dotato di fantasia e inventiva’ e la neoformazione "creatività".
Riassunto / L'articolo riflette criticamente sulla didattica del parlato pubblico in Italia auspicando una sua maggiore diffusione. La riflessione si basa da un lato sulla letteratura reperibile in italiano (perlopiù costituita da... more
Riassunto / L'articolo riflette criticamente sulla didattica del parlato pubblico in Italia auspicando una sua maggiore diffusione. La riflessione si basa da un lato sulla letteratura reperibile in italiano (perlopiù costituita da interventi proposti ai convegni del GISCEL) e dall'altro su un piccolo corpus di parlato pubblico prodotto da studenti universitari in contesto formativo. Il quadro che emerge dalla letteratura-che riguarda quasi esclusivamente il contesto scolastico-evidenzia la quasi totale assenza di una didattica e di una riflessione sul parlato in ambito accademico, e rispetto alla didattica del parlato pubblico a scuola sembrerebbe che le proposte siano rimaste in buona misura rare e circoscritte. Il quadro che si può ricavare, pur con molte cautele, dalle prove di parlato pubblico analizzate consente di evidenziare alcuni elementi problematici del parlato degli studenti universitari e di indicare alcuni possibili spunti per un curricolo di didattica del parlato tra scuola e università.
"La Regione", 16 febbraio 2022
«Perché il rapporto di potere tra i sessi cambi in senso veramente paritario si deve anzitutto acquistare consapevolezza delle varie forme in cui la disparità viene mantenuta». Così scriveva Elena Marinucci, Presidente della “Commissione... more
«Perché il rapporto di potere tra i sessi cambi in senso veramente paritario si deve anzitutto acquistare consapevolezza delle varie forme in cui la disparità viene mantenuta». Così scriveva Elena Marinucci, Presidente della “Commissione Nazionale per la realizzazione della parità tra Uomo e Donna presso la Presidenza del Consiglio”, istituita il 12 giugno 1984, composta da 30 donne e da lei presieduta fino al 1987. La citazione è la Presentazione al volume rivoluzionario Il sessismo nella lingua italiana, pubblicato nel 1987 ad opera della linguista, saggista, insegnante e attivista Alma Sabatini, la quale apriva il dibattito partendo dall’assunto che la lingua riflette la società in cui viviamo e che una lingua che nasconde la presenza femminile sia l’immagine di una società in cui, a sua volta, la femmina è invisibile. Una lingua può essere sessista? Quanto è rilevante l’uso che i parlanti fanno della lingua? Influenzando l’uso, e quindi modificando la lingua, è possibile “modificare” anche la società dei parlanti? E i parlanti sono pronti ad allontanarsi dalla tradizione e ripensare il linguaggio? Scopo di questa dissertazione è ripercorrere le tappe dall’apertura del dibattito, passando per le prime svolte istituzionali e non, arrivando al presente, cercando di capire quali e di quale tipo siano stati quei cambiamenti linguistici tanto auspicati da Sabatini in primis, seguita da esperti/e della lingua, accademici/che e parlanti. Durante le lezioni del corso accademico scelto, ci sono state varie difficoltà nel tradurre espressioni dall’inglese come «the actresses of the war», corrispondente all’italiano «gli attori di guerra» e non «le attrici», così come nel caso del tedesco «die Ehepräsidentin», «il presidente onorario» e non «la presidente onoraria» come, invece, vorrebbe l’originale. Perché esistono questi ostacoli nell’italiano? Si tratta di una mancanza nel sistema morfologico della lingua o di un “blocco” dei parlanti riguardo alle forme femminili, condizionato dalla storia e dalla società? Si cercherà di rispondere a queste domande da un lato indagando l’iter intrapreso dal problema, consultando pubblicazioni e linee guida di linguisti e linguiste, dizionari della lingua italiana, documenti delle amministrazioni e delle università, e dall’altro analizzando il comportamento odierno dei parlanti attraverso un test linguistico i cui risultati, si spera, permetteranno alcune importanti riflessioni.
Il saggio propone una sintesi dei risultati di un’indagine quali-quantitativa condotta nel 2017 nell’ambito di un progetto FAMI sull'italiano L2 a migranti adulti. L'indagine approfondisce bisogni, aspettative e criticità relative ai... more
Il saggio propone una sintesi dei risultati di un’indagine quali-quantitativa
condotta nel 2017 nell’ambito di un progetto FAMI sull'italiano L2 a migranti adulti. L'indagine approfondisce bisogni, aspettative e
criticità relative ai corsi di italiano L2 nell’ottica di un miglioramento dell’offerta formativa rivolta a richiedenti asilo e rifugiati.
- by Edith Cognigni and +1
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- Refugee Studies, Social Inclusion, Asylum seekers, Plurilingualism
Biblioteca cantonale di Locarno, 18 febbraio, ore 18.15.
This paper focuses on the language of sports in the press, and its objectives are to analyse the specific linguistic features of the language of sports, to describe their function and to assert their possible impact on sports fans. By... more
This paper focuses on the language of sports in the press, and its objectives are to analyse the specific linguistic features of the language of sports, to describe their function and to assert their possible impact on sports fans. By means of content analysis, a corpus of articles from a popular Italian sports newspaper, La Gazzetta dello Sport, was investigated in order to examine the stylistic properties typical of the language of sports. Indeed, all of the features described in this article’s review of literature on the language of sports were richly present in the corpus under scrutiny. Their role consists in forming opinions, creating attitudes and arousing emotional reactions among readers.
Tullio De Mauro diceva: insegnare “Italiano” significa fare educazione linguistica. Ma come si può educare alla lingua? Il linguaggio verbale è frutto di molteplici capacità. E ogni insegnante sa quanto sia impegnativo, per un allievo,... more
Tullio De Mauro diceva: insegnare “Italiano” significa fare educazione linguistica. Ma come si può educare alla lingua? Il linguaggio verbale è frutto di molteplici capacità. E ogni insegnante sa quanto sia impegnativo, per un allievo, integrare conoscenze e competenze diverse. Questo libro, nato dall’esperienza pluridecennale delle due autrici nell’insegnamento della lingua italiana sia a livello scolastico sia a livello universitario, dà una risposta a questo compito. Dietro la sfida del gioco, nella spasmodica ricerca della soluzione, offre all’insegnante una metodologia utile per far lavorare di concerto le potenzialità e abilità che servono alla comprensione e alla produzione dei testi. Allenando il cervello a cercare strategie, matura la consapevolezza della lingua italiana tramite un divertente percorso. A differenza delle semplici raccolte enigmistiche, le attività sono qui presentate con gli opportuni riferimenti didattici e indicano, di volta in volta, cosa
vanno ad affinare (ortografia, morfologia, lessico ecc.). Agli studenti viene data l’opportunità di misurarsi con se stessi e la classe in maniera innovativa. Agli insegnanti, di trovare i giochi più adatti al loro contesto scolastico. All’interno del libro sono presenti le soluzioni di tutti gli esercizi proposti, così come l’indicazione del livello di difficoltà.
Esiste una lingua del design? Il rapido affermarsi della disciplina del design in Italia fin dai primi decenni del secolo scorso vede emergere in contemporanea una lingua speciale, che si manifesta negli scritti degli artefici del disegno... more
Esiste una lingua del design? Il rapido affermarsi della disciplina del design in Italia fin dai primi decenni del secolo scorso vede emergere in contemporanea una lingua speciale, che si manifesta negli scritti degli artefici del disegno industriale (artisti e artigiani), così come nella scrittura dei suoi teorici (progettisti e ideologi della disciplina) e dei suoi critici.
Il contributo si pone come obiettivo la valutazione della letteratura del design nella sua prospettiva storica attraverso l’analisi linguistica dei testi di alcuni dei suoi massimi rappresentanti (da Gio Ponti a Alberto Rosselli a Alessandro Mendini), per cogliere gli aspetti salienti di uno dei settori produttivi di grande rilievo nella vita civile italiana del Novecento.
Il risultato ricercato è duplice: iniziare, come già avviene in altre discipline, uno studio delle forme linguistico-espressive frutto dei cambiamenti teorici nell’ambito del design e la raccolta in un Glossario dei termini che diventano tipici della lingua del design.
Grazie alla descrizione dei tratti salienti dell’espressività linguistica di chi scrive del e sul design si intende dare un contributo alla definizione dell’individualità della disciplina, che riflette il sincretismo delle attività settoriali che la compongono (dalla produzione industriale in tutte le sua fasi alla teorizzazione, che da sempre si avvale delle teorie artistiche ed estetiche coeve) e mantenendo presente il principio che una lingua utilizzata per spiegare e raccontare una pratica in continua trasformazione è anch’essa “materia viva”
- by Elena Dellapiana and +1
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- Design, Storia, Lingua italiana, Testualità
L'insegnamento della grammatica si riduce ancora troppo spesso a un insieme di nozioni e definizioni da memorizzare, con risultati sempre meno soddisfacenti tanto per gli studenti quanto per i docenti; le cause sono forse da ricercare in... more
L'insegnamento della grammatica si riduce ancora troppo spesso a un insieme di nozioni e definizioni da memorizzare, con risultati sempre meno soddisfacenti tanto per gli studenti quanto per i docenti; le cause sono forse da ricercare in percorsi didattici non sempre adeguati al livello dello sviluppo cognitivo dell'alunno e costruiti senza te-nere conto della necessità di un suo coinvolgimento attivo nel processo di apprendimento. Il volume mira quindi a proporre alcune riflessioni teoriche corredate di esempi di prassi didattiche non tradizionali, utili ad affrontare l'insegnamento della grammatica dalla scuola primaria a quella secondaria. Arricchisce il volume un contributo che, in prospettiva pluridisciplinare, vuole mostrare quanto il possesso di solidi strumenti linguistici possa essere importante anche per l'apprendimento della matematica.
Dell'attività dedicata al volgare nell'Accademia degli Alterati di Firenze (1569-1634) rimane una trattazione ragionata intorno al lessico, ovvero alla struttura e alla formazione delle parole antiche e moderne in toscano, fittamente... more
Dell'attività dedicata al volgare nell'Accademia degli Alterati di Firenze (1569-1634) rimane una trattazione ragionata intorno al lessico, ovvero alla struttura e alla formazione delle parole antiche e moderne in toscano, fittamente corredata da esempi delle opere di Dante, Petrarca, Boccaccio e Giovanni Villani, ma anche del «Novellino» nonché dalle citazioni tratte dai «buoni libri a mano» di altri testi trecenteschi. Quest’opera linguistica di mano di Francesco Bonciani (l'accademico Aspro) conservata nella Biblioteca Riccardiana testimonia le ricerche intorno al fiorentino antico condotte dai giovani Alterati alla scuola di Vincenzo Borghini, ancor prima dei lavori di Lionardo Salviati e degli Accademici della Crusca.
“ERADICAZIONE CEPPI”: UN BILANCIO SUL BUROCRATESE A VENT’ANNI DAL CODICE DI STILE, in AA.VV., La lingua variabile nei testi letterari, artistici e funzionali contemporanei. Analisi, interpretazione, traduzione, Firenze, Cesati, 2016, pp.... more
“ERADICAZIONE CEPPI”: UN BILANCIO SUL BUROCRATESE A VENT’ANNI DAL CODICE DI STILE, in AA.VV., La lingua variabile nei testi letterari, artistici e funzionali contemporanei. Analisi, interpretazione, traduzione, Firenze, Cesati, 2016, pp. 655-665.
La scommessa di Gianfranco Contini nel curare il volume della collana dei Meridiani "Da Cimabue a Morandi" dedicato a Roberto Longhi consisteva nella pubblicazione di scritti d'arte in assenza di un corredo illustrativo che raffigurasse... more
La scommessa di Gianfranco Contini nel curare il volume della collana dei Meridiani "Da Cimabue a Morandi" dedicato a Roberto Longhi consisteva nella pubblicazione di scritti d'arte in assenza di un corredo illustrativo che raffigurasse le opere trattate. «Difficilmente» però, scriveva il critico, «si potrà dire che si otterrà con la nostra rinuncia un Longhi dimidiato, visto che la 'metà' mancante è quella puramente strumentale». In questa possibilità, peraltro realizzata con grande successo, risiede tutta la forza della scrittura di Roberto Longhi, del suo metodo delle equivalenze verbali e della cosiddetta funzione Longhi, esercitata dal critico su tanti scrittori italiani del Novecento. Questa funzione, così definita da Andrea Mirabile, è soprattutto l'ekphrasis attuata sia attraverso la celebre pratica delle equivalenze verbali, sia mediante il recupero della tradizione ekphrastica che precedentemente si è occupata del medesimo oggetto artistico.
Il mio intervento si propone di indagare il problema della comunicazione verbale delle opere d'arte e quei meccanismi lessicali e sintattici che hanno permesso a Roberto Longhi di far sì che i quadri da lui descritti sorgessero come spontaneamente davanti agli occhi dei suoi lettori. In particolare ci si concentra su esempi tratti da uno dei suoi testi più importanti, il "Piero della Francesca", nel percorso che va dal primo "Piero dei Franceschi e lo sviluppo della pittura veneziana" del 1914 al capolavoro del 1927.